Bonus adozioni internazionali 2025: requisiti, importi e come fare domanda

Il 30 luglio 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 175 un comunicato molto atteso da centinaia di famiglie italiane: è stato ufficialmente annunciato il Decreto n. 1686/2025, contenente le nuove disposizioni per il Bonus adozioni internazionali 2025.
Sommario
La misura, come indicato nel testo ufficiale, riguarda in particolare le “iniziative di sostegno economico alle famiglie con procedura di adozione internazionale pendente di particolare criticità”, nonché la riapertura dei termini per la presentazione delle istanze previste dal precedente DM 29 aprile 2024.
Questa riattivazione del bonus rappresenta un intervento importante per sostenere economicamente le famiglie che stanno affrontando un percorso adottivo internazionale, già di per sé lungo, complesso e costoso. Il contributo si rivolge esclusivamente a chi aveva una pratica di adozione già avviata e pendente al 1° gennaio 2025, con lo scopo di alleggerire il carico finanziario derivante dalle spese burocratiche, legali, di viaggio e permanenza all’estero.
La pubblicazione del decreto non solo ha riportato l’attenzione su una misura di sostegno spesso trascurata, ma ha anche riacceso la speranza per molte coppie in attesa di completare l’adozione. Vediamo quindi nel dettaglio a chi spetta il bonus, come funziona, quali sono i requisiti necessari e le modalità operative per presentare la domanda entro i termini previsti.
Modalità, requisiti e procedura
Con l’entrata in vigore del Decreto n. 1686 dell’8 giugno 2025, si riattiva ufficialmente il Bonus adozioni internazionali, una misura economica a sostegno delle famiglie impegnate in procedimenti di adozione internazionale complessi e ancora pendenti al 1° gennaio 2025. A partire dal 31 luglio 2025, viene dunque concessa una nuova finestra temporale per la presentazione delle domande, rivolta in particolare a chi, per motivi organizzativi o amministrativi, non era riuscito a farlo entro la scadenza prevista dal DM 29 aprile 2024.
Il bonus consiste in un contributo una tantum, il cui importo varia da 3.500 a 6.500 euro, a seconda della gravità delle difficoltà riscontrate nel procedimento adottivo. Il criterio di valutazione tiene conto di aspetti come lunghezza della procedura, condizioni sanitarie e logistiche del minore, complessità burocratica e spese sostenute all’estero.
Per inoltrare la domanda, è necessario accedere al portale ufficiale “Adozione Trasparente”, gestito dal Dipartimento per le politiche della famiglia. L’accesso avviene esclusivamente tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Una volta completato l’invio, la Commissione per le adozioni internazionali valuterà la documentazione e l’ammissibilità della richiesta entro 60 giorni.
Se la domanda viene approvata, il contributo verrà accreditato direttamente sull’IBAN comunicato dal richiedente. Le istruzioni operative e i termini precisi per la scadenza saranno pubblicati a breve, ma è fondamentale monitorare costantemente il sito istituzionale per non perdere l’opportunità.
Requisiti
Per poter beneficiare del Bonus adozioni internazionali 2025, le famiglie devono soddisfare determinati requisiti oggettivi, che mirano a identificare i procedimenti adottivi più complessi e vulnerabili. La misura, infatti, non è aperta a tutte le adozioni internazionali, ma si rivolge a una platea ristretta di richiedenti che si trovano in situazioni particolarmente delicate.
In particolare, possono accedere al contributo le coppie che hanno:
-
avviato una procedura di adozione internazionale non conclusa al 1° gennaio 2025;
-
conferito incarico a un Ente Autorizzato prima del 30 gennaio 2020, e la relativa pratica risulta ancora pendente al 1° gennaio 2025;
-
intrapreso l’adozione in uno dei Paesi caratterizzati da gravi criticità geopolitiche, quali Cina, Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia.
Non sono invece previsti limiti reddituali o vincoli ISEE, né condizioni legate all’età anagrafica dei genitori adottivi. Questo significa che la misura è universalmente accessibile, purché la procedura adottiva venga riconosciuta come “complessa” in base ai criteri stabiliti dalla Commissione per le adozioni internazionali (CAI). La complessità può riguardare fattori burocratici, sanitari, politici o logistici legati al contesto del Paese estero.
Si tratta dunque di un sostegno mirato, pensato per chi ha affrontato tempi lunghi, incertezze giuridiche e costi elevati, senza tuttavia il completamento dell’iter adottivo. Un aiuto concreto per non abbandonare il percorso già intrapreso, spesso con grandi sacrifici.
Tempistiche, scadenze e modalità di erogazione
Uno degli aspetti più importanti per le famiglie interessate al Bonus adozioni internazionali 2025 riguarda le tempistiche di presentazione della domanda e le modalità con cui il contributo verrà effettivamente erogato. Sebbene il testo integrale del Decreto n. 1686/2025 non sia ancora disponibile, le informazioni già rilasciate permettono di delineare un quadro operativo piuttosto chiaro.
A partire dal 31 luglio 2025, è ufficialmente riaperta la finestra per presentare le istanze di contributo, che rimarrà aperta per un periodo ancora da stabilire con precisione, ma che con ogni probabilità si concluderà entro la fine dell’anno solare. Le famiglie devono quindi agire tempestivamente, monitorando il sito ufficiale della Commissione per le adozioni internazionali e del Dipartimento per le politiche della famiglia, dove saranno pubblicate a breve le istruzioni definitive e le date ufficiali di scadenza.
Una volta inviata la richiesta online tramite il portale “Adozione Trasparente”, con accesso tramite SPID o CIE, la Commissione valuterà le domande e comunicherà l’esito entro 60 giorni. In caso di esito positivo, il bonus verrà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente, senza necessità di ulteriori adempimenti.
Si consiglia di conservare tutta la documentazione attestante la procedura adottiva, le spese sostenute e i rapporti con l’Ente Autorizzato, poiché potrebbero essere richiesti per la verifica dell’ammissibilità o in caso di controlli successivi.
Quali spese copre il Bonus
Il Bonus adozioni internazionali 2025 non è una detrazione fiscale, ma un contributo economico diretto che mira ad alleviare i costi sostenuti dalle famiglie durante l’iter adottivo all’estero. Trattandosi di una procedura spesso lunga e onerosa, i fondi erogati possono rappresentare un aiuto concreto per coprire le principali voci di spesa, soprattutto in situazioni riconosciute come particolarmente complesse.
Tra le spese rimborsabili o comunque coperte parzialmente dal bonus, rientrano:
-
Spese legate all’Ente Autorizzato, inclusi gli onorari e le traduzioni ufficiali dei documenti;
-
Costi di viaggio e permanenza all’estero, spesso necessari per visite, incontri con il minore o per finalizzare l’adozione presso le autorità locali;
-
Spese legali e notarili sostenute nei Paesi esteri per ottenere i riconoscimenti formali e i documenti del minore;
-
Procedure sanitarie obbligatorie, sia nel Paese di origine del bambino sia in Italia, comprese eventuali certificazioni mediche richieste;
-
Altre spese accessorie ma documentabili legate alla gestione della pratica adottiva.
Sebbene l’importo massimo del bonus (6.500 euro) possa coprire solo in parte le spese totali si tratta comunque di un sostegno rilevante, soprattutto per famiglie che si trovano da anni in attesa del completamento del percorso.
Per ottenere il massimo vantaggio, è consigliabile raccogliere e ordinare tutta la documentazione di spesa sin dall’inizio della procedura, in modo da facilitare eventuali controlli e agevolare il riconoscimento della complessità della pratica da parte della Commissione.
Contesto e criticità
L’adozione internazionale è un percorso spesso caratterizzato da lungaggini burocratiche, incertezza giuridica e ostacoli politici, che rendono l’esperienza estremamente impegnativa sia sul piano economico che psicologico. Proprio per questo motivo, il Bonus adozioni internazionali 2025 è stato pensato come strumento selettivo, da destinare esclusivamente alle situazioni di particolare criticità.
Non tutte le adozioni internazionali sono uguali: alcune si concludono in tempi relativamente rapidi, mentre altre restano bloccate per anni, senza certezze né possibilità di avanzamento. Il decreto individua come prioritarie le pratiche legate a Paesi con instabilità geopolitica o con sistemi giuridici non collaborativi nei confronti degli Enti Autorizzati italiani. È il caso, ad esempio, di Paesi come Cina, Ucraina, Russia e Bielorussia, dove guerre, tensioni diplomatiche o mutamenti normativi hanno causato interruzioni, ritardi o ostacoli nell’esecuzione delle adozioni.
Il fatto che il bonus venga concesso solo per le adozioni avviate prima del 30 gennaio 2020 ma ancora pendenti al 1° gennaio 2025 riflette la volontà del legislatore di aiutare famiglie “bloccate nel limbo” da oltre cinque anni. In questi casi, il supporto economico non è solo un rimborso, ma un segnale di attenzione istituzionale nei confronti di chi ha investito tempo, denaro ed energie in un percorso legittimo, ma ostacolato da fattori esterni e imprevedibili.
Commissione per le Adozioni Internazionali
Uno degli strumenti fondamentali per l’attivazione del Bonus adozioni internazionali 2025 è il portale digitale “Adozione Trasparente”, messo a disposizione dal Dipartimento per le politiche della famiglia. Questo sito rappresenta non solo il canale esclusivo per l’invio delle domande, ma anche una piattaforma di monitoraggio e dialogo istituzionale tra le famiglie, gli Enti Autorizzati e la Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI).
La CAI, infatti, ha un ruolo centrale nell’intero processo: è l’organo incaricato di valutare le domande, verificare la complessità delle singole procedure adottive e autorizzare l’erogazione del contributo. La Commissione, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dispone delle competenze e delle informazioni necessarie per accertare se una determinata pratica rientra tra quelle ammissibili al bonus.
L’accesso al portale “Adozione Trasparente” avviene in modalità sicura tramite SPID o CIE, e una volta effettuato l’accesso, le famiglie potranno:
-
compilare la domanda di contributo;
-
caricare la documentazione richiesta;
-
monitorare lo stato della propria pratica;
-
ricevere eventuali comunicazioni o richieste di integrazione documentale da parte della CAI.
Questa digitalizzazione del processo rappresenta un importante passo in avanti verso una maggiore trasparenza ed efficienza, contribuendo a ridurre tempi, errori e disagi per le famiglie coinvolte. Allo stesso tempo, garantisce un controllo pubblico più efficace e una tracciabilità chiara del procedimento.
Consigli pratici
Per non perdere l’accesso al Bonus adozioni internazionali 2025, è fondamentale seguire con attenzione alcuni passaggi pratici. Prima di tutto, assicurati di verificare i requisiti specifici previsti dal decreto: la data di avvio della procedura (antecedente al 30 gennaio 2020), la persistenza della pendenza al 1° gennaio 2025 e l’avvio in uno dei Paesi con criticità geopolitiche.
Prepara con cura tutta la documentazione amministrativa relativa alla procedura adottiva: lettere dell’Ente Autorizzato, ricevute di pagamento, copie delle autorizzazioni e delle comunicazioni ricevute. Questi documenti non solo serviranno per dimostrare l’effettiva complessità della pratica, ma saranno essenziali in caso di richieste integrative da parte della CAI.
Inoltre, mantieniti aggiornato sui canali ufficiali, come il sito del Dipartimento per le politiche della famiglia e il portale Adozione Trasparente, dove verranno pubblicati moduli, istruzioni operative e scadenze ufficiali.
Infine, considera la possibilità di farti supportare da un consulente fiscale o da un avvocato specializzato in diritto di famiglia e adozioni, per evitare errori formali o ritardi nell’invio. La procedura, sebbene digitale, resta tecnica e soggetta a valutazioni discrezionali. Farsi trovare pronti può fare la differenza tra ottenere il contributo o vedersi respingere la domanda.
Considerazioni finali
Il Bonus adozioni internazionali 2025 rappresenta un segnale di attenzione importante verso quelle famiglie che, nonostante anni di attese e ostacoli, hanno scelto di non arrendersi nel loro percorso adottivo. Si tratta di un intervento concreto e mirato, che punta a sostenere economicamente le procedure più delicate e complesse. Monitorare le scadenze, preparare tutta la documentazione e accedere tempestivamente al portale “Adozione Trasparente” sono le chiavi per ottenere il beneficio. Un aiuto che, seppur parziale, può fare la differenza.
Pignoramento casa con figlio minore: cosa dice la legge, sentenze e come difendersi

La naspi
Analisi della Naspi in merito al campo di applicazione, alla durata, all’importo dell’indennità e come viene calcolata.

La legge di bilancio 2019
Sintesi delle principali novità introdotte dalla legge di bilancio 2019

Impresa familiare per coppie gay e coppie di fatto 2017: i partner come partecipano agli utili?
Guida all’impresa familiare nelle unioni civili e coppie di fatto 2017

(totale 10)