Giugno 2025 è un mese decisivo per tutti coloro che hanno aderito alla Rottamazione Quater, la misura straordinaria di definizione agevolata dei debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Infatti, la prossima rata da versare, formalmente prevista per il 31 maggio, grazie ai cinque giorni di tolleranza slitta al 9 giugno, a causa della coincidenza con il weekend e la festa della Repubblica. Ma non è tutto: entro il 30 giugno, i contribuenti decaduti dal beneficio per mancato pagamento delle precedenti rate possono rientrare in gioco, grazie alla nuova possibilità offerta dal Decreto Legislativo n. 1/2024.
Sommario
La Rottamazione Quater rappresenta una delle ultime possibilità per chi ha carichi pendenti col fisco, per mettersi in regola senza pagare sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, è fondamentale rispettare scrupolosamente tutte le scadenze previste: la perdita anche di una sola rata può comportare la decadenza dell’intero beneficio, con conseguente ripristino del debito originario comprensivo di sanzioni.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le scadenze imminenti, il funzionamento della tolleranza dei 5 giorni, le possibilità offerte a chi è decaduto e i vantaggi, anche in termini di risparmio fiscale, per chi riesce a rispettare le condizioni della definizione agevolata. Un approfondimento indispensabile per contribuenti, imprese e professionisti che intendono muoversi con consapevolezza e legalità nel complesso mondo della riscossione.
Le scadenze
Per non perdere i benefici della Definizione agevolata dei debiti fiscali, meglio conosciuta come Rottamazione Quater, è fondamentale rispettare scrupolosamente le scadenze previste. La prossima rata in calendario è formalmente fissata per il 31 maggio 2025, ma grazie ai 5 giorni di tolleranza previsti dalla normativa (art. 3 del D.L. n. 119/2018), e considerando che il 2 giugno è festivo, il termine utile per il versamento slitta a lunedì 9 giugno 2025. Superata tale data, il pagamento sarà considerato tardivo e comporterà la decadenza dalla definizione agevolata.
Le successive rate vanno saldate secondo le scadenze indicate nel proprio piano personalizzato, contenuto nella “Comunicazione delle somme dovute”, consultabile anche online nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
È importante ricordare che il mancato pagamento, o il pagamento effettuato oltre i termini (inclusi i 5 giorni di tolleranza), oppure per un importo inferiore rispetto a quanto previsto, comporta automaticamente la perdita del beneficio della rottamazione. In quel caso, gli importi già versati saranno considerati acconto sul debito residuo, che tornerà ad essere esigibile nella sua interezza, comprensivo di sanzioni e interessi originari.
In aggiunta, per i soggetti riammessi alla Rottamazione Quater (entro il termine del 30 aprile), il pagamento della prima o unica rata scadrà il 5 agosto 2025, tenendo conto sempre della tolleranza.
Cos’è e chi può beneficiarne
La Rottamazione Quater, introdotta dalla Legge n. 197/2022, è una misura straordinaria di definizione agevolata che permette ai contribuenti di regolarizzare i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, usufruendo di importanti vantaggi fiscali. Il principio cardine della rottamazione è semplice: chi aderisce dovrà versare solo il capitale dovuto e le spese vive legate a procedure esecutive o notifiche, escludendo completamente sanzioni, interessi di mora e aggio.
Un’importante novità riguarda anche le sanzioni amministrative diverse da quelle tributarie, come le multe stradali: in questi casi, pur restando dovuto l’importo originario della sanzione, sono escluse le maggiorazioni per interessi e mora.
La rottamazione è applicabile anche a cartelle non ancora notificate, a carichi già oggetto di rateizzazioni in corso, o a quelli inclusi in precedenti misure agevolative (come la Rottamazione Ter o il Saldo e Stralcio), anche se il contribuente era decaduto per mancato pagamento.
Vi rientrano, inoltre, i carichi delle casse previdenziali private, ma solo se l’ente ha adottato e pubblicato, entro il 31 gennaio 2023, un’apposita delibera di adesione. Tra gli enti che hanno aderito rientrano: CNPA Forense, ENPAB, CNPR, ENPAV e INPGI. Per i professionisti iscritti a questi enti, ciò rappresenta un’opportunità significativa per sanare la propria posizione previdenziale con condizioni agevolate.
Canali, modalità e domiciliazione
Una volta ricevuta la “Comunicazione delle somme dovute” da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, i contribuenti possono procedere al pagamento delle rate della Rottamazione Quater utilizzando diversi canali, sia online che fisici. I moduli allegati alla comunicazione sono predisposti per il pagamento tramite il sistema pagoPA, che garantisce sicurezza e tracciabilità delle transazioni.
È possibile saldare gli importi dovuti attraverso:
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Il servizio “Paga online” disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
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I portali home banking delle banche e di Poste Italiane;
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Le ricevitorie, tabaccai, sportelli bancari e gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) abilitati, come indicato sul sito www.pagopa.gov.it.
Un’opzione molto utile per evitare dimenticanze è la domiciliazione bancaria: direttamente dall’area riservata del sito dell’Agenzia, è possibile attivare l’addebito automatico delle rate sul proprio conto corrente, anche se intestato a un’altra persona (purché autorizzata). Per attivare il servizio, è necessario:
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Inserire correttamente l’IBAN;
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Fornire tutte le autorizzazioni e i consensi richiesti per la sicurezza dei dati;
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Inviare la richiesta e attendere la e-mail di conferma con l’identificativo della domanda.
La Riscossione provvederà quindi a verificare i dati forniti e attivare l’addebito, che rappresenta una soluzione efficace per assicurarsi la puntualità nei pagamenti. Chi preferisce invece il contatto diretto può recarsi presso gli sportelli fisici, previa prenotazione.
ContiTu
Non tutti i contribuenti riescono a far fronte all’intero importo previsto nella “Comunicazione delle somme dovute” ricevuta dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per questo motivo, è stato introdotto il servizio ContiTu, una funzionalità digitale che consente di scegliere in modo selettivo quali cartelle o avvisi pagare in forma agevolata, continuando a beneficiare della Rottamazione Quater almeno in parte.
Attraverso il portale online, è possibile:
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Compilare un form interattivo;
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Selezionare le cartelle o gli avvisi che si desidera saldare (inserendo i numeri progressivi dei documenti);
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Visualizzare l’importo aggiornato delle somme da versare e delle singole rate solo per i carichi selezionati;
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Scaricare i nuovi moduli di pagamento personalizzati, che vengono anche inviati via e-mail.
Il numero delle rate resta invariato rispetto alla domanda originaria di adesione alla rottamazione. Tuttavia, è bene ricordare che ciascuna rata deve essere pagata integralmente e puntualmente, pena la decadenza dai benefici. I pagamenti parziali o effettuati in ritardo saranno considerati meri acconti del debito complessivo e non estingueranno i carichi residui, che torneranno pienamente esigibili.
È possibile modificare il piano di pagamento associato a ciascuna “Comunicazione delle somme dovute” fino a un massimo di tre volte, sempre tramite il servizio ContiTu. Questo offre ai contribuenti una flessibilità strategica, utile per gestire le proprie finanze evitando la perdita dei vantaggi fiscali.
Attivazione dell’addebito diretto (SDD)
Tra le modalità più pratiche per assicurarsi il pagamento puntuale delle rate della Rottamazione Quater c’è senza dubbio la domiciliazione bancaria, tecnicamente definita come SDD – Sepa Direct Debit. Questa opzione consente di automatizzare i versamenti, evitando il rischio di dimenticanze o ritardi che possono comportare la perdita dei benefici fiscali della definizione agevolata.
L’attivazione può essere richiesta in due modi:
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Fisicamente, presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, con l’assistenza del personale addetto;
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Online, direttamente dall’area riservata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it, utilizzando il servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata”, disponibile nella sezione dedicata alla misura.
Una volta selezionato il piano su cui attivare l’addebito diretto, il contribuente dovrà inserire:
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I dati del conto corrente (IBAN);
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L’intestatario del conto, che può essere anche diverso dal contribuente;
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L’indirizzo e-mail per ricevere conferma dell’operazione.
Terminata la procedura, il sistema invia una prima e-mail di presa in carico e, successivamente, una seconda e-mail con la conferma dell’attivazione del servizio, che specifica anche quale sarà la prima rata addebitata. Tuttavia, se tale conferma non arriva almeno 10 giorni lavorativi prima della scadenza della rata, il contribuente dovrà effettuare il pagamento con le modalità alternative (sportello, pagoPA, ricevitorie, ecc.), per non incorrere in decadenza.
Questa accortezza è fondamentale: l’affidabilità della domiciliazione bancaria è elevata, ma richiede un monitoraggio attento, soprattutto nelle fasi iniziali di attivazione.
Vantaggi fiscali
Aderire correttamente alla Rottamazione Quater non è solo un modo per sanare la propria posizione fiscale, ma rappresenta anche una reale opportunità di risparmio economico. Il principale vantaggio sta nel fatto che i contribuenti pagano solo il capitale dei debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, escludendo sanzioni, interessi di mora e aggio, voci che spesso possono far raddoppiare o triplicare il debito complessivo.
Questo meccanismo consente un risparmio che può arrivare anche al 50-70% del totale iscritto a ruolo, a seconda della natura e della data del carico. In particolare, per chi ha cartelle datate o derivanti da accertamenti con sanzioni molto elevate, l’abbattimento è significativo. Inoltre, la possibilità di rateizzare fino a 18 o anche 10 rate (per i riammessi) rende il pagamento più sostenibile anche per soggetti in difficoltà economica temporanea.
Dal punto di vista fiscale, la Rottamazione Quater è anche una scelta strategica per imprese e professionisti: consente di “pulire” il proprio DURC e rientrare in circuiti di affidamento bancario o partecipazione a bandi pubblici, senza pendenze aperte che comprometterebbero la reputazione fiscale.
Infine, pagare solo ciò che è dovuto in termini di capitale rappresenta una forma di pace fiscale controllata, che rispetta la legalità e permette di evitare azioni esecutive, fermi amministrativi, pignoramenti o ipoteche da parte dell’agente della riscossione.
Errori comuni da evitare
Anche se la Rottamazione Quater rappresenta un’opportunità concreta per liberarsi di vecchi debiti con il Fisco, molti contribuenti commettono errori che compromettono l’intero processo. Uno degli sbagli più frequenti è sottovalutare la scadenza delle rate, dimenticando che anche un solo giorno di ritardo – oltre i 5 giorni di tolleranza – comporta l’immediata decadenza dal beneficio. Questo significa che l’intero debito torna esigibile, con tutte le sanzioni e gli interessi originari.
Un altro errore ricorrente è il pagamento parziale delle rate. Anche se può sembrare meglio versare qualcosa piuttosto che niente, in realtà la normativa è chiara: ogni rata deve essere pagata per intero. Qualsiasi importo inferiore sarà considerato un semplice acconto e non bloccherà le azioni di riscossione per il debito residuo.
Va poi ricordato che non ricevere la conferma dell’attivazione del SDD (domiciliazione bancaria) entro i termini previsti non significa che la rata sia automaticamente pagata: in assenza della conferma via e-mail, il contribuente deve provvedere con le altre modalità. Non farlo può portare alla perdita dei vantaggi senza possibilità di recupero.
Infine, alcuni ignorano la possibilità di usare il servizio ContiTu per ridurre l’onere complessivo, pagando solo alcune cartelle. Utilizzarlo può essere una scelta strategica per non rinunciare alla rottamazione, anche se non si è in grado di coprire tutto.
Conclusione pratica: segnare tutte le scadenze, controllare l’effettiva attivazione dei servizi richiesti e verificare ogni importo prima del pagamento sono azioni essenziali per proteggere i vantaggi fiscali della definizione agevolata.
Caso pratico
Per comprendere meglio l’impatto concreto della Rottamazione Quater, vediamo un esempio pratico. Supponiamo che un contribuente riceva una Comunicazione delle somme dovute relativa a una serie di cartelle per un ammontare complessivo di 15.000 euro, così suddiviso:
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Capitale (tributi e contributi non versati): 7.500 €
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Sanzioni amministrative: 4.500 €
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Interessi di mora: 2.000 €
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Aggio e spese di notifica/esecutive: 1.000 €
In base alla definizione agevolata, il contribuente sarà tenuto a pagare solo il capitale (7.500 €) e le spese vive (ipotizziamo 500 € per diritti di notifica ed esecutivi). Tutte le sanzioni, gli interessi di mora e l’aggio saranno stralciati. Il debito effettivamente da pagare scende quindi a 8.000 euro, con un risparmio netto di 7.000 euro, ovvero quasi il 47% dell’importo complessivo.
Il piano può essere suddiviso fino a 18 rate (9 semestrali in 5 anni o 18 rate trimestrali), con un importo indicativo di circa 445 euro a trimestre, rendendo l’impegno sostenibile anche per chi ha una limitata capacità finanziaria.
Questo tipo di risparmio non è solo teorico: si traduce in liquidità immediata per il contribuente, che può destinare le risorse ad altri obblighi o investimenti, migliorando il proprio rating finanziario e la posizione nei confronti del Fisco e del sistema bancario.
Conclusione
La Rottamazione Quater rappresenta un’occasione unica per cittadini, professionisti e imprese per chiudere i conti in sospeso con il Fisco in modo legale, trasparente e altamente conveniente. Con la prossima scadenza fissata, grazie alla tolleranza, al 9 giugno 2025, e con la possibilità di rientro per i decaduti entro il 30 giugno, questo è il momento perfetto per agire.
Chi non aderisce o non rispetta puntualmente le regole rischia la perdita dei benefici fiscali, il ritorno alla piena esigibilità del debito, e l’avvio di procedure esecutive che possono compromettere la stabilità economica e l’accesso a crediti, agevolazioni o appalti pubblici. Al contrario, chi coglie questa opportunità può risparmiare migliaia di euro, migliorare la propria posizione finanziaria e ristabilire un rapporto positivo con l’Amministrazione finanziaria.
Per affrontare al meglio questo percorso, è consigliabile farsi assistere da un consulente fiscale esperto, in grado di analizzare le cartelle e costruire il piano più vantaggioso, evitando errori che potrebbero costare caro.