Dal 1° settembre al 31 dicembre 2025, gli iscritti attivi alla Fondazione Enasarco potranno presentare domanda per accedere a due importanti misure di welfare: il contributo per le spese di asilo nido e il bonus scolastico. Un’opportunità concreta per agenti e rappresentanti di commercio che intendono alleggerire le spese legate all’istruzione dei figli, in un momento economico in cui il supporto al reddito familiare è sempre più importante.
Sommario
La misura rientra nel piano annuale di prestazioni assistenziali promosse da Enasarco e rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle famiglie iscritte all’ente, soprattutto in vista della ripresa delle attività scolastiche. Si tratta di prestazioni a fondo perduto, concesse fino ad esaurimento del budget stanziato, per cui è fondamentale presentare la domanda nei tempi previsti.
Vedremo nel dettaglio chi può richiederlo, quali sono gli importi previsti, come fare domanda e quali documenti allegare, oltre ad analizzare i requisiti di reddito, le scadenze, e alcuni consigli pratici per aumentare le possibilità di ottenere il bonus.
Bonus Asilo Nido Enasarco 2025
Il Bonus Asilo Nido Enasarco 2025 è una misura di sostegno economico rivolta alle famiglie degli agenti di commercio iscritti alla Fondazione, che abbiano sostenuto spese per la frequenza all’asilo nido dei figli nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 luglio 2025. L’iniziativa rientra nelle prestazioni assistenziali integrative offerte dall’ente, con un budget complessivo di 750.000 euro, destinato fino a esaurimento fondi.
La prestazione può essere richiesta esclusivamente per i figli fino a 3 anni di età, che abbiano frequentato scuole dell’infanzia pubbliche o private (purché parificate o legalmente riconosciute). Nel caso in cui entrambi i genitori siano iscritti Enasarco, il contributo viene riconosciuto una sola volta.
Requisiti per l’accesso
Alla data di presentazione della domanda è necessario:
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essere agenti in attività con almeno un mandato di agenzia attivo;
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avere un’anzianità contributiva di almeno 1 anno nel biennio 2023–2024, con contributi obbligatori non inferiori al minimale.
Inoltre, verrà data priorità alle domande corredate da modello ISEE con valore non superiore a 40.000 euro. Le domande senza ISEE o con redditi superiori verranno comunque prese in considerazione, ma solo dal 45° giorno dopo la chiusura del bando, in base alla disponibilità residua del budget.
Importo del contributo
Il bonus corrisponde al 30% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 1.700 euro per ciascun figlio.
Modalità di richiesta
La domanda deve essere presentata esclusivamente online, attraverso l’area riservata “inEnasarco”, allegando:
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giustificativo della spesa sostenuta (intestato al richiedente e su carta intestata dell’asilo);
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facoltativamente, modello ISEE valido.
Scadenze: l’invio è possibile dal 1° settembre al 31 dicembre 2025.
Bonus Scolastico Enasarco
Oltre al bonus asilo nido, la Fondazione Enasarco offre anche il Bonus Scolastico 2025, una misura di welfare pensata per supportare le famiglie degli iscritti con figli che frequentano le scuole primarie, secondarie o l’università. Il contributo si riferisce all’anno scolastico 2025/2026 e viene erogato fino a esaurimento di un budget totale di 2,5 milioni di euro.
A chi spetta il bonus scolastico
Il beneficio è destinato agli agenti in attività iscritti alla Fondazione, con almeno un rapporto di agenzia attivo e anzianità contributiva di almeno un anno nel biennio 2023–2024. I figli per cui si richiede il bonus devono:
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frequentare scuole primarie, medie, superiori o l’università;
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essere fiscalmente a carico dell’agente (al 50% o al 100%);
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risultare iscritti e frequentanti per l’anno 2025/2026.
Nel caso di genitori entrambi iscritti, la prestazione sarà comunque unica per nucleo familiare.
Importo del contributo
Il bonus varia in base al numero di figli frequentanti:
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400 euro per un solo figlio;
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600 euro per due figli;
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800 euro per tre o più figli.
Il contributo massimo erogabile è quindi di 800 euro per nucleo familiare.
Documentazione da allegare
La domanda va presentata esclusivamente online nell’area riservata inEnasarco, allegando:
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autocertificazione (su modello generato dal portale) che attesti: iscrizione scolastica/universitaria, tipo di corso, classe/anno, istituto e carico fiscale;
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modello Unico PF2024 (redditi 2023) con ricevuta di invio;
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in assenza di reddito, autocertificazione di esonero, con dettaglio dei redditi percepiti.
Le domande vanno inviate dal 1° settembre al 31 dicembre 2025. Saranno evase prioritariamente quelle con reddito non superiore a 50.000 euro. Le altre verranno esaminate dal 45° giorno successivo alla scadenza, in base ai fondi residui.

Come ottenere il bonus
Richiedere i contributi Enasarco per l’anno 2025 può sembrare un processo semplice, ma una domanda incompleta o presentata in modo scorretto può compromettere l’erogazione del bonus. Ecco alcuni consigli pratici per aumentare le probabilità di ottenere il contributo e non perdere questa opportunità di risparmio:
1. Prepara tutta la documentazione in anticipo
Molti utenti iniziano a raccogliere i documenti all’ultimo momento. Il portale inEnasarco potrebbe subire rallentamenti nei giorni vicini alla scadenza, quindi è consigliabile:
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richiedere subito il modello ISEE o l’Unico PF2024;
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verificare che le spese siano intestate correttamente;
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preparare le autocertificazioni seguendo i modelli forniti da Enasarco.
2. Presenta la domanda il prima possibile
Essendo prestazioni con fondo limitato, è importante non attendere l’ultimo giorno utile. Le domande vengono accolte in ordine cronologico, con priorità a quelle con redditi sotto i limiti previsti.
3. Attenzione agli errori più comuni
Alcuni motivi frequenti di esclusione o ritardo dell’istruttoria includono:
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spese non intestate al richiedente;
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ISEE scaduto o mancante (per il bonus asilo nido);
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dichiarazione dei redditi incompleta o non allegata (per il bonus scolastico);
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assenza dell’autocertificazione generata dal sistema.
4. Controlla l’anzianità contributiva
Molti agenti sottovalutano questo aspetto: se i contributi obbligatori non sono stati versati regolarmente o risultano inferiori al minimale, si rischia di non avere diritto al bonus.
Investire qualche ora nella preparazione accurata della domanda può fare la differenza tra ottenere fino a 1.700 € per l’asilo nido o 800 € per la scuola, oppure perdere completamente la prestazione.
Il welfare Enasarco
Le prestazioni assistenziali come il bonus asilo nido e il bonus scolastico sono solo due esempi delle numerose misure di welfare integrativo previste ogni anno dalla Fondazione Enasarco a favore degli iscritti in attività. Questi strumenti hanno l’obiettivo di offrire un sostegno concreto al reddito, compensando, almeno in parte, l’assenza di ammortizzatori sociali strutturati per gli agenti di commercio, una categoria spesso trascurata nel panorama delle politiche sociali italiane.
La programmazione delle prestazioni è definita annualmente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, con un preciso piano di ripartizione dei fondi. Il budget complessivo destinato al welfare per il 2025 è significativo e dimostra l’attenzione crescente verso il benessere familiare, sanitario e professionale degli iscritti.
Oltre ai bonus legati all’istruzione, Enasarco finanzia:
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contributi per spese sanitarie e dentistiche;
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indennità per ricovero ospedaliero;
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sostegni in caso di eventi gravi (come calamità naturali);
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programmi di formazione e aggiornamento professionale.
In un contesto economico complesso, in cui molti lavoratori autonomi si trovano a far fronte da soli alle spese per la famiglia, il welfare Enasarco assume un ruolo centrale nella strategia di protezione del reddito e valorizzazione della professione.
Le misure 2025, quindi, non sono semplici bonus, ma segnali concreti di un welfare che cambia, che si adatta alle nuove esigenze degli iscritti e che potrebbe evolversi ulteriormente nei prossimi anni, magari introducendo nuove prestazioni dedicate a sostenibilità, digitalizzazione e parità di genere.

Bonus Enasarco e fisco
Una domanda che molti iscritti si pongono riguarda la natura fiscale dei contributi erogati da Enasarco: “Devo dichiararli nel modello 730 o nel modello Redditi?” oppure “Incidono sul calcolo dell’ISEE per il prossimo anno?”. La risposta, come spesso accade in ambito tributario, dipende dal tipo di prestazione e dalla sua finalità.
I bonus scolastici e per l’asilo nido Enasarco rientrano nelle prestazioni assistenziali a carattere non continuativo e, in linea generale, non sono imponibili ai fini IRPEF, a meno che non abbiano carattere sostitutivo di reddito. In questo caso specifico, trattandosi di contributi parziali a sostegno di spese documentate, non costituiscono reddito imponibile per il beneficiario.
Tuttavia, bisogna fare attenzione a un altro aspetto: le somme ricevute da Enasarco possono influire sull’ISEE, seppur in modo marginale, solo se compaiono nei dati precompilati forniti dall’Agenzia delle Entrate (es. se Enasarco le comunica come prestazione assistenziale percepita). È comunque buona prassi, in fase di elaborazione del modello ISEE, verificare i dati già caricati dal sistema e correggere eventuali imprecisioni con l’aiuto di un CAF o professionista.
Per quanto riguarda le altre agevolazioni fiscali o bonus statali, i contributi Enasarco non concorrono a formare il reddito complessivo ai fini delle soglie, ma è sempre consigliabile conservare la documentazione per eventuali verifiche.
In sintesi:
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Non vanno dichiarati nel 730 o nel modello Redditi;
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Non sono soggetti a tassazione IRPEF;
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Potrebbero incidere sull’ISEE, ma solo in alcuni casi e in misura marginale;
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Non precludono l’accesso ad altri bonus statali o regionali.
Bonus Enasarco e altre agevolazioni
Molti iscritti Enasarco si chiedono se le prestazioni erogate dalla Fondazione siano alternative o cumulabili con altri bonus statali come il Bonus Nido INPS, le detrazioni fiscali per le spese scolastiche o il Bonus libri e trasporto scolastico previsto da alcune regioni.
La risposta è positiva: i bonus Enasarco sono cumulabili con altri benefici statali o locali, a patto che ci siano spese reali e documentate da giustificativi validi. In altre parole, non puoi “duplicare” lo stesso giustificativo per due contributi diversi, ma puoi ottenere entrambe le prestazioni se, ad esempio, hai più figli o più fatture distinte.
Esempio pratico:
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Un genitore può ricevere il Bonus Nido INPS (che può arrivare fino a 3.600 € annui) e il Bonus Asilo Enasarco (fino a 1.700 €), purché le spese presentate per ciascuna richiesta non siano le stesse.
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Allo stesso modo, le spese per la retta scolastica universitaria o per la mensa possono essere detraibili al 19% nel modello 730 e contemporaneamente copribili dal Bonus Scolastico Enasarco, sempre in presenza di documentazione separata e coerente.
Qual è più vantaggioso?
Dal punto di vista economico:
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Le prestazioni Enasarco sono a fondo perduto, non soggette a tassazione, e più rapide nei tempi di erogazione (se la documentazione è corretta);
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Le detrazioni fiscali consentono un recupero solo parziale (19%) della spesa e solo se hai capienza IRPEF.
Strategia ideale
Il modo migliore per massimizzare il risparmio è:
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Richiedere prima le prestazioni Enasarco, presentando giustificativi separati;
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Utilizzare le spese residue per ottenere detrazioni fiscali o bonus INPS;
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Tenere una gestione ordinata delle ricevute e distinguere sempre a quale contributo si riferiscono.
In questo modo, una famiglia può arrivare a ottenere oltre 2.500 € di sostegno per l’asilo nido e ulteriori 800 € per le spese scolastiche, senza violare alcuna norma e risparmiando in modo completamente legale.
Conclusione
I bonus Enasarco 2025 rappresentano una delle forme più concrete ed efficaci di welfare integrativo per agenti di commercio e rappresentanti. In un contesto economico in cui le spese familiari, soprattutto quelle legate all’istruzione e alla prima infanzia, pesano sempre di più sui bilanci domestici, queste misure possono davvero fare la differenza.
Con contributi fino a 1.700 euro per l’asilo nido e fino a 800 euro per le scuole e università, il sostegno di Enasarco non solo è economicamente vantaggioso, ma anche facilmente accessibile, a condizione di rispettare requisiti e scadenze. A differenza di altri bonus statali, queste prestazioni non sono soggette a tassazione, non riducono la capienza fiscale e possono essere cumulate con altri benefici pubblici.
Il consiglio è quindi quello di:
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preparare la documentazione con largo anticipo,
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presentare la domanda nei primi giorni di apertura del bando (1° settembre 2025),
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e seguire attentamente le istruzioni fornite dalla Fondazione.
Non aspettare l’ultimo momento: investi oggi qualche ora del tuo tempo per ottenere un vantaggio economico concreto per la tua famiglia domani.

