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giovedì 26 Giugno 2025

Startup innovativa: tutti i vantaggi fiscali, requisiti e incentivi per crescere in Italia

Negli ultimi anni, le startup innovative hanno conquistato un posto centrale nel panorama imprenditoriale italiano. Questo è merito sia del fermento tecnologico che dell’attenzione crescente da parte delle istituzioni, che hanno introdotto una serie di agevolazioni fiscali, amministrative e finanziarie per incentivare la nascita e lo sviluppo di imprese ad alto contenuto innovativo. Il regime delle startup innovative, disciplinato dal Decreto Legge 179/2012 (cosiddetto “Decreto Crescita 2.0”), rappresenta uno strumento strategico per attrarre investimenti e favorire la competitività del tessuto imprenditoriale italiano.

Il vantaggio principale? Accedere a un pacchetto integrato di benefici, tra cui esenzioni fiscali, deroghe normative, accesso facilitato al credito e incentivi agli investimenti. Ma attenzione: per poter rientrare nel perimetro delle startup innovative è necessario soddisfare precisi requisiti formali e sostanziali, che analizzeremo nel corso di questo articolo.

In queste righe, quindi, scopriremo quali sono i requisiti per essere riconosciuti come startup innovativa, quali sono i benefici concreti riconosciuti alle società iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese e infine, come è possibile utilizzare questi vantaggi in modo strategico per accelerare la crescita del proprio progetto imprenditoriale.

Startup innovativa

Uno dei motivi principali per cui tante giovani imprese aspirano allo status di startup innovativa è la possibilità di ottenere agevolazioni fiscali e amministrative altamente vantaggiose. Tuttavia, per accedere a questo regime agevolato è fondamentale rispettare i requisiti stabiliti dal Decreto Legge 179/2012 e iscriversi all’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese, gestito dalla Camera di Commercio.

L’iscrizione può avvenire tramite autocertificazione del legale rappresentante, ma solo entro cinque anni dalla data di costituzione della società. A partire da quel momento, i benefici previsti sono validi per tre anni, ma possono essere prorogati fino a cinque, e in alcuni casi fino a nove anni, se si verificano determinate condizioni di crescita e innovazione.

Tra i criteri richiesti per prolungare la permanenza nello status speciale oltre i tre anni troviamo:

  • Incremento delle spese in ricerca e sviluppo (minimo 25%);

  • Contratti di sperimentazione con enti pubblici;

  • Aumento significativo di ricavi o occupazione (+50% dal secondo al terzo anno);

  • Aumento di capitale o equity crowdfunding per almeno 50.000 euro, da soggetti qualificati;

  • Possesso di almeno un brevetto registrato.

Per le startup in fase di espansione (fase di “scale-up”), la permanenza può estendersi di altri quattro anni complessivi, se si verificano condizioni come:

  • Aumento di capitale da parte di fondi d’investimento (oltre 1 milione di euro);

  • Crescita dei ricavi annua superiore al 100%.

Infine, anche dopo la scadenza del regime agevolato, è possibile trasformarsi in PMI innovativa e continuare a beneficiare di ulteriori vantaggi.

Requisiti

Per accedere al regime speciale e godere dei benefici fiscali e amministrativi previsti per le startup innovative, è necessario rispettare una serie di requisiti ben definiti dalla normativa, nello specifico l’articolo 25, comma 2 del Decreto Legge 179/2012.

Non tutte le nuove imprese possono definirsi innovative: la qualifica è riservata a società di capitali, incluse quelle costituite in forma cooperativa, non quotate in Borsa e dotate di una forte vocazione tecnologica.

Ecco, nel dettaglio, i principali requisiti oggettivi da rispettare:

  • Devono essere micro, piccole o medie imprese (PMI), secondo la definizione UE (Raccomandazione 2003/361/CE);

  • Non devono essere costituite da più di cinque anni;

  • Devono avere residenza in Italia o in un altro Stato dell’UE/SEE, ma con una sede operativa o filiale in Italia;

  • Il valore della produzione annua, dal secondo anno di attività in poi, non deve superare i 5 milioni di euro;

  • Non devono aver distribuito utili;

  • Devono avere per oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;

  • Non devono derivare da fusioni, scissioni o cessioni di azienda o ramo d’azienda.

A questi si aggiunge almeno uno dei seguenti tre requisiti soggettivi:

  1. Spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 15% del maggiore tra costo e valore della produzione;

  2. Impiego di personale altamente qualificato (1/3 dottorandi o ricercatori, oppure 2/3 laureati magistrali);

  3. Possesso o licenza di almeno un brevetto o software registrato.

Startup innovativa: vantaggi e requisiti - Commercialista.it

Agevolazioni fiscali, finanziarie e normative

Essere riconosciuti come startup innovativa non significa solo avere un marchio “prestigioso” o strategico. Significa, soprattutto, accedere a un pacchetto integrato di agevolazioni estremamente vantaggiose dal punto di vista fiscale, finanziario, amministrativo e giuridico.

La recente Legge annuale per il mercato e la concorrenza 193/2024, all’articolo 31, ha ulteriormente rafforzato il sostegno alle startup, introducendo modifiche significative, tra cui la rimodulazione degli incentivi fiscali in regime “de minimis” per investimenti nel capitale sociale.

Ecco una panoramica dei principali benefici previsti per le startup innovative:

  • Incentivo fiscale al 65% per chi investe nel capitale di startup, in regime de minimis;

  • Incentivo fiscale al 30% per gli altri investimenti nel capitale;

  • Accesso gratuito al Fondo di Garanzia per le PMI, con iter semplificato e garanzia fino all’80%;

  • Smart&Start Italia, con finanziamenti a tasso agevolato per startup operanti sul territorio nazionale;

  • Esonero da imposta di bollo e diritti camerali per atti e adempimenti;

  • Possibilità di raccogliere capitali tramite equity crowdfunding, con regole agevolate;

  • Servizi di internazionalizzazione ICE a condizioni privilegiate;

  • Deroghe alla disciplina societaria ordinaria, come l’emissione di categorie di quote speciali;

  • Maggiore flessibilità nel diritto del lavoro, con possibilità di contratti a tempo;

  • Proroga del termine per la copertura delle perdite e deroga alla disciplina sulle società di comodo;

  • Possibilità di remunerare dipendenti e collaboratori con strumenti partecipativi (stock option);

  • Esonero dal visto di conformità per compensazioni IVA fino a 50.000 euro;

  • Procedure semplificate di liquidazione, secondo la logica del “Fail Fast”, in caso di insuccesso.

Queste misure rendono il regime della startup innovativa un potente strumento di attrazione di investimenti e di contenimento dei costi nella fase più delicata: quella iniziale.

Smart&Start Italia e Fondo di Garanzia

Nel panorama degli strumenti pubblici di supporto alle startup innovative, due misure spiccano per impatto e accessibilità: Smart&Start Italia e il Fondo di Garanzia per le PMI. Queste agevolazioni mirano a facilitare l’accesso al credito e a sostenere le imprese nella fase iniziale, quando i capitali scarseggiano ma i costi sono elevati.

Smart&Start Italia: agevolazioni per investimenti e gestione

Gestito da Invitalia, Smart&Start è il programma di finanziamento che supporta le startup innovative con:

  • Finanziamenti agevolati a tasso zero fino al 90% delle spese ammissibili;

  • Contributo a fondo perduto fino al 30% in alcune regioni del Sud e aree svantaggiate;

  • Ammissibilità di spese per R&S, attrezzature, marketing, costi del personale e consulenze;

  • Valutazione del progetto senza richiesta di garanzie personali per le società in possesso dei requisiti.

È uno strumento fondamentale per chi vuole avviare un’impresa ad alto contenuto innovativo in qualunque area del territorio nazionale.

Il Fondo di Garanzia: facilitare l’accesso al credito bancario

Le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese possono beneficiare anche del Fondo di Garanzia per le PMI, con caratteristiche particolarmente vantaggiose:

  • Garanzia pubblica gratuita fino all’80% del finanziamento bancario;

  • Iter di valutazione semplificato, senza necessità di valutazione creditizia da parte del Fondo;

  • Utilizzabile sia per investimenti che per liquidità.

Questo consente di ottenere credito bancario anche senza garanzie reali, facilitando l’accesso a risorse finanziarie cruciali per la crescita.

Perché investire in startup innovative

Uno dei motivi principali per cui le startup innovative rappresentano un’opportunità interessante per gli investitori è la possibilità di accedere a generosi incentivi fiscali.

A partire dalla Legge 193/2024, sono state potenziate ulteriormente le agevolazioni per chi investe nel capitale sociale di queste imprese, rendendo ancora più attrattiva la partecipazione in fase early-stage.

Incentivi fiscali: detrazioni fino al 65%

Le persone fisiche che investono in startup innovative possono beneficiare di:

  • Detrazione IRPEF del 30% sull’importo investito, fino a un massimo di 1 milione di euro annui;

  • Detrazione IRPEF del 65% nel caso di investimenti in regime “de minimis” e in presenza di specifici requisiti.

Anche le società (soggetti IRES) possono dedurre dal reddito imponibile il 30% degli investimenti effettuati, fino a 1,8 milioni di euro.

Queste misure incentivano lo sviluppo di un ecosistema di investitori informali, business angel, fondi di venture capital e corporate venture, alimentando l’innovazione con risorse private.

Equity crowdfunding: la democratizzazione dell’investimento

Un altro strumento potente a disposizione delle startup innovative è l’equity crowdfunding, che consente di raccogliere capitale da un’ampia platea di investitori tramite piattaforme online autorizzate dalla Consob.

I vantaggi sono molteplici:

  • Raccolta di capitali in tempi brevi e con ampia visibilità pubblica;

  • Costi ridotti rispetto ad altre forme di aumento di capitale;

  • Accesso sia a piccoli investitori che a professionisti del settore.

Questa modalità ha il merito di rendere la partecipazione al capitale più accessibile e trasparente, contribuendo alla crescita del tessuto imprenditoriale italiano.

Startup innovativa: vantaggi e requisiti - Commercialista.it

Deroghe normative e flessibilità

Uno degli elementi distintivi del regime delle startup innovative è la possibilità di beneficiare di deroghe al diritto societario ordinario, che permettono maggiore flessibilità nella gestione dell’impresa. Questa libertà operativa è pensata per facilitare l’avvio dell’attività, agevolare la raccolta di capitale e rendere più dinamica la struttura interna.

Ecco alcune delle principali semplificazioni previste per le startup innovative:

Deroghe societarie e operative

  • Possibilità di costituire la società con atto digitale e firma elettronica, senza necessità di atto notarile;

  • Flessibilità nella distribuzione delle quote e dei diritti di voto, con emissione di categorie di quote “speciali”;

  • Semplificazioni in materia di aumenti di capitale e decisioni assembleari, per favorire la partecipazione di nuovi soci;

  • Possibilità di remunerare soci, amministratori e collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale, come stock option e work for equity, incentivando il coinvolgimento diretto nel progetto.

Disciplina del lavoro e gestione delle perdite

Le startup innovative beneficiano anche di:

  • Contratti di lavoro più flessibili, con deroghe alle rigidità contrattuali previste per le altre aziende;

  • Proroga del termine per coprire le perdite al di sotto del minimo legale, con più tempo per riequilibrare la struttura patrimoniale;

  • Esclusione dalla disciplina delle società di comodo e in perdita sistematica, spesso penalizzante per le imprese in fase di lancio.

Queste agevolazioni rendono le startup innovative più agili e meno appesantite da vincoli burocratici, favorendo una gestione imprenditoriale orientata alla crescita e all’adattamento rapido al mercato.

Fail Fast

Nel mondo dell’innovazione, non tutte le idee riescono a trasformarsi in modelli di business sostenibili. Proprio per questo motivo, il legislatore ha previsto per le startup innovative una serie di procedure semplificate in caso di insuccesso, ispirate al principio anglosassone del “Fail Fast”.

L’obiettivo è ridurre il peso economico e burocratico della chiusura dell’impresa, incentivando la sperimentazione e favorendo un clima in cui è possibile imparare anche dai fallimenti.

Chiusura semplificata e riduzione delle responsabilità

Le startup innovative:

  • Possono procedere alla liquidazione volontaria con tempistiche più rapide;

  • Possono accedere a procedure concorsuali semplificate, con riduzione delle responsabilità personali degli amministratori;

  • Sono esonerate dall’obbligo di ricapitalizzazione immediata in caso di perdite, potendo proseguire l’attività anche con capitale ridotto per un periodo esteso;

  • Godono di un impianto normativo più leggero, che le protegge dalle rigidità previste per le società ordinarie.

Questo approccio rappresenta un cambio di paradigma culturale: fallire non è più visto come una colpa, ma come parte integrante del percorso di innovazione. Il sistema giuridico incoraggia quindi l’iniziativa, sapendo che anche l’insuccesso può generare conoscenza, esperienza e nuove opportunità di business.

Conclusione

Nel contesto attuale, caratterizzato da forte competizione, transizione digitale e necessità di innovare continuamente, il modello di startup innovativa rappresenta una delle soluzioni più intelligenti per trasformare un’idea in impresa.

Le numerose agevolazioni fiscali, finanziarie, normative e operative analizzate in questo articolo confermano che lo Stato italiano ha finalmente compreso l’importanza strategica delle imprese ad alto contenuto tecnologico e ha predisposto un ecosistema legislativo ad hoc per favorirne nascita e sviluppo.

Tuttavia, per sfruttare al massimo i benefici previsti, è fondamentale:

  • Conoscere con precisione i requisiti di accesso e mantenerli nel tempo;

  • Progettare fin da subito una strategia fiscale, finanziaria e societaria, sfruttando strumenti come il Fondo di Garanzia, Smart&Start, l’equity crowdfunding o le detrazioni per investitori;

  • Valutare attentamente le scadenze legate alla permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese, e prepararsi al passaggio a PMI innovativa quando la startup raggiunge la maturità.

Il tutto, senza dimenticare che il regime agevolato consente una gestione semplificata, una maggiore tolleranza al rischio e persino una uscita agevolata in caso di fallimento: elementi cruciali per chi vuole operare in un mercato dinamico e internazionale.

Se sei un imprenditore che sta valutando la creazione di una nuova impresa, o un investitore alla ricerca di opportunità fiscali e tecnologiche, la startup innovativa è la struttura ideale per iniziare con slancio e visione.

Affidati a professionisti esperti in materia fiscale e societaria per valutare la fattibilità del tuo progetto e per accompagnarti in ogni fase: dalla costituzione alla gestione, fino alla fase di scale-up.

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