Il 2025 si apre con una notizia attesissima dal mondo imprenditoriale italiano: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha avviato l’iter per i nuovi bandi dedicati a marchi, brevetti e disegni. Come ogni anno, l’obiettivo è sostenere la competitività delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), attraverso incentivi economici mirati alla valorizzazione della proprietà industriale. La pubblicazione del decreto attuativo mette nero su bianco le risorse disponibili, stabilendo il perimetro dei fondi che verranno distribuiti nel corso del 2025.
Sommario
Questi strumenti rappresentano un’occasione concreta per rafforzare il patrimonio intangibile delle aziende italiane, spesso sottovalutato ma di importanza cruciale in un mercato globalizzato e sempre più competitivo. Un marchio registrato, un brevetto innovativo o un design originale non solo tutelano la creatività imprenditoriale, ma permettono di consolidare il posizionamento sul mercato, attirare investitori e migliorare la redditività.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i contenuti dei bandi, le novità rispetto agli anni precedenti, le risorse stanziate e le modalità di accesso ai contributi. Vedremo anche perché conviene muoversi subito per non rischiare di rimanere esclusi da una misura che, tradizionalmente, va esaurita in tempi rapidissimi a causa dell’altissima richiesta.
Le risorse stanziate e il decreto MIMIT
Con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 agosto, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente dato il via libera ai bandi 2025 per la valorizzazione della proprietà industriale. In particolare, il provvedimento stabilisce la riapertura delle misure agevolative Brevetti+, Disegni+ e Marchi+, strumenti che negli ultimi anni hanno riscosso un enorme successo tra le imprese italiane. La competenza operativa ricade sulla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, che entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto dovrà predisporre gli avvisi di apertura ufficiali, sia sulla Gazzetta Ufficiale sia sul portale dedicato del MIMIT (www.uibm.mise.gov.it).
Per il 2025 le risorse complessive ammontano a 32 milioni di euro, suddivisi come segue:
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20 milioni di euro destinati alla misura Brevetti+, per supportare le imprese nello sviluppo e nella valorizzazione economica di nuove soluzioni innovative;
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10 milioni di euro per Disegni+, dedicati alla registrazione, tutela e sfruttamento economico dei modelli di design industriale;
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2 milioni di euro per Marchi+, che finanzia la registrazione dei marchi a livello europeo e internazionale.
Questi fondi non solo testimoniano l’attenzione del Governo verso l’innovazione e la tutela dei diritti industriali, ma costituiscono un’opportunità unica per le PMI italiane che vogliono consolidare la propria competitività. È importante sottolineare che le risorse, pur consistenti, sono limitate e vengono assegnate con il criterio del click day: ciò significa che la rapidità nella presentazione delle domande è determinante per non perdere l’occasione.
Cosa finanzia la misura Marchi+
La misura Marchi+ è rivolta esclusivamente alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) italiane, con l’obiettivo di sostenere la loro crescita sui mercati esteri attraverso la tutela e la registrazione dei marchi a livello europeo e internazionale.
L’agevolazione viene concessa nella forma di contributo a fondo perduto e si articola in due linee principali di intervento:
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Misura A: supporta la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso l’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale). Le imprese possono ottenere un contributo per coprire i costi legati all’acquisto di servizi specialistici esterni, come consulenze legali, ricerche di anteriorità, assistenza per la predisposizione della domanda e attività di sorveglianza sul marchio.
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Misura B: riguarda invece la registrazione di marchi internazionali presso l’OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale). Anche in questo caso, le agevolazioni coprono le spese sostenute per servizi specialistici che accompagnano le imprese nel processo di protezione del marchio a livello globale, un passaggio fondamentale per chi intende espandersi al di fuori dei confini europei.
In entrambi i casi, la misura si rivolge a realtà imprenditoriali che vogliono rafforzare il proprio brand, aumentando la riconoscibilità e la tutela legale nei mercati di riferimento. La registrazione del marchio non è infatti solo una questione formale: rappresenta un vero e proprio asset strategico, capace di generare valore e differenziazione rispetto alla concorrenza.

Misura Brevetti+
La misura Brevetti+ è una delle più attese e apprezzate tra le agevolazioni promosse dal MIMIT. Rivolta a micro, piccole e medie imprese italiane, ha come obiettivo principale quello di incentivare lo sviluppo di una strategia brevettuale strutturata, che consenta di trasformare le idee innovative in vantaggi competitivi concreti.
Il contributo, erogato sotto forma di agevolazioni per l’acquisto di servizi specialistici, è finalizzato alla valorizzazione economica dei brevetti. Questo significa che le spese finanziabili non si limitano alla semplice registrazione, ma coprono attività cruciali come: analisi e progettazione industriale, studio di fattibilità tecnico-economica, ingegnerizzazione del prototipo, consulenze specialistiche per la commercializzazione, e perfino attività di marketing e comunicazione volte a lanciare sul mercato i prodotti innovativi.
Il vantaggio per le imprese è duplice: da un lato, avere il supporto di professionisti qualificati per sviluppare il proprio brevetto; dall’altro, ridurre in maniera significativa i costi, che spesso rappresentano un ostacolo insormontabile per le PMI. Investire in brevetti significa proteggere l’innovazione da eventuali imitazioni e, allo stesso tempo, sfruttarne al massimo il potenziale in termini di redditività, produttività e posizionamento sul mercato.
In un contesto competitivo come quello attuale, Brevetti+ si conferma quindi uno strumento strategico per trasformare la ricerca e la creatività imprenditoriale in un motore di crescita sostenibile e duratura.
Misura Disegni+
La misura Disegni+ è pensata per le micro, piccole e medie imprese (MPMI) che intendono valorizzare i propri disegni e modelli industriali. Si tratta di uno strumento agevolativo che concede contributi a fondo perduto per sostenere le attività legate alla registrazione e, soprattutto, alla valorizzazione economica delle creazioni di design.
Il contributo può riguardare diverse fasi del percorso di crescita del prodotto, dalla progettazione fino alla sua immissione sul mercato. In particolare, la misura sostiene spese per servizi specialistici connessi alla realizzazione di prototipi, all’industrializzazione, alla messa in produzione e alla promozione commerciale dei modelli registrati. Questo rende Disegni+ uno strumento prezioso per quelle aziende che puntano a differenziarsi non solo sul piano tecnico, ma anche su quello estetico e creativo, dove il design diventa un vero fattore di competitività.
In un settore come il Made in Italy, dove la forma e lo stile rappresentano da sempre un marchio distintivo nel mondo, la tutela e la valorizzazione dei disegni sono cruciali. Grazie a Disegni+, le imprese possono proteggere le proprie creazioni dall’imitazione e, allo stesso tempo, sfruttarne al massimo il potenziale economico. Un design registrato non è infatti solo un elemento di immagine, ma può generare un forte ritorno in termini di vendite, posizionamento e riconoscibilità internazionale.
Come funzionano i bandi
I bandi Marchi+, Disegni+ e Brevetti+ seguono regole precise e un iter amministrativo che le imprese devono conoscere per non rischiare di vedersi respinta la domanda. Tutti gli avvisi di apertura vengono pubblicati sia sulla Gazzetta Ufficiale sia sul sito ufficiale del MIMIT (www.uibm.mise.gov.it). Da quel momento, si apre la possibilità per le imprese interessate di presentare la propria candidatura, seguendo un iter che avviene esclusivamente in modalità telematica.
Il criterio di assegnazione dei fondi è quello del “click day”, ossia l’ordine cronologico di arrivo delle domande fino ad esaurimento delle risorse. Questo aspetto rende fondamentale una preparazione anticipata: documenti, preventivi di spesa, relazioni tecniche e dichiarazioni devono essere pronti e caricati sulla piattaforma al momento dell’apertura, perché anche pochi minuti di ritardo possono determinare l’esclusione.
Ogni misura ha requisiti e modulistica specifica, ma in generale le imprese devono essere in regola con il pagamento del DURC, non essere sottoposte a procedure concorsuali e rispettare i limiti previsti dal regime de minimis. Le agevolazioni vengono erogate sotto forma di contributo in conto capitale, che può coprire una percentuale significativa delle spese ammissibili, variabile in base al tipo di intervento richiesto.
Per questo motivo, affidarsi a professionisti esperti in finanza agevolata e proprietà industriale può fare la differenza: non solo per velocizzare l’iter burocratico, ma anche per aumentare le probabilità di successo nella presentazione della domanda e nella corretta rendicontazione delle spese.

Novità dei bandi 2025
Ogni edizione dei bandi MIMIT porta con sé alcuni aggiornamenti e, anche per il 2025, non mancano elementi di interesse che le imprese devono conoscere. La principale novità riguarda la ripartizione delle risorse, che vede un forte potenziamento della misura Brevetti+ con ben 20 milioni di euro stanziati, segno della volontà del Governo di puntare sempre di più sull’innovazione tecnologica come leva di sviluppo competitivo. In confronto, i fondi destinati a Disegni+ (10 milioni) e Marchi+ (2 milioni) appaiono più contenuti, ma comunque sufficienti a coprire una domanda che tradizionalmente si concentra soprattutto su brevetti e design.
Un altro aspetto rilevante è l’attenzione sempre più marcata verso la valorizzazione economica delle idee. Non si tratta solo di registrare un marchio, un modello o un brevetto, ma di accompagnare le imprese nel trasformare questi asset intangibili in strumenti di crescita reale: prototipi industrializzabili, brand riconoscibili all’estero, soluzioni brevettuali che trovano applicazione concreta sul mercato.
Infine, il decreto 2025 conferma l’impostazione del click day come criterio di selezione, ma introduce alcune semplificazioni nelle procedure amministrative, con l’obiettivo di rendere più fluido l’iter di presentazione delle domande. In particolare, si punta a ridurre i tempi di istruttoria e ad aumentare la trasparenza dei processi di valutazione, aspetti spesso criticati nelle precedenti edizioni.
Queste novità confermano come i bandi per Marchi, Brevetti e Disegni non siano solo un supporto economico, ma un vero e proprio strumento di politica industriale, capace di orientare le strategie di investimento delle PMI italiane.
Vantaggi fiscali ed economici
Partecipare ai bandi Marchi+, Disegni+ e Brevetti+ rappresenta per le imprese italiane un’opportunità da non sottovalutare. I contributi a fondo perduto permettono infatti di ridurre drasticamente i costi legati alla tutela della proprietà industriale, che spesso rappresentano una barriera economica insormontabile, soprattutto per le micro e piccole imprese.
Dal punto di vista economico, il vantaggio più evidente è la protezione dell’innovazione. Registrare un brevetto, un design o un marchio significa garantirsi un’esclusiva legale che impedisce a concorrenti e imitatori di appropriarsi del lavoro svolto. Questo non solo tutela i margini di redditività, ma consente anche di consolidare il proprio posizionamento competitivo, attirando clienti e investitori.
Dal punto di vista fiscale, la valorizzazione dei beni immateriali può portare benefici concreti. Un marchio o un brevetto registrato diventa infatti un asset aziendale, che può essere iscritto a bilancio e utilizzato come leva per accedere ad ulteriori agevolazioni fiscali, come il regime del Patent Box, che consente di ottenere una tassazione ridotta sui redditi derivanti dallo sfruttamento della proprietà industriale. In questo modo, l’impresa non solo riduce i costi iniziali grazie al contributo pubblico, ma beneficia anche di vantaggi fiscali duraturi nel tempo.
Infine, partecipare ai bandi consente alle imprese di rafforzare la propria immagine sul mercato e di aumentare la credibilità nei confronti di partner, istituti di credito e investitori, che vedono nella tutela della proprietà intellettuale un indicatore di solidità e affidabilità.
Errori da evitare
Nonostante i bandi Marchi+, Disegni+ e Brevetti+ siano molto vantaggiosi, ogni anno molte imprese vedono respinta la propria domanda per errori evitabili. Il primo, e forse il più comune, riguarda la mancanza o incompletezza della documentazione. Poiché la procedura si basa sul criterio del click day, non basta inviare la domanda rapidamente: è fondamentale che tutti i documenti richiesti siano corretti, aggiornati e caricati in formato conforme. Anche una piccola incongruenza può comportare l’esclusione immediata.
Un altro errore frequente è la scarsa preparazione preliminare. Molte aziende si attivano solo all’ultimo momento, senza aver predisposto i preventivi di spesa, i contratti con i fornitori di servizi specialistici o le relazioni tecniche necessarie a dimostrare la coerenza del progetto con gli obiettivi del bando. Questo porta spesso a ritardi fatali.
Da evitare anche l’errore di sottovalutare i requisiti formali. Essere in regola con il DURC, rispettare i limiti previsti dal regime de minimis e non avere pendenze fiscali o contributive sono condizioni imprescindibili. Molte imprese perdono l’opportunità perché non hanno verificato in tempo la propria posizione amministrativa e fiscale.
Infine, è sbagliato pensare che si possa affrontare l’iter senza il supporto di esperti. La normativa sui contributi pubblici e la gestione della proprietà industriale è complessa: affidarsi a consulenti qualificati aumenta notevolmente le possibilità di successo, riducendo il rischio di errori che potrebbero compromettere tutto il percorso.
Come prepararsi per il click day
Il click day è il momento più delicato di tutto l’iter dei bandi Marchi+, Disegni+ e Brevetti+. Le risorse vengono infatti assegnate in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino a esaurimento fondi, e questo significa che la rapidità è decisiva. In passato, i fondi si sono spesso esauriti in poche ore, lasciando fuori migliaia di imprese meno organizzate.
La prima regola per affrontare il click day è la preparazione anticipata. Tutta la documentazione deve essere pronta e caricabile sulla piattaforma telematica al momento dell’apertura. Questo include: visure camerali aggiornate, dichiarazioni sostitutive, preventivi di spesa, contratti con consulenti o fornitori e descrizioni tecniche del progetto. Ogni file deve rispettare i formati richiesti, per evitare rallentamenti o errori di caricamento.
Un secondo aspetto riguarda la stabilità della connessione internet e l’utilizzo di dispositivi performanti. Sembra banale, ma durante il click day anche un piccolo intoppo tecnico può fare la differenza tra essere ammessi o esclusi. È quindi consigliabile affidarsi a postazioni sicure, con personale preparato a gestire l’invio in tempo reale.
Infine, conviene simulare l’invio della domanda prima della data ufficiale, così da familiarizzare con la piattaforma e ridurre i margini di errore. Molte imprese scelgono di affidare la gestione del click day a consulenti esperti proprio per aumentare le probabilità di successo: una scelta strategica che può determinare l’accesso a contributi anche molto rilevanti.
Prepararsi con metodo significa trasformare una procedura complessa e competitiva in un’occasione concreta di crescita aziendale.
Conclusione
I bandi Marchi+, Disegni+ e Brevetti+ 2025 rappresentano un’occasione unica per le imprese italiane che vogliono crescere, innovare e proteggere il proprio patrimonio intellettuale. Il MIMIT ha messo a disposizione 32 milioni di euro a sostegno delle PMI, confermando l’importanza strategica della proprietà industriale per il futuro del Made in Italy. Partecipare significa non solo accedere a contributi economici rilevanti, ma anche rafforzare la competitività sul mercato interno ed estero, valorizzando marchi, brevetti e design come veri asset aziendali.
Tuttavia, la competizione è alta e i fondi limitati: ecco perché la differenza la fa la preparazione. Anticipare la raccolta dei documenti, organizzarsi per il click day e affidarsi a consulenti esperti sono passi fondamentali per non rischiare di restare esclusi. Un marchio registrato, un brevetto tutelato o un design protetto non sono solo strumenti di difesa legale, ma leve strategiche che possono portare benefici economici, fiscali e d’immagine di lungo periodo.
Il consiglio per le imprese è quindi chiaro: non rimandare. Pianificare fin da subito la partecipazione ai bandi 2025 significa trasformare un’opportunità in un investimento concreto sulla crescita, sull’innovazione e sulla proiezione internazionale della propria attività.

