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mercoledì 2 Luglio 2025

Bonus colonnine domestiche: contributi fino a 8.000 euro per privati e condomini

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha dato ufficialmente il via all’erogazione del Bonus colonnine domestiche 2024, con la pubblicazione del decreto direttoriale dell’11 giugno 2025. Si tratta di un contributo a fondo perduto destinato a privati cittadini e condomini che hanno acquistato e installato, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici a uso domestico.

Un’opportunità concreta per chi ha già effettuato l’intervento e aspettava con impazienza il riconoscimento del contributo promesso, ma anche un incentivo potente per tutti coloro che stanno valutando l’adozione di soluzioni green e sostenibili per la mobilità elettrica. I beneficiari potranno verificare l’ammissione al contributo consultando l’Allegato A del decreto, mediante il proprio ID di domanda, nel pieno rispetto delle normative europee in materia di protezione dei dati personali (GDPR).

Da aprile, inoltre, lo sportello per l’invio delle domande è stato riaperto, e il decreto MIMIT del 12 giugno 2024 ha definito le regole aggiornate per l’accesso al beneficio. Scopri in questo articolo come funziona il bonus, chi può richiederlo, quali sono le spese coperte e perché rappresenta un’occasione imperdibile per chi punta su sostenibilità e risparmio.

Introduzione 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficialmente pubblicato, in data 11 giugno 2025, il decreto direttoriale che sblocca l’erogazione dei contributi relativi al Bonus colonnine domestiche. Si tratta di una misura molto attesa da cittadini privati e condomini che, nel corso dell’anno 2024, hanno sostenuto spese per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica per veicoli. Il decreto riguarda infatti tutte le domande presentate e ammesse per interventi effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

Il bonus rappresenta un tassello cruciale della strategia nazionale di transizione ecologica e sostenibilità dei trasporti. Con il boom delle auto elettriche, incentivare la diffusione di colonnine private di ricarica significa sostenere l’infrastruttura necessaria per la mobilità green, riducendo al contempo la dipendenza da stazioni pubbliche e i costi per gli utenti.

Gli interessati possono ora consultare l’Allegato A del decreto per verificare l’ammissibilità della propria domanda. Tuttavia, in rispetto al Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR), i nominativi dei beneficiari non sono pubblicati: si fa riferimento esclusivamente all’ID della domanda per motivi di tutela dei dati personali.

Cos’è e come funziona

Il Bonus colonnine domestiche 2024 è un incentivo pubblico destinato a privati cittadini e condomini, volto a favorire l’adozione di infrastrutture di ricarica elettrica a uso domestico. Questa misura è stata definita e regolamentata dal Decreto MIMIT del 12 giugno 2024, in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 2 del DPCM 4 agosto 2022. Il bonus ha come finalità l’abbattimento dei costi sostenuti per l’acquisto e la posa in opera di colonnine di ricarica a potenza standard, installate da utenti domestici, come specificati dalla lettera f-bis) del DPCM 6 aprile 2022 (modificato dal DPCM 4 agosto 2022).

Il contributo viene concesso entro il limite massimo di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2024, e copre una quota importante dell’investimento:

  • Fino all’80% delle spese ammissibili, con un tetto di 1.500 euro per ogni persona fisica richiedente;

  • Fino a 8.000 euro nel caso di installazione su parti comuni di edifici condominiali, ai sensi degli articoli 1117 e 1117-bis del Codice Civile.

Queste soglie rendono il bonus uno strumento concreto per abbattere le barriere economiche all’adozione della mobilità elettrica. Il contributo può includere non solo il costo della colonnina, ma anche l’intervento tecnico per l’installazione, aumentando notevolmente l’accessibilità all’infrastruttura.

Bonus colonnine domestiche 2025

Per accedere al contributo previsto dal Bonus colonnine domestiche, gli utenti interessati devono utilizzare lo sportello telematico 2025, appositamente predisposto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La procedura si svolge interamente online, e l’accesso all’area personale è possibile esclusivamente tramite sistemi di identificazione digitale certificati: SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) oppure CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta effettuato l’accesso, l’utente si troverà all’interno della propria scrivania personale, dalla quale potrà:

  • Selezionare l’incentivo “Colonnine domestiche” dal menu a discesa;

  • Compilare in tutte le sue sezioni la domanda per l’accesso al contributo;

  • Ricevere supporto in tempo reale attraverso il servizio dedicato “Parla con me”, attivo per assistenza e chiarimenti.

È importante sottolineare che per perfezionare la richiesta è obbligatorio possedere una PEC attiva (posta elettronica certificata), in quanto tutte le comunicazioni ufficiali e gli esiti della domanda verranno notificati tramite questo canale. Inoltre, per agevolare la compilazione corretta della richiesta, è stato messo a disposizione degli utenti un fac-simile della domanda, scaricabile direttamente dalla piattaforma.

Questa modalità digitalizzata semplifica l’intero iter, garantendo accessibilità, tracciabilità e trasparenza nell’erogazione dei fondi pubblici.

Bonus colonnine domestiche 2024-2025 - Commercialista.it

Quali spese sono coperte dal Bonus

Il contributo previsto dal Bonus colonnine domestiche si applica a una serie ben definita di spese, che devono essere sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, come indicato nel decreto direttoriale. Le spese devono essere collegate direttamente all’acquisto e alla corretta installazione dell’infrastruttura di ricarica elettrica presso abitazioni private o condomini.

In particolare, rientrano tra le spese ammissibili:

  • L’acquisto e la messa in opera delle colonnine di ricarica, comprensive di eventuali impianti elettrici e opere edili strettamente necessarie, oltre a dispositivi di monitoraggio e sicurezza;

  • Le spese di progettazione, la direzione dei lavori, gli adempimenti per la sicurezza nei cantieri, e le attività di collaudo finali;

  • I costi di connessione alla rete elettrica, in particolare l’attivazione di un nuovo POD (Point of Delivery), nel caso in cui sia necessario per alimentare l’infrastruttura.

È importante precisare che le agevolazioni vengono concesse tramite procedura a sportello, ovvero in ordine cronologico di presentazione delle domande fino all’esaurimento delle risorse disponibili.

Il MIMIT pubblicherà un avviso ufficiale con le date di apertura e chiusura dello sportello, determinanti per poter accedere ai fondi. Per questo motivo, è essenziale monitorare costantemente il sito istituzionale e predisporre con anticipo tutta la documentazione necessaria.

Verifica dell’ammissione

Una volta inoltrata la domanda per il Bonus colonnine domestiche, i soggetti richiedenti devono attendere l’esito dell’istruttoria da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Come stabilito nel decreto direttoriale dell’11 giugno 2025, l’elenco delle domande ammesse è stato pubblicato in allegato al provvedimento, sotto forma di “Allegato A”.

Per garantire il rispetto delle norme in materia di privacy, in particolare il Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR), l’elenco non contiene i nomi dei beneficiari, ma esclusivamente l’ID della domanda, assegnato al momento della compilazione online. Pertanto, ciascun richiedente potrà verificare in autonomia se la propria istanza è stata accolta confrontando il proprio codice ID con quelli indicati nel documento ufficiale.

Una volta ammessi, i beneficiari riceveranno l’accredito del contributo direttamente sul conto corrente indicato in fase di richiesta, nei tempi tecnici stabiliti dal Ministero. È importante conservare tutte le fatture, i documenti di pagamento tracciabili e le certificazioni tecniche dell’intervento eseguito, poiché il MIMIT si riserva la facoltà di effettuare controlli a campione o specifici per la verifica dell’effettiva esecuzione delle opere e della conformità dei costi dichiarati.

Questa trasparenza amministrativa unita al tracciamento digitale dei passaggi garantisce un uso corretto delle risorse pubbliche, offrendo al contempo una reale opportunità di risparmio per i cittadini impegnati nella transizione ecologica.

Bonus colonnine domestiche 2024-2025 - Commercialista.it

Colonnine private VS condominiali

Una delle caratteristiche più importanti del Bonus colonnine domestiche 2024 riguarda la distinzione tra interventi realizzati da persone fisiche all’interno di abitazioni private e quelli effettuati su parti comuni condominiali, come autorimesse, parcheggi o cortili. Il decreto MIMIT del 12 giugno 2024, infatti, prevede due differenti soglie di contributo, a seconda del contesto di installazione.

Per le installazioni effettuate da utenti domestici singoli nella propria abitazione, il contributo massimo erogabile è fissato a 1.500 euro per ciascun richiedente, coprendo fino all’80% delle spese ammissibili. Questo scenario riguarda, ad esempio, chi installa una wallbox nel proprio garage di casa, con impianto dedicato.

Diversa è la situazione per i condomini: in questo caso, il bonus può arrivare fino a 8.000 euro, sempre nel limite dell’80% dei costi. L’infrastruttura deve essere realizzata sulle parti comuni degli edifici, come specificato negli articoli 1117 e 1117-bis del Codice Civile. Ciò significa che l’intervento deve essere deliberato dall’assemblea condominiale e che i costi possono essere ripartiti tra i vari condomini, secondo le regole stabilite nei regolamenti interni.

Questa distinzione risponde all’esigenza di incentivare la diffusione della mobilità elettrica non solo nelle abitazioni singole, ma anche nei contesti residenziali collettivi, dove la complessità tecnica e amministrativa è maggiore. In questo modo, il bonus diventa uno strumento inclusivo, adatto sia ai proprietari di villette che agli inquilini dei grandi complessi residenziali.

Il decreto MIMIT del 12 giugno

Il decreto ministeriale del 12 giugno 2024, pubblicato dal MIMIT, rappresenta il pilastro normativo e operativo su cui si fonda l’intero impianto del Bonus colonnine domestiche 2024. Questo provvedimento attua concretamente le disposizioni del DPCM 4 agosto 2022, disciplinando in dettaglio modalità, criteri, tempistiche e limiti per la concessione e l’erogazione del contributo.

Il decreto ha un’importanza decisiva sotto più aspetti:

  • Definisce l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione, identificando chiaramente chi può beneficiare del contributo e per quali tipologie di interventi;

  • Stabilisce i limiti di spesa ammissibile, distinguendo tra persone fisiche e condomini;

  • Regola le modalità di accesso allo sportello online, compresi i requisiti tecnici come SPID, CIE, CNS e la necessità della PEC;

  • Determina il regime di controllo e verifica a posteriori, specificando che il Ministero può richiedere documentazione integrativa o effettuare sopralluoghi di verifica.

Inoltre, il decreto vincola l’accesso all’agevolazione al rispetto delle tempistiche previste, sia per quanto riguarda il periodo di spesa (1 gennaio – 31 dicembre 2024), sia per la finestra temporale di presentazione della domanda presso lo sportello online, secondo date che verranno ufficializzate con appositi avvisi.

Il valore del decreto risiede anche nella sua funzione di garanzia di trasparenza e legalità, evitando distorsioni e tutelando i fondi pubblici stanziati. In un contesto di crescente attenzione verso la transizione ecologica, questo tipo di intervento normativo diventa fondamentale per orientare cittadini e imprese verso investimenti sostenibili.

Vantaggi economici e fiscali

Oltre al contributo diretto previsto dal Bonus colonnine domestiche 2024, l’installazione di una colonnina per veicoli elettrici comporta ulteriori vantaggi economici e fiscali, che rendono l’investimento ancora più conveniente nel medio-lungo termine. Da un lato, infatti, l’infrastruttura consente di ridurre significativamente i costi di ricarica, rispetto all’utilizzo delle stazioni pubbliche, dall’altro offre opportunità di ottimizzazione fiscale in caso di ulteriori interventi connessi all’efficientamento energetico.

Per esempio, chi installa una wallbox in concomitanza con interventi di ristrutturazione edilizia può valutare l’accesso ad altre detrazioni fiscali, come il Bonus ristrutturazioni 50%, se ricorrono i requisiti normativi previsti. Sebbene il Bonus colonnine sia non cumulabile con altri incentivi sullo stesso intervento, è possibile strutturare i lavori in modo tale da massimizzare il beneficio complessivo tra contributi a fondo perduto e detrazioni.

Inoltre, la colonnina privata permette di ricaricare il veicolo negli orari in cui l’energia elettrica ha un costo più basso (tariffe biorarie), incrementando il risparmio annuo. Per chi dispone di impianti fotovoltaici, poi, la combinazione con sistemi di accumulo consente addirittura una ricarica gratuita con energia autoprodotta, rendendo l’auto elettrica ancora più sostenibile.

Nel caso di installazioni condominiali, il vantaggio si estende anche al valore dell’immobile: un condominio dotato di colonnina è infatti percepito come più moderno, sostenibile e attrattivo, con un impatto positivo anche in ottica di rivendita o locazione.

Conclusione

Il Bonus colonnine domestiche 2024 rappresenta una concreta opportunità per famiglie e condomini italiani che vogliono contribuire attivamente alla rivoluzione elettrica in atto. Grazie a un contributo diretto e significativo fino a 1.500 euro per i privati e 8.000 euro per i condomini. Questo incentivo consente di abbattere le spese legate all’installazione di colonnine di ricarica, rendendo l’adozione dell’auto elettrica più accessibile ed economicamente sostenibile.

Le chiare regole fissate dal decreto del 11 giugno 2025, la procedura digitale attraverso lo sportello online e l’elenco pubblico delle domande ammesse garantiscono un sistema trasparente, rapido ed efficiente. Inoltre, i vantaggi economici si sommano a un più ampio quadro di benefici ambientali, con un impatto positivo sulla qualità dell’aria, sull’indipendenza energetica e sulla valorizzazione degli immobili.

Guardando al futuro, il mercato della mobilità elettrica in Italia è destinato a crescere esponenzialmente, e il fabbisogno di infrastrutture di ricarica private diventerà sempre più centrale. In quest’ottica, investire oggi in una colonnina domestica non è solo una scelta vantaggiosa, ma una decisione lungimirante in linea con le tendenze europee di sostenibilità.

Il consiglio per cittadini e amministratori di condominio è di non attendere, ma di prepararsi sin da ora a sfruttare l’apertura dello sportello: dotarsi di SPID, CIE o CNS, verificare la disponibilità di una PEC, raccogliere i preventivi e, soprattutto, pianificare l’intervento in modo conforme alle normative.

La mobilità del futuro parte dalla presa di coscienza di oggi.

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