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venerdì 21 Novembre 2025

Autoimprenditorialità 2025: al via i nuovi bandi Invitalia per giovani, professionisti e startup

In un contesto economico che richiede sempre più iniziativa, flessibilità e capacità di adattamento, tornano le misure di incentivo all’autoimprenditorialità promosse da Invitalia. A partire dal 15 ottobre 2025 sarà infatti attiva la nuova piattaforma digitale per presentare le domande e accedere ai bandi dedicati a giovani under 35, professionisti e lavoratori autonomi che vogliono creare o rafforzare la propria attività.

Si tratta di un’occasione importante per chi intende avviare un’impresa o consolidare un progetto professionale, sfruttando un pacchetto di agevolazioni pubbliche che vanno dai contributi a fondo perduto ai finanziamenti agevolati. Non si parla solo di sostegno economico, ma anche di un modello di sviluppo che mette al centro il talento, l’innovazione e l’inclusione territoriale.

Ma quali sono i requisiti per partecipare? Quali tipologie di attività sono finanziabili? E soprattutto: come si presenta correttamente la domanda senza rischiare l’esclusione?

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come funziona il nuovo bando Invitalia per l’autoimprenditorialità, quali vantaggi fiscali e finanziari può offrire, e quali sono le strategie per trasformare un’idea in un’impresa sostenibile.

Un miliardo per l’autoimprenditorialità

L’intervento più significativo a sostegno dell’autoimprenditorialità arriva direttamente dal Ministero del Lavoro. La ministra Marina Calderone ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di euro per rilanciare l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, con particolare attenzione ai giovani under 35, ai professionisti e agli aspiranti imprenditori.

A partire dal 15 ottobre 2025 sarà attiva la nuova piattaforma online, realizzata da Invitalia, che permetterà la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti.

L’obiettivo è chiaro: incentivare la nascita di nuove imprese, la creazione di studi professionali anche in forma associata, e il lancio di startup innovative ad alto potenziale. Il sostegno offerto non sarà solo economico: oltre a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, i candidati selezionati avranno accesso a percorsi formativi e di tutoraggio personalizzati, pensati per rafforzare le competenze manageriali e supportare la sostenibilità dei progetti.

Il riferimento normativo dell’iniziativa è il Decreto 11 luglio 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2025, che ha definito struttura, criteri e modalità operative dell’intervento.

La gestione è affidata a Invitalia, che coordinerà due linee di intervento principali:

  • Autoimpiego Centro-Nord, per progetti imprenditoriali nelle regioni centro-settentrionali;

  • Resto al Sud 2.0, evoluzione potenziata del noto incentivo, destinata alle regioni del Mezzogiorno.

Questa suddivisione territoriale mira a garantire equità di accesso e a valorizzare i diversi tessuti economici regionali.

Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0

Il nuovo piano per l’autoimprenditorialità si articola in due macro-programmi distinti, pensati per adattarsi alle esigenze economiche e sociali delle diverse aree del Paese.

Da un lato, Autoimpiego Centro-Nord è rivolto a chi intende avviare un’attività imprenditoriale o professionale nelle regioni settentrionali e centrali.Dall’altro, Resto al Sud 2.0 rappresenta un’evoluzione della misura già attiva negli anni scorsi, con un focus rinnovato sul Mezzogiorno, le aree interne e le isole.

Autoimpiego Centro-Nord

Questa misura si rivolge principalmente a:

  • Giovani under 35

  • Donne inattive

  • Disoccupati di lunga durata

  • Professionisti e lavoratori autonomi senza partita IVA attiva

È destinata a chi vuole avviare nuove attività economiche o professionali, inclusi studi associati e microimprese. Il sostegno può arrivare fino a 75.000 euro per singolo beneficiario, sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato.

Resto al Sud 2.0

Rivolta invece ai residenti (o a chi si trasferisce) nelle regioni del Sud, nelle aree terremotate del Centro Italia e nelle isole, questa versione aggiornata dell’incentivo amplia i settori ammessi, includendo anche attività professionali e digitali. Le agevolazioni possono arrivare a fino a 100.000 euro per persona, con una quota significativa a fondo perduto.

Entrambi i programmi includono percorsi di accompagnamento personalizzato, formazione gestionale e tutoraggio, strumenti essenziali per evitare il fallimento nei primi anni di attività e per favorire la crescita sostenibile delle imprese.

Autoimprenditorialità 2025:Bando Invitalia-Commercialista.it

Come presentare domanda

Dal 15 ottobre 2025 sarà operativa la nuova piattaforma digitale di Invitalia, sviluppata per gestire in modo rapido, trasparente e centralizzato la raccolta delle domande relative ai due bandi. La procedura sarà interamente online, e l’accesso sarà consentito tramite SPID, CNS o CIE del richiedente. Una volta effettuato l’accesso, si potrà compilare la domanda seguendo un percorso guidato.

Fasi della domanda

  1. Registrazione al portale Invitalia
    Dopo l’autenticazione, sarà necessario completare il profilo personale o aziendale con i dati anagrafici, fiscali e bancari.

  2. Compilazione del progetto
    Il cuore della domanda sarà la scheda progetto, dove il richiedente dovrà descrivere:

    • L’idea imprenditoriale

    • L’analisi di mercato

    • Il piano economico-finanziario

    • I fabbisogni di spesa e le fonti di copertura

  3. Caricamento documentazione
    Sarà necessario allegare:

    • Documento d’identità e codice fiscale

    • Business plan dettagliato

    • Eventuale certificazione di status (es. disoccupazione, residenza in area ammessa)

    • CV del proponente

  4. Invio e ricevuta
    Una volta completata e verificata, la domanda potrà essere inviata e sarà rilasciata una ricevuta elettronica con il numero di protocollo.

Attenzione: errori formali, omissioni o allegati non conformi possono comportare l’esclusione. È fondamentale rileggere e validare ogni passaggio prima dell’invio. Invitalia prevede anche un sistema di prevalutazione automatica che segnalerà eventuali criticità prima della trasmissione definitiva.

Vantaggi fiscali e finanziari

Uno degli aspetti più strategici dei bandi Invitalia è rappresentato dai vantaggi economici e fiscali che consentono di alleggerire il carico iniziale di costi e di sostenere la fase più critica di ogni iniziativa imprenditoriale: l’avvio. Gli strumenti finanziari messi a disposizione sono pensati per massimizzare la liquidità disponibile e ridurre la dipendenza da capitale esterno.

Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati

I progetti approvati potranno beneficiare di:

  • Contributi a fondo perduto, che non devono essere restituiti e che coprono una parte significativa dell’investimento iniziale.

  • Finanziamenti a tasso zero o agevolato, con periodi di preammortamento e rientro pluriennale.

Questi strumenti, combinati, permettono di ottenere fino al 90% di copertura del fabbisogno finanziario, abbattendo la necessità di capitale proprio e facilitando l’accesso a fornitori, locali, attrezzature e servizi professionali.

Incentivi fiscali e semplificazioni

Inoltre, in molti casi i beneficiari possono accedere a ulteriori vantaggi fiscali, tra cui:

  • Regime forfettario agevolato per le nuove partite IVA

  • Esenzioni o riduzioni IRAP per i primi anni

  • Deducibilità immediata degli investimenti iniziali

  • Accesso a crediti d’imposta per l’innovazione e la digitalizzazione

Queste misure consentono una riduzione del carico fiscale legale e trasparente, aumentando la competitività e lasciando più risorse a disposizione per investimenti, assunzioni o marketing.

Risultato? Un progetto imprenditoriale sostenibile anche senza grandi capitali iniziali, e con un ritorno sull’investimento più rapido e concreto.

Formazione e tutoraggio

Uno dei punti di forza del nuovo piano Invitalia per l’autoimprenditorialità è rappresentato dall’offerta di percorsi formativi e di tutoraggio su misura per i beneficiari.

Non basta, infatti, ricevere un contributo economico: avviare e far crescere un’attività richiede competenze trasversali, dalla gestione finanziaria al marketing, dalla fiscalità alla digitalizzazione.

Formazione personalizzata e gratuita

Ogni beneficiario selezionato avrà accesso a un percorso formativo gratuito, calibrato sul tipo di attività e sul livello di esperienza del proponente. I moduli previsti includono:

  • Pianificazione aziendale e business model

  • Contabilità base e gestione fiscale

  • Strategie di vendita e comunicazione digitale

  • Uso di strumenti digitali e gestionali

Questi corsi saranno erogati sia in modalità online che in presenza, con una formula flessibile che consente di conciliare studio e avvio operativo.

Tutoraggio individuale

A ogni progetto sarà affiancato un tutor esperto selezionato da Invitalia, che accompagnerà l’imprenditore nei primi 24 mesi di attività. Il tutoraggio serve a:

  • Monitorare lo sviluppo del progetto

  • Risolvere criticità gestionali o burocratiche

  • Offrire consulenza su scelte strategiche

  • Facilitare l’accesso a ulteriori bandi e incentivi

Questa presenza costante rappresenta un fattore di riduzione del rischio di fallimento, che nel caso delle nuove attività è particolarmente elevato nei primi tre anni. Non si tratta solo di supporto tecnico, ma anche di un’occasione di crescita personale e professionale.

Autoimprenditorialità 2025:Bando Invitalia-Commercialista.it

Criticità e rischi da evitare

Nonostante le grandi opportunità offerte dai nuovi bandi Invitalia, è fondamentale affrontare il percorso con consapevolezza e preparazione. Molti progetti, infatti, vengono esclusi o non superano le prime fasi di valutazione non per mancanza di qualità, ma per errori formali, carenze progettuali o sottovalutazioni dei requisiti richiesti.

I principali errori da evitare

Tra gli errori più frequenti che comportano l’esclusione ci sono:

  • Documentazione incompleta o errata: ogni allegato deve essere conforme ai requisiti del bando.

  • Business plan poco realistico: progetti troppo ambiziosi o privi di basi finanziarie solide vengono penalizzati.

  • Assenza di coerenza tra obiettivi e spese: il piano economico deve rispecchiare fedelmente la proposta imprenditoriale.

  • Requisiti soggettivi non soddisfatti: ad esempio, età, residenza o status occupazionale non in linea con quanto richiesto.

Per evitare queste criticità, è consigliabile affidarsi a un consulente esperto (come un commercialista specializzato in bandi e finanza agevolata) che possa guidare nella redazione dei documenti e nel controllo dei requisiti.

Valutazione e tempi di risposta

Le domande saranno valutate in ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento delle risorse. Invitalia ha dichiarato che i tempi di risposta saranno contenuti entro 60 giorni, ma eventuali integrazioni o errori possono allungare la procedura. Prepararsi in anticipo è quindi cruciale per evitare ritardi e sfruttare appieno i fondi disponibili.

Startup innovative

Nel quadro delle politiche di incentivo all’autoimprenditorialità, le startup innovative occupano un ruolo centrale.

I bandi Invitalia 2025 non solo ne prevedono l’ammissibilità, ma ne favoriscono attivamente la nascita e lo sviluppo, riconoscendo in esse un fattore strategico per la crescita economica e l’occupazione qualificata.

Secondo quanto previsto dal decreto dell’11 luglio 2025, le startup innovative possono accedere sia al programma Autoimpiego Centro-Nord sia a Resto al Sud 2.0, con possibilità di ottenere:

  • Finanziamenti maggiorati rispetto alle imprese tradizionali

  • Accesso preferenziale a percorsi di tutoraggio avanzati

  • Supporto per la proprietà intellettuale, brevetti e marchi

  • Collegamenti con incubatori e acceleratori convenzionati con Invitalia

Per essere considerata “innovativa”, una startup deve rispettare i requisiti previsti dal DL 179/2012, come operare in settori ad alto contenuto tecnologico, investire in R&S o avere team altamente qualificati. La registrazione alla sezione speciale del Registro delle Imprese delle “startup innovative” è obbligatoria per beneficiare delle agevolazioni dedicate.

Una via concreta per i giovani imprenditori

Le startup rappresentano una risposta concreta alla disoccupazione giovanile e alla fuga di talenti. Con i fondi Invitalia, i giovani potranno trasformare un’idea in un progetto scalabile, sostenibile e competitivo, anche senza capitali iniziali elevati. In un’epoca dominata dall’innovazione, creare una startup non è più solo una scelta coraggiosa, ma anche strategica.

Conclusione

Il rilancio dei bandi Invitalia per l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego rappresenta una delle misure più significative degli ultimi anni per favorire l’inserimento lavorativo, la valorizzazione dei talenti e la creazione di nuove imprese in Italia. Con uno stanziamento di un miliardo di euro, il Governo mette a disposizione risorse concrete, non solo in termini finanziari, ma anche formativi e strategici.

Che si tratti di giovani under 35, liberi professionisti, disoccupati o aspiranti imprenditori, le opportunità offerte da Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0 possono rappresentare il punto di svolta per costruire un’attività autonoma, innovativa e sostenibile. I vantaggi sono reali: contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, formazione gratuita, tutoraggio personalizzato e vantaggi fiscali tangibili.

Tuttavia, il successo non è garantito: serve preparazione, precisione nella candidatura e una solida progettazione imprenditoriale. Per questo motivo, è consigliabile farsi affiancare da professionisti esperti in bandi pubblici, business plan e fiscalità. Agire in anticipo e con le idee chiare può fare la differenza tra l’ottenere un finanziamento e veder sfumare un’occasione irripetibile.

Segna la data: il 15 ottobre 2025 parte la piattaforma per inviare le domande.

Un’opportunità da cogliere per trasformare le idee in realtà.

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