31.1 C
Rome
venerdì 18 Luglio 2025

Detrazioni ed incentivi

Detrazioni ed incentivi fiscali desunti dalla nuova finanziaria e dalle recenti manovre del governo, a sostegno delle newco, delle imprese patrimonializzate, dei giovani e dei disoccupati o in mobilità.

Bonus spese veterinarie over 65: come funziona, requisiti, importo e modalità di domanda 2024-2026

Mariana Maxwel - Data di Pubblicazione: 13/07/2025
Bonus spese veterinarie over 65 - Commercialista.it

Prendersi cura dei propri animali domestici è un gesto d’amore, ma può diventare anche un impegno economico non da poco, soprattutto per chi ha un reddito limitato come spesso accade alle persone over 65.

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un nuovo incentivo: il Bonus spese veterinarie per over 65, un aiuto economico destinato agli anziani per coprire parzialmente i costi legati alle cure veterinarie dei propri animali da compagnia. Questo bonus nasce dalla crescente consapevolezza dell’importanza che gli animali hanno nella vita degli anziani, sia come fonte di compagnia che come supporto psicologico. Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, i fondi messi a disposizione per il periodo 2024-2026 risultano piuttosto limitati e rischiano di ridurre la platea dei beneficiari.

Secondo quanto previsto dalla normativa, il bonus rientra in una serie di misure sociali finalizzate a migliorare il benessere delle persone più fragili e dei loro animali domestici, ma già si sollevano dubbi sulla reale efficacia e sull’impatto concreto di questa agevolazione.

In questo articolo vedremo nel dettaglio come funziona il Bonus spese veterinarie per over 65, quali sono le modalità di accesso, i requisiti necessari e soprattutto il possibile importo che potrà essere erogato a ciascun beneficiario. Inoltre, analizzeremo i limiti dei fondi stanziati e le prospettive future di questa misura. Un’ottima occasione per scoprire anche alcune strategie utili per risparmiare sulle spese veterinarie in modo legale e ottimizzare il proprio bilancio familiare.

Come funziona

Il Bonus spese veterinarie per over 65, introdotto ufficialmente dalla Legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023), rappresenta una misura di rilievo sociale pensata per sostenere una categoria fragile della popolazione: gli anziani con reddito basso e proprietari di animali d’affezione. La finalità del bonus è quella di alleviare i costi legati alle cure veterinarie, consentendo così anche alle persone con risorse economiche limitate di garantire il benessere dei loro animali, spesso veri e propri compagni di vita e di affetto.

La misura, pensata per il triennio 2024-2026, è diventata operativa grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero della Salute del 30 aprile 2025 (GU 4 luglio 2025), che ne ha definito i criteri di accesso, le modalità di presentazione delle domande e il riparto dei fondi a livello regionale. Tuttavia, nonostante le nobili finalità, le risorse stanziate sono decisamente limitate: si parla di un budget di 250.000 euro per il 2024 e di 237.500 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Queste cifre dovranno essere ripartite tra le diverse regioni italiane, seguendo il criterio del numero di over 65 con ISEE inferiore a 16.215 euro, valore che definisce la platea dei potenziali beneficiari.

Si tratta quindi di una misura concreta ma di portata contenuta, che potrà aiutare solo un numero limitato di cittadini, a fronte di una domanda potenzialmente molto più ampia.

Chi ha diritto al Bonus

Il Bonus spese veterinarie 2024-2026 è destinato esclusivamente ai cittadini che abbiano compiuto 65 anni alla data della spesa e che risultino in possesso di un ISEE ordinario inferiore a 16.215 euro. Si tratta dunque di un’agevolazione mirata, rivolta alla fascia di popolazione anziana e a basso reddito, con l’obiettivo di tutelare sia il benessere degli animali domestici sia la salute psicologica e sociale dei loro proprietari. Possono accedere al bonus i titolari di animali da compagnia come cani, gatti o furetti, a patto che siano regolarmente identificati e registrati nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe degli Animali d’Affezione (SINAC) o in eventuali banche dati regionali equivalenti.

Le spese veterinarie rimborsabili riguardano una vasta gamma di prestazioni e servizi sanitari fondamentali per la salute degli animali, tra cui:

  • Visite veterinarie generali e specialistiche

  • Interventi chirurgici e trattamenti sanitari

  • Analisi di laboratorio utili per diagnosi e controlli

  • Acquisto di farmaci veterinari prescritti dal medico veterinario

Per ottenere il rimborso, è indispensabile conservare le fatture e tutta la documentazione giustificativa delle spese, che andranno poi presentate secondo le modalità stabilite dalle Regioni. Infatti, il bonus sarà erogato nei limiti delle risorse disponibili, e ogni Regione potrà decidere soglie massime di rimborso e definire criteri di priorità per la selezione delle domande, favorendo ad esempio i redditi più bassi o i casi di comprovata necessità sanitaria per l’animale.

Per questo motivo è importante informarsi tempestivamente presso la propria Regione per conoscere i dettagli operativi e le scadenze specifiche.

Bonus spese veterinarie over 65 - Commercialista.it

Come presentare domanda

Per accedere al Bonus spese veterinarie per over 65, ogni cittadino interessato dovrà presentare domanda direttamente alla Regione di residenza, seguendo le modalità operative che saranno pubblicate sui portali istituzionali regionali. Non esiste dunque un canale centralizzato a livello nazionale, ma sarà compito di ogni Regione stabilire le procedure specifiche per la raccolta e la gestione delle richieste.

In base a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 30 aprile 2025, la domanda dovrà obbligatoriamente contenere alcuni elementi fondamentali:

  • Il codice identificativo del microchip dell’animale, che ne garantisce la registrazione nella banca dati nazionale o regionale;

  • La dichiarazione ISEE aggiornata, per verificare il rispetto della soglia dei 16.215 euro;

  • Le fatture e i documenti giustificativi delle spese veterinarie sostenute a partire dal 1° gennaio 2024.

Le Regioni gestiranno le domande seguendo un ordine cronologico di presentazione e l’erogazione dei fondi cesserà una volta esaurito il budget assegnato a ciascun territorio. Il piano di riparto delle risorse allegato al decreto ha stabilito, ad esempio, che la Regione Campania – dove risiede il maggior numero di potenziali beneficiari – riceverà 44.500 euro per il 2024 e circa 42.288 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Tra le altre Regioni con i fondi più consistenti figurano la Lombardia, la Sicilia, la Puglia e il Lazio.

Infine, una volta completata la procedura di rimborso, le Regioni avranno l’obbligo di comunicare i dati dei beneficiari e degli importi erogati all’Agenzia delle Entrate. In questo modo le somme rimborsate saranno automaticamente inserite nella dichiarazione dei redditi precompilata, semplificando anche gli adempimenti fiscali per i cittadini.

È consigliabile monitorare attentamente i siti ufficiali della propria Regione per non perdere le finestre temporali di presentazione.

Bonus spese veterinarie 2024-2026

Per aiutare i cittadini a orientarsi meglio tra requisiti, modalità e benefici, ecco una tabella riassuntiva con tutte le informazioni principali sul Bonus spese veterinarie per over 65 previsto dalla Legge di Bilancio 2024 e dal Decreto Ministeriale del 30 aprile 2025.

Bonus spese veterinarie over 65 - Commercialista.it

Questa sintesi aiuta a chiarire i punti fondamentali e a capire, passo dopo passo, cosa fare per accedere al bonus e ottenere il rimborso delle spese veterinarie sostenute.

Riparto dei fondi alle Regioni italiane

Uno degli aspetti più delicati del Bonus spese veterinarie 2024-2026 per over 65 riguarda la distribuzione delle risorse economiche tra le Regioni. Come stabilito dal Decreto del Ministero della Salute del 30 aprile 2025, il riparto dei fondi tiene conto del numero di cittadini over 65 con ISEE inferiore a 16.215 euro residenti in ciascuna Regione.

Il fondo nazionale ammonta a 250.000 euro per l’anno 2024 e a 237.500 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, cifre che, come evidenziato dai dati ufficiali, sono fortemente limitate rispetto al potenziale numero di beneficiari: oltre 2,2 milioni di cittadini anziani rientrano nei parametri stabiliti.

Ecco i principali esempi di riparto regionale dei fondi:

  • Campania: la Regione con il maggior numero di potenziali beneficiari (401.513 persone) riceverà 44.514,54 euro nel 2024 e 42.288,82 euro per ciascuno degli anni successivi.

  • Lombardia: con 215.108 anziani a basso reddito, avrà 23.848,38 euro nel 2024 e 22.655,96 euro per il 2025 e 2026.

  • Sicilia: terza Regione per popolazione target (335.366 over 65) riceverà 37.181,02 euro nel 2024 e 35.321,97 euro negli anni successivi.

  • Altre Regioni come Puglia, Lazio, Piemonte, Veneto e Sardegna ricevono importi proporzionali, mentre le Regioni più piccole come Valle d’Aosta e Molise beneficiano di fondi minori, ma comunque commisurati alla popolazione target.

La gestione dei fondi e delle domande avverrà a livello regionale, con ogni Regione responsabile di fissare priorità e importi massimi rimborsabili. Per questo motivo, sarà fondamentale per i cittadini informarsi tempestivamente e presentare la domanda il prima possibile per non rischiare di rimanere esclusi per esaurimento delle risorse.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla comunicazione dei rimborsi all’Agenzia delle Entrate, che permetterà di semplificare la dichiarazione dei redditi precompilata e migliorare la gestione fiscale dei beneficiari.

Importo 

Uno degli interrogativi più diffusi tra i cittadini riguarda l’importo effettivo che ciascun beneficiario potrebbe ricevere grazie al Bonus spese veterinarie. Per comprendere meglio la questione, è utile fare un esempio pratico basato sulla Regione Veneto, utilizzando i dati ufficiali relativi al numero di potenziali beneficiari e alle risorse stanziate.

Nel Veneto, la popolazione over 65 con ISEE inferiore a 16.215 euro ammonta a 108.337 persone. Se si ipotizza che soltanto il 5% di questi cittadini sia effettivamente proprietario di animali da compagnia (circa 5.417 persone) e presenti domanda per il bonus, il fondo regionale disponibile — pari a 12.011 euro per il 2024 e circa 11.410 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 — sarebbe suddiviso tra questi potenziali richiedenti.

Facendo un semplice calcolo teorico:

  • Nel 2024, il contributo individuale sarebbe di circa 2,22 euro;

  • Nel 2025 e 2026, l’importo stimato scenderebbe a circa 2,11 euro per anno.

Naturalmente si tratta di una proiezione puramente matematica, che non tiene conto di variabili fondamentali:

  • Non tutti gli aventi diritto presenteranno domanda;
  • Le Regioni stabiliranno soglie massime di rimborso (es. massimo 30 euro o 50 euro a domanda oppure rimborso percentuale, ad esempio fino al 70% della spesa sostenuta);
  • Il bonus sarà erogato a sportello, quindi solo i primi richiedenti avranno la possibilità concreta di ottenere il rimborso prima dell’esaurimento dei fondi.

In pratica, il Bonus spese veterinarie non garantisce un rimborso universale, ma si configura come un sostegno economico parziale e fortemente limitato sia per l’importo che per la platea dei beneficiari. Le effettive modalità e i limiti saranno stabiliti da ciascuna Regione, e solo con l’emanazione dei provvedimenti locali si potrà conoscere il reale impatto economico di questa misura.

Chi desidera accedere al bonus dovrà quindi muoversi rapidamente e restare aggiornato sulle indicazioni regionali per avere maggiori possibilità di ottenere il contributo.

Bonus spese veterinarie over 65 - Commercialista.it

Detrazioni fiscali

Oltre al Bonus spese veterinarie per over 65, i cittadini possono beneficiare di un’altra importante agevolazione fiscale: la detrazione IRPEF delle spese veterinarie, già prevista dalla normativa fiscale italiana e accessibile a tutti i contribuenti, indipendentemente dall’età o dal reddito. Questa detrazione fiscale consente di recuperare, in sede di dichiarazione dei redditi, una parte delle spese sostenute per la cura degli animali da compagnia, sia per visite veterinarie sia per farmaci e interventi chirurgici.

Per il periodo d’imposta 2024, la normativa conferma la possibilità di detrarre il 19% delle spese veterinarie sostenute, calcolate sulla parte eccedente la franchigia di 129,11 euro e fino a un tetto massimo di 550 euro. Ciò significa che il risparmio effettivo potenziale può arrivare a circa 80 euro.

Per ottenere questa detrazione, è indispensabile:

  • Conservare le fatture intestate al contribuente e riferite a prestazioni veterinarie o acquisto di farmaci;
  • Effettuare il pagamento tramite strumenti tracciabili (bancomat, carte, bonifico);
  • Inserire le spese nella dichiarazione precompilata o nel modello 730.

Questa detrazione ordinaria si applica a tutti i proprietari di animali domestici, non solo agli over 65 o ai beneficiari del bonus specifico, e rappresenta quindi un ulteriore strumento per risparmiare legalmente sulle spese veterinarie, specialmente per chi non riuscisse ad accedere al contributo regionale.

Un suggerimento pratico: anche se non si rientra tra i beneficiari del Bonus, vale sempre la pena raccogliere e conservare tutte le spese veterinarie per ottenere il vantaggio fiscale attraverso la dichiarazione dei redditi.

Bonus vs detrazione fiscale

Un aspetto importante da chiarire per chi desidera risparmiare legalmente sulle spese veterinarie riguarda la differenza tra il Bonus spese veterinarie per over 65 e la detrazione fiscale IRPEF per spese veterinarie. Si tratta di due misure distinte ma compatibili, che possono essere utilizzate insieme per ottenere il massimo vantaggio possibile.

  • Il Bonus spese veterinarie introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 è un contributo economico diretto, erogato sotto forma di rimborso parziale delle spese sostenute, e spetta esclusivamente ai cittadini over 65 con ISEE inferiore a 16.215 euro che possiedono un animale da compagnia regolarmente registrato. L’importo e le modalità di erogazione dipendono dalle decisioni regionali e dal principio dell’esaurimento dei fondi.
  • La detrazione fiscale IRPEF invece è una misura nazionale e spetta a tutti i contribuenti, senza limiti di età o di reddito, purché abbiano effettivamente sostenuto spese veterinarie per cani, gatti o altri animali da compagnia. Consente di portare in detrazione il 19% delle spese, su importi compresi tra la franchigia minima e il tetto massimo stabilito annualmente dalla legge.

È importante sapere che anche chi riceve il Bonus può comunque beneficiare della detrazione fiscale, purché le spese siano effettivamente sostenute e documentate. Tuttavia, in sede di dichiarazione dei redditi, i rimborsi ricevuti tramite il Bonus regionale dovranno essere scorporati dalla cifra complessiva di spesa detraibile, per evitare di dedurre importi già rimborsati.

Per chi desidera massimizzare il risparmio fiscale è consigliabile:

  • Raccogliere e conservare sempre le fatture anche se si ottiene il Bonus;

  • Effettuare pagamenti tracciabili per tutte le spese veterinarie;

  • Verificare nella dichiarazione precompilata che i rimborsi ricevuti siano correttamente indicati.

Questa doppia possibilità (bonus + detrazione) rappresenta un’opportunità concreta per abbattere i costi legati alla cura degli animali domestici, soprattutto per chi ha redditi contenuti o spese ricorrenti.

Conclusione

Il Bonus spese veterinarie per over 65, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e reso operativo dal Decreto del Ministero della Salute del 30 aprile 2025, si inserisce tra le misure di carattere sociale pensate per sostenere le persone anziane con redditi bassi, consentendo loro di far fronte ai costi legati alla cura degli animali da compagnia. Si tratta di un intervento che riconosce il valore affettivo e il ruolo sociale degli animali nella vita di molti anziani, ma che, al tempo stesso, presenta limiti oggettivi legati all’esiguità dei fondi disponibili.

Come evidenziato, i contributi saranno erogati su base regionale, in ordine cronologico e fino a esaurimento delle risorse, con importi che, in molte realtà, rischiano di risultare simbolici se rapportati al numero di potenziali beneficiari. La misura, pur apprezzabile nelle intenzioni, non garantisce un sostegno economico generalizzato e il suo impatto concreto potrà essere valutato solo dopo i primi mesi di attuazione a livello locale.

Parallelamente, resta confermata la possibilità di usufruire della detrazione fiscale IRPEF per le spese veterinarie, che continua a rappresentare lo strumento fiscale principale per chi sostiene costi per la salute dei propri animali domestici. Anche in questo caso, il contenimento delle spese e la corretta documentazione fiscale rimangono elementi centrali per poter accedere ai benefici previsti dalla normativa.

In conclusione, la nuova misura si presenta come un piccolo tassello all’interno di un sistema più ampio di tutele e agevolazioni fiscali che i cittadini possono utilizzare per gestire in modo più sostenibile le spese veterinarie.

Bonus edilizi 2025: le nuove regole dopo la Circolare 8/E tra detrazioni al 50% e limiti più rigidi

  • Visualizzazioni: 1260
Bonus edilizi 2025: La Circolare 8/E - Commercialista.it
Il panorama dei bonus edilizi continua a evolversi rapidamente, e il 2025 rappresenta un anno chiave per chi intende ristrutturare casa o acquistare immobili con finalità abitative. Con l’arrivo della Circolare n. 8/E del 28 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito in modo puntuale e ...

Spese sportive figli 2025: come ottenere la detrazione nel 730 o modello Redditi

  • Visualizzazioni: 1426
Spese sportive figli 2025 - Commercialista.it
Con l’arrivo della stagione dichiarativa 2025, molti genitori si chiedono se sia ancora possibile detrarre le spese sportive sostenute per i propri figli. La risposta è sì: le spese per l’attività sportiva praticata da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 5 e i 18 anni restano tra le ...

Startup innovativa: tutti i vantaggi fiscali, requisiti e incentivi per crescere in Italia

  • Visualizzazioni: 2138
Startup innovativa: vantaggi e requisiti - Commercialista.it
Negli ultimi anni, le startup innovative hanno conquistato un posto centrale nel panorama imprenditoriale italiano. Questo è merito sia del fermento tecnologico che dell’attenzione crescente da parte delle istituzioni, che hanno introdotto una serie di agevolazioni fiscali, amministrative e ...

Detrazioni Fiscali per il Cane Guida nel Modello 730/2025: Regole, Limiti e Istruzioni

  • Visualizzazioni: 2946
Detrazioni Fiscali per il Cane Guida - Commercialista.it
L’assistenza ai non vedenti non passa solo per le tecnologie moderne, ma anche attraverso una figura insostituibile: il cane guida. Un alleato prezioso che non solo migliora l’autonomia, ma anche la qualità della vita di chi convive con una disabilità visiva. Tuttavia, il mantenimento e ...

Focus Approfondimenti

Iscriviti

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sul mondo delle normative e legge per il fisco e tributi!

No grazie!