Il 2025 segna una svolta per chi desidera cambiare auto o veicolo commerciale e passare a un modello a emissioni zero. Con il nuovo Bonus veicoli elettrici, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica mette a disposizione un contributo a fondo perduto fino a 11.000 euro per i privati e fino a 20.000 euro per le microimprese che decidono di acquistare un veicolo completamente elettrico, rottamando un mezzo termico fino a Euro 5.
Sommario
Le domande si potranno presentare a partire dal 22 ottobre 2025, tramite la piattaforma online gestita da Sogei. Il bonus è proporzionato all’ISEE, non è cumulabile con altri incentivi statali o europei e prevede rigide scadenze e requisiti documentali per evitare l’esclusione.
Non si tratta solo di un incentivo, ma di una reale occasione di risparmio, che si affianca ad altri vantaggi fiscali: esenzione bollo, deduzioni, accesso agevolato alle ZTL, riduzione dei costi di gestione e molto altro.
In questo articolo scoprirai chi può accedere al bonus, come fare domanda, quali sono le regole per i venditori, e come ottenere il massimo vantaggio fiscale e ambientale da questa importante misura finanziata anche con fondi del PNRR.
Bonus Veicoli Elettrici 2025
Acquistare un veicolo elettrico nel 2025 sarà ancora più conveniente grazie al nuovo Bonus veicoli elettrici, un incentivo a fondo perduto rivolto sia ai privati cittadini che alle PMI, introdotto con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica e il rinnovo del parco auto circolante. La misura, ufficializzata dal Decreto MASE dell’8 agosto 2025 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 208 dell’8 settembre 2025, permette di ottenere un sostegno economico rilevante, proporzionato al proprio ISEE, per l’acquisto di veicoli elettrici a emissioni zero, a fronte della rottamazione di vecchi veicoli con motore termico.
L’apertura della piattaforma per la presentazione delle domande è stata posticipata dal 15 al 22 ottobre 2025, come reso noto da una comunicazione ufficiale del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). Questa nuova scadenza dà a tutti gli interessati qualche giorno in più per prepararsi e presentare la domanda correttamente sulla piattaforma informatica gestita da Sogei.
La dotazione finanziaria complessiva è pari a quasi 600 milioni di euro (597.320.000€), una somma importante che potrà essere rafforzata con fondi del PNRR, senza bisogno di modificare ulteriormente il decreto. Ma attenzione: i fondi non sono illimitati, e chi presenta prima la domanda avrà maggiori probabilità di accedere al bonus.
Chi può ottenere il Bonus
Il Bonus veicoli elettrici 2025 è un incentivo a fondo perduto destinato a persone fisiche e microimprese che vogliono acquistare veicoli 100% elettrici, a emissioni zero, con l’obiettivo di sostituire mezzi inquinanti appartenenti a classi ambientali obsolete (fino a Euro 5). I beneficiari possono accedere al bonus solo se soddisfano precisi requisiti patrimoniali, geografici e fiscali.
Per i privati cittadini, il bonus è riservato all’acquisto di un solo veicolo nuovo di categoria M1 (auto per trasporto persone con massimo 8 posti, escluso il conducente), con alimentazione esclusivamente elettrica (BEV), e con prezzo di listino non superiore a 35.000 euro (IVA e optional esclusi).
Il contributo è concesso una sola volta per nucleo familiare, e varia in base all’ISEE:
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11.000 euro per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro e risiede in un’area urbana funzionale;
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9.000 euro per ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro, sempre con residenza in area urbana funzionale.
Inoltre, per accedere all’incentivo è obbligatoria la rottamazione di un veicolo termico della stessa categoria M1, omologato fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi al richiedente o a un altro componente maggiorenne dello stesso nucleo familiare (definito ai fini ISEE). Il nuovo veicolo dovrà restare intestato al beneficiario per almeno 24 mesi.
Le microimprese, invece, possono ottenere fino a due contributi per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici di categoria N1 o N2, con una copertura pari al 30% del prezzo (IVA esclusa), fino a un massimo di 20.000 euro per veicolo. Anche qui, è obbligatoria la rottamazione di un mezzo della stessa categoria, intestato da almeno sei mesi alla microimpresa. Il veicolo acquistato dovrà restare nella disponibilità dell’impresa per almeno due anni.
Infine, è bene sapere che gli incentivi non sono cumulabili con altri bonus nazionali o europei destinati all’acquisto degli stessi veicoli, sia per i privati che per le imprese. Nel caso delle microimprese, i contributi rientrano nella disciplina sugli aiuti di Stato “de minimis”, anche per il settore agricolo.

Come fare domanda
La richiesta del Bonus veicoli elettrici 2025 dovrà essere effettuata esclusivamente online attraverso la piattaforma informatica gestita da Sogei, accessibile a partire dal 22 ottobre 2025. La registrazione è il primo passaggio obbligatorio sia per i privati che per le microimprese, e richiede l’inserimento di specifiche dichiarazioni sostitutive e dati documentali, fondamentali per l’accesso al contributo.
Per le persone fisiche, è necessario:
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compilare una dichiarazione sostitutiva (ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000) attestando la residenza in un’area urbana funzionale;
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inserire la targa del veicolo da rottamare, intestato al richiedente da almeno sei mesi;
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specificare se il bonus verrà generato per sé o per un altro componente maggiorenne del medesimo nucleo familiare ISEE.
Al termine della registrazione, il sistema calcolerà l’importo del bonus spettante:
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11.000 euro per ISEE fino a 30.000 euro;
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9.000 euro per ISEE fino a 40.000 euro.
Ogni nucleo familiare potrà beneficiare una sola volta del contributo.
Per le microimprese, la procedura è più articolata. In fase di registrazione è obbligatorio allegare una dichiarazione sostitutiva contenente:
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i dati dell’impresa (attiva, iscritta al Registro Imprese, con meno di 10 dipendenti e fatturato < 2 milioni €);
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la regolarità contributiva e fiscale;
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l’importo totale di aiuti “de minimis” ricevuti negli ultimi 36 mesi;
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la targa del veicolo da rottamare (intestato da almeno sei mesi al titolare);
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la sede legale in area urbana funzionale.
Una volta completata la registrazione, la microimpresa potrà generare il bonus sulla piattaforma, inserendo il prezzo del veicolo elettrico da acquistare tra quelli presenti nell’elenco dei venditori convenzionati. L’incentivo potrà coprire fino al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un massimale di 20.000 euro per veicolo, rispettando i limiti previsti dal Regolamento “de minimis”. Ogni microimpresa ha diritto a un massimo di due bonus.
Attenzione: i bonus vengono scontati direttamente in fattura dal venditore e non possono essere cumulati con altri incentivi statali o europei per gli stessi veicoli.
Registrazione dei venditori
Un ruolo chiave nella gestione del Bonus veicoli elettrici 2025 è affidato ai venditori autorizzati, che fungono da tramite operativo tra lo Stato e i beneficiari dell’incentivo. Solo gli esercenti registrati sulla piattaforma ufficiale Sogei possono applicare direttamente lo sconto in fattura ai privati e alle microimprese, ricevendo poi il rimborso dello Stato.
La registrazione dei venditori è avvenuta dal 18 al 22 settembre 2025, ed è stata riservata ai seguenti soggetti:
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rivenditori di veicoli a motore per il trasporto di persone (auto, minivan, ecc.);
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rivenditori di veicoli a motore per il trasporto di merci (furgoni, mezzi commerciali leggeri);
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titolari di partita IVA con codice ATECO prevalente compatibile con l’iniziativa, come verificabile dal cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate.
Al momento dell’iscrizione, i venditori hanno dovuto inserire:
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il codice fiscale dell’azienda;
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l’elenco dei punti vendita attivi;
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il codice IBAN dedicato per il ricevimento dei rimborsi, in conformità con le regole sulla tracciabilità dei pagamenti previste dalla Legge 136/2010.
Per garantire la trasparenza e la qualità ambientale dell’iniziativa, il MASE potrà inoltre pubblicare, nella sezione “Bandi e Avvisi” del proprio sito ufficiale (www.mase.gov.it), un elenco di veicoli agevolabili, selezionati in base al cosiddetto eco-score. Questo punteggio valuta l’impronta di carbonio del veicolo lungo tutto il ciclo di vita (produzione, utilizzo, smaltimento), premiando i modelli realmente più sostenibili.
Ogni punto vendita deve anche indicare un link diretto alla propria vetrina online con i veicoli elettrici acquistabili attraverso il bonus. La piattaforma metterà a disposizione del pubblico una pagina di ricerca dei venditori aderenti, per facilitare l’accesso all’iniziativa e garantire la massima trasparenza.

Validazione del Bonus
Ottenere il Bonus veicoli elettrici 2025 non basta: per trasformare il voucher in un reale sconto sul prezzo d’acquisto, è obbligatoria la validazione presso un venditore autorizzato. Questo passaggio deve avvenire entro 30 giorni dalla generazione del bonus sulla piattaforma, altrimenti l’importo torna disponibile nel plafond residuo nazionale, e il beneficiario perde il diritto all’incentivo.
Chi non riesce a validare in tempo potrà ripetere la richiesta, ma solo se ci sono ancora fondi disponibili. Tuttavia, la data limite assoluta per la validazione e sottoscrizione del contratto di acquisto è fissata al 30 giugno 2026.
Cosa deve fare il venditore per validare il bonus:
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inserire sulla piattaforma il codice del voucher, il prezzo del veicolo, l’importo dell’IVA, e l’acconto versato dal cliente (importo che non può includere il bonus stesso);
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caricare i dati entro 30 giorni dalla generazione del bonus;
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indicare la data di consegna del nuovo veicolo e la data di rottamazione del mezzo termico usato.
Il veicolo da rottamare deve essere consegnato contestualmente a quello nuovo e non potrà in alcun caso essere rimesso in circolazione. I venditori, entro 30 giorni dalla consegna, hanno l’obbligo di far prendere in carico il mezzo usato da un centro di demolizione autorizzato, e di avviare la cancellazione per demolizione presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), come previsto dal DPR 358/2000.
Tutte le fatture emesse devono essere in formato elettronico e, dove previsto, conformi alle regole dello split payment IVA (art. 1, comma 629, legge 190/2014).
Questo meccanismo garantisce che solo i veicoli realmente dismessi vengano sostituiti, evitando abusi e contribuendo al ricambio ecologico del parco auto circolante.
Rimborso ai venditori
I venditori di veicoli elettrici che partecipano al programma di incentivazione 2025 svolgono un ruolo cruciale nel meccanismo del Bonus a fondo perduto: sono loro, infatti, a scontare immediatamente in fattura l’importo del contributo, anticipando l’agevolazione al cliente finale. Ma come viene rimborsato il venditore?
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) provvede al rimborso dei contributi spettanti, in relazione ai bonus riconosciuti e sulla base dei dati inseriti sulla piattaforma informatica gestita da Sogei. Tutte le operazioni devono essere perfettamente tracciate e conformi ai requisiti previsti, sia a livello nazionale che comunitario, trattandosi di fondi riconducibili al PNRR.
Le modalità operative per l’effettivo rimborso, così come le procedure di verifica e controllo da parte del Ministero, saranno definite tramite:
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FAQ ufficiali;
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Circolari esplicative;
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Linee guida pubblicate dalla Direzione Generale GEFIM (Gestione Finanziaria, Monitoraggio, Rendicontazione e Controllo del MASE).
Questi documenti, aggiornati progressivamente, garantiranno l’uniformità delle pratiche e il rispetto dei principi di trasparenza, correttezza fiscale e coerenza con il Si.Ge.Co., ovvero il Sistema di Gestione e Controllo del PNRR, vincolante per tutte le misure finanziate in ambito nazionale ed europeo.
Per i rivenditori, è dunque fondamentale seguire attentamente le istruzioni ufficiali, aggiornare tempestivamente la piattaforma con tutti i dati richiesti e conservare la documentazione probatoria dell’intera transazione, inclusi:
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contratto di vendita;
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dichiarazioni ISEE;
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certificazione della rottamazione;
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fatture elettroniche e quietanze.
Solo il rispetto rigoroso di questi adempimenti consente il rimborso puntuale del contributo, proteggendo il venditore da errori e contestazioni future.
Aspetti e vantaggi fiscali
Il Bonus veicoli elettrici 2025, oltre a rappresentare un contributo economico diretto all’acquisto di auto e mezzi commerciali a emissioni zero, comporta anche importanti benefici fiscali, soprattutto per chi intende investire in mobilità sostenibile in modo strategico.
I vantaggi sono rilevanti sia per le persone fisiche che per le microimprese, e vanno ben oltre il solo incentivo a fondo perduto.
Per i privati:
Sebbene il bonus non sia cumulabile con altri incentivi nazionali o europei, l’acquisto di un veicolo elettrico comporta risparmi fiscali indiretti, tra cui:
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Esenzione o riduzione del bollo auto (varia in base alla Regione di residenza): in molte regioni italiane i veicoli elettrici godono di esenzione totale per 5 anni;
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Esenzione IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) all’atto dell’immatricolazione;
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Detrazioni fiscali eventualmente connesse all’installazione di infrastrutture di ricarica (colonnine elettriche domestiche), che possono rientrare nel Bonus colonnine 2025 o nei bonus edilizi (es. Superbonus per impianti).
Per le microimprese:
Il vantaggio fiscale per le aziende è ancora più rilevante. Oltre al contributo del 30% sul prezzo d’acquisto, infatti:
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l’investimento in veicoli elettrici è interamente deducibile ai fini IRES/IRAP, se inerente all’attività aziendale;
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le spese legate all’uso dei veicoli (manutenzione, energia, assicurazione) possono anch’esse essere dedotte, in base alla normativa fiscale vigente;
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i veicoli elettrici sono esclusi dai vincoli sulle emissioni CO₂ per la deducibilità dei costi auto;
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si possono cumulare benefici locali (ZTL, parcheggi agevolati, accesso gratuito ad aree urbane).
Inoltre, per le imprese agricole e le microimprese che rientrano nel regime “de minimis agricolo”, il rispetto dei massimali di aiuti permette comunque di pianificare il rinnovo del parco mezzi con vantaggi economici significativi, in modo fiscalmente efficiente.
L’investimento in un veicolo elettrico, quindi, non è solo ecologico, ma può diventare un’operazione finanziaria e fiscale vantaggiosa, soprattutto se integrato con una pianificazione fiscale professionale.
Conclusione
Il Bonus veicoli elettrici 2025 rappresenta una delle misure più significative introdotte dal Governo per favorire la transizione ecologica e il rinnovamento del parco circolante italiano. Con una dotazione di quasi 600 milioni di euro, il contributo a fondo perduto offre vantaggi tangibili, non solo sul piano ambientale, ma anche sotto il profilo economico e fiscale, rivolgendosi in modo mirato sia alle famiglie con ISEE basso o medio, sia alle microimprese che vogliono innovare i propri mezzi operativi.
La misura si inserisce in una più ampia strategia nazionale di riduzione delle emissioni e promozione di soluzioni di mobilità a impatto zero, con una struttura chiara, ma che richiede attenzione a tempistiche, requisiti e adempimenti documentali. È fondamentale, quindi, muoversi per tempo, registrarsi sulla piattaforma Sogei e rispettare le scadenze per non perdere il diritto al contributo.
Che si tratti di un’auto privata o di un veicolo commerciale, acquistare un veicolo elettrico nel 2025 non è solo una scelta responsabile, ma anche un’opportunità concreta di risparmio. Con il supporto di un commercialista esperto, è possibile massimizzare il beneficio e pianificare un’operazione pienamente conforme e vantaggiosa.

