9.1 C
Rome
giovedì 30 Ottobre 2025

Conto Termico 3.0: tutte le novità del decreto MASE 2025 per privati, imprese, PA ed enti del Terzo Settore

Negli ultimi anni, l’efficienza energetica è diventata una priorità per famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni. In questo contesto, il Conto Termico 3.0, presentato con il nuovo decreto del MASE del 4 agosto, rappresenta una riforma strategica degli incentivi pubblici dedicati alla riqualificazione energetica degli edifici e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Si tratta dell’evoluzione del precedente Conto Termico 2.0, che ha accompagnato migliaia di interventi negli ultimi anni. Il nuovo schema punta a semplificare le procedure, aumentare l’efficacia degli incentivi e includere nuovi soggetti beneficiari, con un occhio di riguardo agli enti del terzo settore.

Ma cosa cambia davvero? Chi potrà beneficiare degli incentivi? E come accedervi in modo rapido e sicuro?

In questo articolo analizziamo nel dettaglio tutte le novità introdotte dal decreto, con un taglio pratico e aggiornato alle esigenze di oggi, sia in ambito privato che pubblico. Se ti stai chiedendo come risparmiare legalmente su interventi di riqualificazione energetica, il Conto Termico 3.0 potrebbe essere la risposta giusta.

Conto Termico 3.0

Con l’approvazione in Conferenza Unificata, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha ufficialmente adottato il decreto che dà il via al Conto Termico 3.0, aggiornando in modo significativo il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, sia in ambito pubblico che privato. Il nuovo provvedimento, atteso da tempo, punta a sostenere in modo più efficace gli interventi che mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e a promuovere la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il decreto, annunciato formalmente con il comunicato del 5 agosto 2025, prevede una dotazione finanziaria pari a 900 milioni di euro l’anno, suddivisi tra 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni per i soggetti privati, inclusi privati cittadini ed enti del Terzo Settore. Un elemento di grande rilievo è proprio l’equiparazione degli enti del Terzo Settore alle Pubbliche Amministrazioni, che amplia notevolmente la platea dei beneficiari.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin, in sede di presentazione del provvedimento, ha sottolineato come questa riforma “renda più semplice, accessibile ed efficace uno strumento già apprezzato da amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini”. In quest’ottica, il decreto semplifica l’accesso agli incentivi, aggiorna le tipologie di interventi ammissibili e rimodula le spese agevolabili, tenendo conto dell’evoluzione tecnologica e dell’aumento dei costi di mercato.

Cos’è e quali sono i suoi obiettivi

Il Conto Termico 3.0, introdotto ufficialmente con il Decreto MASE del 4 agosto 2025, rappresenta l’evoluzione normativa del sistema di incentivi destinati agli interventi di piccole dimensioni per il risparmio energetico e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. L’obiettivo del nuovo decreto è duplice: da un lato promuovere la decarbonizzazione del settore edilizio, in linea con le direttive europee e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC); dall’altro rendere più semplice e flessibile l’accesso agli incentivi per una platea sempre più ampia di soggetti, compresi privati, imprese, pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore.

La norma si fonda su principi chiave quali la semplificazione burocratica, l’efficacia operativa, la diversificazione degli interventi ammessi e l’aggiornamento tecnologico, con una particolare attenzione alla coerenza con l’art. 10, comma 1, lettere b) e c), del D.Lgs. 199/2021, che delinea i requisiti per il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di energie rinnovabili.

Il nuovo decreto ha una struttura articolata, composta da circa cinquanta pagine, e stabilisce le regole per l’accesso agli incentivi suddividendole in quattro grandi categorie:

  • Interventi per l’efficienza energetica negli edifici;

  • Produzione di energia termica da fonti rinnovabili;

  • Disposizioni comuni applicabili a tutti i soggetti;

  • Disposizioni specifiche riservate alle imprese.

Il meccanismo sarà soggetto ad aggiornamenti periodici, tramite nuovi decreti del MASE, da adottarsi previa intesa con la Conferenza Unificata, garantendo così un costante allineamento con l’evoluzione normativa e tecnologica.

Conto Termico 3.0: tutte le novità - Commercialista.it

Efficienza energetica

Una delle aree centrali del Conto Termico 3.0 riguarda gli interventi di piccole dimensioni volti all’incremento dell’efficienza energetica negli edifici. Questi interventi sono regolati dall’articolo 5 del decreto del 4 agosto 2025, che stabilisce in modo preciso chi può accedere agli incentivi previsti dalla misura.

I beneficiari ammessi a questo tipo di incentivo sono:

  • Le Pubbliche Amministrazioni, senza limitazioni di destinazione d’uso dell’edificio;

  • I soggetti privati, ma solo se l’intervento è realizzato su edifici appartenenti all’ambito terziario, come specificato all’articolo 2, lettera b) del decreto. L’ambito terziario include edifici utilizzati per attività commerciali, direzionali, ricettive, scolastiche, sportive, e altre non residenziali.

Un aspetto particolarmente innovativo introdotto dal decreto riguarda l’equiparazione degli enti del Terzo Settore alle Pubbliche Amministrazioni. In particolare, sono ammessi agli incentivi anche gli enti del terzo settore che non svolgono attività economiche, come definito all’articolo 2, lettera n), rendendo la misura più inclusiva verso soggetti no-profit impegnati in ambiti sociali, culturali e assistenziali.

Questa apertura rappresenta un passaggio importante per la transizione energetica, poiché consente anche a realtà più piccole o meno strutturate di accedere a fondi statali per migliorare la sostenibilità energetica degli edifici da esse gestiti.

Spese ammissibili 

Il Conto Termico 3.0 riconosce incentivi economici per una vasta gamma di interventi volti all’efficientamento energetico di edifici esistenti, comprese parti di edificio e singole unità immobiliari. Il requisito fondamentale è che tali edifici siano già dotati di un impianto di climatizzazione, a conferma della volontà del legislatore di promuovere interventi migliorativi su strutture operative.

Gli interventi ammessi riguardano principalmente:

  • Isolamento termico delle superfici opache (muri, tetti, pavimenti) che racchiudono il volume climatizzato, anche con l’installazione integrata di sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC);

  • Sostituzione degli infissi e delle chiusure trasparenti per migliorare l’isolamento e ridurre la dispersione termica;

  • Installazione di schermature solari, ombreggianti e sistemi di filtraggio solare (fissi o mobili), per superfici vetrate esposte da Est-sud-est a Ovest;

  • Trasformazione degli edifici in NZEB, ovvero “edifici a energia quasi zero”, secondo le direttive europee in materia di sostenibilità;

  • Sostituzione dei sistemi di illuminazione interni ed esterni con soluzioni ad alta efficienza energetica;

  • Implementazione di sistemi di building automation, come termoregolazione, contabilizzazione del calore e gestione integrata degli impianti;

  • Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, anche aperte al pubblico, purché abbinate alla sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore elettriche;

  • Installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, anch’essi subordinati alla sostituzione dell’impianto termico tradizionale con pompe di calore.

Questa integrazione tra efficienza energetica e mobilità sostenibile rappresenta una grande opportunità per ridurre i consumi e accedere a contributi fino al 100%, in alcuni casi.

Regole generali e modalità di accesso

Il Conto Termico 3.0 stabilisce una serie di regole comuni valide per tutte le tipologie di interventi incentivabili, con particolare attenzione ai limiti di spesa e alle modalità operative di presentazione delle domande. In base all’articolo 17 del decreto, l’incentivo massimo erogabile non può superare il 65% delle spese sostenute, salvo alcune importanti eccezioni.

In particolare, per gli interventi realizzati su edifici pubblici situati in comuni con meno di 15.000 abitanti, nonché per scuole, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, è previsto un incentivo fino al 100% delle spese ammissibili. Tuttavia, tale incentivo resta comunque vincolato ai limiti per unità di potenza e unità di superficie, così come ai massimali previsti dal decreto.

Gli interventi previsti dagli articoli 5 e 8 (efficienza energetica e rinnovabili) sono incentivati tramite rate annuali costanti, secondo la durata stabilita nella Tabella 1 del decreto. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è il soggetto incaricato della gestione del meccanismo, e le richieste vanno presentate esclusivamente tramite il portale Portaltermico.

Sono previste due modalità alternative di accesso:

  • Accesso diretto: entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento;

  • Prenotazione: riservata a PA e soggetti assimilati, anche tramite ESCO, con presentazione preventiva della scheda-domanda e documentazione specifica (diagnosi energetica, contratti, atti amministrativi, verbali di consegna lavori, ecc.).

Conto Termico 3.0: tutte le novità - Commercialista.it

Tutte le regole per le imprese

Il nuovo Conto Termico 3.0 introduce un quadro di regole specifiche anche per le imprese, con incentivi dedicati agli interventi di efficienza energetica, a condizione che garantiscano una riduzione reale dei consumi. In particolare, gli interventi devono generare una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 10% rispetto alla situazione pre-intervento. Se si tratta di un multi-intervento, la soglia sale al 20%.

La verifica di tali risultati deve essere documentata tramite Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post intervento, rilasciato da tecnico abilitato sotto forma di dichiarazione asseverata.

Importante: sono esclusi dagli incentivi tutti gli interventi che prevedano l’uso di combustibili fossili, inclusi quelli a gas naturale.

Inoltre, per poter accedere agli aiuti, le imprese devono presentare una richiesta preliminare prima dell’avvio dei lavori, contenente informazioni dettagliate su:

  • nome e dimensioni dell’impresa;

  • descrizione del progetto e date previste;

  • ubicazione e costi;

  • forma e importo del finanziamento pubblico richiesto.

Sono previste deroghe solo per aziende agricole e imprese forestali, che possono installare impianti a biomassa per il riscaldamento delle serre, fabbricati rurali o per l’immissione in reti di teleriscaldamento, anche con sistemi ibridi.

Tra le spese ammissibili, per PMI sono inclusi anche i costi per la redazione degli APE ante e post intervento. Restano escluse le imprese in difficoltà finanziaria o coinvolte in procedimenti UE per il recupero di aiuti di Stato illegittimi.

Conclusione

Il Conto Termico 3.0 si conferma uno strumento fondamentale per la transizione energetica del Paese, in grado di offrire incentivi concreti e sostanziosi a una platea molto ampia di beneficiari: Pubbliche Amministrazioni, soggetti privati, enti del Terzo Settore e imprese. Le novità introdotte con il decreto MASE del 4 agosto 2025, come la semplificazione delle procedure, l’estensione ai non profit, l’integrazione con impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica, rappresentano un passo in avanti decisivo per la diffusione della cultura dell’efficienza energetica.

Tuttavia, come spesso accade con gli incentivi pubblici, la corretta interpretazione delle regole, la preparazione della documentazione e il rispetto delle tempistiche sono elementi fondamentali per non perdere l’accesso ai contributi. Per le imprese, in particolare, le condizioni sono più restrittive e richiedono una pianificazione accurata e il supporto di professionisti qualificati.

Chi intende usufruire del Conto Termico 3.0 deve quindi agire in modo tempestivo, informarsi adeguatamente e soprattutto farsi assistere da esperti del settore. Il nostro studio è pronto a supportare PA, aziende e soggetti privati in ogni fase del processo, dalla verifica dei requisiti alla compilazione della domanda, fino alla rendicontazione finale.

Investire nell’efficienza oggi significa risparmiare domani, migliorando al contempo la qualità della vita e il valore degli immobili.

RICHIEDI UNA CONSULENZA AI NOSTRI PROFESSIONISTI

Abbiamo tutte le risorse necessarie per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
Non esitare, contatta i nostri professionisti oggi stesso per vedere come possiamo aiutarti.
Oppure scrivici all'email info@commercialista.it

Iscriviti alla Newsletter

Privacy

Focus Approfondimenti

Altri Articoli

Iscriviti

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sul mondo delle normative e legge per il fisco e tributi!

No grazie!