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domenica 8 Giugno 2025

Detrazioni Fiscali per il Cane Guida nel Modello 730/2025: Regole, Limiti e Istruzioni

L’assistenza ai non vedenti non passa solo per le tecnologie moderne, ma anche attraverso una figura insostituibile: il cane guida. Un alleato prezioso che non solo migliora l’autonomia, ma anche la qualità della vita di chi convive con una disabilità visiva. Tuttavia, il mantenimento e l’acquisto di un cane guida possono comportare costi significativi. Per fortuna, il Fisco italiano prevede agevolazioni mirate, proprio a sostegno di queste spese.

Nel Modello 730/2025, che va trasmesso entro il 30 settembre 2025, è possibile portare in detrazione le spese sostenute nel corso del 2024 per il cane guida. Si tratta di una possibilità ancora poco conosciuta, ma che consente un risparmio fiscale automatico e importante, anche senza obbligo di documentazione giustificativa. Sì, hai letto bene: in alcuni casi, la detrazione è forfettaria e non richiede scontrini o ricevute.

In questo articolo vedremo a chi spetta la detrazione, come si indica nel 730, quali sono i limiti e le condizioni, e infine le spese accessorie ammissibili (come mantenimento, cure veterinarie e alimentazione).

A chi spetta

La detrazione fiscale per le spese relative al cane guida rappresenta un importante sostegno per i non vedenti riconosciuti ai sensi della normativa vigente. Questo beneficio spetta anche nel caso in cui il contribuente sia fiscalmente a carico di un altro soggetto. La normativa attuale, confermata per il Modello 730/2025, stabilisce che si ha diritto alla detrazione per l’intero ammontare del costo sostenuto per l’acquisto del cane guida, ma solo per un animale e una sola volta in un periodo di quattro anni.

Esiste tuttavia un’eccezione importante: se l’animale viene perso o decede prima di questo termine, è possibile usufruire nuovamente della detrazione anche prima che siano trascorsi i quattro anni.

Ripartizione della spesa

Il contribuente ha inoltre la possibilità di ripartire la spesa in quattro rate annuali di pari importo, scegliendo autonomamente in quale anno iniziare la detrazione. All’interno del rigo E5 del Modello 730, dovrà essere indicato l’importo totale della spesa sostenuta, e il numero della rata che si intende portare in detrazione. È importante prestare attenzione alla corretta compilazione, per non compromettere il beneficio.

Nel caso in cui l’acquisto del cane guida sia stato sostenuto tramite datore di lavoro o ente previdenziale, l’importo sarà riportato nella Certificazione Unica sotto la voce “Oneri detraibili” con codice onere 5, nei punti da 341 a 352. Questo importo va sommato a eventuali altre spese sostenute direttamente dal contribuente per il medesimo scopo.

Spese di mantenimento

Oltre al costo di acquisto, il Fisco riconosce anche una detrazione per le spese di mantenimento del cane guida. Questo beneficio è indipendente da eventuali scontrini o ricevute: si tratta infatti di una detrazione forfettaria pari a 1.000 euro annui, da indicare nel Quadro E, rigo E81 del Modello 730.

Per usufruire della detrazione è sufficiente barrare la relativa casella, e il beneficio viene automaticamente riconosciuto. Tuttavia, è fondamentale sapere che questa agevolazione è riservata esclusivamente alla persona non vedente titolare del cane guida, e non può essere fruita dai familiari a suo carico.

Limiti di Reddito e Progressività

A partire dall’anno d’imposta 2020, il diritto alla detrazione forfettaria è soggetto a limiti reddituali.

In particolare:

  • Spetta per intero se il reddito complessivo del contribuente non supera i 120.000 euro annui;

  • Si riduce progressivamente per redditi superiori a questa soglia;

  • Si azzera completamente al raggiungimento di 240.000 euro di reddito complessivo.

Nel calcolo del reddito complessivo vanno inclusi anche i redditi soggetti a cedolare secca, come ad esempio quelli derivanti da locazioni di immobili. Questo aspetto è spesso sottovalutato ma cruciale per non incorrere in errori di compilazione o nella perdita del diritto alla detrazione.

Questa detrazione non può essere rateizzata: il beneficio viene riconosciuto una tantum nell’anno di riferimento, a condizione che siano rispettati tutti i criteri.

Detrazioni Fiscali per il Cane Guida - Commercialista.it

Come compilare il modello 730/2025

Per ottenere la detrazione fiscale relativa al cane guida nel Modello 730/2025, è fondamentale compilare correttamente i righi dedicati all’interno del Quadro E, quello riservato agli oneri detraibili. Le istruzioni vanno seguite con attenzione, perché un errore anche minimo può compromettere il riconoscimento dell’agevolazione.

Acquisto del Cane Guida: Rigo E5

Nel caso di acquisto del cane guida, la spesa va indicata nel rigo E5. Qui devono confluire:

  • Le spese sostenute direttamente dal contribuente;

  • Quelle risultanti dalla Certificazione Unica nei punti da 341 a 352, identificate con il codice onere 5.

Va indicato l’importo totale della spesa, anche se si sceglie di ripartirla in quattro rate annuali di pari importo. In tal caso, è necessario compilare l’apposita casella accanto al rigo con il numero della rata che si intende detrarre per l’anno in corso (ad esempio, “1” per la prima rata, “2” per la seconda, ecc.).

Mantenimento del Cane Guida: Rigo E81

Per le spese di mantenimento, la compilazione è ancora più semplice. È sufficiente:

  • Accedere al rigo E81 del Quadro E;

  • Barrare la casella per dichiarare il diritto alla detrazione;

  • Non è richiesto alcun importo numerico: l’Agenzia delle Entrate riconosce automaticamente il valore forfettario di 1.000 euro.

Requisiti e documentazione

Per poter accedere alle detrazioni fiscali previste per l’acquisto e il mantenimento del cane guida, è essenziale che il contribuente sia riconosciuto come “non vedente” ai sensi della normativa italiana. Ma cosa significa, dal punto di vista fiscale, essere considerati ciechi? E quali documenti bisogna presentare in caso di controllo?

Definizione di Cieco Fiscale

Ai fini fiscali, si fa riferimento alla Legge 3 aprile 2001, n. 138, che distingue due categorie:

  • Ciechi assoluti: coloro che non percepiscono luce in alcun occhio, oppure percepiscono solo luce senza possibilità di riconoscere oggetti o muoversi autonomamente.

  • Ciechi parziali (ipovedenti gravi): soggetti con residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi, anche con eventuale correzione.

La detrazione per il cane guida spetta a entrambe le categorie, ma è fondamentale che la condizione sia certificata ufficialmente.

Documentazione Necessaria

Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate effettui controlli, il contribuente dovrà essere in grado di fornire:

  • Verbale di accertamento dell’invalidità rilasciato dalla commissione ASL;

  • Certificato medico redatto da un oculista specialista (in alcuni casi richiesto in aggiunta);

  • Eventuale verbale INPS (oggi spesso telematico), che attesta il riconoscimento della cecità.

La certificazione deve essere valida per il periodo d’imposta in cui si richiede la detrazione. In assenza di tale documentazione, l’Agenzia delle Entrate può disconoscere il diritto al beneficio fiscale, anche se il cane guida è regolarmente in possesso.

Quali documenti conservare

Anche se alcune delle agevolazioni previste per il cane guida — come la detrazione forfettaria per il mantenimentonon richiedono documentazione giustificativa, è sempre consigliabile conservare una serie di documenti di supporto, in particolare per quanto riguarda l’acquisto e le eventuali spese accessorie.

L’Agenzia delle Entrate, infatti, può effettuare controlli sulla documentazione fiscale del contribuente e, in caso di mancanza dei requisiti o di spese non giustificate, può revocare i benefici concessi con sanzioni e interessi.

Documentazione per l’acquisto del cane guida

Per il rigo E5, relativo all’acquisto del cane guida, è opportuno conservare:

  • Fattura o ricevuta fiscale rilasciata dall’ente fornitore del cane (es. scuole per cani guida riconosciute, ONLUS, fondazioni);

  • Contratto o documento di cessione, se si è trattato di una donazione formale o di una cessione agevolata;

  • Eventuali spese veterinarie iniziali, addestramento e trasporto, se incluse nella cifra complessiva da detrarre.

Nel caso in cui l’onere sia stato sostenuto tramite sostituto d’imposta (es. INPS), il relativo importo dovrebbe risultare nella Certificazione Unica (CU) con il codice onere 5, sezione “Oneri detraibili”.

Documentazione sanitaria

Anche se già affrontato nel paragrafo precedente, è bene ribadire l’importanza di conservare la documentazione sanitaria che attesta lo status di non vedente, utile per giustificare la legittimità dell’agevolazione in fase di controllo.

Per la detrazione forfettaria (Rigo E81)

Nel caso del rigo E81, relativo alla detrazione forfettaria da 1.000 euro per il mantenimento, non è richiesta alcuna ricevuta, ma è comunque utile annotare:

  • L’anno fiscale di riferimento;

  • L’eventuale documentazione attestante la presenza del cane guida;

  • L’autocertificazione dell’effettiva convivenza con l’animale, qualora il cane non sia intestato ufficialmente al contribuente.

Conservare tutta la documentazione per almeno 5 anni, in conformità ai termini di prescrizione ordinari per i controlli fiscali.

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Cane guida donato

Una domanda ricorrente riguarda la possibilità di usufruire della detrazione fiscale per il cane guida anche quando l’animale viene ricevuto in dono. Molti centri addestramento, fondazioni e associazioni no-profit — come Lions, Scuole Cani Guida regionali o l’INPS per i propri assistiti — forniscono il cane guida gratuitamente al non vedente. Ma in questi casi, la spesa può comunque essere detratta?

Donazione e detrazione: il principio fiscale

Il principio generale della detrazione è che essa deve riferirsi a una spesa effettivamente sostenuta dal contribuente. Quindi, se l’acquisto del cane guida non comporta alcun esborso economico personale, il diritto alla detrazione per l’acquisto non può essere esercitato.

Questo vale anche se il cane ha un elevato valore economico (dai 15.000 ai 25.000 euro), ma è stato consegnato gratuitamente grazie a finanziamenti pubblici o donazioni di terzi.

E se ci sono spese accessorie?

Ci sono però dei casi in cui, pur ricevendo il cane in dono, il contribuente sostiene delle spese accessorie documentate, come:

  • Trasferte per ritirare l’animale presso la struttura;

  • Spese veterinarie iniziali non coperte;

  • Costo per corsi di addestramento aggiuntivi o riadattamento;

  • Spese amministrative per l’affidamento.

In questi casi, è possibile portare in detrazione solo le spese effettivamente documentabili, sempre nel rigo E5 del modello 730. Occorre però prestare attenzione a non dichiarare un importo maggiore rispetto a quanto realmente pagato.

Detrazione forfettaria ammessa anche in caso di donazione

Una buona notizia è che, anche se il cane guida è stato donato, il beneficio forfettario per il mantenimento (rigo E81, 1.000 euro) spetta comunque, purché il cane risulti in uso al contribuente e si rispettino i limiti reddituali previsti.

Domande frequenti (FAQ) 

Un tema specifico come quello della detrazione fiscale per il cane guida può generare numerosi dubbi pratici. Ecco una raccolta delle domande più frequenti che riceviamo da contribuenti e assistiti, con risposte chiare e aggiornate alla normativa 2025.

Posso detrarre le spese per più di un cane guida?

No, la detrazione per l’acquisto spetta per un solo cane e una sola volta ogni quattro anni, salvo decesso o perdita dell’animale. Tuttavia, la detrazione forfettaria per il mantenimento può essere rinnovata ogni anno, ma sempre per un solo cane guida.

Posso richiedere la detrazione se il cane è in fase di addestramento?

Se il cane è ancora in fase di addestramento e non è stato ancora consegnato, le spese sostenute non possono ancora essere detratte. La detrazione decorre dal momento dell’effettivo affidamento del cane al soggetto non vedente.

E se il cane guida viene affidato da una ONLUS gratuitamente?

In questo caso non spetta la detrazione per l’acquisto, ma è possibile usufruire della detrazione forfettaria da 1.000 euro per il mantenimento, purché il cane sia effettivamente utilizzato dal contribuente non vedente.

Il cane guida rientra tra i dispositivi medici detraibili?

No, il cane guida non è assimilato a un dispositivo medico ai fini fiscali. La detrazione riconosciuta è specifica e distinta, sia in forma forfettaria (E81) sia come spesa per acquisto (E5).

Posso usufruire della detrazione se il cane è a nome di un familiare?

No. La detrazione spetta solo se il cane è utilizzato dal soggetto non vedente, il quale deve essere intestatario della dichiarazione dei redditi. La detrazione non è ammessa per i familiari a carico.

Altre agevolazioni

Oltre alla detrazione per l’acquisto e il mantenimento del cane guida, i contribuenti riconosciuti come non vedenti possono accedere a numerose altre agevolazioni fiscali, spesso poco conosciute ma dal grande valore economico. Si tratta di benefici pensati per compensare i costi legati alla disabilità visiva e facilitare l’inclusione e l’autonomia.

IVA agevolata al 4% su alcuni beni e servizi

I soggetti non vedenti possono beneficiare dell’IVA ridotta al 4% per l’acquisto di specifici ausili tecnici e informatici, tra cui:

  • Software per la lettura vocale;

  • Display Braille;

  • Sistemi di sintesi vocale;

  • Dispositivi tattili o di riconoscimento di ostacoli.

Per ottenere l’agevolazione, è necessaria una certificazione medica e un’autocertificazione in cui si dichiara che il bene acquistato è funzionale alla disabilità.

Detrazione del 19% per ausili tecnici e spese mediche

I ciechi hanno diritto alla detrazione IRPEF del 19% per:

  • L’acquisto di strumenti informatici e tecnologici (non forfettari);

  • Le spese sanitarie specialistiche non coperte da SSN;

  • Gli interventi fisioterapici e riabilitativi collegati alla condizione visiva.

Tutte le spese devono essere documentate con scontrino parlante o fattura.

Deducibilità per spese di assistenza domiciliare

Se la persona non vedente necessita di un’assistenza personale, è possibile dedurre le spese sostenute per collaboratori domestici o badanti. L’importo massimo deducibile è pari a 2.100 euro, se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro.

Questa deduzione può essere cumulata con le detrazioni per il cane guida, a condizione che le spese siano effettivamente sostenute e documentate.

Conclusioni

La normativa fiscale italiana riconosce alcune agevolazioni specifiche per le persone non vedenti, tra cui la detrazione per il cane guida, sia in fase di acquisto che per il mantenimento dell’animale. Si tratta di un beneficio importante, pensato per sostenere l’autonomia personale e ridurre il carico economico legato alla disabilità visiva.

Come visto, il Modello 730/2025 permette di accedere a due forme di detrazione distinte:

  • La detrazione integrale del costo di acquisto del cane guida (rigo E5), fruibile una sola volta ogni quattro anni;

  • La detrazione forfettaria di 1.000 euro per le spese di mantenimento (rigo E81), rinnovabile annualmente in base ai limiti di reddito.

Affinché tali benefici siano riconosciuti, è essenziale compilare correttamente i righi del modello, rispettare le condizioni previste dalla legge e conservare la documentazione necessaria in caso di eventuali controlli.

Va infine ricordato che l’accesso a queste agevolazioni è subordinato al riconoscimento formale della cecità, secondo i criteri stabiliti dalla Legge 138/2001, e che il rispetto dei requisiti reddituali può incidere sulla fruibilità della detrazione forfettaria.

Conoscere questi aspetti e applicarli correttamente consente di esercitare un proprio diritto in modo consapevole, evitando errori e garantendo la conformità fiscale.

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