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giovedì 30 Ottobre 2025

ISA 2025: guida completa all’affidabilità fiscale, regime premiale e novità CPB

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato la nuova guida ufficiale sugli ISA – Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, uno strumento ormai cruciale per la valutazione del comportamento fiscale di imprese e professionisti. L’aggiornamento, datato luglio 2025, fa luce su diversi aspetti fondamentali: come si applicano gli indici, quali sono le cause di esclusione, come funziona il regime premiale per i contribuenti più affidabili, e infine le modalità di compilazione e invio del Modello ISA.

Gli ISA sono stati introdotti dal Decreto Legge n. 50/2017, in sostituzione degli storici studi di settore, con un obiettivo preciso: premiare i soggetti economicamente coerenti e fiscalmente trasparenti attraverso un sistema oggettivo e automatizzato. A ogni contribuente viene attribuito un punteggio di affidabilità fiscale da 1 a 10, che può influenzare in modo significativo il suo rapporto con il Fisco.

Chi raggiunge un determinato livello di affidabilità può infatti accedere a vantaggi concreti, tra cui l’esclusione da alcuni tipi di accertamenti, la riduzione dei termini di accertamento, e una corsia preferenziale per i rimborsi IVA. Tuttavia, per ottenere questi benefici, è fondamentale conoscere le regole in dettaglio e verificare puntualmente i criteri aggiornati.

In questo articolo analizzeremo le novità introdotte, le regole base di funzionamento, e soprattutto come trasformare l’affidabilità fiscale in un vantaggio strategico e in risparmio fiscale reale.

Come funziona e cosa cambia

L’introduzione degli ISA – Indici Sintetici di Affidabilità fiscale ha rappresentato un cambio di paradigma per la gestione dei rapporti tra contribuenti e Amministrazione finanziaria. Secondo quanto riportato nella guida ADE aggiornata a luglio 2025, gli ISA nascono con un doppio obiettivo: da un lato favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e dall’altro incentivare una maggiore collaborazione e trasparenza tra Fisco e contribuenti.

Il cuore del sistema ISA è una metodologia complessa ma standardizzata, approvata ogni anno tramite Decreto Ministeriale. Questa si basa sull’analisi di una pluralità di indicatori elementari, che vengono suddivisi in due macro-categorie:

  • Indicatori elementari di affidabilità, che valutano la regolarità e coerenza dei dati dichiarati;

  • Indicatori elementari di anomalia, che segnalano eventuali comportamenti fiscali atipici o incoerenti.

Dalla media di questi indicatori nasce il punteggio ISA, espresso su una scala da 1 a 10: più alto è il punteggio, maggiore è la reputazione fiscale del contribuente. Questo punteggio non ha solo valore informativo, ma può tradursi in benefici concreti come esclusione da accertamenti, priorità nei rimborsi fiscali o riduzione dei termini di verifica.

A garantire l’equità e l’efficacia degli ISA, è stata istituita anche una Commissione di Esperti, composta da rappresentanti del MEF, dell’Agenzia delle Entrate e delle categorie professionali, con il compito di verificare la capacità degli indici di rappresentare fedelmente le diverse realtà economiche.

La nuova guida ADE è articolata in sette capitoli, che vanno dalle regole generali all’uso del software “Il Tuo ISA CPB”, fino ai riferimenti normativi e prassi aggiornate.

ISA e CPB

Un’importante novità collegata agli ISA è rappresentata dal Concordato Preventivo Biennale (CPB), introdotto dal D.lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, con l’obiettivo di rafforzare l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. Il CPB consente ai contribuenti di concordare preventivamente con il Fisco il reddito imponibile per due anni (2025 e 2026), ottenendo così maggiore certezza fiscale e una semplificazione del rapporto con l’Amministrazione.

Possono aderire al CPB tutti i soggetti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA), così come previsto dall’art. 9-bis del D.L. 50/2017. L’adesione deve avvenire per via telematica tramite il Modello CPB 2025/2026, approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate il 9 aprile 2025.

Esistono due modalità per aderire:

  • Invio congiunto al modello ISA (riferito al periodo d’imposta 2024), allegandolo alla dichiarazione dei redditi (modello Redditi 2025);

  • Invio autonomo, tramite il solo frontespizio del modello Redditi 2025, selezionando la voce “Comunicazione CPB” con il codice 1 (“Adesione”). Questa modalità ha esclusiva funzione comunicativa, senza valore dichiarativo.

In entrambi i casi, l’adesione richiede l’utilizzo del software ufficiale dell’Agenzia, nella sezione “Compila”. È necessario selezionare il modello ISA-CPB, compilare i campi richiesti e confermare l’accettazione della proposta. A seconda del tipo di invio, cambiano le istruzioni operative finali, che prevedono la trasmissione attraverso i comandi “Invia” e “Trasferisci”.

Il CPB rappresenta quindi un’opportunità concreta di pianificazione fiscale anticipata, ma richiede precisione nella compilazione e attenzione ai termini.

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Regime premiale ISA

Uno degli elementi più interessanti del sistema ISA è rappresentato dal regime premiale: un insieme di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative destinate ai contribuenti che raggiungono un elevato livello di affidabilità fiscale. La guida dell’Agenzia delle Entrate evidenzia come questi benefici non siano accessori, ma costituiscano una leva strategica per le imprese e i professionisti che mantengono comportamenti coerenti e trasparenti nei confronti del Fisco.

In particolare, i vantaggi si attivano per chi ottiene un punteggio ISA pari almeno a 8 (in alcuni casi cumulativi o per singoli periodi anche 8,5 o 9), e comprendono:

  • Esclusione o limitazione dei controlli fiscali, come gli accertamenti di tipo analitico-presuntivo o sintetico;

  • Esclusione dall’applicazione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta fino a 50.000 euro (IVA) o 20.000 euro (altri tributi);

  • Riduzione dei termini di accertamento, con la decadenza anticipata a tre anni invece dei canonici cinque;

  • Accesso prioritario ai rimborsi IVA, con tempi più rapidi e senza necessità di garanzie in molti casi;

  • Esclusione dalla disciplina delle società non operative (cosiddette società di comodo), se il punteggio è particolarmente elevato.

Tutti questi benefici rendono evidente l’importanza strategica di mantenere un buon profilo ISA, che non solo migliora la reputazione fiscale del contribuente, ma consente anche ottimizzazioni economiche e gestionali tangibili. Inoltre, con l’integrazione del CPB, i vantaggi possono ulteriormente ampliarsi.

Per questo è cruciale monitorare e migliorare il proprio punteggio ISA ogni anno, valutando attentamente i parametri che lo influenzano.

Strategie e consigli utili

Il punteggio ISA non è un dato fisso: può variare ogni anno in base ai dati comunicati dal contribuente e ai parametri individuati dall’Agenzia delle Entrate. Migliorare il proprio punteggio è quindi possibile, e soprattutto conveniente, se si vuole accedere ai benefici del regime premiale. Ma come si può agire concretamente per aumentare l’indice di affidabilità fiscale?

La prima regola è la corretta e coerente compilazione del modello ISA, evitando errori formali, incongruenze e dati mancanti. Ogni omissione o anomalia può compromettere il calcolo finale. È quindi essenziale fare uso del software “Il Tuo ISA – CPB”, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che consente di visualizzare il punteggio stimato in tempo reale sulla base dei dati dichiarati e dei dati precalcolati.

In secondo luogo, è importante analizzare gli indicatori elementari di anomalia: questi sono veri e propri segnali di allerta per il Fisco e possono abbassare drasticamente il punteggio ISA. Ad esempio, una redditività troppo bassa rispetto al settore di appartenenza o un’eccessiva rotazione di personale potrebbero essere viste come anomalie.

Infine, può essere utile:

  • Adeguare i ricavi dichiarati al valore di affidabilità minimo richiesto, nei casi previsti;

  • Effettuare un’autovalutazione preventiva con l’aiuto del proprio commercialista;

  • Verificare la coerenza tra le varie dichiarazioni fiscali (Redditi, IVA, ISA);

  • Studiare il proprio settore di riferimento, confrontando i propri dati con quelli standard pubblicati dall’Agenzia.

In definitiva, migliorare il punteggio ISA significa non solo avere meno problemi col Fisco, ma anche costruire una reputazione fiscale solida e spendibile nel tempo, anche in ottica di accesso al credito o bandi pubblici.

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Il software “Il Tuo ISA – CPB”

Per compilare correttamente gli ISA e valutare la propria posizione fiscale, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti e dei loro intermediari il software ufficiale “Il Tuo ISA – CPB”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia. Questo strumento non solo consente la trasmissione telematica dei modelli, ma rappresenta anche un vero e proprio simulatore di affidabilità fiscale, basato sui dati dichiarati e su quelli precalcolati.

I dati precalcolati sono informazioni in possesso dell’Amministrazione finanziaria, estratte dalle banche dati ufficiali, che riguardano ad esempio:

  • Fatturati degli anni precedenti,

  • Andamento settoriale,

  • Dati anagrafici e fiscali del contribuente,

  • Indici di coerenza e anomalia.

Questi dati vengono resi disponibili nel “Cassetto fiscale” e possono essere scaricati sia dal contribuente che dal professionista abilitato. La loro corretta integrazione è fondamentale perché il software calcoli un punteggio ISA realistico e aggiornato, utile anche per decidere l’eventuale adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB).

Durante la compilazione, il software consente di visualizzare in tempo reale gli effetti delle modifiche sui parametri ISA, e quindi di ottimizzare le scelte prima dell’invio definitivo. È inoltre possibile simulare l’accettazione del reddito proposto dal CPB e verificarne la sostenibilità.

L’utilizzo del software “Il Tuo ISA – CPB” non è solo un obbligo tecnico, ma una scelta strategica per tutti coloro che vogliono ottenere un profilo fiscale affidabile, ridurre i rischi di accertamento e sfruttare al massimo i vantaggi premiali previsti dalla normativa.

La guida ADE 2025

La nuova guida dell’Agenzia delle Entrate sugli ISA, aggiornata a luglio 2025, si configura come un documento di riferimento completo e dettagliato. Strutturata in sette capitoli, la guida accompagna il contribuente (e il professionista) in un percorso tecnico ma chiaro, che va dalla spiegazione degli indici alla loro concreta applicazione, fino all’uso del software e ai riferimenti normativi aggiornati.

I capitoli I e II sono dedicati alla definizione degli ISA come strumento di riscontro per l’affidabilità fiscale. Viene descritto il funzionamento degli indicatori elementari – di affidabilità e di anomalia – e spiegato come questi, combinati, generino il punteggio da 1 a 10. Si sottolinea anche il valore “premiale” attribuito agli indici più alti.

Il capitolo III approfondisce i vantaggi fiscali per i soggetti più affidabili, inclusi i criteri per migliorare il punteggio. Qui vengono illustrati in dettaglio gli effetti delle soglie ISA raggiunte (es. esclusione da accertamenti o semplificazioni sui crediti).

Il capitolo IV si concentra invece sulla modulistica e le istruzioni di compilazione, integrando le modifiche introdotte dalla nuova classificazione ATECO 2025, in vigore dal 1° aprile 2025. Questo è un passaggio cruciale per la corretta attribuzione del codice attività e per evitare errori formali che possono compromettere il calcolo del punteggio.

Il capitolo V è dedicato all’utilizzo del software “Il Tuo ISA – CPB”, mentre il capitolo VI tratta il tema del Concordato Preventivo Biennale. Infine, il capitolo VII raccoglie tutti i riferimenti normativi e di prassi necessari per orientarsi tra leggi, decreti e circolari in materia di ISA.

Cause di esclusione dagli ISA

Sebbene gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) rappresentino uno strumento ormai centrale per la valutazione dei contribuenti, non tutti sono obbligati ad applicarli. La guida ADE 2025 specifica chiaramente le cause di esclusione previste dalla normativa, elencando tutte le situazioni che rendono inapplicabili gli ISA per uno o più periodi d’imposta.

Tra le principali cause di esclusione, troviamo:

  • Inizio o cessazione dell’attività nel corso del periodo d’imposta;

  • Applicazione di un regime forfettario o di vantaggio (es. Regime Forfettario ex Legge 190/2014);

  • Dati non congruenti o incoerenti con le caratteristiche previste dal modello ISA;

  • Condizione di non normale svolgimento dell’attività (es. imprese in liquidazione, in procedure concorsuali, o soggette a eventi straordinari);

  • Superamento di specifiche soglie di ricavi o compensi (attualmente fissate a 5.164.569 euro);

  • Svolgimento di attività economiche non ricomprese nei gruppi omogenei definiti dagli ISA.

Anche chi ha optato per il regime del Consolidato Fiscale o per la trasparenza fiscale tra società può risultare escluso, in base a condizioni tecniche specifiche.

È fondamentale precisare che l’esclusione dagli ISA non comporta automaticamente esonero da controlli fiscali, ma solo la non applicazione del punteggio e dei relativi effetti premiali. Tuttavia, anche i contribuenti esclusi possono trovarsi nella condizione di dover compilare il modello ISA in modo parziale, ad esempio ai fini statistici o di verifica automatica.

Per evitare errori, è sempre consigliabile verificare le istruzioni specifiche del proprio codice ATECO, consultando il quadro riepilogativo degli ISA applicabili e confrontandosi con il proprio commercialista di fiducia.

Conclusione

Il sistema ISA si conferma uno strumento cardine nel rapporto tra contribuente e Fisco, sempre più orientato alla collaborazione e alla trasparenza. La nuova guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata a luglio 2025 fornisce un quadro completo e operativo su come applicare correttamente gli indici, sfruttando i benefici premiali per i soggetti più affidabili.

Abbiamo visto che ottenere un buon punteggio ISA, pari ad almeno 8, consente di accedere a vantaggi fiscali concreti: riduzione dei controlli, semplificazioni sui rimborsi IVA, decadenza anticipata dai termini di accertamento e molto altro. In parallelo, l’introduzione del Concordato Preventivo Biennale (CPB) offre la possibilità di concordare in anticipo i redditi, con maggiore certezza e stabilità per imprese e professionisti.

Tuttavia, per ottenere questi vantaggi è fondamentale:

  • Comprendere a fondo le regole ISA,

  • Utilizzare correttamente il software “Il Tuo ISA – CPB”,

  • Fare attenzione ai dati precalcolati,

  • Evitare errori in fase di compilazione e invio,

  • Monitorare le cause di esclusione e aggiornarsi su ATECO e normative correlate.

Gli ISA non vanno quindi visti come un semplice adempimento, ma come una leva strategica di pianificazione fiscale. L’affidabilità fiscale diventa un asset aziendale, capace di generare risparmio, sicurezza e credibilità. Ecco perché è indispensabile affrontare la compilazione del modello ISA con il supporto di un commercialista esperto, in grado di leggere i dati, interpretarli e trasformarli in vantaggi reali.

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