Campagna Bilanci 2025: scadenze, novità OIC e guida al deposito telematico

Il 2025 si apre con importanti aggiornamenti in materia di bilancio d’esercizio per le società italiane. Le novità introdotte quest’anno da OIC, dalle nuove indicazioni del CNDCEC e dai provvedimenti di proroga contenuti nel decreto Milleproroghe, hanno modificato in parte il tradizionale calendario e i criteri da seguire per la redazione del bilancio. Dalla rivalutazione delle immobilizzazioni materiali alle nuove soglie per la nomina dell’organo di controllo, passando per le scadenze aggiornate per l’approvazione dell’assemblea, il quadro normativo richiede attenzione e aggiornamento.
Sommario
In questo articolo analizzeremo in dettaglio tutte le scadenze da rispettare, le nuove regole contabili applicabili già ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2024 e da approvare nel 2025, e vedremo anche quali sono le opportunità per ottimizzare il proprio assetto contabile e amministrativo. Vedremo, inoltre, quali strumenti digitali possono semplificare l’attività dei professionisti e delle imprese, e quali sanzioni si rischiano in caso di ritardi o errori nella convocazione delle assemblee o nel deposito dei bilanci.
Guida Unioncamere 2025
Con l’avvio ufficiale della campagna bilanci 2025, uno degli strumenti fondamentali messi a disposizione dei professionisti e delle imprese è la nuova Guida Unioncamere sul deposito dei bilanci. Questo documento, pubblicato come ogni anno da Unioncamere, fornisce istruzioni pratiche dettagliate su come redigere, firmare digitalmente e trasmettere in via telematica il bilancio d’esercizio e, ove richiesto, l’elenco soci. La guida è diventata negli anni un punto di riferimento imprescindibile per rispettare correttamente le modalità previste dalla normativa vigente, anche in virtù delle continue evoluzioni dei sistemi telematici e delle specifiche tecniche adottate.
Secondo quanto ribadito nella guida 2025, il deposito del bilancio non può essere effettuato attraverso la Comunicazione Unica, ma deve avvenire esclusivamente tramite la piattaforma dedicata del Registro Imprese. L’adempimento riguarda tutte le società di capitali (SRL, SPA, SAPA, SCpA) e deve essere svolto per ogni esercizio sociale, a pena di sanzioni e di conseguenze giuridiche rilevanti. In particolare, la mancata approvazione e il mancato deposito del bilancio possono rappresentare una causa legale di scioglimento della società, ai sensi dell’articolo 2484, comma 1, n. 3) del Codice Civile, configurandosi come “impossibilità di funzionamento” o “prolungata inattività dell’assemblea”.
Dal punto di vista operativo, il deposito deve includere la modulistica elettronica corretta e firmata digitalmente, ed è fondamentale evitare errori formali che potrebbero portare a rigetti o richieste di integrazione da parte della Camera di Commercio. La guida Unioncamere aggiornata fornisce anche esempi pratici e chiarimenti interpretativi, utili per affrontare con precisione l’adempimento.
Approvazione del bilancio
Uno degli aspetti più rilevanti della campagna bilanci 2025 riguarda la scadenza per l’approvazione in assemblea del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024. Secondo quanto stabilito dal Codice Civile (art. 2364, comma 2 per le S.p.A. e art. 2478-bis per le S.r.l.), l’approvazione del bilancio deve avvenire entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, dunque entro il 29 aprile 2025 per la maggior parte delle società.
Tuttavia, la normativa consente alle società di estendere il termine fino a 180 giorni (quindi entro il 28 giugno 2025) in presenza di particolari esigenze, che devono essere specificamente indicate nella relazione sulla gestione o, in assenza, nella nota integrativa. Le ragioni comunemente accettate per tale proroga comprendono, ad esempio, la necessità di consolidare il bilancio con quello di altre società del gruppo, oppure la complessità strutturale dell’attività aziendale o la presenza di filiali estere.
L’estensione a 180 giorni non è automatica: è fondamentale che l’organo amministrativo valuti e motivi correttamente tale scelta, altrimenti il bilancio approvato oltre i 120 giorni potrebbe essere considerato invalido. Inoltre, la convocazione dell’assemblea deve avvenire nel rispetto dei termini previsti dallo statuto e con le modalità telematiche o cartacee previste per legge.
Nel 2025 non sono attualmente previste proroghe generalizzate legate a eventi emergenziali (come avvenuto durante la pandemia), ma è importante monitorare eventuali aggiornamenti normativi o interventi governativi (es. Decreto Milleproroghe) che potrebbero modificare i termini o introdurre deroghe temporanee.
Novità contabili
Il 2025 segna un punto di svolta nella redazione dei bilanci, con importanti novità contabili e normative che interessano i documenti riferiti all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2024. La più rilevante è certamente l’entrata in vigore del principio contabile OIC 34, che introduce regole specifiche per il trattamento dei cosiddetti ricavi misti, ossia quelli derivanti da contratti che prevedono la vendita di beni congiuntamente alla fornitura di servizi. Fino ad oggi, queste operazioni erano gestite in modo frammentario, ma con l’OIC 34 viene finalmente tracciata una linea guida chiara e uniforme.
Oltre a ciò, lo stesso principio fornisce criteri aggiornati sull’imputazione temporale dei ricavi da prestazioni di servizi, consentendo – in presenza di condizioni ben definite – il ricorso al metodo dello stato di avanzamento per rilevarli nel tempo, in modo coerente con la loro effettiva maturazione economica.
Parallelamente, la Fondazione OIC ha rilasciato emendamenti a diversi altri principi contabili, al fine di allineare la normativa tecnica all’introduzione dell’OIC 34. I documenti aggiornati includono gli OIC 11 (finalità del bilancio), 12 (composizione e schemi del bilancio), 13 (rimanenze), 15 (crediti), 16 (immobilizzazioni materiali), 19 (debiti), 23 (lavori in corso su ordinazione), 31 (fondi rischi e oneri) e 33 (interessi passivi). Questa revisione ha lo scopo di eliminare incoerenze interpretative e facilitare una visione unitaria del bilancio.
Tra le altre novità, si segnalano quelle derivanti dal DLgs. 125/2024, che ha modificato i limiti dimensionali per la redazione semplificata del bilancio, ampliando il numero di imprese che possono redigere il bilancio in forma abbreviata o micro. Questo cambiamento avrà un impatto significativo soprattutto per le PMI e le microimprese, che beneficeranno di oneri contabili ridotti.
Non meno rilevanti sono gli effetti del DLgs. 192/2024, parte della riforma del sistema fiscale, che mira a ridurre il disallineamento tra valori contabili e fiscali, semplificando così la determinazione del reddito d’impresa.
Infine, entra in vigore anche un primo pacchetto di norme previste dal DLgs. 125/2024 in materia di rendicontazione di sostenibilità, che richiede l’inserimento, nella relazione sulla gestione, di informazioni ambientali, sociali e di governance (ESG), almeno per le imprese di dimensioni maggiori o con obbligo specifico. È l’inizio dell’adeguamento graduale alla CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) europea.
Come effettuare il deposito telematico
Il deposito telematico del bilancio rappresenta un passaggio cruciale e obbligatorio per tutte le società di capitali italiane, e deve essere effettuato ogni anno al termine dell’iter di approvazione assembleare. Anche per il 2025, la modalità esclusiva di trasmissione resta quella via Registro Imprese, attraverso la piattaforma ufficiale, utilizzando la modulistica elettronica messa a disposizione da Infocamere.
È fondamentale ricordare che il deposito del bilancio non rientra nella Comunicazione Unica: si tratta di un adempimento autonomo, da effettuarsi separatamente rispetto alle comunicazioni obbligatorie al Registro Imprese, Agenzia delle Entrate e INPS. Questa distinzione spesso viene trascurata, generando errori procedurali che possono comportare rigetti da parte della Camera di Commercio o addirittura sanzioni.
Tra gli errori più frequenti vi sono:
-
moduli firmati in modo errato o incompleto (es. mancanza della firma digitale dell’amministratore);
-
file non conformi alle specifiche richieste (es. PDF/A non validato);
-
assenza della nota integrativa o della relazione sulla gestione dove obbligatoria;
-
uso di modulistica obsoleta, non aggiornata con le nuove versioni del software Fedra o DIRE.
La Guida Unioncamere 2025, disponibile presso i siti camerali, fornisce tutte le istruzioni per una corretta compilazione del modello B, del bilancio XBRL e dei documenti da allegare, oltre agli schemi aggiornati per l’elenco soci (obbligatorio per le S.p.A., S.a.p.a. e S.c.p.A.).
Una particolare attenzione va dedicata anche alla corretta indicazione dei dati societari e alla verifica dei poteri di firma. È responsabilità dell’amministratore delegato o del presidente del CDA assicurarsi che tutte le informazioni siano complete, veritiere e trasmesse entro i termini di legge.
Sanzioni e rischi
Il mancato deposito del bilancio entro i termini stabiliti dalla legge rappresenta un’infrazione grave, che comporta conseguenze rilevanti sia sotto il profilo amministrativo che civilistico. Le Camere di Commercio hanno l’obbligo di vigilanza e procedono con controlli formali e sostanziali sulla documentazione depositata. In caso di irregolarità, l’ufficio competente può rigettare il deposito, richiedere integrazioni o, in caso di mancata risposta, applicare sanzioni pecuniarie.
Secondo l’art. 2630 c.c., l’omissione o l’incompleto deposito di atti societari è punita con una sanzione amministrativa da 103 a 1.032 euro per ciascun amministratore responsabile, riducibile a un terzo in caso di pagamento entro 60 giorni. Tuttavia, le conseguenze non si limitano a una semplice multa: l’assenza di un bilancio depositato può comportare la perdita di affidabilità fiscale e commerciale per la società, limitandone la possibilità di accedere al credito, partecipare a bandi o operare con partner istituzionali.
Ma l’aspetto più critico riguarda il profilo civilistico. La giurisprudenza più recente ha stabilito che il mancato deposito del bilancio rappresenta un indice di inattività dell’assemblea e può configurare una causa di scioglimento della società, ai sensi dell’art. 2484, comma 1, n. 3) c.c. La norma prevede infatti che una società debba considerarsi sciolta per “l’impossibilità di funzionamento o la continuata inattività dell’assemblea”.
In casi estremi, la Camera di Commercio può trasmettere gli atti al Tribunale competente per l’apertura della procedura di scioglimento e cancellazione d’ufficio. Per evitare tali rischi, è essenziale rispettare le scadenze, assicurarsi della completezza dei documenti e avvalersi di professionisti abilitati per la trasmissione telematica.
Strategie operative e strumenti digitali
In un contesto normativo sempre più complesso, affrontare la campagna bilanci 2025 in modo organizzato ed efficiente richiede una pianificazione operativa precisa e il ricorso a strumenti digitali affidabili. Le scadenze serrate, le novità normative (OIC 34, DLgs. 125/2024 e 192/2024) e le implicazioni civilistiche del mancato adempimento impongono un approccio metodico, che consenta di prevenire errori e ottimizzare i tempi.
Una prima strategia vincente consiste nell’elaborare una checklist delle attività da svolgere, suddivisa per fasi: predisposizione della bozza di bilancio, raccolta della documentazione accessoria (relazione sulla gestione, relazione dei sindaci, nota integrativa), approvazione assembleare, redazione della modulistica elettronica e infine il deposito telematico. Questa lista deve essere aggiornata annualmente secondo le indicazioni di Unioncamere e degli OIC.
Sul fronte operativo, molte imprese e studi stanno adottando software di contabilità integrata che includono funzionalità per la generazione automatica dei bilanci in formato XBRL, la validazione dei file secondo le regole tecniche delle Camere di Commercio e l’invio telematico direttamente dal gestionale. Strumenti come Telemaco, Fedra Plus, DIRE e le piattaforme cloud offrono oggi funzionalità avanzate anche per il monitoraggio delle scadenze, l’invio di notifiche automatiche e il controllo documentale con firma digitale integrata.
Infine, è fondamentale coinvolgere fin da subito il proprio consulente fiscale o commercialista, per risolvere dubbi interpretativi, inquadrare correttamente i ricavi misti secondo l’OIC 34 e predisporre la rendicontazione ESG dove prevista. Un lavoro sinergico tra l’ufficio amministrativo interno e i professionisti esterni rappresenta la miglior garanzia di correttezza e rispetto delle scadenze.
Considerazioni finali
La campagna bilanci 2025 si presenta ricca di sfide ma anche di opportunità per le imprese italiane. Le novità normative introdotte con l’OIC 34, gli aggiornamenti ai principi contabili esistenti, i nuovi criteri di imputazione dei ricavi e l’allargamento dei limiti dimensionali per la redazione semplificata del bilancio, rappresentano un’occasione concreta per ripensare l’approccio contabile e amministrativo con maggiore attenzione alla qualità, alla trasparenza e all’efficienza.
Non meno importante è il rispetto puntuale delle scadenze, con la consapevolezza che ogni ritardo, omissione o errore può trasformarsi in sanzioni economiche, perdita di affidabilità e, nei casi più estremi, rischi di scioglimento d’ufficio della società. Gli strumenti digitali oggi disponibili e le indicazioni operative fornite dalla guida Unioncamere costituiscono un supporto indispensabile per ridurre i margini di errore.
Per le imprese, è essenziale non ridurre la redazione del bilancio a un mero adempimento, ma considerarlo uno strumento strategico di pianificazione e comunicazione. Per i professionisti, è invece il momento di consolidare il proprio ruolo di consulenti affidabili e aggiornati, in grado di guidare i clienti nell’applicazione corretta delle nuove disposizioni.
In un’epoca in cui anche la rendicontazione di sostenibilità si affaccia nel bilancio d’esercizio, chi saprà muoversi in anticipo e con metodo potrà non solo evitare sanzioni ma anche creare valore aggiunto per il proprio business.
Bilanci 2024: Novità sull’attestazione della sostenibilità

Come intestarsi immobili dalla società: Procedura e vantaggi fiscali

Conferimento d’Azienda: Guida completa su vantaggi, normativa e aspetti fiscali

Socio Lavoratore SRL: Vantaggi fiscali, tassazione e contributi INPS

(totale 75)