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Bonus Giovani 2024-2025: esonero contributivo INPS per under 35 – Requisiti, domanda e istruzioni operative

Mariana Maxwel - Data di Pubblicazione: 06/06/2025 - 1332 visualizzazioni.
Bonus Giovani 2024-25: esonero INPS - Commercialista.it

In un contesto economico in cui la disoccupazione giovanile continua a rappresentare una sfida prioritaria per l’Italia, il Bonus Giovani 2024-2025 si configura come una delle misure più attese e strategiche per sostenere l’occupazione stabile degli under 35. Dal 16 maggio 2025, i datori di lavoro privati potranno fare domanda per ottenere un esonero contributivo fino a 650 euro al mese per 24 mesi, grazie a un’agevolazione promossa dal Decreto Coesione e disciplinata dalla Circolare INPS n. 90/2025.

Il bonus si applica alle nuove assunzioni a tempo indeterminato e alle stabilizzazioni di giovani che non hanno mai avuto contratti stabili, con un focus specifico per il Mezzogiorno, dove l’incentivo è ancora più vantaggioso. Ma attenzione: per beneficiare del contributo, è fondamentale seguire regole precise, rispettare le tempistiche e compilare correttamente i flussi contributivi Uniemens, pena la perdita dell’agevolazione.

In questo articolo analizziamo requisiti, benefici, casi pratici, istruzioni operative, codici da utilizzare, ma anche criticità e opportunità strategiche per le imprese. Una guida completa per consulenti e imprenditori che vogliono cogliere al volo questa occasione di risparmio fiscale e sviluppo occupazionale.

Introduzione

Nel panorama occupazionale italiano, il Bonus Giovani 2024-2025 rappresenta una delle più interessanti misure messe in campo per incentivare l’assunzione stabile dei giovani sotto i 30 anni. Un’esenzione contributiva pensata per rilanciare il lavoro giovanile, ridurre la disoccupazione e favorire la stabilizzazione di contratti a tempo indeterminato. Dal 16 maggio 2025 è possibile inoltrare la domanda per accedere al beneficio, come indicato dalla Circolare INPS n. 90 del 12 maggio 2025, che detta le regole operative per le aziende interessate.

Il provvedimento è parte delle misure straordinarie previste dal Decreto Coesione, e si applica su tutto il territorio nazionale, isole comprese. Il cuore della misura è un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, nei limiti di mille euro mensili per ciascun lavoratore assunto.

Questa agevolazione non solo consente di ridurre significativamente il costo del lavoro per le imprese, ma punta anche a stimolare nuove assunzioni a tempo indeterminato, creando una sinergia tra esigenze imprenditoriali e inclusione sociale dei giovani.

Requisiti

Con la pubblicazione della Circolare INPS n. 90 del 12 maggio 2025, vengono chiarite in dettaglio le modalità operative per accedere al Bonus Giovani 2024-2025, misura introdotta dal decreto-legge n. 60/2024, poi convertito nella legge n. 95/2024.

Il fulcro dell’incentivo è l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, a favore delle imprese private che assumono o stabilizzano giovani con contratto a tempo indeterminato.

Per accedere al bonus, il lavoratore assunto deve avere meno di 35 anni (quindi massimo 34 anni e 364 giorni) e non deve aver mai avuto un impiego stabile nel corso della sua carriera lavorativa.

Il periodo di validità del beneficio è fissato per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

Sono previste due soglie di esonero contributivo:

  • 500 euro al mese per tutti i datori di lavoro privati sull’intero territorio nazionale;

  • 650 euro al mese per i datori di lavoro operanti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

L’esonero è escluso per il lavoro domestico e per i contratti di apprendistato, ma è invece ammesso per contratti a tempo parziale, per le cooperative di lavoro e anche per i contratti di somministrazione. Si tratta quindi di una misura flessibile e inclusiva, pensata per incoraggiare una più ampia platea di imprese.

Condizioni di accesso

Per poter usufruire dell’incentivo previsto dal Bonus Giovani 2024-2025, i datori di lavoro devono rispettare una serie di requisiti specifici, sia in relazione al profilo del lavoratore assunto che alla propria posizione aziendale.

Innanzitutto, il lavoratore deve essere:

  • di età inferiore a 35 anni al momento dell’assunzione (non aver compiuto 35 anni);

  • mai stato occupato a tempo indeterminato in precedenza, con nessun datore di lavoro.

Questa condizione si applica anche nel caso in cui il lavoratore abbia avuto rapporti di lavoro intermittente o a chiamata, purché non siano stati con carattere di stabilità. È l’INPS, tramite le proprie banche dati, a verificare la sussistenza di questo requisito.

Dal lato del datore di lavoro, per poter accedere al beneficio occorre:

  • essere in regola con gli obblighi contributivi (DURC regolare);

  • rispettare le norme fondamentali in materia di lavoro e sicurezza sul lavoro;

  • non aver effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o collettivi nei sei mesi precedenti nella stessa unità produttiva;

  • garantire che l’assunzione non sostituisca personale licenziato;

  • rispettare i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative.

L’agevolazione non è cumulabile con altri esoneri o incentivi, salvo che non sia espressamente previsto dalla normativa. Tuttavia, è possibile cumularla con gli incentivi all’assunzione per categorie svantaggiate, purché compatibili e nei limiti della normativa europea sugli aiuti di Stato.

Bonus Giovani 2024-25: esonero INPS - Commercialista.it

Importo, durata e limiti

Il Bonus Giovani 2024-2025 offre un esonero contributivo del 100% a carico del datore di lavoro, escludendo i contributi INAIL e altri oneri non previdenziali.

Si tratta quindi di una riduzione significativa del costo del lavoro, che può arrivare fino a:

  • 500 euro al mese per tutti i datori di lavoro privati sull’intero territorio nazionale;

  • 650 euro al mese per le imprese attive nelle regioni del Mezzogiorno, ovvero Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

La durata massima dell’incentivo è di 24 mesi, e il beneficio si applica anche in misura proporzionata nei casi di contratti part-time o per rapporti di lavoro di durata inferiore al mese.

Questo permette una certa flessibilità nella gestione del personale, pur mantenendo il vantaggio economico.

L’incentivo è finanziato attraverso il Programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-2027”, che prevede limiti di spesa annuali. L’INPS si occuperà di monitorare l’andamento delle richieste in base ai fondi disponibili. È fondamentale evidenziare che, una volta esaurite le risorse previste, non sarà più possibile accogliere nuove domande.

Questa caratteristica rende cruciale per i datori di lavoro presentare la richiesta tempestivamente, a partire dal 16 maggio 2025, data ufficiale di apertura delle domande, così da non perdere l’opportunità di ottenere l’esonero.

Come fare domanda

Per accedere all’esonero contributivo previsto dal Bonus Giovani, i datori di lavoro devono presentare una domanda in modalità telematica attraverso il Portale delle Agevolazioni” dell’INPS.

Il modulo online sarà disponibile a partire dal 16 maggio 2025, data ufficiale di apertura della procedura.

Attenzione alla tempistica:

  • Per il bonus da 650 euro, riservato ai datori di lavoro del Mezzogiorno, la domanda deve essere inoltrata prima dell’assunzione del lavoratore. In caso contrario, si perde il diritto al beneficio.

  • Per il bonus da 500 euro, utilizzabile in tutto il territorio nazionale, è invece consentito l’invio della domanda anche dopo l’assunzione, purché nel rispetto dei termini e delle condizioni previste.

Una volta ricevuta la domanda, l’INPS verifica la disponibilità dei fondi residui e procede a comunicare l’accoglimento della richiesta. A quel punto, il beneficio viene registrato e abilitato nei flussi contributivi.

È fondamentale che le aziende rispettino le istruzioni operative INPS per quanto riguarda:

  • la PosContributiva per le aziende private;

  • la ListaPosPA per i datori pubblici (ove applicabile);

  • la PosAgri per i datori agricoli.

Qualsiasi uso scorretto dell’incentivo, come dichiarazioni incoerenti o inesatte, comporta il recupero delle somme indebitamente fruite e l’applicazione di sanzioni da parte dell’Istituto previdenziale.

Istruzioni operative Uniemens

Un aspetto cruciale per fruire correttamente del Bonus Giovani 2024-2025 è la corretta esposizione nei flussi Uniemens. L’INPS ha indicato con precisione i codici da utilizzare, suddivisi per tipologia di datore di lavoro: aziende private, pubbliche amministrazioni e settore agricolo.

Il mancato rispetto delle istruzioni può comportare scarti nei flussi, perdita del beneficio o richieste di recupero.

Bonus Giovani 2024-25: esonero INPS - Commercialista.it

Vantaggi, criticità e consigli

Il Bonus Giovani 2024-2025 si presenta come una delle più interessanti agevolazioni contributive degli ultimi anni, con l’obiettivo di incentivare l’occupazione stabile tra i giovani under 35.

Il vantaggio principale è l’esonero totale dei contributi datoriali per due anni, con un risparmio complessivo che può raggiungere i 15.600 euro per lavoratore (in caso di incentivo massimo da 650 euro mensili).

Tuttavia, per massimizzare i benefici e evitare rischi o contestazioni, è fondamentale prestare attenzione ad alcune criticità operative:

  • Scadenze rigide: per l’incentivo da 650 euro è obbligatorio inviare la domanda prima dell’assunzione.

  • Disponibilità fondi: l’incentivo è concesso nei limiti del budget disponibile. Una presentazione tardiva della domanda può comportare l’esclusione per esaurimento risorse.

  • Esposizione Uniemens: anche un piccolo errore nella codifica può generare scarti nei flussi o perdita del beneficio. L’uso corretto dei codici (EG35, ES35, U5, ecc.) è essenziale.

  • Non cumulabilità con altri esoneri, salvo deroghe esplicite: attenzione a non sovrapporre agevolazioni incompatibili.

Consigli operativi per le imprese e i consulenti

  1. Verifica preventiva dei requisiti del lavoratore tramite banca dati INPS.

  2. Pianificazione delle assunzioni per rispettare le finestre temporali e inviare le domande per tempo.

  3. Aggiornamento continuo del personale amministrativo sulle novità normative e sulle istruzioni Uniemens.

  4. Monitoraggio mensile della posizione contributiva (DURC) per evitare blocchi o respingimenti.

In sintesi, il Bonus Giovani è una leva fiscale potente e strategica, ma va gestita con precisione tecnica e rapidità per coglierne appieno i benefici. Un’opportunità che merita di essere colta, soprattutto in ottica di rilancio occupazionale e sviluppo sostenibile.

Impatto economico

Uno degli aspetti meno discussi ma più rilevanti del Bonus Giovani 2024-2025 riguarda l’effetto economico diretto e indiretto che può generare per le imprese. L’esonero contributivo fino a 650 euro mensili per 24 mesi significa una riduzione del costo del lavoro che può superare i 15.000 euro per dipendente.

Questo si traduce in un miglioramento del margine operativo lordo, soprattutto per le micro e piccole imprese.

Dal punto di vista della pianificazione finanziaria, le imprese possono utilizzare questo incentivo per:

  • espandere il proprio organico senza incrementare i costi fissi;

  • convertire rapporti a termine in contratti stabili, con vantaggi anche sul piano della fidelizzazione e della continuità operativa;

  • ottimizzare il budget del personale, potendo reinvestire i risparmi contributivi in formazione, welfare o digitalizzazione.

Per chi opera nel Sud Italia, dove il contributo è più alto (650€), l’incentivo rappresenta un’opportunità ancora maggiore, in un contesto territoriale dove il tasso di disoccupazione giovanile è spesso superiore alla media nazionale. In particolare, settori come turismo, agricoltura, artigianato e servizi possono beneficiare sensibilmente di questo strumento.

Va infine sottolineato che l’impatto positivo si riflette anche sul piano fiscale, poiché un minore costo del lavoro significa maggiore competitività e maggiore liquidità aziendale nel breve periodo.

Casi pratici

Per comprendere davvero la portata del Bonus Giovani 2024-2025, è utile analizzare alcuni scenari tipici in cui l’incentivo può rappresentare una leva strategica. In particolare, le simulazioni di risparmio aiutano le imprese a valutare il ritorno economico immediato di ogni nuova assunzione a tempo indeterminato.

Caso 1: impresa del Centro Italia – contratto part-time (500 euro)

Un’azienda di Roma assume un giovane di 28 anni con un contratto part-time (24 ore settimanali) a tempo indeterminato dal 1° ottobre 2024.

  • Contributi aziendali mensili ordinari: circa 480 euro.

  • Con l’incentivo: esonero pieno fino a 500 euro → azzeramento del costo contributivo.

  • Durata incentivo: 24 mesi → risparmio stimato: 11.520 euro.

Caso 2: impresa in Puglia – contratto full-time (650 euro)

Un’azienda di Bari assume un under 30 con contratto full-time a tempo indeterminato dal 15 settembre 2024.

  • Contributi ordinari: circa 780 euro al mese.

  • Con l’incentivo Mezzogiorno: esonero fino a 650 euro → costo contributivo ridotto a 130 euro/mese.

  • Risparmio annuo: 7.800 euro → in due anni: 15.600 euro.

Caso 3: trasformazione contratto a termine in tempo indeterminato

Una cooperativa sociale in Emilia-Romagna stabilizza un giovane di 32 anni in data 1° dicembre 2024.

  • Se non aveva mai avuto contratti a tempo indeterminato, l’assunzione è agevolabile.

  • Bonus applicabile: 500 euro/mese → fino a 12.000 euro di risparmio.

Questi esempi dimostrano quanto sia fondamentale un’analisi preventiva da parte del consulente, per verificare l’ammissibilità del caso e per calcolare l’impatto finanziario dell’incentivo.

Considerazioni finali

Il Bonus Giovani 2024-2025 rappresenta uno degli strumenti più rilevanti nel panorama delle agevolazioni per l’occupazione, grazie al suo impatto concreto sul costo del lavoro e alla sua portata nazionale e strutturata. Con un esonero contributivo del 100% fino a 650 euro mensili per 24 mesi, è una misura che può davvero fare la differenza, soprattutto in un periodo di incertezza economica e difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro da parte dei giovani.

I vantaggi sono evidenti:

  • Riduzione diretta dei costi fissi del personale;

  • Semplificazione della gestione contabile e contributiva, se si seguono correttamente le istruzioni INPS;

  • Flessibilità nell’applicazione, grazie alla possibilità di applicare il bonus anche a contratti part-time, somministrazione e cooperative;

  • Impatto sociale positivo, incentivando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con contratti stabili.

Tuttavia, il successo dell’agevolazione dipende in gran parte dalla capacità dell’impresa di organizzarsi per tempo:

  • Verificare puntualmente i requisiti del lavoratore prima dell’assunzione;

  • Inviare le domande nei tempi corretti (soprattutto per il Mezzogiorno, dove serve l’invio prima dell’assunzione);

  • Compilare correttamente i flussi Uniemens, utilizzando i codici specifici (EG35, ES35, U5, U7, ecc.);

  • Monitorare la disponibilità dei fondi INPS, poiché una volta esauriti, non sarà più possibile fruire del bonus.

In definitiva, il Bonus Giovani 2024-2025 è uno strumento che può coniugare risparmio fiscale, strategia occupazionale e impatto sociale. Ma per coglierne pienamente i benefici è necessario essere preparati, informati e tempestivi. Un’opportunità che i consulenti devono saper presentare ai propri clienti con visione e competenza.

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