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Aliquote iva zenzero e curcuma

Redazione - Data di Pubblicazione: 01/02/2022 - 39209 visualizzazioni.
Aliquote iva zenzero e curcuma

Articolo 21 della legge 7 luglio 2016, n°122

La nuova normativa introdotta con la Legge europea 2015/2016 viene armonizzato il regime IVA per le erbe aromatiche riducendo l’aliquota IVA delle stesse al 5%. L’articolo 21 della legge 7 luglio 2016, n°122 (Legge Europea 2015/2016), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n°158 dell’8 luglio 2016 estende l’aliquota uniforme IVA del 5% anche alla categoria di appartenenza dello zenzero e della curcuma. ​

Le erbe aromatiche sono piante officinali conosciute e apprezzate sin dall’antichità, dotate di peculiari  principi attivi utili per l’organismo. Esse grazie alle loro componenti biochimiche si prestano per molteplici usi, particolarmente apprezzate per il loro sapore e odore in ambito culinario, massimizzano le proprietà nutrienti dei cibi rendendoli più sani,  essendo ricche di  antiossidanti, minerali e complessi multivitaminici fondamentali per la nostra alimentazione, arrivando a triplicare le proprietà medicamentose di alcuni alimenti senza l’aggiunta di calorie; molte erbe aromatiche sono termogeniche, quindi accelerano il metabolismo.

In particolare abbiamo due spezie provenienti dall’Asia considerate un vero tesoro per la nostra salute. Lo zenzero e la curcuma.

Lo zenzero

Lo zenzero è una pianta erbacea delle Zingiberazeae originaria dell’Estremo Oriente. Coltivata da sempre in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si ripartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie porporine. Il frutto è una capsula divisa da setti in tre logge.

Il rizoma è la parte della pianta ricercata e commercializzata, in essa sono presenti i principi attivi della pianta: l’ olio essenziale, composto in prevalenza da zingiberene, gingeroli e shogaoli ( principali responsabili del sapore pungente) resine e mucillagini, e presenta in modo più pronunciato il sapore e l’aroma tipico che lo vedono ampiamente utilizzato come spezia, specie in forma essiccata e polverizzata, o fresco in fette sottili.

Il rixoma essiccato  è impiegato come spezia in cucina e nella preparazione di bibite ( come il famoso ginger ale).

Ha proprietà stimolanti la digestione (stomachico), stimolanti la circolazione periferica, antinfiammatorie e antiossidanti, possiede una evidente azione antinausea, antiemetica, antiepiretica e antinfiammatoria. Lo zenzero è propriamente considerato un antiinfiammatorio naturale.

 

La curcuma

La curcuma è una pianta della famiglia delle Zingiberaceae, come lo zenzero, comunemente nota come  zafferano(impropriamente)  d’India, dato che la pianta ha avuto il suo primo nascere in Cina. Una pianta, può raggiungere il metro di altezza, ed è facilmente riconoscibile grazie alle sue foglie (larghe) e ai suoi fiori (gialli). Estratta,  la radice è di forma cilindrica e di colore arancione. Grazie a questa vivacità cromatica, la pianta è considerata simbolo di ricchezza, di abbondanza e di buon augurio. Il potere colorante dei rizomi di curcuma è divenuto fonte di ispirazione per usi diversi. La tintura delle stoffe, la colorazione della carta, e il make up delle donne indiane. Similmente allo zenzero ha proprietà antinfiammatorie. Questa spezia può infatti dare una mano al nostro organismo nel ridurre i meccanismi infiammatori. Svolge inoltre un importante funzione depurativa, supportando il nostro corpo nel processo di espulsione delle tossine, ed incrementando la produzione della bile. La curcuma contiene una sostanza nota come lipopolisaccaride, capace di contribuire a stimolare il sistema immunitario.

La curcuma è inoltre un noto elemento antiossidante e antitumorale, cicatrizzante e digestiva. Tra le sue altre proprietà, spiccano quella di stabilizzatore glicemico, antibatterico, antistaminico, immunostimolante, seboregolatore, lenitivo, e protettore cardiovascolare. Insomma, un vero e proprio portento per il nostro organismo, ben noto anche ai più appassionati di cucina, è un ingrediente di base per la preparazione del masala, noto in occidente con il nome di curry;

può essere utilizzata per la preparazione di tisane,  bevande e distillati o come spezia di condimento.

Da secoli, la curcuma è un elemento fondamentale della cucina orientale e araba. E’

Depurativa, disinfettante e antinfiammatoria, la curcuma ha un ruolo fondamentale nella medicina tradizionale indiana e cinese e nelle terapie ayurvediche

Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che utilizzare la curcuma come condimento nell’alimentazione può ridurre i livelli di colesterolo cattivo. Ciò è molto importante in quanto mantenere al proprio posto il colesterolo previene molte malattie dell’apparato cardiovascolare.

Questo si deve anche alle proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche della spezia che lo rafforzano, formando così una squadra vincente. Infatti, un sistema immunitario forte e che funziona bene riduce le probabilità di contrarre influenza, raffreddore e tosse.

Come agente antisettico e antibatterico naturale, la spezia può essere usata come disinfettante naturale. In caso di tagli o scottature, potete cospargere sulla ferita della polvere di curcuma per accelerarne il processo di guarigione.

Lo zenzero e la curcuma sono  relativamente nuovi per il mercato italiano, fino a pochi anni fa rappresentavano un prodotto di nicchia, ora saliti alla ribalta grazie alla diffusione e la conoscenza delle importanti proprietà salutari di queste piante. Lo zenzero è sulla lista delle sostanze “genericamente considerate sicure” dalla FDA statunitense. Il primo produttore di zenzero resta la Cina, infatti la maggior parte dello zenzero delle nostre tavole è cinese. Il picco di vendite coincide con il periodo invernale dell’emisfero nord perché il suo consumo aumenta per via delle basse temperature e viene utilizzato per prevenire l’influenza. Periodo che coincide con il capodanno cinese con il conseguente aumento dei prezzi. Nei paesi originari lo zenzero cresce perennemente durante tutto l’anno e viene utilizzato anche come pianta puramente ornamentale. In queste zone caratterizzate dal clima caldo umido e piovoso , condizioni difficilmente riscontrabili in ambienti aperti sul nostro territorio, a meno che non sia nel sud Italia caratterizzato da un clima mite più adatto a questo tipo di coltivazioni.

Tuttavia l’aumento di domanda di questi prodotti anche nel nostro Paese ha portato ad una produzione in ambienti tutelati per la crescita delle piante. Secondo un rapporto sui consumi dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1, pubblicato a soli sei mesi dal precedente. Lo studio ha monitorato per un anno le caratteristiche nutrizionali di oltre 40 mila prodotti alimentari di largo consumo tra cibi a lunga conservazione, alimenti refrigerati, surgelati e bevande, oltre ad aver analizzato le tendenze di consumo degli italiani.

Secondo il rapporto, gli alimenti acquistati dagli italiani hanno mediamente una tendenza a un progressivo miglioramento della qualità nutrizionale.

L’ingrediente “benefico” dell’anno 2017 è senza dubbio lo zenzero, che in 12 mesi ha visto raddoppiare le vendite di prodotti in cui è presente (+108%). Stiamo parlando di prodotti come tisane, cioccolata, yogurt, succhi e persino zuppe e panettoni.

Il produttore italiano ha la possibilità di effettuare una produzione di qualità rispetto a quella cinese. Le piante officinali nel mondo commerciale rappresentano in linea di massima  una scelta strategica e a lungo termine per l’azienda agricola che presuppone una specifica organizzazione “attrezzata”  per coltivazione, raccolta e post-raccolta, e, infine, per lo stoccaggio. Coltivare le officinali (attività sulla quale puntano diversi imprenditori non dotati di grossi capitali) rappresenta una  scelta complessa sottratta ad una dinamica aziendale basata su sensazioni o previsioni di breve periodo ed è raccomandabile investire nella filiera produttiva specifica individuando la domanda di mercato rispetto ad una determinata nicchia. La produzione delle piante aromatiche e delle erbe officinali deve essere di elevata qualità, rispettare determinati criteri farmaceutici, e per le imprese di medie-grandi dimensioni,  quanto più variegata e differenziata in modo tale soddisfare  le  diverse esigenze di mercato e assicurare una continuità produttiva durante l’intero arco annuale. In particolare è altamente consigliabile investire nelle produzioni di biologiche, di gran lunga  apprezzate dai consumatori e adeguatamente riconosciute dal punto di vista economico.

Da questo punto di vista vi è anche l’aiuto fiscale infatti la nuova normativa introdotta con la Legge europea 2015/2016 viene armonizzato il regime IVA per le erbe aromatiche riducendo l’aliquota IVA delle stesse al 5%.

L’articolo 21 della legge 7 luglio 2016, n°122 (Legge Europea 2015/2016), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n°158 dell’8 luglio 2016 estende l’aliquota uniforme IVA del 5% anche alla categoria di appartenenza dello zenzero e della curcuma.

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