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Imu: sostitutiva dell’IRPEF ed esonera dal presentare la dichiarazione dei redditi le disposizioni che regolano l’imu, ne prevedono l’effetto sostitutivo, per la componente immobiliare, dell’IRPEF e delle relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati (art. 8, comma 1, del d. Lgs. N. 23/2011).

Dichiarazione IMU 2024: novità e scadenze da conoscere

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 01/10/2024
Dichiarazione IMU 2024: novità e scadenze da conoscere

Con l’arrivo del 2024, è importante per i contribuenti essere aggiornati sulle novità relative alla Dichiarazione IMU (Imposta Municipale Unica), un adempimento fondamentale per i proprietari di immobili. L’IMU rappresenta una delle imposte patrimoniali più rilevanti in Italia, applicata su beni immobiliari come abitazioni, terreni agricoli e aree edificabili, ma con esenzioni e agevolazioni specifiche per determinati casi.

In questo articolo, analizziamo le principali novità della Dichiarazione IMU 2024, incluse scadenze, modalità di compilazione e i casi in cui è obbligatorio presentare la dichiarazione, prendendo spunto dai migliori siti fiscali e dalle ultime disposizioni normative.

Chi deve presentare la Dichiarazione IMU 2024?

Non tutti i proprietari di immobili sono obbligati a presentare la Dichiarazione IMU. È infatti richiesta solo in specifici casi, in cui si verifichino variazioni che influenzano la base imponibile dell’imposta. In particolare, devono presentare la dichiarazione i contribuenti che hanno:

  • Acquistato o venduto un immobile nel corso del 2023.
  • Subito variazioni catastali, come frazionamenti o accorpamenti.
  • Modificato l’uso dell’immobile, come nel caso di passaggio da abitazione principale (esente da IMU) a seconda casa.
  • Ottenuto agevolazioni o esenzioni particolari, ad esempio per terreni agricoli, immobili storici o edifici inagibili.
  • Modificato la situazione di coniuge separato, se uno dei due ha mantenuto la residenza nell’immobile.
  • Partecipato ad operazioni di leasing immobiliare.

Se non vi sono state variazioni rispetto alla dichiarazione presentata negli anni precedenti, il contribuente non è obbligato a ripresentarla.

Quando presentare la Dichiarazione IMU 2024?

La scadenza per la presentazione della Dichiarazione IMU 2024 è fissata per il 30 giugno 2024. Questa data è valida per dichiarare le variazioni intervenute nel corso del 2023. È fondamentale rispettare questa scadenza per evitare sanzioni o interessi moratori. In alcuni casi particolari, i Comuni possono prevedere ulteriori adempimenti o comunicazioni, per cui è sempre consigliabile verificare eventuali specificità locali.

Come compilare la Dichiarazione IMU 2024?

La compilazione della Dichiarazione IMU può essere effettuata sia in formato cartaceo che telematico. Per i contribuenti che scelgono di presentare il modulo cartaceo, è necessario utilizzare il modello ufficiale fornito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, disponibile presso gli uffici comunali o scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

La dichiarazione deve essere compilata indicando con precisione:

  • I dati identificativi del contribuente e degli immobili (ad esempio, particelle catastali).
  • La tipologia di variazione avvenuta (acquisto, vendita, variazioni catastali, ecc.).
  • Le esenzioni o agevolazioni applicabili, come la prima casa, immobili inagibili o terreni agricoli.

Chi opta per la modalità telematica può utilizzare i servizi online messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, tramite il portale dedicato o con l’ausilio di intermediari abilitati come commercialisti o consulenti fiscali.

Calcolo e Pagamento dell’IMU 2024

Anche se la Dichiarazione IMU è un adempimento necessario in alcuni casi, il calcolo dell’imposta e il relativo pagamento sono dovuti da tutti i proprietari di immobili non esenti. L’IMU si calcola applicando l’aliquota stabilita dal Comune di riferimento alla base imponibile dell’immobile, determinata dal valore catastale.

Le aliquote variano a seconda della tipologia di immobile (prima casa, seconda casa, terreni edificabili, ecc.) e possono essere consultate direttamente sul sito del proprio Comune o presso gli uffici competenti.

Le principali scadenze per il pagamento dell’IMU 2024 sono:

  • 16 giugno 2024: acconto.
  • 16 dicembre 2024: saldo.

Alcuni Comuni potrebbero prevedere un’unica soluzione di pagamento entro giugno, mentre per gli immobili con esenzioni parziali o riduzioni (come quelli affittati a canone concordato), il calcolo dell’importo dovuto deve tenere conto delle agevolazioni applicabili.

Sanzioni per Omissione o Errori nella Dichiarazione IMU

In caso di omessa dichiarazione o di errori nella compilazione, il contribuente rischia di incorrere in sanzioni amministrative. L’Agenzia delle Entrate prevede una serie di penali per chi non rispetta i termini o fornisce informazioni incomplete. Tuttavia, è possibile usufruire del ravvedimento operoso, uno strumento che consente di correggere eventuali irregolarità o omissioni, riducendo le sanzioni in base al tempo trascorso dalla scadenza originaria.

Ad esempio, se la dichiarazione viene presentata in ritardo, ma entro 90 giorni dalla scadenza, la sanzione sarà ridotta a un terzo rispetto a quella ordinaria. In caso di errori materiali nel calcolo dell’imposta o nella compilazione della dichiarazione, il contribuente può presentare una dichiarazione integrativa entro i termini previsti.

Esenzioni e Agevolazioni IMU 2024

Per il 2024, sono confermate alcune esenzioni e agevolazioni già in vigore negli anni precedenti:

  • Esenzione prima casa: rimane confermata l’esenzione per l’abitazione principale, ad eccezione delle categorie catastali di lusso (A1, A8 e A9).
  • Esenzioni per terreni agricoli: confermate per i terreni agricoli situati in aree montane o collinari, nonché per quelli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
  • Riduzione per immobili inagibili o inabitabili: gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili possono beneficiare di una riduzione del 50% sull’IMU.
  • Immobili storici o artistici: questi immobili continuano a beneficiare di una riduzione della base imponibile.

Inoltre, alcune agevolazioni locali potrebbero essere introdotte dai singoli Comuni per specifici settori o tipologie di immobili.

Conclusione

La Dichiarazione IMU 2024 rappresenta un adempimento importante per chi ha subito variazioni nella proprietà o nella destinazione d’uso dei propri immobili. Essere aggiornati sulle scadenze, le modalità di presentazione e le esenzioni disponibili è fondamentale per evitare errori e sanzioni. Ricorrere al supporto di un professionista fiscale può essere utile per assicurarsi di adempiere correttamente a tutti gli obblighi previsti.

IMU: scadenze e modalità di pagamento

IMU: scadenze e modalità di pagamento
L'IMU (Imposta Municipale Unica) è una delle imposte locali più importanti in Italia, applicata sulla proprietà immobiliare. Introdotta nel 2012 come parte della riforma fiscale del governo Monti, l'IMU ha sostituito l'ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e rappresenta una fonte di entrata cruciale per i comuni italiani. Questa guida completa illustra le caratteristiche principali dell'IMU, le scadenze e le modalità di pagamento, fornendo ai contribuenti tutte le informazioni necessarie per adempiere correttamente agli obblighi fiscali.  

Cos'è l'IMU?

L'IMU è un'imposta patrimoniale che grava sugli immobili, inclusi fabbricati, terreni agricoli e aree edificabili. L'imposta viene calcolata sulla base del valore catastale dell'immobile, tenendo conto di specifici moltiplicatori stabiliti per legge, che variano in base alla tipologia dell'immobile stesso. L'IMU è dovuta da chi possiede l'immobile, indipendentemente dall'uso che ne viene fatto.

1.1. Immobili Soggetti a IMU

Non tutti gli immobili sono soggetti a IMU. In linea generale, l'imposta si applica a:
  • Seconda casa e immobili a disposizione: abitazioni diverse da quella principale, utilizzate per villeggiatura o come investimento.
  • Immobili di lusso: prime case appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ossia abitazioni di tipo signorile, ville e castelli.
  • Fabbricati produttivi: come capannoni, uffici, negozi e laboratori.
  • Terreni agricoli e aree edificabili: con alcune esenzioni per i terreni ubicati in aree montane o collinari.

1.2. Immobili Esenti da IMU

L'IMU non si applica, invece, all'abitazione principale e alle relative pertinenze (garage, cantine, etc.), ad eccezione delle categorie di lusso sopra menzionate. Altre esenzioni riguardano immobili utilizzati da enti no-profit per finalità istituzionali, immobili destinati all'uso agricolo (in determinate condizioni) e alcuni casi particolari previsti dalla legge.  

Calcolo dell'IMU

Il calcolo dell'IMU si basa sul valore catastale dell'immobile, moltiplicato per un coefficiente che varia a seconda della categoria catastale. Il valore così ottenuto viene poi moltiplicato per l'aliquota fissata dal comune, che può variare entro i limiti stabiliti dallo Stato.

2.1. Formula di Calcolo

La formula di calcolo dell'IMU è la seguente: IMU=Rendita catastale×Moltiplicatore catastale×Aliquota IMUtext{IMU} = text{Rendita catastale} times text{Moltiplicatore catastale} times text{Aliquota IMU} Dove:
  • Rendita catastale: è il valore assegnato all'immobile dal catasto, rivalutato del 5%.
  • Moltiplicatore catastale: varia a seconda della tipologia dell'immobile (160 per abitazioni, 55 per uffici, 80 per negozi, ecc.).
  • Aliquota IMU: stabilita dal comune, entro i limiti di legge, può variare di anno in anno.

2.2. Aliquote IMU

Le aliquote IMU sono fissate dai comuni, che possono decidere di applicare l'aliquota base o di aumentarla/riduciarla entro i limiti previsti dalla normativa nazionale. In genere, l'aliquota base è fissata allo 0,76% per i fabbricati e allo 0,86% per le aree edificabili. Tuttavia, molti comuni offrono agevolazioni per specifiche categorie di immobili o per particolari situazioni economiche.  

Scadenze dell'IMU

Il pagamento dell'IMU deve essere effettuato in due rate annuali:
  • Prima rata (acconto): da versare entro il 16 giugno.
  • Seconda rata (saldo): da versare entro il 16 dicembre.
È possibile anche pagare l'IMU in un'unica soluzione entro il 16 giugno, versando l'importo complessivo dovuto per l'anno.

3.1. Acconto e Saldo

L'acconto IMU è calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni dell'anno precedente, mentre il saldo tiene conto delle eventuali variazioni introdotte dal comune nell'anno in corso. Se il comune non ha ancora deliberato le nuove aliquote, si utilizzeranno quelle dell'anno precedente, con conguaglio da effettuare a dicembre.  

Modalità di Pagamento dell'IMU

Il pagamento dell'IMU può essere effettuato utilizzando diverse modalità, per venire incontro alle diverse esigenze dei contribuenti.

4.1. Modello F24

Il Modello F24 è la modalità di pagamento più utilizzata per l'IMU. Può essere compilato e presentato in banca, presso gli uffici postali, o tramite i servizi di home banking. È importante compilare correttamente i codici tributo, indicando il comune di riferimento e l'importo dovuto. I principali codici tributo da utilizzare sono:
  • 3912: IMU per abitazione principale e relative pertinenze (solo per immobili di lusso).
  • 3918: IMU per altri fabbricati.
  • 3916: IMU per aree fabbricabili.
  • 3914: IMU per terreni agricoli.

4.2. Pagamento Online

Molti comuni offrono la possibilità di pagare l'IMU online tramite il proprio sito web, utilizzando carte di credito o sistemi di pagamento elettronici. Questo metodo è particolarmente comodo per chi preferisce gestire i propri adempimenti fiscali da casa.

4.3. Bollettino Postale

È possibile pagare l'IMU anche tramite bollettino postale, utilizzando i moduli predisposti dagli uffici postali. Questa modalità di pagamento è meno diffusa rispetto al modello F24, ma rappresenta comunque un'opzione valida per chi non ha accesso a internet o preferisce metodi tradizionali.  

Sanzioni e Ravvedimento Operoso

Il mancato pagamento dell'IMU o un pagamento tardivo comportano l'applicazione di sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, è possibile regolarizzare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso, che consente di ridurre l'importo delle sanzioni se il pagamento viene effettuato entro determinati termini.

5.1. Sanzioni per Ritardato Pagamento

Le sanzioni per il ritardato pagamento dell'IMU sono pari al:
  • 1,5% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla scadenza.
  • 1,67% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene tra il 15° e il 30° giorno dalla scadenza.
  • 3,75% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene tra il 31° e il 90° giorno dalla scadenza.
  • 5% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene oltre i 90 giorni dalla scadenza.
A queste sanzioni si aggiungono gli interessi di mora, calcolati in base al tasso legale annuo.

5.2. Ravvedimento Operoso

Il ravvedimento operoso permette di ridurre le sanzioni a carico del contribuente. Esistono diverse tipologie di ravvedimento:
  • Ravvedimento sprint: entro 14 giorni dalla scadenza.
  • Ravvedimento breve: entro 30 giorni dalla scadenza.
  • Ravvedimento lungo: entro un anno dalla scadenza.
Utilizzando il ravvedimento operoso, il contribuente può regolarizzare la propria posizione pagando l'IMU dovuta, con una sanzione ridotta e gli interessi di mora calcolati al tasso legale.  

Agevolazioni e Riduzioni

L'IMU prevede alcune agevolazioni e riduzioni per specifiche categorie di contribuenti o per particolari tipi di immobili.

6.1. Agevolazioni per Immobili Locati a Canone Concordato

Per gli immobili locati a canone concordato è prevista una riduzione del 25% dell'IMU dovuta. Questa agevolazione si applica solo se il contratto di locazione è registrato e rispetta i criteri stabiliti dagli accordi territoriali tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini.

Norme sulla Legge di Bilancio 2024 per l'Esenzione IMU degli Immobili ENC

Norme sulla Legge di Bilancio 2024 per l'Esenzione IMU degli Immobili ENC
Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato la circolare n. 2 del 16 luglio 2024, che chiarisce le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2024 (legge n. 213/2023) relative all'esenzione dall'IMU per gli immobili posseduti e utilizzati dagli Enti non commerciali (ENC) per attività ritenute meritevoli di tutela.

Esenzione IMU e Legge di Bilancio 2024

L'articolo 1, comma 71, della legge di bilancio 2024 funge da norma di interpretazione autentica per l'esenzione dall'IMU prevista dall'articolo 1, comma 759, lettera g), della legge n. 160/2019. Questa esenzione riguarda gli immobili posseduti dagli ENC e destinati a attività istituzionali non commerciali. La disposizione chiarisce che gli immobili sono considerati "posseduti" anche se concessi in comodato a enti previsti dall'articolo 73, comma 1, lettera c), del Tuir, a condizione che questi utilizzino gli immobili esclusivamente per attività istituzionali meritevoli di esenzione.

Utilizzo degli Immobili

Ai fini dell'esenzione, gli immobili si considerano "utilizzati" quando sono strumentali alle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, anche in assenza di un effettivo esercizio attuale di tali attività, purché ciò non determini una cessazione definitiva della strumentalità. L'agevolazione vale per tutto l'anno, purché le condizioni previste dalla normativa siano rispettate.

Collegamento Funzionale e Strutturale

La circolare esamina il collegamento funzionale o strutturale tra comodatario e comodante, necessario per mantenere l'esenzione. Il collegamento funzionale è riconosciuto se le attività svolte dal comodatario rientrano tra quelle agevolate, sono svolte senza scopo di lucro e sono accessorie o integrative rispetto alle attività del comodante. Un esempio è il rapporto tra un'università e un'azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Esu), come riconosciuto dall'ordinanza n. 27761/2023 della Cassazione. Il collegamento strutturale, invece, si verifica quando il comodatario utilizza l'immobile per compiti istituzionali del concedente e vi è una stretta strumentalità tra le due parti, come nel caso di enti religiosi che concedono immobili a fondazioni per scopi di assistenza e beneficenza.

Strumentalità e Attività Temporaneamente Non Svolte

La circolare conferma l'esenzione IMU anche in caso di temporanea non utilizzazione dell'immobile, purché non vi sia una cessazione definitiva della strumentalità. La norma, basata su diverse pronunce della Cassazione, stabilisce che solo il mancato utilizzo che indica un cambiamento della destinazione o la cessazione del rapporto di strumentalità comporta la perdita dell'agevolazione.

Conclusioni

I chiarimenti forniti dal Dipartimento delle Finanze con la circolare n. 2/2024, basati su pronunce della Corte di Cassazione, offrono una guida chiara e dettagliata sull'applicazione dell'esenzione IMU per gli immobili degli ENC. Questi chiarimenti sono essenziali per garantire una corretta interpretazione e applicazione delle nuove disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2024.

Acconto IMU: tutto quello che devi sapere

Acconto IMU: tutto quello che devi sapere

Cos'è l'acconto IMU?

L'IMU è un tributo comunale che si versa annualmente per il possesso di fabbricati, terreni agricoli edificabili e aree edificabili. L'imposta viene generalmente pagata in due rate:

  • Acconto: corrisponde al 50% dell'imposta dovuta per l'anno in corso ed è calcolata in base alle aliquote e detrazioni dell'anno precedente.
  • Saldo: rappresenta la restante parte dell'imposta dovuta per l'anno in corso e tiene conto di eventuali variazioni delle aliquote deliberate dal Comune o di variazioni della situazione dell'immobile (come compravendite).
 

Quando si paga l'acconto IMU?

La scadenza per il pagamento dell'acconto IMU è fissata per il 16 giugno di ogni anno.

Come si calcola l'acconto IMU?

L'acconto IMU si calcola applicando la seguente formula:

Acconto IMU = Valore catastale dell'immobile x Rendita catastale x Coefficiente moltiplicatore x Aliquota IMU x 50%

  • Valore catastale dell'immobile: è un valore attribuito dall'Agenzia delle Entrate a tutti gli immobili presenti sul territorio nazionale. Lo trovi nella visura catastale.
  • Rendita catastale: è un valore che rappresenta la redditività potenziale dell'immobile. anch'essa presente nella visura catastale.
  • Coefficiente moltiplicatore: è un valore fisso stabilito dalla legge (in genere è uguale a 1).
  • Aliquota IMU: è la percentuale stabilita dal Comune in base alla categoria catastale dell'immobile e alla sua destinazione d'uso. Puoi trovare le aliquote deliberate dal tuo Comune sul suo sito web.
  • 50%: rappresenta la percentuale dell'imposta dovuta per l'acconto.

Esempio di calcolo dell'acconto IMU

Supponiamo di avere un appartamento in categoria catastale A/2 con rendita catastale di € 1.000 e situato in un Comune che applica un'aliquota IMU del 10%.

Acconto IMU = € 1.000 x 1 x 1 x 10% x 50% = € 50

Come pagare l'acconto IMU?

L'acconto IMU si può pagare tramite il modello F24 compilato con il codice tributo specifico per l'IMU. Il modello F24 può essere presentato presso banche, Poste Italiane o tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.

IMU: SOSTITUTIVA DELL’IRPEF ED ESONERA DAL PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

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