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giovedì 30 Ottobre 2025

Concordato Preventivo Biennale 2025 e nuovo Ravvedimento Speciale: come sanare il passato e proteggere il futuro fiscale

Il 2025 porta con sé importanti novità fiscali, destinate a cambiare le strategie di contribuenti e professionisti. Tra queste spicca il nuovo Ravvedimento Speciale collegato al Concordato Preventivo Biennale (CPB), un istituto che mira a offrire certezza e semplificazione nella gestione dei rapporti fiscali con l’Agenzia delle Entrate. La possibilità di sanare eventuali irregolarità dichiarative, beneficiando di un regime fiscale agevolato, rappresenta un’opportunità interessante per chi aderisce al CPB.

L’introduzione di un nuovo Ravvedimento Speciale nasce da un’iniziativa parlamentare, seguendo l’esempio di quanto già visto nel 2023 con il ravvedimento per le violazioni dichiarative sui redditi 2021. Il provvedimento, ancora in fase di definizione, punta a replicare il successo della misura precedente, offrendo una via d’uscita meno onerosa per chi ha commesso errori od omissioni fiscali negli anni passati. Non è un condono, ma una forma di compliance collaborativa che incentiva i contribuenti a mettersi in regola evitando sanzioni pesanti.

Il nuovo Ravvedimento Speciale sarà rivolto principalmente a coloro che aderiscono al CPB e offrirà la possibilità di regolarizzare le posizioni relative alle dichiarazioni 2022 (anno d’imposta 2021) o, in alternativa, di correggere errori e omissioni in vista delle nuove scadenze dichiarative. Con una riduzione sensibile delle sanzioni e un pagamento dilazionato, si profila un’occasione da non perdere per migliorare il rapporto con il Fisco e beneficiare di maggior tranquillità fiscale.

Ravvedimento Speciale

La proposta di reintroduzione del Ravvedimento Speciale nel 2025 nasce da un emendamento del presidente della Commissione Finanze, Marco Osnato, inserito nel recente Decreto Fiscale. Questo intervento legislativo punta a replicare la formula già adottata lo scorso anno, offrendo una nuova possibilità di regolarizzazione agevolata ai contribuenti che scelgono di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB).

Nello specifico, il nuovo Ravvedimento Speciale consentirebbe ai contribuenti di sanare eventuali violazioni tributarie commesse negli anni passati, attraverso il pagamento di sanzioni forfettarie e imposte sostitutive su base ridotta. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire maggiore certezza fiscale e, dall’altro, incentivare l’adozione del CPB, strumento chiave per una pianificazione fiscale trasparente e stabile.

Secondo quanto previsto dalla nuova proposta, i contribuenti potranno regolarizzare le annualità comprese dal 2019 al 2023, mentre chi ha già aderito al CPB lo scorso anno potrà sanare anche eventuali irregolarità relative al 2023. L’accesso al Ravvedimento sarà riservato esclusivamente a chi sceglie il CPB e prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva calcolata in base al punteggio ISA del contribuente, ovvero l’indicatore sintetico di affidabilità fiscale. Maggiore è il punteggio ISA, minore sarà l’imposta da versare.

Inoltre, per ogni anno sanato, il contribuente dovrà pagare un’imposta minima di 1.000 euro, sostitutiva dell’IRPEF o dell’IRES ordinaria, da versare (in unica soluzione o prima rata) entro il 31 marzo 2026. Questa nuova edizione del Ravvedimento si configura quindi come un vero e proprio “scudo fiscale light”, capace di favorire la compliance senza penalizzare eccessivamente chi desidera mettersi in regola.

Come si calcola l’imposta sostitutiva

Uno degli elementi chiave del Ravvedimento Speciale 2025 collegato al Concordato Preventivo Biennale (CPB) è il calcolo dell’imposta sostitutiva, che consente ai contribuenti di regolarizzare le annualità precedenti versando somme agevolate rispetto alla tassazione ordinaria. La determinazione di questa imposta segue due criteri principali: il punteggio ISA del contribuente e la base imponibile formata dai redditi dichiarati negli anni interessati.

L’imposta sostitutiva si applica ai redditi già dichiarati, aumentati di una maggiorazione percentuale calcolata in base al livello di affidabilità fiscale (ISA) ottenuto dal contribuente. Più alto è il punteggio ISA, minore sarà la quota di incremento e quindi l’imposta dovuta.

Le aliquote proposte per il calcolo dell’imposta sostitutiva sono le seguenti:

  • 10% per chi ha un punteggio ISA pari o superiore a 9;

  • 12% per chi ha un punteggio compreso tra 6 e 8;

  • 15% per chi ha un punteggio inferiore a 6.

In parallelo, la maggiorazione da applicare ai redditi dichiarati ai fini della base imponibile segue questa scala crescente:

  • Maggiorazione del 5% con ISA pari a 10;

  • 10% con ISA tra 8 e 10;

  • 20% con ISA tra 6 e 8;

  • 30% con ISA tra 4 e 6;

  • 40% con ISA tra 3 e 4;

  • 50% con ISA inferiore a 3.

Questo meccanismo premia i contribuenti più affidabili con aliquote più basse e penalizza in misura crescente chi presenta indici di affidabilità inferiori, creando così un sistema graduale e meritocratico. L’imposta minima da versare resta comunque fissata a 1.000 euro per ciascuna annualità, garantendo uniformità e semplicità di applicazione.

CPB 2025 e Nuovo Ravvedimento Speciale- Commercialista.it

Vantaggi fiscali

Il nuovo Ravvedimento Speciale 2025, legato al Concordato Preventivo Biennale (CPB), offre una serie di vantaggi fiscali concreti e opportunità strategiche per i contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione con il Fisco. Prima di tutto, il meccanismo consente di ridurre sensibilmente le sanzioni, applicando imposte sostitutive più leggere rispetto ai regimi ordinari, e al tempo stesso di azzerare il rischio di accertamenti tributari per le annualità oggetto di regolarizzazione.

Questa misura rappresenta un potente incentivo alla compliance fiscale, premiando i contribuenti che scelgono la trasparenza e la collaborazione con il Fisco. Aderire al Ravvedimento permette di beneficiare di una pianificazione fiscale stabile e certa per due anni, grazie al CPB, evitando così l’incertezza legata a possibili verifiche e contestazioni future. Il sistema di aliquote e maggiorazioni legato ai punteggi ISA introduce inoltre un elemento di meritocrazia fiscale, incoraggiando le imprese e i professionisti a migliorare costantemente la propria affidabilità.

Dal punto di vista operativo, il pagamento dilazionato — con la possibilità di versare in un’unica rata o in più rate entro il 31 marzo 2026 — offre anche un vantaggio finanziario, riducendo l’impatto economico immediato. Per molte imprese, specialmente in un contesto economico ancora incerto, questo aspetto risulta decisivo.

Infine, aderire al Ravvedimento e al CPB può rafforzare l’immagine dell’impresa nei confronti di banche e stakeholder, migliorando la percezione di solidità e affidabilità aziendale, con possibili riflessi positivi sull’accesso al credito e alle opportunità di investimento.

Chi può accedere

L’accesso al Ravvedimento Speciale 2025 sarà riservato esclusivamente a coloro che scelgono di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB). Questo significa che solo i contribuenti che accettano la proposta dell’Agenzia delle Entrate per il biennio fiscale  potranno beneficiare della regolarizzazione agevolata prevista dal Ravvedimento.

Per poter aderire, è necessario presentare un’istanza di accettazione del Concordato Preventivo Biennale entro le scadenze stabilite (attualmente fissate a luglio 2025), e successivamente procedere con il calcolo e il versamento dell’imposta sostitutiva. Le annualità che potranno essere oggetto di regolarizzazione vanno dal 2019 al 2023, estese al solo 2023 per chi ha già aderito al CPB lo scorso anno.

La condizione fondamentale per accedere al Ravvedimento Speciale è quindi l’adesione effettiva al Concordato. Questo vincolo rappresenta una strategia precisa del legislatore: spingere il maggior numero di contribuenti verso l’accettazione del CPB, aumentando così la base di adesione al nuovo meccanismo di compliance fiscale biennale.

Inoltre, i contribuenti dovranno versare un’imposta minima di 1.000 euro per ciascuna annualità oggetto di regolarizzazione. Questo importo sostituisce le imposte ordinarie IRPEF o IRES relative agli anni sanati e dovrà essere versato in unica soluzione o come prima rata entro il 31 marzo 2026.

È importante ricordare che chi aderisce al Ravvedimento Speciale non solo evita l’accertamento, ma si garantisce anche una tutela legale per le annualità sanate, offrendo una protezione preziosa in caso di future verifiche o contestazioni.

Indici ISA

Uno degli aspetti più innovativi e determinanti del Ravvedimento Speciale 2025 collegato al Concordato Preventivo Biennale (CPB) riguarda il ruolo centrale degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA). Gli ISA, introdotti in Italia per valutare l’affidabilità dei contribuenti, non sono più solo uno strumento statistico, ma diventano un parametro essenziale per determinare quanto il contribuente dovrà pagare per accedere al beneficio del Ravvedimento.

Il meccanismo è semplice e chiaro: più alto è il punteggio ISA ottenuto, minore sarà l’onere fiscale per regolarizzare le annualità passate. Questo approccio mira a premiare chi dimostra di operare in modo trasparente, con contabilità e dichiarazioni coerenti nel tempo. Al contrario, chi ha punteggi più bassi, sintomo di minore affidabilità, dovrà affrontare percentuali più elevate sia sulla base imponibile sia sull’aliquota applicata.

Per esempio, chi ha un ISA pari a 10 vedrà applicare solo un incremento del 5% sui redditi e un’imposta sostitutiva del 10%, mentre chi ha un ISA inferiore a 3 subirà un incremento del 50% sui redditi e un’aliquota del 15%. Questo sistema non solo premia i contribuenti virtuosi, ma offre anche un incentivo concreto a migliorare i propri punteggi ISA nei prossimi anni, in vista di eventuali future adesioni o nuovi meccanismi di compliance.

Inoltre, l’utilizzo degli ISA come parametro fiscale rafforza il principio di personalizzazione del rapporto Fisco-contribuente, avvicinando il sistema italiano a modelli di compliance collaborativa già applicati con successo in altri Paesi europei.

CPB 2025 e Nuovo Ravvedimento Speciale- Commercialista.it

Come aderire al CPB

Per beneficiare del Ravvedimento Speciale 2025, il primo passo obbligatorio è l’adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB). Si tratta di una procedura volontaria attraverso la quale l’Agenzia delle Entrate propone al contribuente un reddito “pre-concordato” valido per i due anni successivi, garantendo in cambio protezione dagli accertamenti e maggiore stabilità nei rapporti fiscali.

L’adesione al CPB avviene in via telematica, attraverso l’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Una volta ricevuta la proposta di concordato, il contribuente dovrà accettarla entro la scadenza prevista, attualmente fissata al 15 luglio 2025 per il primo anno di applicazione. Solo chi accetta questa proposta potrà successivamente accedere al Ravvedimento Speciale, che consente di sanare eventuali violazioni relative alle annualità precedenti.

Il Ravvedimento Speciale richiederà la presentazione di una specifica istanza e il calcolo delle imposte sostitutive dovute, applicando le aliquote e le maggiorazioni basate sul punteggio ISA del contribuente. Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione o in più rate, a patto che la prima rata (o la totalità dell’importo) venga versata entro il 31 marzo 2026.

È importante sottolineare che il Concordato Preventivo Biennale non è retroattivo: i vantaggi si applicano solo al biennio concordato e le annualità precedenti possono essere “scudate” solo attraverso il Ravvedimento.

Per questo motivo, per molte imprese e professionisti potrebbe essere vantaggioso cogliere questa doppia opportunità: stabilizzare i redditi futuri e sanare il passato in modo agevolato e senza contenziosi.

Conclusione

Il Ravvedimento Speciale 2025, collegato al Concordato Preventivo Biennale (CPB), rappresenta una delle novità fiscali più significative di quest’anno, capace di coniugare convenienza economica, certezza fiscale e protezione dagli accertamenti. Grazie a questo strumento, i contribuenti che decidono di aderire al CPB potranno sanare le annualità dal 2019 al 2023 con una fiscalità agevolata, evitando di esporsi a verifiche future e migliorando il proprio rapporto con l’Amministrazione finanziaria.

La possibilità di calcolare l’imposta sostitutiva in base al punteggio ISA, premiando i contribuenti più affidabili, offre un sistema più equo e incentivante, con aliquote vantaggiose per chi adotta comportamenti fiscali trasparenti e coerenti. Inoltre, la certezza biennale garantita dal CPB consente alle imprese e ai professionisti di pianificare con serenità il proprio carico fiscale, senza dover temere improvvisi accertamenti.

Tuttavia, è fondamentale affrontare questo percorso con l’assistenza di un professionista esperto, capace di valutare caso per caso la convenienza reale dell’adesione e di gestire correttamente sia il calcolo dell’imposta sia la presentazione delle istanze. Ogni decisione fiscale deve essere presa con consapevolezza, considerando i benefici immediati ma anche le implicazioni a lungo termine.

Per chi desidera mettersi in regola, proteggere il proprio passato fiscale e costruire un futuro di tranquillità e chiarezza con il Fisco, il Ravvedimento Speciale 2025 è senza dubbio un’opportunità da valutare attentamente e, in molti casi, da cogliere senza esitazioni.

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