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giovedì 30 Ottobre 2025

Tax Credit Librerie 2025: domande aperte fino al 31 ottobre per codici ATECO 47.61 e 47.79.1

Il Tax Credit Librerie 2025 rappresenta un’importante misura fiscale a favore delle librerie indipendenti e delle piccole attività commerciali del settore editoriale. Un contributo a fondo perduto destinato a sostenere le spese sostenute nell’anno precedente (in questo caso il 2024), con l’obiettivo di valorizzare la cultura, contrastare la desertificazione commerciale e favorire la diffusione del libro. Le domande possono essere presentate dalle ore 12:00 del 15 settembre 2025, fino alle 12:00 del 30 ottobre 2025.

I beneficiari? Tutti gli operatori economici in possesso dei codici ATECO 47.61 (Commercio al dettaglio di libri nuovi) e 47.79.1 (Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria), che rispettano i requisiti normativi previsti. Il contributo è erogato sotto forma di credito d’imposta, quindi utilizzabile in compensazione tramite modello F24.

In questo articolo vedremo chi può richiedere il bonus, come presentare la domanda, quali sono le spese ammissibili, i limiti di importo e i vantaggi fiscali per gli imprenditori del settore librario.

Scadenze e modalità 

Il Tax Credit Librerie 2025 potrà essere richiesto fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2025, esclusivamente online, tramite la piattaforma ufficiale del Ministero della Cultura. L’accesso sarà disponibile all’indirizzo: https://taxcreditlibrerie.cultura.gov.it/sportello-domande.

Ogni esercente, anche se ha già partecipato in anni precedenti, dovrà obbligatoriamente effettuare una nuova registrazione, a partire dalla stessa data di apertura dello sportello. Si tratta di una procedura necessaria per l’allineamento dei dati e per garantire la trasparenza nell’accesso al contributo. Durante la fase di compilazione della domanda, l’utente dovrà indicare anche la dimensione dell’impresa, scegliendo tra micro, piccola, media o grande, secondo la definizione europea.

Per agevolare i contribuenti, il portale mette a disposizione una guida dettagliata alla compilazione, che illustra passo dopo passo le fasi della procedura. Inoltre, per eventuali dubbi o problemi tecnici, è possibile contattare direttamente il Ministero all’indirizzo email: taxcreditlibrerie@cultura.gov.it.

Il fondo disponibile per il 2025 ammonta a 8.250.000 euro, in linea con gli anni precedenti. Sarà quindi importante presentare domanda per tempo, poiché le risorse verranno ripartite proporzionalmente tra gli aventi diritto, fino a esaurimento.

Questa è un’occasione concreta per ottenere un contributo a fondo perduto, da utilizzare in compensazione fiscale, alleggerendo così il carico tributario in modo pienamente legale.

Requisiti e codici ATECO ammessi

Il Tax Credit Librerie 2025 è riservato a tutti gli esercenti che svolgono attività di vendita al dettaglio di libri, sia nuovi che usati, e in parte anche di cartoleria.

Per poter accedere al contributo, è necessario che l’attività rientri nei seguenti codici ATECO:

  • 47.61: Commercio al dettaglio di libri nuovi;

  • 47.79.1: Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio.

Sono quindi inclusi sia i librai indipendenti che le cartolibrerie, purché il codice ATECO principale dell’attività rientri tra quelli indicati. È essenziale che l’impresa sia attiva e regolarmente iscritta al Registro delle Imprese alla data di presentazione della domanda.

Inoltre, possono partecipare sia le imprese individuali, sia le società di persone e di capitali, cooperative e anche enti non commerciali che esercitano l’attività di vendita di libri in modo prevalente. Non è richiesta una forma giuridica specifica, ma è fondamentale che l’attività commerciale sia effettivamente operativa nel settore editoriale.

Altri requisiti importanti riguardano la regolarità contributiva e fiscale, che verrà verificata tramite DURC e controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. In caso di irregolarità, il contributo potrà essere revocato.

Il tax credit è pensato in particolare per sostenere le piccole realtà locali, spesso schiacciate dalla concorrenza della grande distribuzione o del commercio online. Un’opportunità strategica per garantire la sopravvivenza culturale ed economica di questi presidi territoriali.

Spese ammissibili 

Uno degli aspetti fondamentali del Tax Credit Librerie 2025 è la possibilità di recuperare parte delle spese sostenute nel 2024, attraverso un credito d’imposta. Il beneficio è calcolato su una serie di costi ammissibili, che devono essere documentati e riferiti esclusivamente all’esercizio dell’attività di vendita al dettaglio di libri.

Ecco le principali categorie di spesa agevolabili:

  • Imu, Tasi e Tari relativi all’immobile dove si svolge l’attività;

  • Spese di locazione, esclusivamente per l’immobile commerciale destinato alla libreria;

  • Spese per mutuo, se l’immobile è di proprietà e utilizzato per l’attività libraria;

  • Contributi previdenziali e assistenziali versati per il personale dipendente;

  • Spese per utenze, come luce, acqua, gas e internet;

  • Spese per promozione e pubblicità, anche tramite strumenti digitali;

  • Spese per acquisto di arredi e attrezzature, purché legate all’attività libraria;

  • Spese di gestione ordinaria, come sicurezza, pulizia e servizi accessori.

Tutte le spese devono essere riferite al solo punto vendita dichiarato nella domanda. Non è ammesso, ad esempio, l’inserimento di spese generali di sede legale, magazzino o altri esercizi non rientranti nel perimetro del contributo.

Il credito verrà calcolato in misura proporzionale, sulla base delle risorse disponibili e del numero di domande accolte. È quindi fondamentale conservare tutta la documentazione fiscale e prepararsi con largo anticipo per la compilazione della domanda.

Tax Credit Librerie 2025 - Commercialista.it

Importo del credito d’imposta 

Il Tax Credit Librerie 2025 si configura come un contributo a fondo perduto sotto forma di credito d’imposta, che può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del D.Lgs. n. 241/1997. Questo significa che l’importo riconosciuto può essere sottratto dai versamenti di imposte, contributi e tributi vari dovuti dal contribuente.

L’ammontare massimo del beneficio non è fisso, ma varia in funzione delle spese ammissibili effettivamente sostenute e della disponibilità del fondo annuale, pari per il 2025 a 8.250.000 euro complessivi. Se il totale delle domande ammesse dovesse superare la dotazione disponibile, il credito sarà rimodulato proporzionalmente, applicando un coefficiente di riparto.

Negli anni precedenti, il contributo medio per libreria si è aggirato tra i 5.000 e i 20.000 euro, ma in alcuni casi, per strutture con costi molto elevati, può arrivare anche a 30.000 euro. Tuttavia, non è previsto un tetto massimo individuale espresso dalla norma: il calcolo finale dipenderà dall’entità delle spese ammesse e dal numero di domande presentate.

Il credito riconosciuto potrà essere utilizzato a partire dalla comunicazione di concessione inviata dal Ministero della Cultura, che avverrà dopo la chiusura dello sportello (31 ottobre 2025) e dopo le dovute verifiche documentali. Da quel momento sarà possibile compensare il credito in F24, indicando il relativo codice tributo, che verrà reso noto dall’Agenzia delle Entrate.

Vantaggi fiscali

Accedere al Tax Credit Librerie 2025 non rappresenta solo un’occasione per abbattere il carico fiscale, ma anche un’opportunità per rafforzare la stabilità finanziaria delle piccole librerie indipendenti, spesso soggette a margini ridotti e concorrenza aggressiva.

Dal punto di vista fiscale, il credito d’imposta consente di compensare debiti tributari e contributivi senza dover impiegare liquidità aziendale, liberando risorse da destinare ad altre attività produttive, come il rinnovo degli spazi, l’aggiornamento del catalogo o la digitalizzazione dei servizi. In un contesto economico dove accesso al credito e flessibilità finanziaria sono cruciali, il bonus rappresenta una leva efficace per migliorare il cash flow.

Sul piano strategico, la misura punta anche a valorizzare il presidio culturale dei territori, sostenendo un tipo di commercio a forte impatto sociale e culturale. Le librerie, infatti, non sono semplici punti vendita, ma luoghi di aggregazione, diffusione del sapere e identità locale. Il tax credit contribuisce a mantenere vive queste realtà, spesso situate nei centri storici o in aree periferiche a rischio di desertificazione commerciale.

Infine, per molte imprese del settore, accedere a contributi pubblici rappresenta un punto di partenza per nuove progettualità, come l’organizzazione di eventi culturali, l’ampliamento dei servizi (es. consegna a domicilio, vendita online) o la collaborazione con le scuole e il territorio.

Tax Credit Librerie 2025 - Commercialista.it

Documentazione necessaria

Per presentare in modo corretto la domanda per il Tax Credit Librerie 2025, è fondamentale predisporre con attenzione tutta la documentazione richiesta. Un errore formale o la mancanza di un documento può comportare l’inammissibilità della richiesta, quindi è bene organizzarsi con largo anticipo rispetto alla scadenza del 31 ottobre 2025.

Ecco un elenco della documentazione da raccogliere:

  • Visura camerale aggiornata, con codice ATECO 47.61 o 47.79.1;

  • Documentazione fiscale relativa alle spese sostenute nel 2024, come fatture, ricevute e contratti (es. locazione, mutuo, utenze);

  • Certificato DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) valido alla data di presentazione;

  • Documentazione attestante i contributi previdenziali e assistenziali versati per i dipendenti, se presenti;

  • Prospetto riepilogativo delle spese, suddivise per categoria, da caricare nella piattaforma online;

  • Dichiarazione dimensione d’impresa, obbligatoria per inquadrare correttamente il richiedente (micro, piccola, media o grande impresa);

  • Copia del documento d’identità del legale rappresentante o del titolare.

Durante la compilazione online sarà necessario caricare alcuni di questi documenti in formato PDF, mentre altri andranno semplicemente dichiarati sotto la propria responsabilità amministrativa e fiscale.

Si raccomanda anche di verificare con il proprio commercialista o consulente fiscale che tutte le spese inserite siano effettivamente ammissibili secondo i criteri indicati dal Ministero della Cultura. La trasparenza e la tracciabilità dei costi sono elementi centrali per evitare controlli successivi e potenziali revoche del credito.

Consigli pratici 

Il Tax Credit Librerie è un’agevolazione preziosa, ma per poterne usufruire è fondamentale evitare errori formali o sottovalutare la fase di preparazione. Molte domande vengono respinte ogni anno non per mancanza di requisiti, ma per compilazioni scorrette, documentazione incompleta o errori procedurali.

Ecco alcuni consigli operativi per aumentare le probabilità di successo:

  1. Registrarsi tempestivamente sulla piattaforma ufficiale (a partire dal 15 settembre 2025), anche se si è già partecipato in passato. Ogni anno è richiesta una nuova registrazione.

  2. Non aspettare l’ultimo momento per presentare la domanda. I server potrebbero essere sovraccarichi e c’è sempre il rischio di errori tecnici.

  3. Organizzare tutta la documentazione in anticipo, catalogando le spese ammissibili e separandole per categoria.

  4. Verificare la correttezza del codice ATECO, che deve essere tra quelli ammessi (47.61 o 47.79.1) e indicato come principale nella visura camerale.

  5. Contattare un commercialista esperto in fiscalità d’impresa e contributi pubblici, per supporto nella fase di compilazione e invio.

  6. Usare la guida disponibile sulla piattaforma, che spiega nel dettaglio come compilare ogni campo della domanda.

  7. Conservare tutte le ricevute e i giustificativi anche dopo la presentazione: il Ministero può richiedere controlli successivi.

  8. Controllare periodicamente la propria PEC o email di riferimento, per non perdere eventuali comunicazioni ufficiali.

Piccole accortezze possono fare la differenza tra ottenere il contributo o vedersi respinta la domanda. In un contesto fiscale sempre più complesso, preparazione e precisione sono le chiavi per accedere con successo alle misure di sostegno.

Conclusione

Lo sportello per il Tax Credit Librerie 2025 è ufficialmente aperto dal 15 settembre, e rappresenta un’occasione fondamentale per tutte le librerie indipendenti e le attività con codice ATECO 47.61 o 47.79.1 che vogliono recuperare parte delle spese sostenute nel 2024.

Il tempo per agire però è limitato: la scadenza per presentare la domanda è fissata alle ore 12:00 del 31 ottobre 2025. Si tratta di un contributo sotto forma di credito d’imposta, che può alleggerire il carico fiscale e migliorare la liquidità aziendale, favorendo investimenti, ammodernamento e sostenibilità economica.

Le risorse disponibili, pari a 8.250.000 euro, saranno suddivise proporzionalmente tra tutti i soggetti ammessi. Per questo motivo è fondamentale muoversi subito, registrarsi sulla piattaforma dedicata (anche se si è partecipato in anni precedenti), raccogliere tutta la documentazione necessaria e presentare la domanda senza errori.

Per molte realtà del settore, questa misura non è solo un incentivo fiscale, ma un vero e proprio strumento di sopravvivenza e rilancio, in un momento in cui il commercio locale e la cultura hanno bisogno di sostegno concreto. Affidarsi a un commercialista esperto in contributi pubblici e agevolazioni fiscali può fare davvero la differenza.

In sintesi: le domande sono aperte, le condizioni sono favorevoli, e il risparmio fiscale è reale. Agisci subito per non perdere questa opportunità.

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