L’estate per uno stabilimento balneare è sinonimo di opportunità. Ma dietro ombrelloni aperti e file di lettini occupati si nasconde una realtà economica molto più complessa: margini ridotti, costi in crescita, pressione fiscale e concorrenza serrata. In questo contesto, una gestione “a occhio” non è più sostenibile. Per questo motivo, sempre più imprenditori del settore balneare si stanno affidando a strumenti avanzati di controllo di gestione per massimizzare la redditività, contenere gli sprechi e pianificare investimenti mirati.
Sommario
Il controllo di gestione consente di trasformare i dati economici e finanziari in decisioni concrete e strategiche, offrendo una panoramica chiara dei ricavi, dei costi e della marginalità delle singole attività (ristorante, bar, noleggio attrezzature, ecc.). Non si tratta quindi solo di “fare i conti”, ma di avere in mano uno strumento di comando per aumentare i profitti in modo intelligente e sostenibile.
In questo articolo ti spieghiamo, con esempi pratici e riferimenti concreti, come utilizzare il controllo di gestione per far crescere il tuo stabilimento balneare. Ti mostreremo quali sono gli indicatori chiave da monitorare, quali sono gli errori più comuni da evitare, e come impostare un sistema di controllo anche se la tua attività è stagionale.
Sistema di controllo interno
Per essere efficace, il controllo di gestione non può essere “standardizzato”. Ogni stabilimento balneare ha caratteristiche uniche: diversa stagionalità, servizi offerti, dimensioni, numero di dipendenti e struttura dei costi. Per questo, la progettazione del sistema di controllo interno deve essere fatta su misura, in base alle reali esigenze dell’impresa e alla complessità gestionale.
Un buon sistema di controllo prevede tre momenti fondamentali:
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Controllo storico: analisi dei dati consuntivi della stagione precedente per capire cosa ha funzionato e cosa no.
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Controllo intermedio: monitoraggio in corso d’opera durante l’estate, per correggere in tempo reale eventuali criticità.
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Controllo prospettico: pianificazione e budgeting per la stagione successiva, in modo da programmare investimenti e allocare risorse in modo efficiente.
Questa sequenza temporale consente di avere sotto controllo l’intero ciclo gestionale, evitando il rischio (frequentissimo) di “scoprire a settembre” che la stagione è andata in perdita. Il sistema deve inoltre prevedere strumenti semplici e intuitivi – anche in Excel o con software gestionali dedicati – capaci di fornire report chiari su costi fissi, variabili, marginalità dei servizi e andamento delle vendite. Il tutto senza appesantire la gestione quotidiana.
Un controllo ben progettato, infatti, non toglie tempo al lavoro operativo, ma ne fa guadagnare, perché consente di prendere decisioni rapide e consapevoli, prevenendo sprechi e massimizzando la redditività.
Controllo storico
Uno degli errori più frequenti nella gestione di uno stabilimento balneare è sottovalutare il valore dell’analisi dei dati passati. Il controllo storico, ovvero lo studio dei bilanci delle stagioni precedenti, è invece fondamentale per valutare l’efficacia delle decisioni gestionali già adottate e per impostare strategie future su basi concrete. Questo tipo di controllo non è solo utile, ma anche previsto per legge: l’art. 3, comma 3, lett. a) del D.Lgs. 14/2019 impone agli imprenditori di monitorare la sostenibilità economico-finanziaria della propria attività.
In pratica, è opportuno analizzare almeno gli ultimi due bilanci per verificare gli equilibri economici, patrimoniali e finanziari dello stabilimento. Gli indicatori principali da considerare sono:
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Equilibrio patrimoniale: va stimata l’incidenza del patrimonio netto sul totale delle fonti di finanziamento e il margine di struttura globale, per capire la solidità dell’impresa nel lungo periodo.
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Equilibrio economico: si valutano i margini intermedi – EBITDA (margine operativo lordo), EBIT (margine operativo netto) e utile netto – per capire quanto valore l’attività genera.
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Equilibrio finanziario: si controllano il Capitale Circolante Netto e il Margine di Tesoreria, fondamentali per capire se l’impresa è in grado di far fronte ai propri impegni di breve termine.
Questi dati, analizzati con attenzione, aiutano l’imprenditore a riconoscere i punti deboli e a non ripetere gli stessi errori nella stagione successiva, ma anche a identificare aree di miglioramento e potenziali investimenti da sostenere con maggiore consapevolezza.
Controllo intermedio
Il controllo intermedio è il cuore pulsante della gestione economica durante la stagione estiva. A differenza del bilancio, che serve per analizzare il passato, il controllo intermedio si basa sulla situazione contabile aggiornata periodicamente e permette di correggere la rotta in tempo reale. È uno strumento decisivo per evitare di accorgersi troppo tardi di un calo dei margini o di un eccesso di costi.
Per essere efficace, è fondamentale che lo stabilimento adotti un piano dei conti dettagliato, suddiviso per reparti (es. balneazione, bar, ristorante, noleggio, eventi, ecc.). Questo permette di ottenere una visione granulare dei ricavi e dei costi, e di determinare la marginalità di ogni settore rispetto al totale delle vendite. L’obiettivo è chiaro: capire quali attività rendono di più e dove intervenire per migliorare.
A completare l’analisi, vanno monitorati gli indicatori economici classici come EBITDA ed EBIT, che devono risultare sempre positivi per garantire la sostenibilità della gestione operativa. Ma non basta: bisogna affiancare anche indicatori gestionali specifici (KPI), previsti anche dalla Check List di Controllo Particolareggiata del Codice della Crisi d’Impresa (punto 1.4), che offrono una lettura più concreta delle performance.
Alcuni esempi utili:
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Percentuale di ombrelloni occupati rispetto alla capienza massima.
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Numero di scontrini emessi al bar per settimana o mese.
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Numero medio di coperti serviti nel ristorante giornalmente.
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Ricavo medio per cliente o per servizio.
Questi KPI aiutano a intercettare con tempestività eventuali flessioni di domanda, inefficienze o opportunità di miglioramento, contribuendo a una gestione consapevole e proattiva dell’attività balneare.
Controllo prospettico
Il controllo prospettico rappresenta la fase più strategica del controllo di gestione. Non basta infatti sapere “come è andata” o “come sta andando” la stagione balneare: è fondamentale sapere come andrà, basandosi su una pianificazione solida e realistica. Questo approccio consente non solo di migliorare la redditività futura, ma anche di rispettare precisi obblighi normativi, come previsto dal Codice della Crisi d’Impresa (art. 3, comma 3, lett. b del D.Lgs. 14/2019), che impone alle imprese di verificare in anticipo la sostenibilità del debito nei successivi 12 mesi.
Il primo passo è la costruzione del budget economico stagionale, suddividendo per reparti (balneazione, ristorazione, bar, noleggio ecc.) sia i ricavi attesi sia i costi previsti, distinguendo tra costi operativi e costi generali. Questo consente di definire obiettivi chiari e misurabili per ogni singola area. A fine stagione, poi, il confronto tra budget e dati consuntivi consente di analizzare gli scostamenti e capire dove agire con azioni correttive nella stagione successiva.
Accanto al budget economico, diventa indispensabile anche un budget di tesoreria a 12 mesi, che tenga conto delle uscite finanziarie anche nei mesi di chiusura (rate di mutui, leasing, utenze, personale fisso, ecc.). Su questo documento va calcolato il DSCR – Debt Service Coverage Ratio, secondo le indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, per verificare la reale capacità dell’impresa di far fronte ai propri debiti.
Solo grazie a questi strumenti di pianificazione, l’impresa balneare potrà non solo conformarsi agli obblighi di legge, ma anche gestire in modo sostenibile e lungimirante l’intero ciclo annuale dell’attività, senza essere schiacciata dal peso della stagionalità.
Sistema di controllo di gestione
A questo punto, diventa fondamentale passare dalla teoria alla pratica. Un sistema di controllo di gestione, per essere efficace, deve essere accessibile, sostenibile e adattabile anche per stabilimenti balneari di medie o piccole dimensioni. Non servono software costosi o analisi da grandi multinazionali: bastano metodo, costanza e una struttura dati ben organizzata.
Ecco i passaggi chiave per implementare un controllo di gestione realmente utile:
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Definisci il piano dei conti dettagliato, suddividendo ricavi e costi per reparto. È la base per ogni tipo di analisi.
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Stabilisci gli obiettivi di budget a inizio stagione, ipotizzando ricavi e costi per ogni centro di profitto.
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Monitora mensilmente i risultati tramite la contabilità analitica e aggiorna il report gestionale. Non aspettare settembre.
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Confronta budget e consuntivo a fine stagione per valutare gli scostamenti e capire dove intervenire.
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Redigi un budget di tesoreria annuale, includendo le uscite anche fuori stagione. Verifica il DSCR per controllare la sostenibilità del debito.
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Analizza gli indicatori KPI settoriali: occupazione ombrelloni, scontrini bar, coperti ristorante, ricavo medio per cliente.
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Rivolgiti a un professionista (commercialista o controller) per impostare correttamente il sistema ed evitare errori iniziali.
Anche se stagionale, la gestione di uno stabilimento balneare è un’attività economica a tutti gli effetti e merita strumenti professionali. Un controllo di gestione ben progettato non solo aumenta i margini, ma riduce i rischi e migliora la qualità delle decisioni. E oggi, con l’aumento dei costi e le nuove norme sul monitoraggio della crisi, è diventato uno strumento imprescindibile.
Errori da evitare
Implementare un sistema di controllo di gestione è senza dubbio una mossa strategica. Tuttavia, è altrettanto importante evitare alcuni errori comuni che possono compromettere l’efficacia del sistema o, peggio, fornire dati fuorvianti. Ecco i principali rischi da conoscere e prevenire:
1. Utilizzare un piano dei conti troppo generico
Molti stabilimenti usano ancora piani dei conti semplificati, che non distinguono correttamente le fonti di ricavo e le categorie di costo. Senza un dettaglio per reparto (es. bar, lettini, ristorante, noleggio), è impossibile fare un’analisi seria dei margini. Un piano dei conti analitico è il primo passo per un controllo utile.
2. Fare il budget “tanto per”
Un budget scritto solo per formalità, senza dati realistici e senza un confronto successivo con il consuntivo, non serve a nulla. Il budget deve essere uno strumento vivo, aggiornabile e utile per le decisioni.
3. Ignorare la stagionalità nel calcolo dei flussi di cassa
Spesso si pianificano solo i mesi “caldi”, trascurando che anche in inverno ci sono spese fisse da sostenere. Il budget di tesoreria annuale serve proprio a evitare problemi di liquidità durante la bassa stagione.
4. Non coinvolgere il personale
Il controllo di gestione non è solo “roba da commercialista”. È essenziale che anche i responsabili dei reparti (bar, cucina, reception) comprendano gli obiettivi economici e partecipino al raggiungimento dei KPI. Il coinvolgimento migliora la performance.
5. Non usare strumenti digitali
Oggi esistono software gestionali anche molto accessibili che integrano contabilità, fatturazione, incassi e reportistica in tempo reale. Restare legati solo a fogli Excel può rallentare le decisioni e rendere il sistema poco efficiente.
Evitare questi errori significa dare solidità al controllo di gestione, trasformandolo da adempimento formale a leva di crescita concreta.
Strumenti digitali
L’adozione di strumenti digitali è ormai essenziale per garantire un controllo di gestione efficace, tempestivo e facilmente aggiornabile. Anche per gli stabilimenti balneari, che spesso operano con risorse limitate e in tempi stretti, esistono soluzioni software modulari e accessibili, capaci di semplificare notevolmente l’intero processo.
Cosa serve a uno stabilimento balneare?
Un buon strumento dovrebbe integrare almeno queste funzionalità:
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Contabilità analitica per centri di costo e profitto (es. bar, ristorante, noleggio, eventi).
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Gestione del budget (economico e di tesoreria), con possibilità di confronto tra preventivo e consuntivo.
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Dashboard KPI in tempo reale, per monitorare i dati operativi e i flussi.
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Emissione documenti fiscali (scontrini, fatture) collegati a vendite e incassi.
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Gestione prenotazioni e pagamenti, integrata con il gestionale.
Alcuni software consigliati per attività stagionali:
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Gestionale Open: gratuito, personalizzabile e adatto anche a imprese medio-piccole.
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Zucchetti – Gestionale 1 o MagoCloud: soluzioni professionali, complete e con moduli dedicati al controllo di gestione.
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TeamSystem Hospitality: pensato per il settore turistico, ottimo per chi integra stabilimento e struttura ricettiva.
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Excel avanzato + Power BI: ideale per chi vuole partire in modo economico ma con controllo evoluto dei dati.
L’importante è scegliere strumenti che si adattino al volume dell’attività e siano facilmente utilizzabili dal personale, per evitare che la tecnologia diventi un ostacolo invece che un supporto. Oggi la digitalizzazione rappresenta un vantaggio competitivo, anche per le attività stagionali.
Conclusione
Il settore balneare sta attraversando un cambiamento profondo: ai vincoli normativi (concessioni, sostenibilità, Codice della Crisi) si aggiungono le sfide economiche legate all’inflazione, alla concorrenza e all’aumento dei costi. In questo contesto, il controllo di gestione non è più un’opzione, ma una necessità.
Un sistema ben strutturato permette allo stabilimento balneare di monitorare, analizzare e prevedere l’andamento economico e finanziario dell’attività, con vantaggi concreti:
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Aumento della marginalità e riduzione degli sprechi.
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Capacità di prendere decisioni rapide e informate.
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Migliore programmazione degli investimenti.
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Controllo della sostenibilità finanziaria su 12 mesi, come richiesto dalla legge.
Che tu gestisca un piccolo stabilimento a conduzione familiare o una struttura articolata con ristorante e servizi accessori, il controllo di gestione ti aiuterà a trasformare una gestione stagionale in una vera attività d’impresa strutturata e redditizia.
Il futuro degli stabilimenti balneari passa anche dalla cultura del dato, della pianificazione e del controllo consapevole. E chi parte adesso, sarà un passo avanti domani.