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mercoledì 3 Dicembre 2025

Conto Termico 3.0: guida completa agli incentivi per privati, imprese e PA dal 25 dicembre 2025

Dal 25 dicembre 2025, entra ufficialmente in vigore il Conto Termico 3.0, una misura attesa da tempo per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Destinato a privati, pubbliche amministrazioni e enti del terzo settore, questo nuovo incentivo si propone come una versione potenziata e più accessibile del precedente Conto Termico 2.0, con un’attenzione particolare alla semplificazione delle procedure e all’incremento dei massimali di spesa ammessi.

Il tema è particolarmente rilevante perché unisce risparmio energetico, vantaggi economici e benefici fiscali. In un periodo in cui i costi dell’energia e le spese di gestione degli immobili sono in continua crescita, poter contare su un incentivo rapido, diretto e cumulabile con altre misure rappresenta un’opportunità concreta per famiglie, enti e amministrazioni locali. Ma come funziona il nuovo Conto Termico 3.0? Chi può accedervi? E soprattutto, come si presenta la domanda?

In questo articolo analizzeremo passo dopo passo chi può beneficiare dell’incentivo, quali sono gli interventi ammessi, come fare domanda, i vantaggi economici e fiscali, le novità introdotte rispetto alla versione precedente, normativa e riferimenti ufficiali.

Cos’è 

Il Conto Termico 3.0 rappresenta la nuova misura di incentivazione prevista dal Decreto 7 agosto 2025, pensata per sostenere gli interventi di piccole dimensioni finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il provvedimento aggiorna l’attuale Conto Termico 2.0 secondo principi di semplificazione, efficacia e innovazione tecnologica, rispondendo agli obiettivi ambientali indicati nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Il nuovo schema di incentivi entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, esattamente 90 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, come previsto dall’articolo 31 del decreto. Fino a quella data, le domande per gli incentivi continueranno a essere regolate dal precedente Conto Termico 2.0, in base al DM 16 febbraio 2016.

Il Conto Termico 3.0 punta in particolare a stimolare la decarbonizzazione del settore civile, offrendo incentivi economici a pubbliche amministrazioni, privati cittadini ed enti del Terzo Settore. È previsto un aggiornamento periodico del meccanismo, che sarà definito con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, d’intesa con la Conferenza Unificata.

I soggetti beneficiari possono accedere a due principali categorie di interventi:

  • Efficienza energetica degli edifici (es. isolamento termico, infissi, illuminazione, domotica, ricarica veicoli elettrici, fotovoltaico e accumulo)

  • Produzione di energia termica da fonti rinnovabili (es. sostituzione caldaie, solare termico)

È importante notare che per i privati, gli interventi incentivati riguardano solo la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, e non l’efficientamento degli edifici residenziali. Diversamente, per le PA e gli enti del Terzo Settore, entrambi i tipi di intervento sono incentivabili su edifici residenziali e non.

Chi può accedere 

Il Conto Termico 3.0, in vigore dal 25 dicembre 2025, introduce importanti novità anche in termini di platea di beneficiari per quanto riguarda gli interventi di efficienza energetica sugli edifici, limitatamente a quelli di piccole dimensioni, come previsto dall’articolo 5 del decreto attuativo.

Sono ammessi ai benefici:

  • Le amministrazioni pubbliche, comprese le scuole, gli enti locali e le strutture della sanità pubblica.

  • Gli enti del Terzo Settore, assimilati alle amministrazioni pubbliche solo se non svolgono attività economica. Questo passaggio è fondamentale: solo le organizzazioni non lucrative, come associazioni riconosciute o fondazioni che operano senza finalità commerciali, possono beneficiare dell’incentivo su edifici pubblici o assimilabili.

  • I soggetti privati, esclusivamente per immobili appartenenti all’ambito terziario, come previsto dall’art. 2, lettera b del decreto. In pratica, possono accedere agli incentivi per interventi di efficienza energetica le imprese o professionisti che operano in edifici adibiti ad attività terziarie (uffici, negozi, studi professionali, alberghi, ecc.), ma non su edifici residenziali.

Resta quindi escluso, per i privati cittadini, il diritto a ricevere incentivi per il miglioramento energetico degli edifici a uso abitativo. Una distinzione importante, che rende il Conto Termico 3.0 più orientato al settore pubblico e produttivo, almeno per questa categoria di interventi.

Questa differenziazione permette di concentrare le risorse pubbliche su interventi strategici, promuovendo la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e produttivo, con effetti positivi sull’ambiente e sull’economia.

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Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 consente di accedere a un sistema di incentivi economici diretti per una vasta gamma di interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti, parti di edifici o singole unità immobiliari, a condizione che siano dotati di impianto di climatizzazione invernale. Le spese ammissibili sono ben definite dal decreto e coprono sia le tecnologie più tradizionali che le soluzioni innovative orientate all’automazione e alla sostenibilità.

Gli interventi incentivabili comprendono:

  • Isolamento termico delle superfici opache (muri, tetti, solai) che delimitano il volume climatizzato, anche con l’eventuale installazione di ventilazione meccanica controllata (VMC).

  • Sostituzione di infissi e finestre (chiusure trasparenti) che confinano con l’ambiente climatizzato.

  • Installazione di schermature solari (fisse o mobili, non trasportabili) su finestre esposte da Est-Sud-Est a Ovest, utili per ridurre il surriscaldamento estivo e migliorare il comfort termico.

  • Trasformazione dell’edificio in edificio a energia quasi zero (nZEB), secondo le normative europee.

  • Sostituzione degli impianti di illuminazione interni ed esterni con sistemi ad alta efficienza.

  • Installazione di sistemi di building automation, compresi termoregolazione, contabilizzazione del calore e gestione intelligente dei consumi energetici.

  • Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, anche ad uso pubblico, ma solo se abbinate alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione con uno dotato di pompa di calore elettrica.

  • Impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, sempre a condizione che siano installati insieme alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con pompa di calore elettrica.

Questa struttura di spese incentivate riflette un approccio integrato alla riqualificazione energetica, dove l’obiettivo non è solo risparmiare energia, ma anche favorire la digitalizzazione degli edifici e l’integrazione con la mobilità elettrica.

Regole, limiti e modalità di accesso 

Il nuovo Conto Termico 3.0, che entrerà in vigore il 25 dicembre 2025, introduce regole precise e uniformi per l’accesso agli incentivi economici. Tali regole riguardano sia i limiti di spesa ammissibili che le modalità operative per la presentazione della domanda.

Quanto si può ottenere: massimali e deroghe

In linea generale, l’incentivo non può superare il 65% delle spese sostenute dal soggetto responsabile per l’intervento. Tuttavia, è prevista un’importante deroga per i comuni con meno di 15.000 abitanti e per gli edifici pubblici di ogni categoria catastale (ai sensi dell’art. 48-ter del DL 104/2020): in questi casi, l’incentivo può arrivare fino al 100% delle spese ammissibili, rispettando comunque i limiti previsti per potenza, superficie e importo massimo per ciascun intervento.

Modalità di erogazione degli incentivi

Gli interventi ammessi vengono incentivati attraverso rate annuali costanti, secondo quanto indicato nella Tabella 1 del decreto e negli allegati tecnici. Questo sistema garantisce una distribuzione equa degli importi nel tempo e consente una gestione più sostenibile delle risorse pubbliche.

Come presentare la domanda

Per accedere agli incentivi, il soggetto responsabile deve utilizzare esclusivamente il Portaltermico del GSE, compilando l’apposita scheda-domanda online. Sono previste due modalità di accesso:

  1. Accesso diretto: la domanda va presentata entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento. Sono previste deroghe sui tempi di pagamento, soprattutto per i soggetti privati, purché l’ultima quota versata copra almeno il 10% dell’intero importo dell’intervento.

  2. Prenotazione dell’incentivo: riservata a PA ed enti equivalenti. Può essere richiesta prima dell’inizio dei lavori, se:

    • esiste una diagnosi energetica con un atto amministrativo che attesti l’impegno a eseguire l’intervento;

    • è stato stipulato un contratto di prestazione energetica con una ESCO (Energy Service Company);

    • è stato assegnato l’appalto dei lavori, corredato dal verbale di consegna redatto dal direttore dei lavori.

La prenotazione è uno strumento fondamentale per garantire certezza di accesso al finanziamento prima dell’avvio dell’intervento, molto utile soprattutto per enti pubblici con vincoli di bilancio.

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Misure per le imprese 

Il Conto Termico 3.0 introduce una serie di misure dedicate in modo specifico alle imprese, con l’obiettivo di incentivare interventi reali ed efficaci di efficientamento energetico. Le aziende, per accedere ai contributi, devono dimostrare un concreto risparmio di energia primaria, misurabile e certificato.

Condizioni per ottenere l’incentivo

Per essere ammessi, gli interventi devono garantire una riduzione dei consumi di energia primaria pari ad almeno:

  • 10% per singoli interventi;

  • 20% in caso di multi-intervento.

Il miglioramento delle prestazioni deve essere dimostrato attraverso due Attestati di Prestazione Energetica (APE) – uno ante intervento e uno post intervento – redatti da un tecnico abilitato con dichiarazione asseverata.

Sono esclusi dagli incentivi tutti gli interventi che prevedano l’uso di combustibili fossili, incluso il gas naturale, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione nazionale.

Requisiti e limitazioni

Le imprese devono presentare una richiesta preliminare prima dell’avvio dei lavori, contenente:

  • Nome e dimensioni dell’impresa;

  • Descrizione dettagliata del progetto;

  • Ubicazione, cronoprogramma e costi;

  • Tipologia e importo dell’incentivo richiesto.

Inoltre, non possono beneficiare degli incentivi:

  • Le imprese in difficoltà economica (secondo le linee guida UE);

  • Le imprese soggette a ordini di recupero per incentivi dichiarati illegittimi dalla Commissione Europea.

Misure specifiche per il settore agricolo e forestale

Una deroga importante riguarda le aziende agricole e le imprese del settore forestale, per le quali sono ammessi:

  • Impianti a biomassa per climatizzazione invernale, serre, fabbricati rurali e processi produttivi;

  • Sistemi ibridi o bivalenti a pompa di calore;

  • Obbligo di contabilizzazione del calore per impianti oltre i 200 kW.

Spese ammissibili per le imprese

  • Sono finanziabili solo i costi direttamente connessi al miglioramento energetico o ambientale.

  • Per PMI, sono ammessi anche i costi per la redazione degli APE.

  • Il GSE pubblicherà un elenco dettagliato delle spese ammissibili nelle Regole Applicative.

Queste disposizioni mirano a garantire che l’incentivo sia effettivamente rivolto a interventi che generano un risparmio energetico concreto e misurabile, con l’obiettivo di supportare la transizione energetica anche nel comparto industriale.

Vantaggi fiscali

Il Conto Termico 3.0 non rappresenta solo un incentivo tecnico per la riqualificazione energetica, ma è anche una leva economica e fiscale strategica per imprese, pubbliche amministrazioni e soggetti del Terzo Settore. I vantaggi concreti si misurano sotto diversi aspetti: riduzione dei costi, maggiore efficienza e sostenibilità ambientale.

Vantaggi economici immediati

A differenza di altri bonus fiscali, il Conto Termico offre contributi diretti erogati in tempi certi dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), spesso entro 90-120 giorni dalla presentazione della domanda. Questo consente una liquidità immediata per sostenere l’investimento, evitando di dover attendere detrazioni su più anni.

  • Gli incentivi possono arrivare fino al 65% delle spese sostenute, e in alcuni casi al 100% per i comuni sotto i 15.000 abitanti o per specifici edifici pubblici.

  • È cumulabile con altri incentivi, a patto che non si superi il costo totale dell’investimento.

Risparmio sui consumi e ritorno sull’investimento

Gli interventi ammessi, soprattutto quelli legati alla building automation, all’isolamento termico o all’installazione di impianti fotovoltaici con accumulo, consentono una riduzione consistente delle bollette. Il tempo di ritorno dell’investimento (payback period) si abbrevia sensibilmente grazie alla combinazione tra incentivo e risparmio energetico.

Benefici ambientali e competitività

Contribuendo a ridurre il fabbisogno energetico e le emissioni di CO₂, il Conto Termico 3.0 si inserisce pienamente negli obiettivi di transizione ecologica previsti dal PNIEC e dalle direttive europee sul clima.
Per le imprese, migliorare la performance ambientale significa anche accedere più facilmente a fondi europei, bandi regionali e linee di finanziamento agevolato (ESG).

Infine, la riqualificazione degli edifici migliora anche il valore immobiliare, un aspetto spesso sottovalutato ma fondamentale nel medio-lungo periodo.

Come presentare la domanda

Per accedere agli incentivi previsti dal Conto Termico 3.0, il Soggetto Responsabile deve inoltrare una domanda al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), utilizzando esclusivamente l’apposita piattaforma digitale denominata Portaltermico, già attiva per il Conto Termico 2.0 e aggiornata alle nuove disposizioni.

Portaltermico GSE: cosa serve per iniziare

Prima di accedere al portale, è necessario disporre di:

  • SPID o CNS per l’autenticazione;

  • Codice fiscale e dati anagrafici del soggetto responsabile;

  • Documentazione tecnica e amministrativa dell’intervento;

  • Copia delle fatture e delle quietanze di pagamento;

  • A.P.E. ante e post intervento (se richiesto).

La procedura è interamente digitale, e si svolge in modo guidato tramite la scheda-domanda che consente di caricare le informazioni richieste in base alla tipologia di intervento (art. 5 o 8 del decreto).

Due modalità di accesso agli incentivi

Il meccanismo prevede due opzioni distinte:

  1. Accesso diretto
    Riservato a tutti i soggetti (privati, PA, imprese). La domanda deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori, pena l’esclusione. Per i soggetti privati, è ammessa una dilazione dei pagamenti fino a 120 giorni, purché l’ultima quota versata superi il 10% della spesa complessiva.

  2. Prenotazione dell’incentivo
    Accessibile per PA ed enti assimilati, anche tramite ESCO. La prenotazione può essere presentata prima dell’inizio dei lavori, ma solo in presenza di specifica documentazione:

    • Diagnosi energetica con atto amministrativo che attesti l’impegno a realizzare gli interventi;

    • Contratto di prestazione energetica o di fornitura integrata con importi dettagliati;

    • Verbale di assegnazione dei lavori e consegna da parte del direttore dei lavori.

Una volta inoltrata la domanda, il GSE avvia la valutazione tecnico-amministrativa. Se l’esito è positivo, viene comunicata la concessione dell’incentivo e, nel caso dell’accesso diretto, parte il calendario dei pagamenti annuali, secondo le regole stabilite nel decreto e nei suoi allegati tecnici.

Conclusione

Il Conto Termico 3.0, in vigore dal 25 dicembre 2025, rappresenta un’evoluzione importante nell’ambito degli incentivi per la riqualificazione energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. A differenza di molti altri strumenti fiscali, si distingue per la rapidità di erogazione, la trasparenza delle regole e la concretezza dei vantaggi sia economici che ambientali.

Grazie a un meccanismo digitale collaudato (Portaltermico GSE) e a criteri chiari, il nuovo schema consente a pubbliche amministrazioni, imprese, enti del terzo settore e privati (per le rinnovabili) di ottenere incentivi fino al 65% per interventi che generano risparmio reale, valorizzazione immobiliare e sostenibilità ambientale.

Per i piccoli comuni, le PMI e le aziende agricole, si aprono prospettive di sviluppo concrete grazie alla possibilità di investire in impianti innovativi, building automation, illuminazione efficiente, impianti fotovoltaici con accumulo, sistemi di ricarica elettrica e molto altro.

Allo stesso tempo, l’adozione di criteri di cumulabilità e la possibilità di prenotare gli incentivi prima dell’intervento rendono il Conto Termico 3.0 un vero e proprio strumento strategico di pianificazione energetica e finanziaria.

In un contesto in cui la transizione energetica non è più una scelta ma una necessità, il Conto Termico 3.0 si presenta come un alleato fondamentale per innovare, risparmiare e rispettare l’ambiente.

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