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venerdì 18 Luglio 2025

Ristoranti e Trattorie

Consulenza fiscale e del lavoro a ristoranti e trattorie commercialista esperto e specializzato con programma gestionale in cloud i nostri commercialisti ed avvocati tributaristi forniscono assistenza ad aziende del settore Ho. Re. Ca da oltre 40 anni, nel dettaglio ci occupiamo per ristoranti ed alberghi di offrire programma contabile in cloud compreso nelle nostre proposte di collaborazione dirette ad offrire assistenza contabile, tributaria e del lavoro e  formula “bilancio in tempo reale”.

Ristorazione in Sardegna: 40% a fondo perduto per forni, attrezzature e macchinari professionali

Mariana Maxwel - Data di Pubblicazione: 17/04/2025 - 5524 visualizzazioni.
Sardegna, ristoranti: 40% fondo perduto - Commercialista.it

In un contesto economico sempre più sfidante, dove i costi energetici e le spese di gestione crescono in modo esponenziale, le imprese del settore ristorativo devono trovare nuove leve di competitività e innovazione.

Ecco perché il nuovo bando della Regione Sardegna rappresenta una vera boccata d’ossigeno: un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e forni professionali, destinato alle attività operanti nel settore della ristorazione.

Un’occasione unica per rinnovare il proprio locale, migliorare l’efficienza produttiva, abbattere i consumi e offrire un servizio di qualità superiore ai propri clienti, senza dover sostenere l’intero investimento con risorse proprie. Il bando, pensato per sostenere la competitività delle micro, piccole e medie imprese locali, punta a rilanciare l’intero comparto dell’enogastronomia isolana, incentivando innovazione, sicurezza e sostenibilità.

Se hai un ristorante, una pizzeria, un agriturismo, una gastronomia o un laboratorio artigianale del gusto in Sardegna, non puoi permetterti di ignorare questa misura: il 40% dell’investimento te lo restituisce la Regione, a fondo perduto. Ma attenzione: i fondi sono limitati, e la procedura richiede una corretta pianificazione.

In questo articolo vedremo chi può accedere, quali spese sono ammesse, come ottenere il contributo e quali vantaggi fiscali si possono cumulare con questa agevolazione. Scopriremo anche casi pratici e consigli utili per presentare una domanda efficace e aumentare le probabilità di essere ammessi.

Requisiti e beneficiari

l bando regionale si rivolge in modo specifico alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Sardegna, attive nel settore della ristorazione e della trasformazione alimentare. Rientrano tra i beneficiari: ristoranti tradizionali, pizzerie, trattorie, agriturismi con somministrazione, gastronomie, pasticcerie, panifici con laboratorio e vendita diretta, laboratori artigianali di prodotti da forno o tipici sardi, e tutte quelle attività che prevedono la preparazione, trasformazione e somministrazione di alimenti e bevande.

Uno dei requisiti fondamentali è che l’impresa sia regolarmente iscritta al Registro delle Imprese, attiva al momento della domanda e in regola con i contributi previdenziali e assistenziali (DURC). Non sono ammessi soggetti in stato di difficoltà economica grave o in liquidazione.

Altro aspetto cruciale è la localizzazione: il contributo è destinato esclusivamente alle aziende con sede in Sardegna, e l’investimento oggetto di agevolazione deve essere realizzato e utilizzato all’interno del territorio regionale.

Infine, l’impresa deve impegnarsi a non dismettere né cedere le attrezzature acquistate per almeno 3 anni, pena la revoca del contributo. È possibile presentare domanda anche in caso di ampliamento o rinnovamento di attività già esistenti, e non solo per nuove aperture.

Questi criteri di ammissibilità sono pensati per garantire un impatto concreto sull’economia locale e sulla qualità dell’offerta enogastronomica isolana, favorendo realtà che abbiano una vera prospettiva di crescita e radicamento nel territorio.

Spese ammissibili

Il contributo a fondo perduto del 40% è destinato a coprire investimenti materiali mirati a migliorare la produttività, la qualità e la sostenibilità dei processi produttivi all’interno delle attività ristorative.

Il bando specifica con chiarezza quali tipologie di spesa possono essere incluse nella domanda: questo consente alle imprese di pianificare con precisione le proprie scelte di acquisto.

Tra le spese ammesse figurano:

  • Forni professionali, sia statici che ventilati, elettrici o a gas, inclusi quelli per pizza o panificazione artigianale;

  • Impianti di cottura e attrezzature per la lavorazione degli alimenti (frigoriferi industriali, abbattitori di temperatura, cuocipasta, friggitrici, ecc.);

  • Macchinari per la trasformazione dei prodotti agroalimentari (impastatrici, sfogliatrici, tritacarne, affettatrici, ecc.);

  • Attrezzature professionali per cucine, laboratori di pasticceria o panificazione (cappe, banchi refrigerati, tavoli inox, ecc.);

  • Impianti tecnologici a supporto dell’attività (es. sistemi di aspirazione, impianti di depurazione, software gestionali legati alla produzione).

Le spese devono essere nuove di fabbrica (no usato o leasing), acquistate da fornitori regolarmente registrati e documentate da fattura elettronica. È importante che l’investimento sia coerente con l’attività economica svolta e che venga effettuato dopo la presentazione della domanda e entro il termine previsto dal bando.

Non sono ammesse, invece, le spese per beni usati, automezzi, opere edilizie o spese di consulenza.

Un investimento ben pianificato e in linea con i requisiti può portare non solo al rimborso del 40% della spesa, ma anche a un tangibile salto di qualità nei servizi offerti ai clienti.

Sardegna, ristoranti: 40% fondo perduto - Commercialista.it

Come ottenere il contributo

Ottenere il contributo a fondo perduto del 40% richiede attenzione e precisione, ma la procedura è accessibile, soprattutto se seguita con il supporto di un consulente esperto. La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica, attraverso la piattaforma dedicata messa a disposizione dalla Regione Sardegna o dal soggetto gestore del bando, come ad esempio SardegnaIT o SFIRS S.p.A. (in base alla struttura dell’avviso pubblico).

La procedura prevede generalmente i seguenti passaggi:

  1. Registrazione alla piattaforma e creazione del profilo impresa;

  2. Compilazione della domanda, con l’inserimento dei dati aziendali, descrizione dettagliata dell’investimento e documentazione allegata (preventivi, DURC, visura camerale, dichiarazioni);

  3. Firma digitale del legale rappresentante;

  4. Invio telematico nei termini indicati dal bando.

I fondi sono assegnati secondo l’ordine cronologico di presentazione, quindi chi prima presenta la domanda ha maggiori probabilità di ottenere il contributo. Le risorse sono infatti limitate, e il click-day potrebbe esaurirle rapidamente. È quindi fondamentale predisporre tutto in anticipo, anche perché la Regione non consente correzioni successive all’invio.

Una volta approvata la domanda, l’impresa può procedere con gli acquisti, effettuare i pagamenti (tracciabili) e presentare la rendicontazione finale, per ricevere l’erogazione del contributo.

Importante: i pagamenti devono avvenire esclusivamente tramite bonifico bancario e le fatture devono riportare una chiara indicazione del bene acquistato e del collegamento al bando regionale.

Vantaggi fiscali cumulabili

Uno degli aspetti più interessanti del contributo a fondo perduto del 40% è la sua cumulabilità con altri incentivi fiscali e agevolazioni, che permette alle imprese di massimizzare il risparmio e ridurre sensibilmente il costo reale dell’investimento.

1. Cumulabilità con il Credito d’Imposta per Beni Strumentali

Le spese per attrezzature e macchinari possono beneficiare del Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali, previsto dalla Legge di Bilancio e attualmente vigente (verificare annualmente la percentuale aggiornata). Questo incentivo permette di recuperare, sotto forma di credito fiscale, una quota delle spese effettuate per beni nuovi, materiali e immateriali. Il credito è compatibile con i contributi a fondo perduto, purché il cumulo non superi il 100% del costo sostenuto.

2. Ammortamenti e deducibilità dei costi

I beni acquistati restano in ogni caso ammortizzabili e i costi sostenuti, al netto del contributo, deducibili dal reddito d’impresa. Questo consente un ulteriore alleggerimento del carico fiscale annuale, generando vantaggi nel lungo periodo.

3. IVA detraibile

L’IVA sulle fatture d’acquisto, se l’impresa è in regime ordinario, è interamente detraibile, rappresentando un ulteriore risparmio.

4. Compatibilità con bandi comunali o di filiera

In alcuni casi, i comuni o le reti territoriali della Sardegna attivano microbandi locali per l’ammodernamento delle attività commerciali o della filiera agroalimentare. Anche questi possono essere cumulati, sempre nel rispetto dei massimali previsti dal regolamento europeo “de minimis”.

Un corretto piano fiscale, elaborato con l’assistenza di un commercialista esperto, può trasformare un investimento da decine di migliaia di euro in un’operazione strategica a costi ridotti, con benefici tangibili in termini economici, produttivi e competitivi.

Vantaggi per le imprese

Accedere al contributo a fondo perduto del 40% rappresenta per le imprese della ristorazione in Sardegna molto più di un semplice aiuto economico: è una leva strategica per migliorare l’efficienza, la qualità e la competitività dell’attività. In un settore in cui la differenziazione dell’offerta e la rapidità di servizio fanno la differenza, investire in tecnologie moderne e attrezzature avanzate può portare a risultati immediati.

1. Riduzione dei costi operativi

Macchinari di nuova generazione, forni a basso consumo, impianti efficienti dal punto di vista energetico permettono di abbattere le bollette e ridurre gli sprechi, con un risparmio mensile che incide positivamente sul bilancio dell’attività.

2. Aumento della produttività e della qualità

Attrezzature professionali più performanti consentono di ottimizzare i tempi di preparazione, aumentare la produzione, mantenere standard qualitativi costanti e offrire un’esperienza superiore al cliente finale. Un investimento mirato può tradursi in più coperti serviti, meno errori e meno scarti.

3. Miglioramento dell’immagine aziendale

Rinnovare gli ambienti di lavoro, migliorare la sicurezza e mostrare attenzione all’innovazione può diventare anche un vantaggio comunicativo: l’impresa si posiziona come moderna, affidabile e attenta all’ambiente. Un elemento oggi molto apprezzato, soprattutto dal turismo enogastronomico.

4. Accesso facilitato ad altri mercati e collaborazioni

Le imprese più strutturate e tecnologicamente avanzate sono anche quelle che riescono più facilmente ad accedere a reti di distribuzione, partnership locali, eventi e finanziamenti futuri.

In breve, questo bando non è solo un aiuto temporaneo, ma un volano per la crescita sostenibile e duratura delle attività ristorative sarde.

Sardegna, ristoranti: 40% fondo perduto - Commercialista.it

Simulazione reale

Per capire realmente l’impatto di questo incentivo, vediamo un esempio concreto. Supponiamo che un ristorante medio in Sardegna decida di investire 25.000 euro in nuove attrezzature per la cucina: forno professionale, abbattitore, banco refrigerato, impastatrice e cappe con aspirazione certificata.

Ecco come si compone il risparmio:

  • Contributo a fondo perduto del 40%: 10.000 € a fondo perduto erogati dalla Regione;

  • Credito d’imposta beni strumentali (ipotizzando 20%): altri 3.000 € recuperabili in F24;

  • IVA detraibile (22%): pari a 4.500 € (se l’impresa è in regime ordinario);

  • Costo effettivo dell’investimento: 7.500 € su 25.000 € totali.

In pratica, l’impresa sostiene meno di un terzo del costo reale dell’investimento, ma ottiene il 100% del valore in termini di efficienza, qualità e benefici strutturali.

Questa simulazione dimostra che, con una buona pianificazione, l’investimento non è solo sostenibile, ma strategicamente conveniente. E con l’aumento del livello qualitativo dell’offerta, la competitività sul mercato cresce esponenzialmente.

Consigli pratici

Presentare una domanda per un contributo a fondo perduto non è solo una questione di compilazione formale: è una vera strategia aziendale, che richiede organizzazione, tempismo e una visione chiara degli obiettivi. Ecco i suggerimenti chiave per massimizzare le probabilità di ottenere il contributo del 40%.

1. Preparati con largo anticipo

Non aspettare l’ultimo momento. La documentazione da raccogliere è ampia: preventivi dettagliati, visura camerale aggiornata, DURC regolare, dichiarazioni sostitutive, relazione tecnica sull’investimento. Più sei pronto, più veloce sarai nel click-day.

2. Scegli fornitori affidabili

I preventivi devono essere chiari, intestati all’impresa richiedente, con una descrizione tecnica dettagliata del bene, prezzo, IVA e condizioni di pagamento. Evita documenti generici o fornitori non registrati: potrebbero invalidare la domanda.

3. Redigi una relazione tecnica convincente

Anche se non sempre obbligatoria, una breve relazione sull’utilità dell’investimento può fare la differenza. Spiega come le nuove attrezzature miglioreranno la produttività, ridurranno i consumi, potenzieranno l’attività.

4. Verifica con un consulente esperto

Il bando contiene tecnicismi e limiti normativi (come quelli del regolamento “de minimis”) che vanno analizzati da chi ha esperienza specifica. Un consulente fiscale può aiutarti a massimizzare il contributo, evitare errori e magari affiancarti nella rendicontazione finale.

5. Non trascurare la rendicontazione

Una volta ottenuto il via libera, l’investimento deve essere completato nei tempi stabiliti dal bando, con fatture chiare, bonifici tracciabili e collaudo (se previsto). Una rendicontazione imprecisa può comportare la revoca totale o parziale del contributo.

6. Archivia tutta la documentazione

Conserva ogni documento, digitale e cartaceo, per almeno 5 anni. Potresti essere soggetto a controlli, e avere tutto in ordine è fondamentale.

Considerazioni finali

In un momento storico in cui le imprese della ristorazione affrontano aumenti dei costi, concorrenza crescente e la necessità di stare al passo con l’innovazione, il contributo a fondo perduto del 40% offerto dalla Regione Sardegna rappresenta un’opportunità concreta e strategica per modernizzare la propria attività, ridurre i costi di gestione e migliorare la qualità del servizio offerto.

Hai la possibilità di rinnovare forni, impianti e attrezzature professionali con un investimento che viene coperto quasi per metà da fondi pubblici, e allo stesso tempo potrai beneficiare di agevolazioni fiscali aggiuntive, come il credito d’imposta per i beni strumentali, l’ammortamento e la detrazione dell’IVA.

Questa misura non è solo un incentivo economico, ma un vero piano di rilancio per il comparto enogastronomico sardo, che può aiutarti a distinguerti, attrarre nuovi clienti, offrire un servizio più efficiente e sostenibile e rendere il tuo locale più competitivo sul mercato locale e turistico.

Attenzione però: i fondi sono limitati e la procedura è a sportello, quindi è fondamentale muoversi subito, preparare per tempo la documentazione e affidarsi a professionisti del settore per aumentare le probabilità di successo.

Se desideri una consulenza personalizzata o vuoi sapere se il tuo investimento è finanziabile, contattaci subito: possiamo accompagnarti in ogni fase, dalla progettazione dell’intervento fino alla rendicontazione finale.

Come avviare e gestire un'attività di ristorazione

Come avviare e gestire un’attività di ristorazione - Commercialista.it

Aprire e gestire un ristorante di successo richiede passione, dedizione e una buona dose di competenze imprenditoriali. Questo articolo fornisce una guida completa e aggiornata su come avviare e gestire un'attività di ristorazione nel 2024, coprendo tutti gli aspetti fondamentali, dagli adempimenti burocratici alla gestione quotidiana.

Pianificazione e fattibilità

a) Idea e concept

  • Definire il concept: Creare un'identità precisa e distintiva del ristorante, che ne definisca l'offerta culinaria, l'atmosfera e il target di riferimento.
  • Analisi di mercato: Studiare il panorama competitivo locale, individuare il target di clienti e definire i prezzi in modo competitivo.
  • Scelta della location: Selezionare un locale adatto al concept, considerando fattori come l'ubicazione, la visibilità, l'accessibilità e i costi.

b) Aspetti legali e autorizzazioni

  • Apertura della Partita IVA: Adempiere alle formalità fiscali per l'avvio dell'attività.
  • Requisiti sanitari: Ottenere le autorizzazioni sanitarie per la manipolazione e la somministrazione di alimenti e bevande.
  • Licenza di esercizio: Richiedere la licenza di esercizio per l'apertura e la gestione del ristorante.
  • Altri adempimenti: Ottenere le necessarie autorizzazioni amministrative e rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza e igiene.

c) Pianificazione finanziaria

  • Redigere un business plan: Definire il piano finanziario dettagliato, includendo costi di avvio, previsioni di fatturato, gestione dei flussi di cassa e analisi del punto di pareggio.
  • Ricerca di finanziamenti: Identificare le fonti di finanziamento disponibili, come prestiti bancari, crowdfunding o investitori privati.
  • Gestione del budget: Gestire attentamente le finanze, monitorando i costi, ottimizzando le spese e pianificando gli investimenti.
 

Gestione e organizzazione

a) Cucina e menu

  • Progettazione della cucina: Progettare una cucina efficiente e funzionale, dotata delle attrezzature adeguate per la preparazione e la conservazione dei cibi.
  • Creazione del menu: Definire un menu che rispecchi il concept del ristorante, offrendo una varietà di piatti appealing e gustosi.
  • Approvvigionamento ingredienti: Selezionare fornitori affidabili per garantire ingredienti freschi, di alta qualità e a prezzi competitivi.

b) Staff e gestione del personale

  • Assunzione e formazione del personale: Assumere personale qualificato, formare il team sulle procedure operative e garantire un buon clima lavorativo.
  • Gestione delle risorse umane: Gestire il personale in modo efficiente, pianificando i turni, rispettando le normative contrattuali e motivando i dipendenti.
  • Compliance con le leggi sul lavoro: Assicurarsi di rispettare tutte le leggi e i regolamenti in materia di lavoro, salute e sicurezza.

c) Marketing e promozione

  • Strategia di marketing: Definire una strategia di marketing efficace per attirare clienti e fidelizzarli.
  • Promozione online: Sfruttare i canali di marketing online come sito web, social media e piattaforme di delivery per aumentare la visibilità del ristorante.
  • Pubblicità e eventi: Organizzare eventi e promozioni speciali per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti.
  • Customer service: Offrire un servizio eccellente ai clienti, garantendo un'esperienza piacevole e memorabile.
 

Gestione quotidiana

a) Gestione degli ordini e del servizio

  • Sistema di ordinazione efficiente: Implementare un sistema di ordinazione efficiente per gestire al meglio le comande e ridurre i tempi di attesa.
  • Servizio attento e professionale: Formare il personale per offrire un servizio attento, cortese e professionale ai clienti.
  • Gestione del magazzino: Monitorare il magazzino, ottimizzare gli acquisti e prevenire gli sprechi alimentari.

b) Controllo dei costi e profitti

  • Monitoraggio delle spese: Monitorare attentamente tutte le spese per identificare aree di risparmio e ottimizzare i costi.
  • Analisi dei profitti: Calcolare i profitti e il margine di guadagno per valutare l'andamento del business e prendere decisioni strategiche.

c) Manutenzione e pulizia

  • Manutenzione regolare: Garantire una manutenzione regolare delle attrezzature e degli impianti per prevenire guasti e garantire la sicurezza.
  • Pulizia impeccabile: Mantenere il ristorante pulito e igienizzato, sia nell'area di servizio che in cucina, per offrire un ambiente piacevole ai clienti.
  • Conformità alle normative igienico-sanitarie: Rispettare scrupolosamente le normative igienico-sanitarie per la manipolazione e la somministrazione di alimenti e bevande.
 

Sfide e tendenze del settore

a) Sfide del settore

  • Concorrenza elevata: Il settore della ristorazione è altamente competitivo, quindi è importante differenziarsi e offrire un'esperienza unica ai clienti.
  • Controllo dei costi: Gestire i costi in modo efficiente è fondamentale per la redditività del ristorante.
  • Trovare e fidelizzare il personale qualificato: Trovare e trattenere personale qualificato può essere una sfida, soprattutto in periodi di alta stagione.
  • Soddisfare le mutevoli esigenze dei clienti: Le esigenze e i gusti dei clienti cambiano rapidamente, quindi è importante adattarsi e innovare per rimanere competitivi.
 

b) Tendenze del settore

  • Cibo salutare e sostenibile: I clienti sono sempre più attenti alla scelta di cibi sani e sostenibili, quindi è importante offrire opzioni che soddisfino questa domanda.
  • Esperienze personalizzate: I clienti apprezzano le esperienze personalizzate, quindi è importante offrire un servizio attento e adattato alle loro esigenze individuali.
  • Tecnologia e innovazione: La tecnologia può essere utilizzata per migliorare l'efficienza e l'esperienza dei clienti, ad esempio con sistemi di ordinazione online o tavoli digitali.
  • Delivery e take-away: Il delivery e il take-away sono sempre più popolari, quindi è importante offrire queste opzioni ai clienti.
 

Consigli per il successo

  • Passione e dedizione: Avere passione per il cibo e per l'ospitalità è fondamentale per il successo nel settore della ristorazione.
  • Offrire un'esperienza unica: Creare un'atmosfera accogliente e offrire un'esperienza unica ai clienti per distinguersi dalla concorrenza.
  • Concentrarsi sulla qualità: Utilizzare ingredienti freschi e di alta qualità e preparare piatti con cura per offrire un'esperienza culinaria eccellente.
  • Fornire un servizio eccellente: Offrire un servizio attento, cortese e professionale ai clienti per fidelizzarli e farli tornare.
  • Adattarsi e innovare: Rimanere aggiornati sulle ultime tendenze del settore e adattarsi alle mutevoli esigenze dei clienti per rimanere competitivi.
 

Conclusione

Aprire e gestire un ristorante di successo richiede duro lavoro, dedizione e una buona dose di competenze imprenditoriali. Seguendo i consigli di questa guida completa e aggiornata, sarete in grado di aumentare le vostre possibilità di successo nel settore della ristorazione.

Ristoranti e Trattorie: come difendersi dai controlli e dagli avvisi di accertamento

Ristoranti e Trattorie: come difendersi dai controlli e dagli avvisi di accertamento - Commercialista.it

Il settore della ristorazione, che comprende ristoranti, trattorie, pizzerie e altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, è frequentemente soggetto a controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate, dell'INPS e dell'Inail.

Tali controlli possono assumere diverse forme, tra cui accessi, ispezioni, verifiche e accertamenti.

È fondamentale per i ristoratori conoscere i propri diritti e doveri in materia di controlli fiscali e previdenziali, al fine di tutelarsi da eventuali contestazioni e sanzioni.

Come difendersi dai controlli e dagli avvisi di accertamento

1. Conoscere la normativa

Il primo passo per difendersi dai controlli è conoscere la normativa vigente in materia di controlli fiscali e previdenziali.

Le principali norme di riferimento sono:

  • D.P.R. n. 633/1972 (TUIR): disciplina le imposte sui redditi, a cui i ristoranti e le trattorie sono soggetti.
  • D.Lgs. n. 472/1997: disciplina la tutela delle persone giuridiche che non perseguono fini di lucro, ossia le associazioni di categoria che possono rappresentare i ristoratori.
  • D.Lgs. n. 33/2004: disciplina l'iscrizione e la contribuzione all'INPS.
  • D.Lgs. n. 124/2012: disciplina l'iscrizione e la contribuzione all'Inail.
 

2. Predisporre la documentazione

È fondamentale che i ristoranti e le trattorie conservino in modo ordinato e completo tutta la documentazione necessaria a dimostrare la regolarità della propria attività.

Tale documentazione comprende, tra gli altri:

  • Statuto e atto costitutivo (se associazione)
  • Libri contabili
  • Fatture e ricevute
  • Documenti relativi ai rapporti di lavoro
  • Documenti relativi alle merci acquistate
  • Documenti relativi agli scontrini fiscali emessi
 

3. Collaborare con gli organi di controllo

In caso di accesso, ispezione, verifica o accertamento, è importante collaborare con gli organi di controllo, fornendo loro tutta la documentazione richiesta e rispondendo alle loro domande in modo completo e veritiero.

4. Richiedere chiarimenti

Se avete dubbi o perplessità in merito alle contestazioni mosse dagli organi di controllo, potete richiedere chiarimenti.

5. Presentare osservazioni

Entro il termine indicato nell'atto di accertamento, potete presentare delle osservazioni all'Agenzia delle Entrate o all'ente previdenziale che ha effettuato il controllo.

6. Ricorrere alla Commissione Tributaria

Se non siete soddisfatti dell'esito delle osservazioni, potete presentare ricorso alla Commissione Tributaria.

Consigli per evitare contestazioni

  • Adottare un modello di gestione amministrativa corretto e trasparente.
  • Tenere i libri contabili in modo ordinato e completo.
  • Conservare tutta la documentazione fiscale e previdenziale.
  • Adempiere tempestivamente a tutti gli obblighi fiscali e previdenziali.
  • Emettere scontrini fiscali per ogni operazione di vendita.
  • Registrare correttamente le merci acquistate.
  • Avvalersi della consulenza di un professionista esperto in materia di ristorazione.
 

Conclusioni

Conoscere i propri diritti e doveri in materia di controlli fiscali e previdenziali, predisporre la documentazione necessaria e collaborare con gli organi di controllo sono i passi fondamentali per difendersi da accessi, ispezioni, verifiche e accertamenti.

Avvalendosi di un modello di gestione amministrativa corretto e trasparente e adottando le opportune cautele, i ristoranti e le trattorie possono ridurre al minimo il rischio di contestazioni e sanzioni.

Ristoranti e Trattorie: come difendersi dai controlli e dagli avvisi di accertamento pianificando la propria serenità

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Quotidianamente migliaia di Ristoranti e Trattorie subiscono ispezioni, accessi, verifiche che spesso si traducono in avvisi di accertamento, la cui gestione in termini di contenzioso può essere un bagno di sangue in termini finanziari. L’imprenditore ha tutti gli strumenti per attuare una ...

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