Bonus acquisto carta imprese editrici 2025: beneficiari, regole e come ottenere il credito d’imposta

In un contesto economico ancora difficile per il settore editoriale, il Bonus acquisto carta per le imprese editrici continua a rappresentare, anche nel 2025, un importante strumento di sostegno. Si tratta di un credito d’imposta pensato per compensare l’aumento dei costi della carta e per incentivare la produzione di quotidiani e periodici cartacei, salvaguardando così un settore essenziale per la pluralità dell’informazione.
Sommario
Il bonus consente alle imprese editrici di ottenere un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate giornalistiche. Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha già pubblicato il primo elenco dei beneficiari 2024, ma l’attenzione ora è rivolta alla nuova finestra temporale per la presentazione delle domande, prevista per ottobre 2025. Un’opportunità strategica per tutte le imprese editoriali che vogliono ottenere un vantaggio economico concreto e legale.
In un periodo storico in cui il settore editoriale cartaceo è messo sotto pressione dalla transizione digitale e dai costi crescenti, il Bonus Carta offre un’arma in più per garantire la sostenibilità economica e la qualità dell’informazione. Ma chi sono i beneficiari? Quali sono le regole per accedere al credito? E come si presenta la domanda per non perdere questa occasione? Scopriamo tutto in questo articolo.
Beneficiari
Il Bonus acquisto carta per le imprese editrici 2024-2025 è rivolto a una categoria ben precisa di imprese, con requisiti chiari e stringenti stabiliti dalla normativa vigente. In particolare, possono beneficiare dell’agevolazione le imprese editrici di quotidiani e periodici che soddisfano una serie di condizioni fondamentali, sia di natura fiscale che organizzativa.
Per accedere al credito d’imposta è necessario:
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Avere la sede legale in uno Stato membro dell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo: questo requisito permette di estendere il beneficio anche ad editori non italiani, purché operanti in ambito europeo.
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Essere fiscalmente residenti in Italia o, in alternativa, possedere una stabile organizzazione sul territorio nazionale, dalla quale derivi l’attività editoriale.
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Essere iscritti al Registro delle Imprese con codice ATECO 58 – Attività editoriali, con le specifiche:
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58.13: edizione di quotidiani;
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58.14: edizione di riviste e periodici.
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Essere iscritti al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), gestito dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), elemento indispensabile per operare nel settore editoriale in regola con le normative italiane.
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Non essere sottoposte a procedure concorsuali o di liquidazione, sia essa volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.
Questi requisiti servono a garantire che il bonus venga erogato solo a imprese realmente attive nel settore editoriale e in possesso di tutti i titoli richiesti per operare in conformità con la legge italiana. È importante sottolineare che il rispetto formale di questi criteri è condizione essenziale per l’ammissione al beneficio e per evitare eventuali contestazioni in sede di controllo.
Spese ammissibili
Per poter accedere al Bonus acquisto carta imprese editrici 2024-2025, è fondamentale sapere quali sono le spese ammissibili ai fini del calcolo del credito d’imposta. L’agevolazione si applica esclusivamente alle spese sostenute per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di quotidiani e periodici. I periodi di riferimento sono l’anno 2023 e l’anno 2024, ciascuno per la rispettiva finestra di domanda.
Sono escluse dal beneficio le spese relative a:
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prodotti editoriali esclusi ai sensi dell’articolo 4, comma 183, della Legge 24 dicembre 2003, n. 350;
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carta utilizzata per la stampa di inserzioni pubblicitarie.
In altre parole, il bonus riguarda unicamente la carta destinata ai contenuti editoriali puri e non a fini pubblicitari, in linea con l’obiettivo di sostenere la produzione giornalistica e non altre attività commerciali.
Un aspetto essenziale riguarda la certificazione delle spese: per poter fruire del credito d’imposta, i costi devono essere certificati da un soggetto iscritto nel Registro dei revisori legali e delle società di revisione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come stabilito dal decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. La certificazione deve confermare che le spese siano effettivamente riferibili agli anni considerati (2023 e 2024) e che siano conformi ai requisiti normativi previsti.
Senza questa certificazione, la domanda di accesso al bonus verrà rigettata. Questo passaggio serve a garantire trasparenza e correttezza nella concessione dell’agevolazione, nonché a prevenire abusi o irregolarità fiscali.
Come richiedere il Bonus
Per ottenere il Bonus acquisto carta imprese editrici 2025, le imprese devono presentare un’apposita domanda telematica attraverso la piattaforma online del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, accessibile direttamente dal portale ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La prossima finestra utile per presentare le richieste è stata fissata per ottobre 2025, anche se le date precise verranno confermate con la pubblicazione del relativo avviso pubblico.
Le domande devono contenere:
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I dati identificativi dell’impresa richiedente;
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L’elenco delle spese sostenute per l’acquisto di carta nei periodi di riferimento (2023 o 2024);
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La certificazione rilasciata da un revisore legale che attesta la veridicità e la conformità delle spese;
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Eventuali ulteriori documenti richiesti dalla normativa o dal bando.
La procedura è interamente digitale e prevede la necessità di autenticazione con SPID, CIE o CNS da parte del legale rappresentante o di un intermediario delegato. Una volta inviata la domanda, il Dipartimento provvede all’istruttoria e, se tutto risulta conforme, comunica l’importo spettante come credito d’imposta.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, secondo quanto previsto dall’articolo 17 del D.Lgs. n. 241/1997. È quindi fondamentale tenere sotto controllo le scadenze e preparare per tempo tutta la documentazione necessaria, anche per evitare il rischio di esclusione dovuto a errori formali o ritardi.
Inoltre, l’agevolazione è concessa nei limiti delle risorse disponibili, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande: chi prima arriva, meglio alloggia.
Vantaggi fiscali
Il Bonus acquisto carta per le imprese editrici 2025 non è solo un’agevolazione fiscale, ma rappresenta un vero e proprio strumento strategico per la sostenibilità economica delle imprese editoriali. In un mercato caratterizzato da costi in aumento e da una forte concorrenza digitale, il credito d’imposta riconosciuto permette alle aziende di ridurre il carico fiscale e di recuperare liquidità da reinvestire nel core business.
Dal punto di vista fiscale, il credito d’imposta:
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Riduce le imposte da versare attraverso la compensazione in F24;
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Può essere utilizzato per abbattere debiti fiscali e contributivi, migliorando la posizione finanziaria dell’impresa;
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Non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRES o IRPEF, né alla base imponibile IRAP.
Questo meccanismo consente alle imprese di alleggerire i bilanci senza intaccare altre voci economiche, offrendo un vantaggio concreto in un settore dove i margini di profitto sono spesso limitati. La possibilità di recuperare fino al 30% della spesa per carta rappresenta un beneficio tangibile che può fare la differenza, specialmente per le piccole e medie imprese editoriali.
Inoltre, il Bonus Carta assume una rilevanza particolare in un momento storico in cui la sostenibilità economica dell’editoria tradizionale è messa a dura prova da fenomeni come la riduzione delle vendite cartacee, il calo della pubblicità e l’aumento dei costi di produzione. Approfittare di questa misura significa non solo ottenere un vantaggio fiscale, ma anche rafforzare la propria presenza nel mercato.
Scadenze per le domande
Il Bonus acquisto carta imprese editrici prevede precise scadenze e modalità operative per la presentazione delle domande, che ogni impresa deve rispettare scrupolosamente per accedere all’agevolazione. Per l’anno 2024, la finestra temporale si è chiusa il 19 dicembre 2024, e il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha già reso pubblico l’elenco ufficiale dei beneficiari. Le imprese ammesse possono utilizzare il credito d’imposta riconosciuto in compensazione tramite modello F24, utilizzando il codice tributo “6974” istituito dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 19/2022.
Per il 2025, invece, la nuova finestra per presentare la domanda si aprirà dal 1° ottobre al 31 ottobre 2025. Anche in questo caso, l’accesso al beneficio avviene esclusivamente tramite procedura telematica, da effettuare all’interno dell’area riservata del portale www.impresainungiorno.gov.it. È obbligatorio autenticarsi utilizzando uno dei seguenti strumenti digitali: SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).
Il percorso per presentare la domanda è chiaro e guidato: una volta effettuato l’accesso, occorre selezionare il servizio “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria” e successivamente il link dedicato al “credito d’imposta per le spese per l’acquisto della carta” presente nel menù “Servizi on line”.
Rispettare le tempistiche e presentare una documentazione completa e corretta è essenziale per non perdere il diritto al credito d’imposta, soprattutto considerando che le risorse sono limitate e l’ordine cronologico di presentazione può fare la differenza.
Consigli pratici
Il Bonus acquisto carta per le imprese editrici rappresenta, anche per il 2025, un’opportunità fiscale concreta per sostenere i bilanci delle aziende editoriali in un periodo di forti trasformazioni e sfide economiche. Tuttavia, per poterne beneficiare senza rischi e senza ritardi, è indispensabile prepararsi per tempo.
Ecco i principali consigli pratici per le imprese che intendono accedere al beneficio:
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Verifica dei requisiti: Assicurarsi di avere tutti i requisiti richiesti dalla normativa, compreso il corretto codice ATECO e l’iscrizione aggiornata al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC).
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Raccolta e certificazione delle spese: Tenere traccia in modo puntuale di tutte le fatture di acquisto della carta per gli anni 2023 e 2024 e attivarsi per ottenere la certificazione da un revisore legale. Questa fase richiede tempo, quindi è consigliabile non attendere l’ultimo momento.
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Accesso alla piattaforma telematica: Verificare con anticipo l’abilitazione e la validità delle credenziali digitali (SPID, CNS o CIE) necessarie per accedere al portale impresainungiorno.gov.it ed evitare intoppi tecnici durante la finestra di presentazione.
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Rispetto delle scadenze: Segnare in agenda il periodo 1° ottobre – 31 ottobre 2025 per non perdere la possibilità di inviare la domanda e di accedere ai fondi disponibili, che vengono assegnati in base all’ordine cronologico di arrivo delle istanze.
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Assistenza professionale: Considerare il supporto di un commercialista esperto in agevolazioni fiscali per il settore editoriale per compilare correttamente la domanda e gestire le eventuali compensazioni in F24 senza errori.
Un approccio organizzato e proattivo consente di trasformare il Bonus Carta da semplice incentivo fiscale a vera risorsa economica, capace di migliorare la redditività e la competitività delle imprese editoriali. In un panorama in continua evoluzione, saper cogliere queste opportunità fa la differenza tra subire la crisi o rilanciare la propria attività.
Conclusioni
In un’epoca dominata dal digitale, il Bonus acquisto carta per le imprese editrici 2025 rappresenta una misura concreta per sostenere le aziende che continuano a credere nel valore dell’informazione cartacea. Il credito d’imposta non è solo un beneficio fiscale: è uno strumento strategico per contenere i costi di produzione, migliorare la sostenibilità economica e garantire la pluralità dell’informazione, pilastro fondamentale di ogni democrazia.
Le imprese editoriali devono prepararsi con attenzione per non perdere l’opportunità offerta dalla nuova finestra di ottobre 2025. La chiave per accedere a questo beneficio è la programmazione anticipata: raccogliere le spese ammissibili, ottenere la necessaria certificazione e presentare la domanda in tempo utile sono passaggi indispensabili per ottenere il massimo vantaggio.
In un settore in continua trasformazione, dove i margini sono sempre più sottili, saper utilizzare le agevolazioni fiscali esistenti può fare la differenza tra rimanere competitivi o subire il peso dei costi crescenti. Invitiamo quindi tutte le imprese editrici di quotidiani e periodici a informarsi per tempo, rivolgersi a professionisti esperti e non sottovalutare il potenziale di questo incentivo.
Se desideri ricevere assistenza personalizzata nella gestione della domanda o vuoi ottimizzare fiscalmente la tua attività editoriale, il nostro studio di commercialisti è a disposizione per aiutarti a cogliere questa opportunità in modo semplice, sicuro e vantaggioso.
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