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giovedì 30 Ottobre 2025

CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028: aumenti, welfare e innovazione nel nuovo contratto

Il nuovo CCNL per il settore Miniere e Metallurgia, firmato il 17 luglio 2025, rappresenta un’importante svolta contrattuale per migliaia di lavoratori del comparto minerario e metallurgico italiano. In vigore dal 1° aprile 2025 al 31 marzo 2028, il rinnovo introduce rilevanti novità retributive, normative e di welfare, puntando su una modernizzazione dei rapporti di lavoro e su un rafforzamento delle tutele per i lavoratori. L’accordo, siglato da Assomineraria e dalle organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, interessa oltre 6.000 addetti impiegati nelle attività estrattive di risorse minerarie e nella lavorazione dei metalli.

Tra i punti di maggiore impatto del nuovo CCNL troviamo: incrementi salariali significativi, una rivisitazione della classificazione del personale, più diritti in materia di conciliazione vita-lavoro, sostegno alla genitorialità e misure specifiche per la formazione continua. Ma non solo: le parti sociali hanno anche concordato un nuovo sistema di relazioni industriali che punta su partecipazione, sostenibilità e sicurezza sul lavoro.

In questo articolo approfondiremo tutti i dettagli del rinnovo: dai nuovi minimi retributivi suddivisi per livelli, alle novità contrattuali, fino agli strumenti introdotti per favorire produttività e benessere aziendale, con un’attenzione particolare alle opportunità fiscali e contributive che il contratto potrebbe generare per aziende e lavoratori.

Rinnovo del CCNL

Firmato l’11 luglio 2025 a Roma presso il Centro Congressi del CNEL, l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le Attività Minerarie è stato sottoscritto da Assorisorse (aderente a Confindustria) e dalle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. Questo CCNL interessa circa 1.050 lavoratori, attivi in 70 siti produttivi distribuiti in otto regioni italiane, ed è valido dal 1° aprile 2025 fino al 31 marzo 2028.

Il rinnovo giunge in un momento delicato per il comparto dei minerali industriali, che sta affrontando una fase di profonda crisi dovuta a tre fattori principali: la contrazione della domanda interna, l’aumento della concorrenza estera a basso costo e un quadro normativo incerto e frammentato. Questo scenario ha reso necessario un contratto innovativo, capace di dare risposte concrete sia sul piano retributivo che su quello organizzativo e di welfare.

Proprio per questo, l’intesa è il risultato di un percorso partecipato, in cui le parti sociali hanno posto al centro il valore del capitale umano, con particolare attenzione alla qualità del lavoro, al benessere organizzativo, all’innovazione tecnologica e alla formazione continua. Il contratto rinnova l’impegno verso una transizione sostenibile dell’industria estrattiva e metallurgica, rafforzando al tempo stesso diritti, salari e tutele per i lavoratori coinvolti.

Novità economiche e retributive

Uno degli elementi centrali del nuovo CCNL Attività Minerarie 2025-2028 è l’adeguamento economico previsto per tutti i livelli di inquadramento. Il contratto introduce infatti quattro tranche di aumenti salariali, con decorrenze fissate a dicembre 2025, marzo 2026, gennaio 2027 e gennaio 2028, che garantiranno un incremento complessivo mensile compreso tra 171 e 374 euro lordi, in base al livello.

Ecco alcuni esempi concreti: il livello 1S, che rappresenta il vertice delle qualifiche, passerà da un minimo di 3.037,90 euro (novembre 2025) a 3.412,16 euro (gennaio 2028). Anche i livelli più bassi, come il livello 8, beneficeranno di un aumento, salendo da 1.705,38 euro a 1.876,49 euro nell’arco del triennio.

Di seguito la tabella dei nuovi minimi retributivi mensili:

CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 - Commercialista.it

Sul fronte del welfare aziendale, il nuovo contratto prevede:

  • Previdenza complementare: il contributo aziendale sale al 4%, comprensivo dello 0,2% destinato alla copertura per premorienza;

  • Sanità integrativa: il costo del piano base sarà interamente a carico dell’azienda, ma limitatamente al solo lavoratore;

  • Contrattazione di secondo livello: viene rafforzata e confermata come strumento fondamentale per favorire la produttività;

  • Quadri: previsto un aumento mensile specifico di 20 euro lordi, in riconoscimento dell’evoluzione tecnologica e del ruolo professionale sempre più strategico.

Infine, per monitorare le evoluzioni del settore, viene istituito un Osservatorio di Settore permanente, utile anche in vista del prossimo rinnovo contrattuale.

CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 - Commercialista.it

Lavoro agile, IA e inclusione

Il nuovo CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 si distingue anche per un forte orientamento al futuro e all’innovazione sociale e tecnologica. In risposta ai cambiamenti del mercato del lavoro e all’impatto crescente delle tecnologie digitali, le parti firmatarie hanno previsto l’istituzione di tavoli tecnici nazionali su temi strategici come l’Intelligenza Artificiale, il lavoro agile, la revisione della classificazione del personale e la parità di genere.

Nel dettaglio, per quanto riguarda l’IA, si è convenuto sulla necessità di avviare una profonda riflessione sull’organizzazione del lavoro alla luce delle trasformazioni introdotte da algoritmi, automazione e tecnologie predittive. Verrà quindi creata una Commissione nazionale con esperti del settore, incaricata di definire regole contrattuali condivise per governare in modo equo l’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi aziendali e sulle mansioni.

Ampio spazio è dato anche al tema della digitalizzazione dei diritti sindacali, con il potenziamento delle tutele anche in modalità telematica.

Sono inoltre previste due Commissioni permanenti:

  • una per la revisione della classificazione del personale, in funzione delle nuove competenze richieste;

  • una per l’Osservatorio Pari Opportunità, che integrerà i principi ESG (ambientali, sociali e di governance) nei processi aziendali.

Particolare attenzione viene riservata anche alla gestione degli appalti: il contratto rafforza le tutele per i lavoratori delle ditte esterne, promuove politiche DE&I (Diversity, Equity & Inclusion) e si adegua ai modelli organizzativi inclusivi previsti dai D.Lgs. 81/2008 (tutela della salute e sicurezza sul lavoro) e 624/1996 (consultazione in ambito minerario).

Nuove priorità contrattuali

Un altro asse centrale del rinnovo del CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 è rappresentato dalla formazione continua, dalla transizione digitale e dalla sostenibilità ambientale. Le parti sociali hanno riconosciuto che il futuro del comparto passa necessariamente per l’aggiornamento delle competenze, l’adozione di tecnologie innovative e l’integrazione dei principi ESG nei modelli organizzativi.

Il contratto prevede il potenziamento dei percorsi formativi aziendali, con focus su sicurezza sul lavoro, tecnologie 4.0, automazione, intelligenza artificiale, digitalizzazione dei processi industriali e competenze trasversali. L’obiettivo è quello di accompagnare i lavoratori nel processo di riqualificazione professionale, affinché possano affrontare le trasformazioni produttive senza subire ricadute occupazionali.

Inoltre, il CCNL incoraggia le imprese del settore a investire in progetti di sostenibilità ambientale, anche in linea con le politiche europee per la decarbonizzazione e le strategie di economia circolare. In quest’ottica, sono previsti incentivi alla contrattazione di secondo livello per promuovere accordi su temi come il risparmio energetico, la riduzione dell’impatto ambientale e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali.

Infine, particolare attenzione è riservata al coinvolgimento attivo dei lavoratori nei processi di innovazione, con l’obiettivo di sviluppare una cultura industriale moderna, partecipativa e orientata alla responsabilità sociale d’impresa.

Vantaggi fiscali

Il rinnovo del CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 non si limita a migliorare le condizioni contrattuali, ma apre anche interessanti opportunità in termini fiscali e contributivi sia per le aziende sia per i lavoratori. Le novità introdotte, infatti, possono essere pienamente valorizzate attraverso una gestione fiscale strategica dei nuovi istituti previsti, in particolare sul fronte del welfare aziendale, della previdenza complementare e della contrattazione di secondo livello.

Uno degli strumenti più vantaggiosi è la possibilità per le imprese di dedurre integralmente i contributi versati alla previdenza complementare (fino al limite di € 5.164,57 annui per ciascun dipendente), compresi gli aumenti previsti dal nuovo contratto, che portano la quota aziendale al 4%. Analogamente, i costi sostenuti per la sanità integrativa aziendale possono beneficiare di esoneri fiscali e contributivi, purché gestiti tramite fondi sanitari collettivi conformi alla normativa vigente (ex art. 51, comma 2, TUIR).

Un altro aspetto di rilievo è rappresentato dai premi di produttività erogati nell’ambito della contrattazione di secondo livello. Se strutturati correttamente, questi possono godere di un’imposizione agevolata al 5% di imposta sostitutiva, anziché l’ordinaria aliquota IRPEF, oltre a essere parzialmente esenti da contribuzione INPS, incentivando così accordi aziendali su obiettivi di efficienza, sostenibilità e innovazione.

Infine, per i lavoratori, l’accesso potenziato a strumenti di welfare contrattuale rappresenta un’opportunità per ottenere benefici non monetari esenti da tassazione, come buoni spesa, rimborsi scolastici, trasporti pubblici e servizi per la famiglia, in un’ottica di aumento del potere d’acquisto reale.

CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 - Commercialista.it

Obblighi e suggerimenti operativi 

Con l’entrata in vigore del nuovo CCNL per le Attività Minerarie e Metallurgiche dal 1° aprile 2025, le aziende interessate devono avviare una pianificazione operativa accurata per recepire tutte le novità contrattuali. Le implicazioni riguardano non solo gli aspetti retributivi, ma anche l’organizzazione del lavoro, la gestione documentale, i rapporti con le rappresentanze sindacali e la revisione dei sistemi gestionali interni.

Dal punto di vista amministrativo, sarà fondamentale aggiornare i software paghe e gestionali HR per adeguare i nuovi minimi retributivi, le quattro tranches di aumento, il contributo previdenziale al 4% e le modifiche legate a quadri e welfare contrattuale. L’aggiornamento delle buste paga e dei cedolini dovrà essere puntuale, con particolare attenzione ai nuovi criteri di classificazione del personale, su cui sono già attivi i tavoli tecnici.

Le aziende dovranno anche prevedere l’adeguamento dei regolamenti interni in relazione al lavoro agile, alla salute e sicurezza secondo i D.Lgs. 81/2008 e 624/1996, e alla gestione degli appalti, alla luce delle nuove tutele per i lavoratori esterni. In parallelo, sarà opportuno intensificare il dialogo con le RSU e i sindacati territoriali, anche per sfruttare le potenzialità della contrattazione di secondo livello e accedere ai benefici fiscali sui premi di risultato.

Infine, per garantire la conformità e prevenire errori o contenziosi, è altamente consigliabile affidarsi a un consulente del lavoro esperto del settore estrattivo e metallurgico, in grado di assistere l’azienda nel processo di implementazione integrata delle nuove disposizioni contrattuali.

Conclusione

Il rinnovo del CCNL Miniere e Metallurgia 2025-2028 rappresenta molto più di un semplice aggiornamento retributivo: è una risposta strutturata alle sfide economiche, tecnologiche e sociali che il comparto estrattivo italiano sta affrontando. In un contesto di forte incertezza e pressione competitiva, l’accordo siglato da Assorisorse e dalle sigle sindacali introduce misure concrete per valorizzare il lavoro, rafforzare il potere d’acquisto, sostenere l’innovazione tecnologica e promuovere una cultura aziendale più inclusiva, partecipativa e sostenibile.

Gli aumenti salariali articolati in quattro tranche, i nuovi minimi retributivi, le politiche di welfare estese, i diritti sindacali digitalizzati e la nascita di Commissioni tecniche e Osservatori permanenti sono tutti strumenti pensati per accompagnare la trasformazione del settore con equilibrio e lungimiranza. La presenza di temi chiave come intelligenza artificiale, transizione digitale, formazione continua e sostenibilità ambientale dimostra la volontà di costruire un contratto proiettato nel futuro, capace di rispondere ai bisogni di un mercato del lavoro sempre più dinamico.

Per aziende e professionisti del settore, conoscere a fondo le novità del CCNL significa prepararsi per tempo, sfruttare le opportunità fiscali e contributive e garantire un’applicazione coerente e vantaggiosa delle nuove norme. Per i lavoratori, invece, si apre una nuova fase in cui diritti, tutele e sviluppo professionale trovano finalmente un equilibrio moderno e concreto.

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