Il 2025 si apre con un’importante novità per gli iscritti alla Cassa Forense: la pubblicazione di ben 19 bandi di assistenza economica e sociale destinati a supportare la professione forense e le famiglie degli avvocati.
Sommario
In un momento storico di grande trasformazione e pressione economica, l’iniziativa rappresenta un impegno concreto verso la tutela del benessere degli avvocati italiani, con particolare attenzione ai giovani, ai genitori e alle situazioni di fragilità sociale.
Dai prestiti agevolati per gli under 35 ai contributi per le vittime di violenza domestica, passando per borse di studio dedicate ai figli e incentivi per la genitorialità, il piano di sostegni mira ad accompagnare i professionisti nel loro percorso di vita, dentro e fuori dallo studio legale. Con scadenze che partono dal 15 luglio 2025 è essenziale conoscere nel dettaglio le opportunità offerte e le modalità di accesso.
Questo articolo guiderà passo dopo passo tra i contenuti principali dei bandi, aiutando i professionisti a cogliere ogni beneficio disponibile.
19 bandi
Con l’approvazione ufficiale di 19 bandi di assistenza per l’anno 2025, la Cassa Forense riafferma il proprio ruolo strategico come ente di previdenza e assistenza capace di affiancare concretamente gli iscritti in ogni fase della loro carriera e vita familiare. L’architettura degli interventi si sviluppa secondo un criterio di coerenza con il passato ma anche di evoluzione rispetto ai nuovi bisogni emergenti. In particolare, 16 bandi ripropongono misure già note — tra cui il supporto alla genitorialità, i contributi per spese sanitarie e scolastiche e i prestiti agevolati — mentre 3 iniziative rappresentano una significativa innovazione in chiave sociale e formativa.
Nel dettaglio, tra le nuove misure troviamo: un contributo specifico destinato alle avvocate e praticanti vittime di violenza domestica, un sostegno economico per i praticanti avvocati nella fase di preparazione all’esame di abilitazione, e un aiuto per coprire i costi di alloggio in residenze universitarie dei figli degli iscritti. Questi interventi rispondono alla crescente attenzione verso temi di equità di genere, diritto allo studio e sostegno alla formazione, e segnano un passo avanti verso un sistema di welfare professionale inclusivo e moderno.
Tutti i bandi si articolano secondo i tre pilastri fondamentali previsti dal Regolamento dell’Assistenza: professione, famiglia e salute. La prima scadenza utile per la presentazione delle domande è fissata al 15 luglio 2025, con riferimento ai contributi per strumenti informatici e per i nuovi nati nel 2024.
Sostegni alla professione
Tra i principali assi di intervento previsti dai bandi Cassa Forense 2025, un ruolo centrale è riservato alle misure dedicate al rafforzamento della professione forense. In un’epoca in cui la competitività e l’innovazione sono fattori determinanti anche nell’ambito legale, l’ente previdenziale mette a disposizione oltre 8 milioni di euro per sostenere giovani avvocati, promuovere l’adeguamento tecnologico degli studi e incentivare la formazione di alto livello.
Tra i bandi più significativi spicca quello dedicato ai prestiti agevolati per under 35, con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro e domande aperte dal 15 aprile al 31 ottobre 2025. È un’opportunità importante per i giovani professionisti che necessitano di liquidità per avviare o rafforzare la propria attività. Sempre in ambito tecnologico, torna il contributo per l’acquisto di strumenti informatici, aperto dal 15 aprile al 15 luglio, con una dotazione di 1,8 milioni di euro.
A sostegno dell’organizzazione degli studi legali, sono previsti fondi sia per persone fisiche che per persone giuridiche, entrambi con scadenza 30 settembre e uno stanziamento pari a 150.000 euro ciascuno. Per migliorare la qualità delle relazioni a distanza, è previsto anche un bando specifico per l’attrezzatura delle sale videoconferenze, con 300.000 euro di fondi disponibili.
Tra le novità più rilevanti si evidenzia il contributo per avvocate e praticanti vittime di violenza, con un budget di 500.000 euro, e il nuovo bando a favore dei praticanti che affrontano l’esame di abilitazione, dotato di 1 milione di euro. Entrambi hanno la stessa finestra temporale: 16 luglio – 30 settembre 2025.
Completano l’offerta professionale:
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Contributi per avvocati con disabilità (150.000 euro);
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Alta formazione professionale (1,5 milioni di euro, domande dal 4 novembre 2025 al 20 gennaio 2026);
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Borse per acquisire il titolo di cassazionista (400.000 euro, stessa scadenza);
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Premio Marco Ubertini per neoiscritti con alti voti, con 200.000 euro di dotazione e data di apertura domande ancora da definire.
Famiglia e figli
La famiglia rappresenta uno dei pilastri dell’assistenza messa in campo da Cassa Forense per il 2025. Con uno stanziamento complessivo superiore a 10 milioni di euro, i bandi dedicati al welfare familiare si propongono di alleggerire le spese connesse alla genitorialità, all’istruzione e alla cura dei familiari, offrendo un supporto concreto ai professionisti iscritti.
Particolarmente generoso il bando destinato ai contributi per figli nati, adottati o affidati nel 2024, con 3 milioni di euro disponibili e domande aperte dal 15 aprile al 15 luglio 2025. È uno dei bandi più attesi, in quanto mira a sostenere direttamente i costi iniziali legati all’arrivo di un nuovo membro in famiglia.
Per la fascia scolare e universitaria, sono previste diverse forme di aiuto: le borse di studio per figli universitari di iscritti (dal 10 giugno al 1 dicembre, con 700.000 euro), le borse per orfani di iscritti (350.000 euro) e i contributi per spese di alloggio universitario (2 milioni di euro, dal 16 ottobre al 31 dicembre). Queste misure intendono garantire il diritto allo studio anche in condizioni economiche difficili, agevolando l’autonomia dei giovani.
Alle famiglie numerose è destinato un fondo specifico da 2 milioni di euro (domande dal 16 luglio al 15 ottobre), mentre quelle mono genitoriali possono contare su 800.000 euro, da richiedere nel periodo 16 ottobre – 31 dicembre. Non manca l’attenzione alla gestione quotidiana, con 1,8 milioni di euro per sostenere la frequenza dei figli minori nei centri estivi (domande dal 1 al 31 ottobre).
Infine, un ulteriore aiuto arriva per chi deve affrontare spese legate alla ospitalità in case di riposo o istituti per familiari, con 200.000 euro di fondi e una finestra di domanda che si estende dal 10 giugno 2025 al 20 gennaio 2026.
Tutela della salute
Oltre al sostegno alla professione e alla famiglia, la salute è il terzo pilastro del sistema assistenziale della Cassa Forense, e anche per il 2025 si conferma un’area di intervento strategica. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire accesso a cure e prestazioni sanitarie in caso di difficoltà economiche, dall’altro, promuovere la prevenzione e il benessere psico-fisico degli iscritti, favorendo una condizione di equilibrio tra vita privata e attività professionale.
Sebbene i bandi dedicati alla salute non siano tra i più numerosi in termini quantitativi, la loro portata è significativa. In particolare, rientrano in quest’ambito le misure per avvocati con disabilità (già citate anche nella sezione professionale), che offrono un sostegno concreto per fronteggiare spese straordinarie, con un plafond dedicato di 150.000 euro. L’accesso a questo contributo è previsto dal 16 luglio al 30 settembre 2025.
Un ruolo importante è svolto anche dalle spese sanitarie e assistenziali, che spesso rappresentano una voce rilevante nel bilancio personale e familiare. Le domande per il contributo a copertura delle spese per ospitalità in case di riposo o istituti specializzati — in parte riconducibili alla sfera sanitaria — potranno essere presentate dal 10 giugno 2025 fino al 20 gennaio 2026, con uno stanziamento di 200.000 euro.
In prospettiva futura, si auspica un rafforzamento delle politiche di prevenzione sanitaria e di supporto psicologico, ambiti oggi sempre più centrali nella gestione della vita professionale, soprattutto in un contesto di crescente carico lavorativo e stress correlato alla prestazione.
Requisiti, limiti e procedura
Per poter accedere ai contributi previsti dai 19 bandi assistenziali della Cassa Forense 2025, è fondamentale soddisfare alcuni requisiti di regolarità amministrativa e contributiva, che rappresentano condizioni imprescindibili. In particolare, gli iscritti dovranno essere in regola con la presentazione del Modello 5, ovvero la dichiarazione reddituale annuale, per l’intero periodo di iscrizione alla Cassa. Allo stesso modo, è richiesta la regolarità nei versamenti dei contributi previdenziali, siano essi in gestione diretta o in riscossione mediante ruolo.
Un aspetto cruciale da sottolineare è che la verifica della posizione contributiva avviene al momento della presentazione della domanda. Eventuali irregolarità non possono essere sanate successivamente: chi risulterà non in regola sarà escluso in automatico dalla procedura di assegnazione.
Ogni professionista ha la possibilità di ottenere un solo contributo per ciascuna delle tre aree tematiche previste dal regolamento dell’assistenza (professione, famiglia, salute). Questo significa che, ad esempio, si può partecipare sia a un bando per l’acquisto di strumenti informatici (ambito professionale) che a uno per la nascita di un figlio (ambito familiare), ma non a due bandi appartenenti alla stessa categoria.
I bandi sono pubblicati in modo scaglionato sul sito ufficiale della Cassa Forense, dove è disponibile anche una piattaforma dedicata per l’inoltro delle domande. Il portale offre inoltre una funzione utile per verificare preventivamente la propria posizione contributiva, così da evitare brutte sorprese al momento della domanda.
Modalità di accesso
Prima di inoltrare la propria candidatura a uno dei bandi di assistenza promossi dalla Cassa Forense per il 2025, è essenziale assicurarsi di rispettare tutte le condizioni di ammissibilità previste. In particolare, gli iscritti devono risultare in regola con la presentazione del Modello 5, ovvero la comunicazione reddituale obbligatoria per tutti i periodi di iscrizione alla Cassa. Oltre a ciò, è necessario essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali, sia se gestiti tramite ruolo esattoriale che con riscossione diretta.
Un aspetto di rilievo è che la regolarità contributiva e dichiarativa viene verificata al momento esatto della presentazione della domanda: eventuali irregolarità non possono essere sanate in un secondo momento. Questa condizione rappresenta un filtro rigoroso ma fondamentale per assicurare equità e trasparenza nell’assegnazione delle risorse.
Ogni iscritto può beneficiare di un solo contributo per ciascuna delle tre macro-aree di intervento: professione, famiglia e salute. Ciò implica la possibilità di richiedere, ad esempio, un contributo per strumenti informatici (ambito professionale) e un altro per la nascita di un figlio (ambito familiare), ma non due nello stesso ambito.
Tutti i bandi vengono pubblicati progressivamente sul sito ufficiale della Cassa Forense, dove sono disponibili sia i testi completi dei bandi che una piattaforma digitale per la presentazione delle domande. Tra gli strumenti messi a disposizione, si segnala anche una comoda funzione per verificare preventivamente la propria posizione contributiva, fondamentale per evitare esclusioni dovute a irregolarità non conosciute.
Come scegliere il bando
Con 19 bandi attivi, diverse finestre temporali e requisiti specifici, la gestione del calendario e la pianificazione delle domande diventano elementi fondamentali per non perdere occasioni preziose. Un errore comune, infatti, è sottovalutare la varietà delle misure e i tempi diversi di apertura e chiusura delle domande, che si estendono da aprile 2025 fino a gennaio 2026, con bandi pubblicati in maniera scaglionata.
Il primo passo è analizzare la propria situazione personale e professionale: giovani under 35, genitori di figli nati nel 2024, praticanti avvocati o studi legali che vogliono innovare hanno ciascuno bandi specifici pensati per le loro esigenze. È importante inoltre tenere presente che ogni iscritto può beneficiare di un solo contributo per ambito, pertanto è strategico individuare quale area – professione, famiglia o salute – rappresenti in quel momento la priorità.
Per orientarsi al meglio, si consiglia di:
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Scaricare il calendario completo delle scadenze dal sito della Cassa Forense;
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Leggere con attenzione i requisiti di ogni bando, per evitare esclusioni formali;
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Verificare la propria posizione contributiva in anticipo tramite la piattaforma online;
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Predisporre la documentazione per tempo, soprattutto per i bandi con maggiore affluenza, come quelli per i figli o per i contributi informatici.
Pianificare con metodo, tenere traccia delle date chiave e puntare sulle misure più coerenti con il proprio percorso professionale o familiare è il modo più efficace per sfruttare appieno le opportunità del pacchetto assistenziale 2025.
Chi può partecipare ai bandi
I bandi di assistenza della Cassa Forense 2025 sono destinati a un pubblico ben definito: si rivolgono esclusivamente agli avvocati e praticanti avvocati iscritti alla Cassa Forense, in possesso dei requisiti stabiliti dal Regolamento dell’Assistenza. Questo significa che non tutti i professionisti dell’area legale possono accedervi, ma solo coloro che sono iscritti alla Cassa e che hanno adempiuto correttamente agli obblighi previdenziali e dichiarativi.
Più nello specifico, possono partecipare:
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Avvocati iscritti all’Albo che versano regolarmente i contributi previdenziali alla Cassa Forense;
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Praticanti avvocati con iscrizione alla Cassa, in particolare per i bandi che li riguardano direttamente (es. contributo per l’esame di abilitazione);
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Gli iscritti sospesi, ma in regola con gli obblighi contributivi e comunicativi (in base al bando specifico);
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In alcuni casi, anche gli eredi o i familiari degli iscritti, per bandi destinati a borse di studio per orfani o spese sanitarie per familiari a carico.
È fondamentale ricordare che non è sufficiente essere iscritti all’Albo degli Avvocati: è obbligatoria anche l’iscrizione alla Cassa Forense e la piena regolarità contributiva, verificata al momento della domanda. Chi risulta irregolare o con omissioni pregresse non potrà accedere al beneficio, anche se rientra anagraficamente tra i destinatari.
Vantaggi dei bandi
I 19 bandi di assistenza 2025 della Cassa Forense non sono semplici misure economiche temporanee, ma rappresentano strumenti strategici di welfare professionale, capaci di incidere concretamente sulla qualità della vita e sull’equilibrio economico degli avvocati italiani. I vantaggi per i destinatari sono molteplici e diversificati, a seconda delle fasce di età, della situazione familiare e delle condizioni lavorative.
Per i giovani professionisti, i prestiti agevolati e i contributi per strumenti tecnologici rappresentano una leva per avviare lo studio legale, digitalizzarlo o affrontare le spese della formazione iniziale. I praticanti avvocati, spesso privi di un reddito stabile, possono invece contare su sussidi mirati per preparare l’esame di abilitazione, contribuendo così a colmare il divario tra formazione e inserimento nel mercato del lavoro.
Le famiglie degli iscritti trovano nei bandi un concreto supporto alla natalità, all’educazione dei figli e alla gestione del quotidiano: dai contributi per i nuovi nati ai fondi per le spese universitarie o i centri estivi, ogni misura mira a ridurre il peso economico della genitorialità e favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia. Anche le situazioni più delicate, come quelle di disabilità o violenza domestica, trovano spazio in un sistema che punta all’inclusione e al sostegno delle fragilità.
In sintesi, i bandi offrono vantaggi sia tangibili (risorse economiche) che intangibili (serenità, inclusione, pari opportunità), rafforzando il senso di appartenenza alla comunità forense e valorizzando il ruolo sociale dell’avvocato.
Conclusione
I bandi di assistenza 2025 promossi dalla Cassa Forense non sono solo una risposta puntuale a bisogni economici momentanei, ma rappresentano un modello evoluto di welfare professionale integrato, costruito su misura per gli avvocati italiani. In un periodo storico in cui la professione legale è chiamata ad affrontare sfide strutturali – tra pressione fiscale, digitalizzazione e nuovi equilibri familiari – questi strumenti offrono supporto concreto, mirato e differenziato, rendendo la tutela previdenziale più vicina alla realtà quotidiana degli iscritti.
Con una distribuzione intelligente delle risorse, la Cassa Forense è riuscita a valorizzare contemporaneamente i giovani, le famiglie, la salute e la formazione, garantendo pari opportunità e riducendo le disuguaglianze all’interno della categoria. Il vero vantaggio, tuttavia, non risiede solo nei contributi economici, ma nella visione strategica che mette al centro la dignità e la sostenibilità del lavoro forense.
È ora compito degli iscritti informarsi, valutare e agire con tempestività, sfruttando le opportunità messe a disposizione. Il sito della Cassa Forense è il punto di partenza per accedere a bandi, scadenze e verifiche preliminari. Perché scegliere il bando giusto oggi, può fare la differenza nella professione di domani.