In arrivo importanti novità per le comunità energetiche e l’autoconsumo diffuso. Con il Decreto Direttoriale n. 228 del 17 luglio 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha approvato una nuova versione delle Regole Operative per accedere agli incentivi previsti dal PNRR, aggiornando così il quadro normativo a sostegno della transizione energetica nel nostro Paese.
Sommario
Il nuovo provvedimento rappresenta un punto di svolta importante: integra e modifica le disposizioni già contenute nel Decreto CACER (DM 7 dicembre 2023, n. 414) e recepisce le novità normative introdotte dal DL 19/2025, convertito nella Legge 60/2025, e dal Decreto MASE 127/2025. L’obiettivo è rendere più semplice, accessibile ed efficace la creazione e lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili (CER), nonché delle configurazioni di autoconsumo collettivo.
Questo intervento normativo si inserisce nell’ambito dell’attuazione dell’Investimento 1.2 della Missione 2, Componente 2 del PNRR, volto a promuovere la produzione e il consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili. Le nuove regole mirano a facilitare l’accesso ai fondi, ad ampliare la platea dei beneficiari e a semplificare le procedure, rendendo finalmente operativi gli incentivi in modo chiaro, efficace e trasparente.
Le comunità energetiche rappresentano una concreta opportunità di risparmio, sostenibilità ambientale e partecipazione attiva alla transizione ecologica. Ma come funzionano realmente questi incentivi e chi può beneficiarne? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Decreto MASE n. 228/2025
Il Decreto Direttoriale 228/2025 introduce una serie di modifiche sostanziali alle Regole Operative per l’accesso agli incentivi PNRR, con l’intento di semplificare le procedure, facilitare la partecipazione dei beneficiari e ampliare l’accesso ai contributi pubblici. Si tratta di un aggiornamento cruciale per lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili (CER) in Italia.
Estensione del perimetro soggettivo
Una delle novità più rilevanti riguarda l’estensione della platea dei beneficiari. Se in precedenza solo i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti potevano accedere ai contributi in conto capitale del PNRR, oggi il limite è stato alzato a 50.000 abitanti. Questo cambiamento è strategico: apre le porte anche ai comuni di dimensioni medie e alle realtà urbane più grandi, incentivando la creazione di comunità energetiche anche in contesti metropolitani, dove la produzione e il consumo condiviso di energia può generare impatti ambientali e sociali ancora più rilevanti.
Nuove scadenze e termini operativi
Il decreto chiarisce e ridefinisce i termini temporali per la realizzazione degli impianti incentivati. I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026, ma gli impianti potranno entrare in esercizio entro 24 mesi dalla fine dei lavori, con un termine massimo fissato al 31 dicembre 2027. Questa proroga offre maggiore flessibilità ai soggetti realizzatori, riducendo il rischio di perdita del contributo per ritardi non prevedibili.
Incremento dell’anticipazione PNRR
Un’altra modifica significativa riguarda la quota anticipabile del contributo PNRR in conto capitale: si passa dal 10% al 30%. Questa misura mira a favorire l’avvio dei progetti, in particolare per enti pubblici, cooperative e piccoli soggetti economici, spesso penalizzati dalla mancanza di liquidità nella fase iniziale degli investimenti.
Regole del GSE
Uno degli interventi più rilevanti del Decreto MASE n. 228/2025 riguarda l’aggiornamento formale delle Regole Operative del GSE, allegato tecnico essenziale per la gestione e l’accesso agli incentivi dedicati alle comunità energetiche rinnovabili e all’autoconsumo collettivo. L’obiettivo è rendere l’intero processo più trasparente, coerente e accessibile, in linea con le più recenti evoluzioni normative.
Riconoscimento degli impianti preesistenti
Una modifica molto attesa riguarda la possibilità di includere negli incentivi anche gli impianti entrati in esercizio prima della costituzione ufficiale della comunità energetica, purché l’intento costitutivo sia documentato entro 150 giorni dall’entrata in vigore del Decreto CACER (DM 414/2023). Questo riconoscimento evita l’esclusione di progetti già avviati ma non ancora formalizzati, garantendo continuità e inclusione.
Ampliamento dei soggetti ammessi alla CER
L’estensione dei soggetti abilitati a partecipare alle CER è un altro punto chiave. Possono ora accedere agli incentivi anche:
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PMI partecipate da enti pubblici
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Aziende territoriali per l’edilizia residenziale
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IPAB – Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza
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Enti di formazione e ricerca, soggetti religiosi e del Terzo Settore
Questo ampliamento riflette una visione più inclusiva e favorisce l’adesione anche di realtà ad alto impatto sociale e territoriale.
Nuove regole su governance e controlli
Viene precisato che solo i soci geograficamente prossimi agli impianti possono esercitare poteri di controllo nella governance della comunità, rafforzando il legame tra partecipazione e localizzazione.
Infine, il GSE aggiorna:
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Le verifiche preliminari di ammissibilità dei progetti
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I criteri per modificare progetti già in corso
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Le regole per distribuire il cosiddetto “premio eccedentario” per finalità sociali, così da premiare concretamente i progetti più virtuosi.

Chiarimenti e cumulabilità
Il Decreto MASE n. 228/2025 introduce anche chiarimenti tecnici fondamentali per risolvere alcune incertezze interpretative che avevano rallentato la piena operatività del meccanismo incentivante. Questi chiarimenti riguardano in particolare la determinazione della tariffa incentivante e la cumulabilità con altri contributi, due aspetti centrali nella pianificazione finanziaria di qualsiasi progetto legato alle comunità energetiche rinnovabili (CER).
Esenzione dal “fattore di riduzione F” per le persone fisiche
Una delle novità più significative riguarda l’applicazione del cosiddetto “fattore di riduzione F”, un coefficiente penalizzante nella determinazione della tariffa incentivante per l’energia condivisa. Il decreto chiarisce che anche le persone fisiche – oltre agli altri soggetti precedentemente esentati – non saranno più soggette a tale riduzione, rendendo così più conveniente e accessibile la partecipazione dei cittadini alle configurazioni di autoconsumo collettivo. Questo rappresenta un passo decisivo verso la democratizzazione dell’energia rinnovabile.
Regole sulla cumulabilità degli incentivi
In tema di cumulabilità, il decreto conferma che:
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La tariffa incentivante è cumulabile con il contributo in conto capitale del PNRR, ma l’importo sarà decurtato in proporzione al contributo ricevuto, per evitare sovra-compensazioni.
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È possibile cumulare la tariffa incentivante con altri contributi pubblici, purché il totale dei contributi in conto capitale non superi il 40% dei costi di investimento ammissibili.
Queste disposizioni garantiscono maggiore trasparenza e aiutano i soggetti beneficiari a pianificare correttamente il budget e la sostenibilità economica dei propri impianti, evitando violazioni della normativa sugli aiuti di Stato.
Opportunità fiscali
Le novità introdotte dal Decreto MASE n. 228/2025 non si limitano a modificare aspetti tecnici e procedurali, ma aprono la strada a concrete opportunità economiche e fiscali per cittadini, imprese, enti pubblici e soggetti del Terzo Settore. Il nuovo assetto normativo e operativo delle comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresenta infatti uno strumento chiave per ridurre i costi energetici, generare valore condiviso e accelerare la transizione ecologica.
Risparmio energetico e vantaggi economici
Attraverso l’autoconsumo collettivo e la condivisione dell’energia prodotta localmente da fonti rinnovabili, i membri di una CER possono ridurre sensibilmente la bolletta elettrica.
I beneficiari ricevono infatti:
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Un incentivo economico diretto per ogni kWh condiviso, erogato dal GSE per 20 anni,
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Un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi di investimento, se finanziato tramite il PNRR o altri strumenti pubblici compatibili.
Queste agevolazioni permettono di accelerare il rientro dell’investimento iniziale e di rendere sostenibili anche impianti realizzati da piccoli soggetti, come famiglie, cooperative, condomìni e piccole imprese.
Benefici fiscali e sociali
A livello fiscale, le CER possono godere – a seconda della loro forma giuridica – di regimi agevolati (es. per cooperative o associazioni senza scopo di lucro) e esenzioni IVA per lo scambio interno di energia. Inoltre, gli incentivi possono essere dedotti o detassati, contribuendo a migliorare la posizione fiscale complessiva dei partecipanti.
A livello sociale, la partecipazione a una comunità energetica può essere integrata con finalità solidali, grazie anche al “premio eccedentario” destinato a iniziative di inclusione, formazione o riduzione della povertà energetica, come previsto dalle nuove regole operative.

Come accedere agli incentivi
Con l’entrata in vigore delle nuove Regole Operative, accedere agli incentivi per le comunità energetiche è oggi più semplice e strutturato. Tuttavia, è fondamentale seguire attentamente i passaggi previsti dal GSE per ottenere i benefici economici e fiscali disponibili.
Costituzione della CER e scelta della configurazione
Il primo passo è la costituzione formale della Comunità Energetica Rinnovabile (CER) o della configurazione di autoconsumo collettivo. I soggetti partecipanti devono sottoscrivere un accordo di regolazione interna, definendo diritti e doveri, modalità di condivisione dei benefici, governance e criteri di adesione.
Le CER possono essere costituite come:
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Associazioni o fondazioni,
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Cooperative,
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Consorzi o società a responsabilità limitata senza scopo di lucro.
Una volta costituita, la CER deve essere iscritta all’elenco gestito dal GSE.
Richiesta di incentivo e verifica di ammissibilità
La richiesta per accedere agli incentivi si articola in due fasi principali:
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Verifica preliminare di ammissibilità del progetto, che consente di avere un riscontro anticipato prima dell’inizio lavori.
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Domanda di accesso agli incentivi, presentata online attraverso il portale GSE, con tutta la documentazione tecnica, amministrativa e finanziaria.
Per ottenere il contributo in conto capitale del PNRR, è necessario completare i lavori entro il 30 giugno 2026 e mettere in esercizio l’impianto entro il 31 dicembre 2027, come indicato dalle nuove scadenze operative.
Gestione e rendicontazione
Una volta avviato il progetto, il soggetto referente della CER dovrà occuparsi della gestione amministrativa, della rendicontazione e del monitoraggio dei flussi energetici, in collaborazione con il GSE. Questo garantisce trasparenza e continuità nell’erogazione degli incentivi.
Pubbliche Amministrazioni
Il nuovo quadro normativo definito dal Decreto MASE n. 228/2025 valorizza il ruolo centrale delle Pubbliche Amministrazioni nella promozione delle comunità energetiche rinnovabili. Grazie all’estensione del perimetro soggettivo, i Comuni con popolazione fino a 50.000 abitanti possono ora accedere direttamente agli incentivi PNRR, aprendo la strada a iniziative energetiche locali su larga scala.
Comuni e territori protagonisti della transizione
La partecipazione degli enti locali consente di:
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favorire l’attivazione delle comunità energetiche nei centri urbani e periferici,
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utilizzare edifici pubblici (scuole, municipi, impianti sportivi) come hub di produzione fotovoltaica,
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stimolare la partecipazione attiva dei cittadini e delle imprese locali nella produzione e condivisione dell’energia.
In questo modo, la PA diventa non solo promotrice ma anche beneficiaria diretta dei risparmi energetici e degli incentivi economici, con la possibilità di reinvestire tali risorse in servizi pubblici e progetti sociali.
Opportunità per enti di edilizia pubblica e servizi sociali
Le modifiche alle Regole Operative del GSE hanno inoltre aperto la partecipazione a aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica (ex IACP) e a istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB). Questo consente di integrare le CER nei progetti di housing sociale, contrastando la povertà energetica e promuovendo l’inclusione.
Vantaggi a lungo termine
La realizzazione di una CER offre benefici che vanno oltre l’ambito energetico: stimola la coesione sociale, valorizza gli immobili pubblici, attrae investimenti sostenibili e migliora la resilienza del territorio agli shock energetici e climatici. La possibilità di accumulare energia e programmare la produzione rappresenta un’opportunità strategica per le amministrazioni più lungimiranti.
Conclusioni
Il Decreto MASE n. 228/2025 segna un passaggio decisivo nella piena operatività degli incentivi previsti dal PNRR per le comunità energetiche e l’autoconsumo diffuso. L’aggiornamento delle Regole Operative, l’ampliamento dei beneficiari e le nuove semplificazioni rappresentano un’opportunità unica per partecipare attivamente alla transizione energetica del Paese, abbattendo i costi, promuovendo l’autonomia locale e generando valore condiviso.
Oggi, grazie a un sistema normativo più chiaro e accessibile, anche cittadini, condomìni, PMI, enti pubblici e soggetti del Terzo Settore possono diventare protagonisti della produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. La possibilità di ottenere contributi a fondo perduto, incentivi ventennali e vantaggi fiscali rende finalmente possibile trasformare un’idea sostenibile in un progetto concreto e vantaggioso.
Per chi desidera aderire o costituire una CER, il consiglio è di affidarsi a consulenti esperti in materia fiscale, normativa e tecnica, capaci di seguire ogni fase: dalla progettazione dell’impianto alla gestione degli adempimenti richiesti dal GSE. La buona riuscita di una CER dipende non solo dai fondi disponibili, ma dalla corretta pianificazione giuridico-economica dell’intero percorso.
Il momento di agire è adesso. Con le nuove regole e il supporto degli incentivi pubblici, le comunità energetiche non sono più un esperimento, ma una realtà accessibile, replicabile e conveniente per chiunque voglia contribuire a un futuro più equo, sostenibile e decentralizzato.

