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giovedì 30 Ottobre 2025

Artigiani e Commercianti: come ottenere lo sconto INPS del 50% sui contributi nel 2025

Agevolazioni contributive, novità INPS e nuove opportunità per artigiani e commercianti che iniziano l’attività nel 2025. Chi decide di mettersi in proprio nel settore dell’artigianato o del commercio nel nuovo anno potrà beneficiare di un importante sgravio contributivo: la riduzione del 50% dei contributi previdenziali. Una misura pensata per alleggerire il carico fiscale nei primi anni di attività e incentivare l’avvio di nuove imprese.

La possibilità di accedere a questa agevolazione non è nuova, ma con il Messaggio INPS n. 2954 del 6 ottobre 2025, sono state aggiornate e ampliate le istruzioni operative, introducendo importanti novità soprattutto in tema di modalità di presentazione della domanda e soggetti abilitati a inoltrarla. Tra le novità più rilevanti, l’estensione dell’accesso anche alle associazioni di categoria, che potranno ora presentare istanza per conto dei propri associati. Un passo avanti significativo verso una maggiore semplificazione burocratica.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i requisiti per ottenere lo sconto contributivo del 50%, le modalità di accesso e presentazione delle domande, le novità introdotte dalla legge di bilancio 2024 e dai successivi messaggi INPS e infine, i vantaggi economici e fiscali per gli artigiani e commercianti che iniziano l’attività nel 2025.

Beneficiari

La Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207, art. 1, comma 186) ha introdotto una nuova agevolazione contributiva per sostenere i lavoratori autonomi che avviano una nuova attività nel corso del 2025. Il beneficio consiste in una riduzione del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti alla gestione INPS Artigiani e Commercianti, per un periodo di 36 mesi consecutivi, ovvero tre anni.

I destinatari della misura sono tutti i soggetti che si iscrivono per la prima volta a queste gestioni nel 2025.

Più precisamente, possono accedere:

  • i titolari di imprese individuali, comprese quelle in regime forfettario;

  • i soci di società di persone (come SNC o SAS) o di società di capitali (come SRL);

  • i collaboratori familiari, definiti come coadiuvanti o coadiutori.

Un punto chiave riguarda i tempi di iscrizione: per beneficiare dello sconto, è necessario che l’attività venga avviata e formalmente iscritta entro il 31 dicembre 2025.

Tuttavia, rientrano nel beneficio anche coloro che iniziano l’attività a fine anno ma rispettano il termine di 30 giorni per l’iscrizione, come previsto dalla normativa (ad esempio, chi inizia il 20 dicembre 2025 ha tempo fino al 19 gennaio 2026).

Una novità importante riguarda i collaboratori familiari che iniziano a lavorare nel 2025 all’interno di imprese già esistenti: anche loro possono accedere all’agevolazione, a patto che l’attività lavorativa sia effettivamente avviata nel corso dell’anno.

Tutti i dettagli operativi

La riduzione contributiva INPS 2025 per artigiani e commercianti non si applica all’intero importo dei contributi, ma esclusivamente all’aliquota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), che rappresenta la quota più rilevante degli oneri previdenziali.

Restano invece dovuti per intero:

  • il contributo di maternità, pari a 7,44 euro annui;

  • l’aliquota aggiuntiva dello 0,48% destinata all’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (obbligatoria solo per i commercianti).

L’agevolazione ha una durata fissa di 36 mesi, calcolata a partire dalla data di iscrizione alla gestione previdenziale INPS. Non è quindi legata all’anno solare, ma decorre dalla data di avvio dell’attività o di iscrizione alla gestione autonoma.

È importante sapere che la riduzione resta valida anche in caso di:

  • passaggio da impresa individuale a società (o viceversa);

  • cambio dell’attività (da artigiano a commerciante, o il contrario);

  • variazioni anagrafiche o cambi di sede, a condizione che non ci sia interruzione dell’iscrizione INPS.

Se invece l’iscrizione viene interrotta anche solo per un mese, il beneficio si perde definitivamente, senza possibilità di recupero dei mesi residui.

Per comprendere l’impatto economico:

Sconto contributivo INPS 2025 - Commercialista.it

Un risparmio importante, soprattutto nei primi anni di attività, quando ogni euro conta.

Compatibilità con altri regimi agevolativi

Un aspetto cruciale da valutare prima di presentare domanda per la riduzione del 50% dei contributi INPS 2025 riguarda la compatibilità con altri regimi agevolativi. Secondo quanto chiarito dalla Circolare INPS n. 83 del 24 aprile 2025, la nuova agevolazione non è cumulabile con altre misure che comportano riduzioni contributive.

In particolare, non è compatibile con:

  • la riduzione del 50% per artigiani e commercianti over 65 pensionati, che continua a restare in vigore per chi già riceve una pensione diretta e prosegue l’attività in forma autonoma;

  • il regime contributivo agevolato per i forfettari, introdotto dalla Legge n. 190/2014, che consente una contribuzione ridotta (su base facoltativa) per chi adotta il regime fiscale forfettario.

Tuttavia, l’INPS ha fornito un importante chiarimento interpretativo: chi, all’inizio del 2025, ha aderito al regime forfettario con contributi agevolati, ma desidera ora usufruire della nuova agevolazione, potrà farlo a condizione di rinunciare al regime contributivo forfettario. In questo caso, la rinuncia non compromette la possibilità di tornare a beneficiarne in futuro: una volta conclusi i 36 mesi di riduzione contributiva del 50%, sarà possibile rioptare per il regime forfettario agevolato.

Questa flessibilità permette ai nuovi iscritti di valutare con attenzione quale agevolazione risulti più vantaggiosa nei primi anni di attività, tenendo conto del carico contributivo complessivo e delle prospettive di crescita dell’impresa.

Sconto contributivo INPS 2025 - Commercialista.it

Sconto contributivo e limiti “de minimis”

Anche se la riduzione del 50% dei contributi INPS rappresenta un’importante agevolazione per chi avvia una nuova attività nel 2025, è fondamentale sapere che questa misura rientra tra gli aiuti di Stato in regime “de minimis”, come previsto dal Regolamento UE 2023/2831, in vigore dal 1° gennaio 2024.

Secondo quanto stabilito dal regolamento, il beneficio potrà essere concesso solo nel rispetto di un tetto massimo di aiuti pubblici ricevibili, che per il periodo 2025-2027 è stato innalzato a 300.000 euro per ciascuna impresa unica (concetto che include anche eventuali società controllate o collegate).

In altre parole:

  • il totale degli aiuti pubblici percepiti non deve superare 300.000 euro nell’arco di tre anni;

  • nel calcolo devono essere considerati tutti gli altri contributi, esenzioni fiscali o agevolazioni ricevuti a vario titolo, anche da enti diversi (es. contributi regionali, crediti d’imposta, sgravi INAIL, ecc.).

A fini di trasparenza e monitoraggio, l’INPS provvederà alla registrazione automatica dello sconto contributivo nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA), consultabile online da chiunque. Questo meccanismo serve a evitare il superamento del plafond e garantire il rispetto delle normative comunitarie.

Va sottolineato che il Regolamento UE 2023/2831 ha aumentato il massimale rispetto al precedente limite di 200.000 euro, rendendo la nuova misura ancora più accessibile e vantaggiosa rispetto al passato.

Come presentare domanda

Per richiedere la riduzione del 50% dei contributi INPS riservata ai nuovi iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti nel 2025, è necessario compilare un’apposita domanda telematica tramite il Portale delle Agevolazioni INPS (ex DiResCo).

L’accesso al portale è consentito, nella fase iniziale, esclusivamente ai seguenti profili:

  • Cittadino (cioè il titolare della posizione aziendale);

  • Consulente o commercialista delegato.

L’accesso tramite associazioni di categoria sarà attivato in un secondo momento, come indicato dall’INPS nel Messaggio n. 2954 del 6 ottobre 2025.

Per accedere al modulo, è necessario autenticarsi con credenziali SPID, CIE o CNS, e seguire questo percorso:

“Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutti” > “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” > “Utilizza lo strumento”.

Una volta all’interno del portale, occorre selezionare il modulo “Riduzione 50% ART-COM 2025”, che prevede:

  • l’autocertificazione dei requisiti (prima iscrizione, ambito soggettivo, rispetto delle condizioni);

  • la dichiarazione di rispetto dei limiti “de minimis”, in base al Regolamento UE 2023/2831.

La riduzione opera per 36 mesi continuativi dalla data di iscrizione. In caso di variazione del codice aziendale (es. per cambio di sede o passaggio tra gestioni autonome), non è necessaria una nuova domanda, a condizione che la continuità contributiva non venga interrotta.

Per evitare ritardi nell’attivazione dell’agevolazione, è consigliabile presentare la domanda appena completata l’iscrizione INPS, avendo cura di conservare la ricevuta digitale.

Sconto contributivo INPS 2025 - Commercialista.it

Vantaggi economici e fiscali 

La riduzione contributiva del 50% per artigiani e commercianti rappresenta una delle agevolazioni più rilevanti introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 per sostenere le nuove attività imprenditoriali. Ma quanto si traduce concretamente in termini di risparmio economico?

Considerando che l’aliquota ordinaria IVS per il 2025 è del 24% sul reddito minimale di € 18.555, il contributo annuo da versare sarebbe pari a € 4.453,20. Con l’applicazione della riduzione, l’importo viene dimezzato a € 2.226,60 annui. Su un orizzonte di 36 mesi, il risparmio potenziale complessivo è pari a circa € 6.680, al netto del contributo di maternità e, per i commercianti, dell’aliquota per la cessazione attività (che non sono soggette a sconto).

Inoltre, questa agevolazione:

  • non comporta penalizzazioni previdenziali, perché il contributo ridotto continua a garantire l’accredito pieno dell’anzianità assicurativa;

  • è automaticamente riconosciuta per tre anni senza necessità di rinnovo;

  • è cumulabile con vantaggi fiscali come la deducibilità dei contributi INPS (anche se ridotti) dal reddito imponibile IRPEF.

Per i soggetti in regime forfettario che decidono di rinunciare temporaneamente alla contribuzione agevolata per aderire a questa misura, il vantaggio è soprattutto in termini di liquidità nei primi anni, quando il flusso di incassi è ancora instabile.

In sintesi, lo sconto contributivo può generare un importante beneficio finanziario, che consente di investire in sviluppo, marketing o formazione, con un impatto immediato sul bilancio della nuova impresa.

Criticità e errori da evitare

Nonostante la procedura per richiedere la riduzione contributiva del 50% sia ormai semplificata e interamente telematica, ci sono alcune criticità operative e formali che è importante conoscere per non compromettere l’accesso all’agevolazione.

1. Tempistiche: iscrizione e presentazione della domanda

Il beneficio è riservato ai soggetti che si iscrivono per la prima volta nel 2025 alla Gestione Artigiani o Commercianti. Tuttavia, molti sbagliano a calcolare la data effettiva di iscrizione: ciò che conta è la data di presentazione della domanda di apertura attività all’INPS, non solo quella dell’avvio presso il Registro Imprese. La domanda per la riduzione va quindi presentata il prima possibile, idealmente entro pochi giorni dall’iscrizione, per evitare ritardi che potrebbero compromettere l’attivazione del beneficio.

2. Dichiarazione “de minimis” incompleta o errata

Un errore frequente è la mancata o errata dichiarazione del rispetto dei limiti previsti dal Regolamento UE 2023/2831. È essenziale verificare se l’impresa (o il gruppo di imprese collegate) ha ricevuto negli ultimi tre anni altri aiuti pubblici. In caso di superamento del massimale da 300.000 euro, lo sconto non può essere concesso.

3. Profilo errato per l’accesso

Solo il titolare dell’impresa o il commercialista delegato possono accedere al Portale delle Agevolazioni per presentare la domanda. In caso di accesso con profilo non abilitato (es. collaboratore familiare senza delega), la pratica risulterà non valida.

4. Interruzione dell’iscrizione INPS

Anche un’interruzione temporanea o involontaria (es. cessazione e nuova apertura con codice differente) comporta la decadenza dell’agevolazione, che non potrà più essere recuperata. La continuità è un requisito essenziale.

Conclusione

La riduzione contributiva del 50% per artigiani e commercianti rappresenta una misura concreta di sostegno all’imprenditoria, pensata per agevolare l’avvio e la stabilizzazione delle attività nei primi tre anni. Grazie all’estensione della possibilità di presentare la domanda anche tramite consulenti e, a breve, associazioni di categoria, e con una procedura interamente digitale, l’agevolazione è oggi più accessibile che mai.

Attenzione però a non sottovalutare gli aspetti tecnici e normativi: la corretta presentazione della domanda, il rispetto delle tempistiche e dei limiti “de minimis”, e la gestione della continuità contributiva sono elementi essenziali per non perdere il diritto al beneficio.

Per chi sta pianificando di aprire una partita IVA nel 2025 come artigiano o commerciante, oppure per i collaboratori familiari che inizieranno a lavorare in attività già esistenti, questa misura può tradursi in oltre 6.000 euro di risparmio in tre anni.

Se hai dubbi su come accedere all’agevolazione, se ti trovi in una situazione particolare (es. passaggi tra gestioni, società, collaboratori) o se vuoi valutare la convenienza rispetto al regime forfettario, un confronto con un commercialista esperto è fortemente consigliato.

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