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giovedì 30 Ottobre 2025

Bonus Sport 2025: 300€ per figlio alle famiglie con ISEE basso per attività in ASD e SSD

Con il nuovo Bonus Sport 2025, le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro potranno ricevere fino a 300 euro per ciascun figlio (massimo due per nucleo) per sostenere l’iscrizione a corsi sportivi ed extra-scolastici presso ASD, SSD, ETS e ONLUS accreditate. La misura è stata ufficializzata dal DPCM del 15 luglio 2025, firmato dai Ministeri dello Sport, dell’Economia e del Lavoro, e rientra nel nuovo Fondo Dote per la Famiglia istituito dalla Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 270-272).

Il contributo potrà essere utilizzato per attività con frequenza minima bisettimanale, da avviare entro il 15 dicembre 2025 e concludere entro il 30 giugno 2026. L’agevolazione sarà erogata direttamente agli enti sportivi, consentendo alle famiglie di accedere gratuitamente o con una spesa ridotta ai corsi per i figli dai 6 ai 14 anni.

Gli enti interessati dovranno candidarsi entro l’8 settembre 2025, mentre le famiglie potranno fare domanda non appena sarà pubblicato l’elenco ufficiale dei corsi disponibili, previsto entro la fine di settembre. Attenzione: le domande saranno valutate in ordine cronologico, e i fondi sono limitati.

In questo articolo vediamo come funziona il bonus, chi può accedervi, come presentare domanda e quali sono i requisiti richiesti: tutto quello che devi sapere per non perdere questo incentivo.

Bonus Sport ASD SSD

Con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e la pratica sportiva tra i più giovani, il Governo ha ufficialmente dato il via al nuovo Bonus Sport per famiglie a basso ISEE, un contributo fino a 300 euro per ciascun figlio (massimo due per nucleo familiare), da utilizzare per iscrivere i minori ad attività sportive extra-scolastiche. Il provvedimento è stato reso operativo grazie al DPCM del 15 luglio 2025, firmato congiuntamente dai Ministri dello Sport, dell’Economia e del Lavoro, che ha dato attuazione concreta al cosiddetto “Fondo Dote per la Famiglia”, previsto dalla Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 270-272).

Il fondo mette a disposizione 30 milioni di euro per l’anno in corso, destinati a coprire parzialmente i costi sostenuti da famiglie con ISEE basso per l’iscrizione dei figli a corsi e attività offerte da ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche), SSD (Società Sportive Dilettantistiche), ma anche da ETS (Enti del Terzo Settore) e ONLUS regolarmente iscritte nei registri ufficiali. L’iniziativa punta così a garantire il diritto allo sport, contrastando la povertà educativa e le disuguaglianze sociali.

Gli enti interessati dovranno presentare la loro adesione entro l’8 settembre 2025, mentre le famiglie potranno fare domanda per accedere al bonus a partire dalla pubblicazione dell’elenco degli enti accreditati, prevista entro la fine di settembre 2025. Le attività dovranno essere frequentate almeno due volte a settimana e concludersi entro il 30 giugno 2026. Il bonus non verrà erogato direttamente alle famiglie, ma accreditato agli enti sportivi accettati, riducendo o azzerando il costo a carico delle famiglie beneficiarie.

Requisiti, importi e vincoli da conoscere

Il Bonus Sport 2025 è pensato per le famiglie economicamente svantaggiate, con figli tra i 6 e i 14 anni, che intendono accedere a corsi sportivi e ricreativi extra-scolastici. Il contributo massimo previsto è di 300 euro per figlio, fino a un massimo di due figli per nucleo familiare, e potrà essere utilizzato solo per attività con frequenza almeno bisettimanale, che abbiano inizio entro il 15 dicembre 2025 e conclusione entro il 30 giugno 2026.

Per accedere al bonus, il requisito fondamentale è avere un ISEE minorenni non superiore a 15.000 euro. Si tratta, dunque, di un sostegno concreto per i nuclei familiari con maggiore fragilità economica, che potranno così garantire ai propri figli un accesso equo e continuativo allo sport. Il contributo non è cumulabile con altri incentivi o agevolazioni erogate da Comuni, Regioni o altri enti pubblici per le stesse attività: occorrerà presentare una dichiarazione di esclusività al momento della domanda.

È previsto un iter ben strutturato, suddiviso in due fasi operative: la prima è dedicata agli enti sportivi (ASD, SSD, ETS, ONLUS), che devono registrarsi sulla piattaforma ufficiale entro l’8 settembre 2025, indicando corsi, costi, disponibilità e durata delle attività offerte; la seconda è destinata alle famiglie, che potranno fare domanda a partire da metà settembre, in ordine cronologico e fino ad esaurimento fondi. L’elenco degli enti accreditati sarà pubblicato sul sito del Dipartimento per lo Sport, unico canale ufficiale per la consultazione e l’inoltro delle richieste.

Bonus Sport 2025: 300€ per figlio - Commercialista.it

Assegnazione e condizioni di partecipazione

Il contributo del Bonus Sport per famiglie a basso ISEE verrà assegnato in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino all’esaurimento del fondo da 30 milioni di euro previsto per il 2025. Si tratta quindi di un incentivo a sportello, per cui sarà essenziale prepararsi con anticipo e compilare correttamente tutta la documentazione richiesta per evitare l’esclusione.

Nel caso in cui la domanda risulti incompleta o non conforme ai requisiti, il Dipartimento per lo Sport potrà decidere per l’esclusione oppure richiedere integrazioni documentali. In caso di rinunce o revoche, le risorse non utilizzate saranno riassegnate alle famiglie rimaste in lista, seguendo sempre l’ordine cronologico delle richieste.

Un aspetto fondamentale riguarda l’obbligo di frequenza costante da parte dei minori beneficiari: qualora si verifichi un’assenza superiore al 30% delle attività previste, la famiglia perderà il diritto al bonus e potrà essere tenuta alla restituzione integrale delle somme già corrisposte agli enti sportivi. Tale vincolo serve a garantire che il beneficio pubblico sia effettivamente utilizzato a fini educativi e sportivi, senza sprechi.

Per evitare abusi o richieste indebite, sono previsti controlli a campione e verifiche fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, potranno essere effettuate ispezioni in loco presso le sedi degli enti accreditati. Tutti i dati relativi ai destinatari e agli importi concessi saranno pubblicati online sul sito ufficiale del Dipartimento, in ottica di massima trasparenza e tracciabilità.

Vantaggi per gli enti sportivi

Il Bonus Sport 2025 rappresenta un’opportunità concreta anche per le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD), nonché per gli Enti del Terzo Settore (ETS) e le ONLUS che operano in ambito sportivo e ricreativo. Aderire al bando consente non solo di acquisire nuovi iscritti, ma anche di beneficiare di un rimborso diretto fino a 300 euro per minore, erogato direttamente dallo Stato, senza oneri a carico delle famiglie.

In un contesto in cui molte strutture faticano a mantenere attivi i propri corsi per carenza di partecipanti o per difficoltà economiche dei nuclei familiari, aderire a questo fondo può significare maggior sostenibilità economica, visibilità istituzionale (essendo inseriti nell’elenco ufficiale del Ministero) e fidelizzazione di nuovi utenti che, in assenza del contributo, difficilmente avrebbero avuto accesso a queste attività.

Per essere ammessi, gli enti dovranno rispettare criteri rigorosi, tra cui: iscrizione ai registri ufficiali (Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche per ASD/SSD, RUNTS per ETS, anagrafe ONLUS per le ONLUS), organizzare corsi con frequenza almeno bisettimanale, durata minima di sei mesi, ed effettuare la candidatura tramite il portale avvisibandi.sport.governo.it entro le ore 12:00 dell’8 settembre 2025.

Tutti gli enti ammessi potranno operare senza una graduatoria di merito: se la candidatura è completa e conforme, sarà automaticamente accettata. Questo approccio favorisce la partecipazione capillare su tutto il territorio nazionale, offrendo pari opportunità a piccole realtà locali e grandi organizzazioni.

Checklist e consigli utili 

Considerato che il Bonus Sport 2025 sarà assegnato in ordine cronologico e fino a esaurimento fondi, arrivare preparati è fondamentale per famiglie ed enti sportivi. Un errore formale o un documento mancante potrebbe compromettere l’accesso al contributo. Ecco quindi una checklist essenziale per ciascuna delle due categorie coinvolte.

Famiglie:

  1. ISEE minorenni aggiornato e inferiore a 15.000 euro.

  2. Verifica dei figli a carico tra i 6 e i 14 anni, alla data della domanda.

  3. Scelta dell’attività tra quelle presenti nell’elenco ufficiale che sarà pubblicato a fine settembre 2025.

  4. Documenti da preparare:

    • Dati anagrafici del minore e del genitore richiedente;

    • Autocertificazione dell’ISEE;

    • Dichiarazione di non cumulo con altri contributi simili;

    • Documento d’identità valido.

È consigliabile creare un’utenza SPID o CIE già nelle settimane precedenti per poter accedere velocemente alla piattaforma dedicata al momento dell’apertura.

Enti sportivi (ASD, SSD, ETS, ONLUS):

  1. Verifica dell’iscrizione nei registri ufficiali (Registro CONI, RUNTS, anagrafe ONLUS).

  2. Progettazione dei corsi (durata, frequenza, costo complessivo, disponibilità).

  3. Iscrizione entro l’8 settembre 2025 sul sito avvisibandi.sport.governo.it.

  4. Raccolta e caricamento della documentazione richiesta in formato digitale.

In entrambi i casi, è opportuno agire con largo anticipo, monitorare gli aggiornamenti sul sito del Dipartimento per lo Sport e, se necessario, chiedere assistenza tramite i canali ufficiali. Le richieste verranno trattate in tempo reale, perciò essere tra i primi a presentare domanda sarà determinante.

Bonus Sport 2025: 300€ per figlio - Commercialista.it

Investimento sociale

Il Bonus Sport 2025 non è soltanto un contributo economico: è una misura con forte impatto sociale e culturale, pensata per ridurre il divario educativo e sportivo che spesso colpisce i minori appartenenti a famiglie con ISEE basso. L’attività sportiva, infatti, non è solo benessere fisico, ma anche integrazione, disciplina, salute mentale e sviluppo delle competenze sociali, soprattutto in una fascia d’età – tra i 6 e i 14 anni – considerata strategica.

Molti bambini e ragazzi non possono accedere ad attività extra-scolastiche a causa dei costi. Questo bonus, coprendo gran parte delle spese, riporta allo sport migliaia di minori che altrimenti resterebbero esclusi. Un’occasione concreta per dare pari opportunità anche a chi vive in contesti fragili o in aree con pochi servizi.

Il beneficio ricade anche sul tessuto sportivo locale: le ASD, SSD, ETS e ONLUS coinvolte potranno potenziare i loro servizi e garantire continuità ai corsi esistenti, spesso in difficoltà a causa della riduzione degli iscritti post-pandemia. In questo senso, il Bonus diventa leva di rilancio per l’associazionismo sportivo e per la coesione sociale nei quartieri.

Infine, l’erogazione diretta agli enti consente maggiore controllo pubblico sull’uso dei fondi, evitando dispersioni o abusi, e offrendo un modello virtuoso di sussidiarietà tra Stato, enti locali e organizzazioni del terzo settore, capace di generare impatto misurabile sul territorio.

Guida pratica

Per accedere al Bonus Sport per famiglie a basso ISEE, sarà necessario inviare una domanda online tramite piattaforma digitale, attiva a partire da metà settembre 2025 (data esatta da definire) e disponibile attraverso il sito ufficiale del Dipartimento per lo Sport. La procedura sarà simile a quella utilizzata in passato per il “Bonus Cultura” o il “Bonus Psicologo”, ed è pensata per essere accessibile, ma richiede attenzione e precisione nella compilazione.

Ecco una guida passo-passo per prepararsi:

1. Accedi con credenziali digitali

Per presentare la domanda sarà obbligatorio l’accesso tramite:

  • SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale) di livello 2;

  • Carta d’Identità Elettronica (CIE) con PIN e lettore;

  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi) attiva.

Chi non ha ancora queste credenziali deve attivarsi subito per ottenerle.

2. Compilazione della domanda

Una volta dentro la piattaforma, dovrai:

  • Inserire i dati anagrafici del minore e del genitore/tutore;

  • Caricare o autocertificare l’ISEE minorenni aggiornato al 2025;

  • Selezionare il corso prescelto tra quelli disponibili nell’elenco pubblicato;

  • Caricare una dichiarazione di non cumulo con altri bonus per la stessa attività;

  • Allegare il documento d’identità del richiedente.

3. Verifica e invio

Una volta inseriti i dati, è consigliabile ricontrollare con attenzione ogni campo e allegato. Al termine, il sistema genererà una ricevuta elettronica con numero di protocollo che attesta l’avvenuta trasmissione.

4. Attenzione all’ordine cronologico

Essendo un bando a sportello, le domande verranno valutate in ordine di arrivo. Anche pochi minuti di ritardo potrebbero fare la differenza, perciò è fondamentale essere collegati alla piattaforma già nei primi minuti dell’apertura.

5. Esiti e comunicazioni

L’assegnazione sarà comunicata tramite email e pubblicata sul portale, con la possibilità di verificare lo stato della propria domanda nella sezione personale dell’account. In caso di errori o documentazione incompleta, verrà concessa una finestra temporale per integrazioni o correzioni.

Esempi pratici 

Per comprendere appieno come funziona il Bonus Sport 2025 nella pratica, vediamo alcuni esempi concreti di applicazione. Questi casi aiutano a chiarire dubbi frequenti e mostrano come comportarsi correttamente sia per ottenere il contributo, sia per non perderlo.

Esempio 1 – Famiglia con due figli e ISEE a 13.500 euro

La famiglia Rossi ha due figli: Giulia (9 anni) e Marco (12 anni). L’ISEE minorenni aggiornato al 2025 è pari a 13.500 euro. La madre, in possesso di SPID, accede alla piattaforma del Dipartimento per lo Sport il primo giorno utile e seleziona due corsi sportivi proposti da una ASD accreditata: pallavolo per Giulia e basket per Marco.

I corsi costano 350 euro ciascuno, ma grazie al bonus, la famiglia riceve 300 euro per figlio, e dovrà integrare solo 50 euro per ogni attività. I bambini frequentano regolarmente due volte a settimana, e la madre riceve conferma via email dell’avvenuta assegnazione. Alla fine dell’anno, tutto si svolge correttamente e non è prevista alcuna restituzione.

Esempio 2 – Famiglia con ISEE corretto, ma frequenza insufficiente

Il signor Bianchi iscrive il figlio Tommaso (10 anni) a un corso di karate presso una SSD accreditata. La famiglia ha ISEE inferiore a 15.000 euro, e la domanda viene accettata. Tuttavia, dopo i primi mesi, Tommaso smette di frequentare regolarmente: partecipa solo al 50% delle lezioni previste.

A fine corso, l’ente comunica al Ministero l’evidente assenza. Il Dipartimento revoca il bonus, e la famiglia viene contattata per restituire i 300 euro erogati alla SSD. Questo caso dimostra l’importanza di rispettare il vincolo di frequenza minima del 70% delle lezioni.

Esempio 3 – Una ASD aderente aumenta le iscrizioni grazie al bando

L’associazione sportiva dilettantistica “Sport Insieme”, in un piccolo comune dell’Umbria, si accredita correttamente entro l’8 settembre, proponendo corsi di calcio, ginnastica artistica e danza. Dopo la pubblicazione dell’elenco, riceve oltre 30 richieste da famiglie che, in condizioni normali, non avrebbero potuto affrontare i costi di iscrizione.

Grazie al bonus, l’associazione riesce a coprire i costi di gestione, garantire la retribuzione ai tecnici e rilanciare i corsi pomeridiani, evitando la chiusura. In questo modo, il contributo statale si trasforma in sostegno concreto al territorio e allo sport di base.

Conclusione

Il Bonus Sport 2025 per famiglie a basso ISEE è molto più di un semplice contributo: è uno strumento di inclusione sociale, una misura concreta per garantire pari opportunità di accesso allo sport, e un’occasione di rilancio per le realtà sportive locali, spesso dimenticate ma fondamentali per il benessere della comunità.

Grazie a una struttura ben definita, con due fasi operative distinte, l’iniziativa permette di mettere in contatto diretto famiglie e enti sportivi, assicurando che i fondi pubblici vengano utilizzati esclusivamente per attività educative e strutturate, controllabili e trasparenti. Le verifiche fiscali e i controlli in loco, inoltre, offrono una garanzia ulteriore sull’integrità del meccanismo.

Per le famiglie, rappresenta una possibilità reale di sostenere i propri figli nella crescita fisica, emotiva e sociale, abbattendo una delle barriere più comuni: quella economica. Per le ASD, SSD, ETS e ONLUS, è l’occasione per accrescere la base utenti, consolidare l’offerta e garantire continuità alle proprie attività.

È fondamentale non perdere tempo: chi ha i requisiti dovrebbe preparare per tempo i documenti, attivare lo SPID, e restare aggiornato sul sito del Dipartimento per lo Sport per la pubblicazione dell’elenco degli enti accreditati. Parallelamente, le organizzazioni sportive devono cogliere questa opportunità per valorizzare la propria funzione sociale, candidandosi entro l’8 settembre.

Il Bonus Sport 2025 dimostra che fare politica fiscale significa anche fare welfare, e che lo sport, quando accessibile a tutti, diventa davvero uno strumento di giustizia ed equità.

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