Start-up innovativa, le società tra professionisti sono state previste dalla legge 183/2011, legge di stabilità 2012. La disciplina è stata modificata dalla legge liberalizzazioni 27/2012, e recentemente dal nuovo decreto sviluppo (dl 179/12) pubblicato il 6 novembre 2012 in gazzetta ufficiale, che di fatto ha dato avvio alla nuova era delle start-up innovative.
Autoimprenditorialità 2025: al via i nuovi bandi Invitalia per giovani, professionisti e startup
In un contesto economico che richiede sempre più iniziativa, flessibilità e capacità di adattamento, tornano le misure di incentivo all’autoimprenditorialità promosse da Invitalia. A partire dal 15 ottobre 2025 sarà infatti attiva la nuova piattaforma digitale per presentare le domande e accedere ai bandi dedicati a giovani under 35, professionisti e lavoratori autonomi che vogliono creare o rafforzare la propria attività.
Sommario
Si tratta di un’occasione importante per chi intende avviare un’impresa o consolidare un progetto professionale, sfruttando un pacchetto di agevolazioni pubbliche che vanno dai contributi a fondo perduto ai finanziamenti agevolati. Non si parla solo di sostegno economico, ma anche di un modello di sviluppo che mette al centro il talento, l’innovazione e l’inclusione territoriale.
Ma quali sono i requisiti per partecipare? Quali tipologie di attività sono finanziabili? E soprattutto: come si presenta correttamente la domanda senza rischiare l’esclusione?
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come funziona il nuovo bando Invitalia per l’autoimprenditorialità, quali vantaggi fiscali e finanziari può offrire, e quali sono le strategie per trasformare un’idea in un’impresa sostenibile.
Un miliardo per l’autoimprenditorialità
L’intervento più significativo a sostegno dell’autoimprenditorialità arriva direttamente dal Ministero del Lavoro. La ministra Marina Calderone ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di euro per rilanciare l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, con particolare attenzione ai giovani under 35, ai professionisti e agli aspiranti imprenditori.
A partire dal 15 ottobre 2025 sarà attiva la nuova piattaforma online, realizzata da Invitalia, che permetterà la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti.
L’obiettivo è chiaro: incentivare la nascita di nuove imprese, la creazione di studi professionali anche in forma associata, e il lancio di startup innovative ad alto potenziale. Il sostegno offerto non sarà solo economico: oltre a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, i candidati selezionati avranno accesso a percorsi formativi e di tutoraggio personalizzati, pensati per rafforzare le competenze manageriali e supportare la sostenibilità dei progetti.
Il riferimento normativo dell’iniziativa è il Decreto 11 luglio 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2025, che ha definito struttura, criteri e modalità operative dell’intervento.
La gestione è affidata a Invitalia, che coordinerà due linee di intervento principali:
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Autoimpiego Centro-Nord, per progetti imprenditoriali nelle regioni centro-settentrionali;
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Resto al Sud 2.0, evoluzione potenziata del noto incentivo, destinata alle regioni del Mezzogiorno.
Questa suddivisione territoriale mira a garantire equità di accesso e a valorizzare i diversi tessuti economici regionali.
Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0
Il nuovo piano per l’autoimprenditorialità si articola in due macro-programmi distinti, pensati per adattarsi alle esigenze economiche e sociali delle diverse aree del Paese.
Da un lato, Autoimpiego Centro-Nord è rivolto a chi intende avviare un’attività imprenditoriale o professionale nelle regioni settentrionali e centrali.Dall’altro, Resto al Sud 2.0 rappresenta un’evoluzione della misura già attiva negli anni scorsi, con un focus rinnovato sul Mezzogiorno, le aree interne e le isole.
Autoimpiego Centro-Nord
Questa misura si rivolge principalmente a:
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Giovani under 35
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Donne inattive
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Disoccupati di lunga durata
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Professionisti e lavoratori autonomi senza partita IVA attiva
È destinata a chi vuole avviare nuove attività economiche o professionali, inclusi studi associati e microimprese. Il sostegno può arrivare fino a 75.000 euro per singolo beneficiario, sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato.
Resto al Sud 2.0
Rivolta invece ai residenti (o a chi si trasferisce) nelle regioni del Sud, nelle aree terremotate del Centro Italia e nelle isole, questa versione aggiornata dell’incentivo amplia i settori ammessi, includendo anche attività professionali e digitali. Le agevolazioni possono arrivare a fino a 100.000 euro per persona, con una quota significativa a fondo perduto.
Entrambi i programmi includono percorsi di accompagnamento personalizzato, formazione gestionale e tutoraggio, strumenti essenziali per evitare il fallimento nei primi anni di attività e per favorire la crescita sostenibile delle imprese.

Come presentare domanda
Dal 15 ottobre 2025 sarà operativa la nuova piattaforma digitale di Invitalia, sviluppata per gestire in modo rapido, trasparente e centralizzato la raccolta delle domande relative ai due bandi. La procedura sarà interamente online, e l’accesso sarà consentito tramite SPID, CNS o CIE del richiedente. Una volta effettuato l’accesso, si potrà compilare la domanda seguendo un percorso guidato.
Fasi della domanda
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Registrazione al portale Invitalia
Dopo l’autenticazione, sarà necessario completare il profilo personale o aziendale con i dati anagrafici, fiscali e bancari. -
Compilazione del progetto
Il cuore della domanda sarà la scheda progetto, dove il richiedente dovrà descrivere:-
L’idea imprenditoriale
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L’analisi di mercato
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Il piano economico-finanziario
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I fabbisogni di spesa e le fonti di copertura
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Caricamento documentazione
Sarà necessario allegare:-
Documento d’identità e codice fiscale
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Business plan dettagliato
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Eventuale certificazione di status (es. disoccupazione, residenza in area ammessa)
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CV del proponente
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Invio e ricevuta
Una volta completata e verificata, la domanda potrà essere inviata e sarà rilasciata una ricevuta elettronica con il numero di protocollo.
Attenzione: errori formali, omissioni o allegati non conformi possono comportare l’esclusione. È fondamentale rileggere e validare ogni passaggio prima dell’invio. Invitalia prevede anche un sistema di prevalutazione automatica che segnalerà eventuali criticità prima della trasmissione definitiva.
Vantaggi fiscali e finanziari
Uno degli aspetti più strategici dei bandi Invitalia è rappresentato dai vantaggi economici e fiscali che consentono di alleggerire il carico iniziale di costi e di sostenere la fase più critica di ogni iniziativa imprenditoriale: l’avvio. Gli strumenti finanziari messi a disposizione sono pensati per massimizzare la liquidità disponibile e ridurre la dipendenza da capitale esterno.
Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati
I progetti approvati potranno beneficiare di:
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Contributi a fondo perduto, che non devono essere restituiti e che coprono una parte significativa dell’investimento iniziale.
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Finanziamenti a tasso zero o agevolato, con periodi di preammortamento e rientro pluriennale.
Questi strumenti, combinati, permettono di ottenere fino al 90% di copertura del fabbisogno finanziario, abbattendo la necessità di capitale proprio e facilitando l’accesso a fornitori, locali, attrezzature e servizi professionali.
Incentivi fiscali e semplificazioni
Inoltre, in molti casi i beneficiari possono accedere a ulteriori vantaggi fiscali, tra cui:
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Regime forfettario agevolato per le nuove partite IVA
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Esenzioni o riduzioni IRAP per i primi anni
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Deducibilità immediata degli investimenti iniziali
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Accesso a crediti d’imposta per l’innovazione e la digitalizzazione
Queste misure consentono una riduzione del carico fiscale legale e trasparente, aumentando la competitività e lasciando più risorse a disposizione per investimenti, assunzioni o marketing.
Risultato? Un progetto imprenditoriale sostenibile anche senza grandi capitali iniziali, e con un ritorno sull’investimento più rapido e concreto.
Formazione e tutoraggio
Uno dei punti di forza del nuovo piano Invitalia per l’autoimprenditorialità è rappresentato dall’offerta di percorsi formativi e di tutoraggio su misura per i beneficiari.
Non basta, infatti, ricevere un contributo economico: avviare e far crescere un’attività richiede competenze trasversali, dalla gestione finanziaria al marketing, dalla fiscalità alla digitalizzazione.
Formazione personalizzata e gratuita
Ogni beneficiario selezionato avrà accesso a un percorso formativo gratuito, calibrato sul tipo di attività e sul livello di esperienza del proponente. I moduli previsti includono:
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Pianificazione aziendale e business model
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Contabilità base e gestione fiscale
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Strategie di vendita e comunicazione digitale
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Uso di strumenti digitali e gestionali
Questi corsi saranno erogati sia in modalità online che in presenza, con una formula flessibile che consente di conciliare studio e avvio operativo.
Tutoraggio individuale
A ogni progetto sarà affiancato un tutor esperto selezionato da Invitalia, che accompagnerà l’imprenditore nei primi 24 mesi di attività. Il tutoraggio serve a:
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Monitorare lo sviluppo del progetto
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Risolvere criticità gestionali o burocratiche
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Offrire consulenza su scelte strategiche
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Facilitare l’accesso a ulteriori bandi e incentivi
Questa presenza costante rappresenta un fattore di riduzione del rischio di fallimento, che nel caso delle nuove attività è particolarmente elevato nei primi tre anni. Non si tratta solo di supporto tecnico, ma anche di un’occasione di crescita personale e professionale.

Criticità e rischi da evitare
Nonostante le grandi opportunità offerte dai nuovi bandi Invitalia, è fondamentale affrontare il percorso con consapevolezza e preparazione. Molti progetti, infatti, vengono esclusi o non superano le prime fasi di valutazione non per mancanza di qualità, ma per errori formali, carenze progettuali o sottovalutazioni dei requisiti richiesti.
I principali errori da evitare
Tra gli errori più frequenti che comportano l’esclusione ci sono:
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Documentazione incompleta o errata: ogni allegato deve essere conforme ai requisiti del bando.
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Business plan poco realistico: progetti troppo ambiziosi o privi di basi finanziarie solide vengono penalizzati.
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Assenza di coerenza tra obiettivi e spese: il piano economico deve rispecchiare fedelmente la proposta imprenditoriale.
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Requisiti soggettivi non soddisfatti: ad esempio, età, residenza o status occupazionale non in linea con quanto richiesto.
Per evitare queste criticità, è consigliabile affidarsi a un consulente esperto (come un commercialista specializzato in bandi e finanza agevolata) che possa guidare nella redazione dei documenti e nel controllo dei requisiti.
Valutazione e tempi di risposta
Le domande saranno valutate in ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse. Invitalia ha dichiarato che i tempi di risposta saranno contenuti entro 60 giorni, ma eventuali integrazioni o errori possono allungare la procedura. Prepararsi in anticipo è quindi cruciale per evitare ritardi e sfruttare appieno i fondi disponibili.
Startup innovative
Nel quadro delle politiche di incentivo all’autoimprenditorialità, le startup innovative occupano un ruolo centrale.
I bandi Invitalia 2025 non solo ne prevedono l’ammissibilità, ma ne favoriscono attivamente la nascita e lo sviluppo, riconoscendo in esse un fattore strategico per la crescita economica e l’occupazione qualificata.
Secondo quanto previsto dal decreto dell’11 luglio 2025, le startup innovative possono accedere sia al programma Autoimpiego Centro-Nord sia a Resto al Sud 2.0, con possibilità di ottenere:
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Finanziamenti maggiorati rispetto alle imprese tradizionali
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Accesso preferenziale a percorsi di tutoraggio avanzati
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Supporto per la proprietà intellettuale, brevetti e marchi
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Collegamenti con incubatori e acceleratori convenzionati con Invitalia
Per essere considerata “innovativa”, una startup deve rispettare i requisiti previsti dal DL 179/2012, come operare in settori ad alto contenuto tecnologico, investire in R&S o avere team altamente qualificati. La registrazione alla sezione speciale del Registro delle Imprese delle “startup innovative” è obbligatoria per beneficiare delle agevolazioni dedicate.
Una via concreta per i giovani imprenditori
Le startup rappresentano una risposta concreta alla disoccupazione giovanile e alla fuga di talenti. Con i fondi Invitalia, i giovani potranno trasformare un’idea in un progetto scalabile, sostenibile e competitivo, anche senza capitali iniziali elevati. In un’epoca dominata dall’innovazione, creare una startup non è più solo una scelta coraggiosa, ma anche strategica.
Conclusione
Il rilancio dei bandi Invitalia per l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego rappresenta una delle misure più significative degli ultimi anni per favorire l’inserimento lavorativo, la valorizzazione dei talenti e la creazione di nuove imprese in Italia. Con uno stanziamento di un miliardo di euro, il Governo mette a disposizione risorse concrete, non solo in termini finanziari, ma anche formativi e strategici.
Che si tratti di giovani under 35, liberi professionisti, disoccupati o aspiranti imprenditori, le opportunità offerte da Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0 possono rappresentare il punto di svolta per costruire un’attività autonoma, innovativa e sostenibile. I vantaggi sono reali: contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, formazione gratuita, tutoraggio personalizzato e vantaggi fiscali tangibili.
Tuttavia, il successo non è garantito: serve preparazione, precisione nella candidatura e una solida progettazione imprenditoriale. Per questo motivo, è consigliabile farsi affiancare da professionisti esperti in bandi pubblici, business plan e fiscalità. Agire in anticipo e con le idee chiare può fare la differenza tra l’ottenere un finanziamento e veder sfumare un’occasione irripetibile.
Segna la data: il 15 ottobre 2025 parte la piattaforma per inviare le domande.
Un’opportunità da cogliere per trasformare le idee in realtà.
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