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lunedì 17 Novembre 2025

Ravvedimento speciale CPB 2025-2026: chi può aderire, come funziona e quando pagare

La scadenza per aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) è ormai imminente: il termine ultimo è fissato al 30 settembre 2025. Ma oltre alla possibilità di fissare in anticipo il reddito imponibile per il biennio 2025-2026, c’è un’ulteriore opportunità da non perdere: il nuovo ravvedimento speciale, introdotto con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 19 settembre 2025, operativo dal 1° gennaio 2026.

Questo strumento consente ai soggetti che hanno aderito al CPB di regolarizzare le imposte pregresse in modo agevolato, beneficiando di sanzioni ridotte, pagamento rateale e, soprattutto, della protezione da futuri accertamenti fiscali. Un’occasione concreta per sistemare la propria posizione con il Fisco, evitando contenziosi e approfittando di un meccanismo di compliance fiscale che guarda al futuro.

In questo articolo analizzeremo chi può aderire, quali imposte possono essere oggetto del ravvedimento, come e quando si paga, e soprattutto quali vantaggi fiscali e strategici offre questa misura.

Chi può aderire

Il ravvedimento speciale previsto per gli aderenti al Concordato Preventivo Biennale (CPB) rappresenta una misura straordinaria pensata per incentivare la regolarizzazione fiscale da parte di contribuenti con una posizione trasparente e conforme ai criteri di affidabilità.

Possono accedervi solo coloro che hanno presentato regolarmente domanda di adesione al CPB entro i termini di legge, ovvero:

  • Entro il 30 settembre 2025, per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare;

  • Entro l’ultimo giorno del nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, per chi ha esercizi non coincidenti.

Inoltre, è necessario che nelle annualità oggetto del ravvedimento i soggetti abbiano:

  • applicato gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale);

  • oppure, dichiarato una causa di esclusione dagli ISA legata alla pandemia da COVID-19, secondo quanto previsto dall’articolo 148 del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020, convertito con modificazioni nella L. n. 77/2020);

  • oppure, indicato condizioni di non normale svolgimento dell’attività, come da art. 9-bis, comma 6, lett. a), del D.L. n. 50/2017;

  • oppure, dichiarato l’esercizio di più attività di impresa non rientranti nel medesimo ISA, con ricavi da attività non prevalente superiori al 30% del totale.

Per i soggetti misti (con redditi da impresa e da lavoro autonomo), l’adesione al ravvedimento speciale è consentita solo se l’opzione viene esercitata per entrambe le categorie reddituali.

Infine, la base imponibile su cui calcolare le imposte sostitutive va determinata utilizzando i dati delle dichiarazioni fiscali già presentate, come precisato nell’Allegato n. 1 del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 19 settembre 2025.

Modalità operative

L’adesione al ravvedimento speciale per gli aderenti al CPB 2025-2026 avviene in maniera formalmente semplice ma fiscalmente vincolante: l’opzione si esercita tramite il versamento, tramite modello F24, dell’intera imposta sostitutiva dovuta o della prima rata (in caso di pagamento rateale). È fondamentale che, nel campo “Anno di riferimento” del modello F24, venga indicata una delle annualità cui il pagamento si riferisce, insieme al numero totale delle rate previste e ai codici tributo che verranno istituiti con apposita risoluzione dell’Agenzia delle Entrate.

Nel caso di soggetti “trasparenti” – come le società di persone o le società di capitali che applicano il regime di trasparenza fiscale (artt. 5, 115 e 116 del TUIR) – l’opzione per il ravvedimento si perfeziona attraverso:

  • Il versamento dell’imposta sostitutiva IRAP da parte della società o associazione;

  • Il versamento delle imposte sostitutive sui redditi e relative addizionali da parte dei soci o associati. In alternativa, queste ultime possono essere versate direttamente dalla società stessa, ai sensi dell’art. 12-ter, comma 11 del D.L. 73/2022.

Nel caso si opti per il pagamento rateale, l’adesione si considera perfezionata solo con il pagamento di tutte le rate dovute. Tuttavia, se una rata diversa dalla prima viene pagata in ritardo ma comunque entro la scadenza della rata successiva, il beneficio della rateazione non decade.

Attenzione: il ravvedimento non si perfeziona se il pagamento – sia in unica soluzione sia della prima rata – viene effettuato dopo la notifica di processi verbali di constatazione, schemi di atti di accertamento o atti di recupero di crediti d’imposta inesistenti, ai sensi dell’art. 6-bis della L. 212/2000.

Ravvedimento speciale CPB 2025-2026 - Commercialista.it

Imposte oggetto del ravvedimento

Il ravvedimento speciale CPB 2025-2026 si configura come uno strumento efficace per la regolarizzazione agevolata di imposte dovute sulle annualità oggetto del Concordato Preventivo Biennale.

Le imposte interessate dal ravvedimento sono:

  • Imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF);

  • Imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle società (IRES);

  • Addizionali regionali e comunali all’IRPEF;

  • Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) – in particolare nei casi di soggetti passivi IRAP, come società e imprese;

  • Eventuali altri tributi individuati nell’Allegato n. 1 del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 19 settembre 2025.

La regolarizzazione avviene tramite imposte sostitutive, che si applicano sulla base imponibile calcolata in base ai dati delle dichiarazioni fiscali già trasmesse, anche ai fini dell’applicazione degli ISA. Non sono quindi richiesti nuovi accertamenti o ricostruzioni della posizione fiscale, il che garantisce certezza e semplicità operativa.

Tra i vantaggi principali per i contribuenti che aderiscono, si segnalano:

  • Riduzione delle sanzioni rispetto al ravvedimento ordinario, con aliquote agevolate;

  • Esclusione automatica da accertamenti futuri relativi alle annualità oggetto del CPB, salvo casi di frode o dichiarazioni mendaci;

  • Possibilità di pagamento rateale con mantenimento dei benefici anche in caso di lieve ritardo (entro la rata successiva);

  • Maggiore certezza del carico fiscale per il biennio oggetto del concordato.

In sostanza, il ravvedimento speciale non solo consente di regolarizzare la propria posizione in modo vantaggioso, ma anche di blindare la propria fiscalità futura, evitando il rischio di contenziosi o accertamenti imprevisti.

Decorrenza dei pagamenti e scadenze

Il ravvedimento speciale per gli aderenti al CPB 2025-2026 diventa operativo a partire dal 1° gennaio 2025, data dalla quale sarà possibile effettuare il primo versamento delle imposte sostitutive dovute. Tale versamento rappresenta l’atto formale con cui si esercita l’opzione per il ravvedimento.

Il pagamento può avvenire in unica soluzione oppure in rate mensili di pari importo. Le scadenze specifiche per ogni rata saranno comunicate ufficialmente dall’Agenzia delle Entrate, ma seguono regole simili a quelle già adottate in altri istituti di ravvedimento speciale.

Modalità di versamento:

  • Unica soluzione: da effettuare entro una scadenza prefissata che sarà indicata nel provvedimento attuativo definitivo;

  • Pagamento rateale: in un numero massimo di rate stabilite (verosimilmente tra le 4 e le 6), con la prima rata entro il 31 gennaio 2025, e le successive a cadenza mensile.

Il pagamento avviene sempre tramite modello F24, utilizzando i codici tributo che saranno istituiti con apposita risoluzione.

Cosa succede in caso di inadempimento?

Se il contribuente non versa l’unica soluzione o la prima rata entro i termini previsti, il ravvedimento si considera non perfezionato. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere con attività di controllo e accertamento secondo le modalità ordinarie.

Tuttavia, come già anticipato, in caso di ritardo nel pagamento di una rata successiva alla prima, purché la stessa venga versata entro la scadenza della rata immediatamente successiva, non si decade dalla rateazione né dal beneficio del ravvedimento speciale.

Il rispetto del calendario è dunque essenziale per mantenere la validità dell’adesione e godere della protezione da controlli fiscali per le annualità concordate

Ravvedimento speciale CPB 2025-2026 - Commercialista.it

Vantaggi strategici e fiscali

L’adesione al Concordato Preventivo Biennale (CPB), rafforzata dalla possibilità di accedere al ravvedimento speciale, non rappresenta solo un’opportunità per “sanare” eventuali posizioni fiscali pregresse, ma costituisce una leva strategica di pianificazione fiscale e finanziaria per imprese e professionisti.

Tra i principali vantaggi, spiccano:

Certezza fiscale per due anni

Con il CPB, il contribuente conosce in anticipo il livello di reddito imponibile che sarà oggetto di imposizione per due esercizi consecutivi. Questo consente una pianificazione accurata del carico fiscale e dell’impatto sulla liquidità aziendale o personale.

Protezione da accertamenti

L’adesione al CPB, unita al ravvedimento speciale, garantisce la preclusione dell’accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate per le annualità interessate, salvo casi di frode, dichiarazioni false o infedeli. Questo riduce l’incertezza e il rischio di contenziosi tributari, con evidenti vantaggi anche in termini di serenità gestionale.

Immagine e rating fiscale

Un contribuente che aderisce volontariamente al CPB e si mette in regola attraverso il ravvedimento speciale dimostra affidabilità e trasparenza fiscale, fattori che possono incidere positivamente sul rating di affidabilità (ISA), ma anche su rapporti bancari, accesso al credito e partecipazione a gare pubbliche.

Benefici anche in ottica di compliance 231

Per le imprese più strutturate, l’adesione al CPB e il ravvedimento rappresentano anche un segnale di attenzione alla compliance fiscale, aspetto sempre più integrato nei modelli 231 e nei sistemi di governance aziendale.

In sintesi, chi aderisce a questo strumento non fa solo una scelta tattica, ma anche una scelta strategica di trasparenza e di posizionamento fiscale sul medio-lungo termine.

Documenti e operazioni necessarie

Per aderire correttamente al ravvedimento speciale collegato al CPB 2025-2026, i contribuenti interessati devono intraprendere una serie di passaggi concreti e prestare particolare attenzione agli aspetti formali. Il primo requisito essenziale è, ovviamente, l’adesione valida e nei termini al CPB, che – lo ricordiamo – deve avvenire entro il 30 settembre 2025, o entro il nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta per i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare.

Una volta confermata l’adesione al CPB, il contribuente dovrà:

  1. Verificare la propria posizione fiscale relativa alle annualità oggetto del ravvedimento (2023 e/o 2024);

  2. Analizzare i dati delle dichiarazioni fiscali già presentate, in particolare quelli utilizzati per l’applicazione degli ISA e rilevanti per la determinazione delle imposte sostitutive;

  3. Calcolare l’importo dovuto per ciascuna imposta oggetto del ravvedimento (IRPEF, IRES, addizionali, IRAP);

  4. Predisporre il modello F24, indicando:

    • il corretto “Anno di riferimento”;

    • il numero di rate (se si opta per la rateazione);

    • i codici tributo che saranno comunicati a breve dall’Agenzia delle Entrate con apposita risoluzione.

È consigliabile affidarsi a un commercialista esperto, in grado di assistere non solo nel calcolo preciso delle imposte dovute, ma anche nella gestione corretta dell’adempimento in tutte le sue fasi. Ricordiamo inoltre che, in caso di adesione da parte di società trasparenti, sarà necessario coordinare anche il versamento da parte dei soci o associati (salvo versamento effettuato direttamente dalla società).

Infine, è utile monitorare costantemente le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, per verificare eventuali aggiornamenti o chiarimenti operativi (inclusa la pubblicazione dei codici tributo o delle istruzioni aggiornate sul modello F24).

Quadro normativo

Il ravvedimento speciale riservato ai contribuenti che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale (CPB) 2025-2026 è disciplinato da una serie di disposizioni normative e atti amministrativi che ne definiscono struttura, condizioni di accesso, limiti e modalità operative. Comprendere il quadro normativo è essenziale per garantire un’adesione conforme e priva di rischi.

La base giuridica dell’istituto si fonda su:

  • Articolo 12-ter del Decreto-Legge n. 73/2022 (c.d. “Decreto Semplificazioni”), convertito nella Legge n. 122/2022, che ha introdotto il meccanismo del Concordato Preventivo Biennale;

  • Articolo 148 del Decreto-Legge n. 34/2020, convertito con modificazioni nella Legge n. 77/2020, relativo alle esclusioni ISA per motivi legati alla pandemia COVID-19;

  • Articolo 9-bis, comma 6, lett. a) del D.L. n. 50/2017, che disciplina le condizioni di non normale svolgimento dell’attività ai fini dell’applicazione degli ISA;

  • Articolo 6-bis della Legge n. 212/2000 (Statuto del contribuente), che individua gli atti ostativi alla possibilità di accesso al ravvedimento in caso di accertamenti già avviati.

Il riferimento pratico principale è però il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 19 settembre 2025, che fornisce tutte le istruzioni operative per l’esercizio dell’opzione, i criteri di calcolo, le modalità di versamento, i casi di esclusione e le specifiche tecniche per la compilazione del modello F24. In allegato al provvedimento è presente anche l’Allegato n. 1, che individua con precisione i campi delle dichiarazioni fiscali rilevanti per il calcolo delle imposte sostitutive.

Va inoltre ricordato che saranno adottate a breve specifiche risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate per l’istituzione dei codici tributo necessari al versamento. Questi codici saranno essenziali per garantire la corretta imputazione dei pagamenti ai fini del perfezionamento del ravvedimento.

Per una corretta interpretazione e applicazione delle norme, è fortemente consigliato tenere monitorato il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e le circolari esplicative che verranno presumibilmente pubblicate nelle prossime settimane.

Conclusioni

Con la scadenza del 30 settembre 2025 ormai alle porte, il tempo per decidere se aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB) si sta esaurendo. Si tratta di una scelta fiscale che non solo permette di fissare il proprio imponibile per due anni con certezza, ma consente anche di accedere a un’opportunità senza precedenti: il ravvedimento speciale, che sarà attivo dal 1° gennaio 2026.

Questo strumento permette a chi ha aderito al CPB di sanare le proprie posizioni pregresse con imposte sostitutive, sanzioni ridotte e la possibilità di rateizzare i versamenti, evitando l’attivazione di accertamenti da parte del Fisco sulle annualità interessate. Una vera e propria tutela fiscale per il biennio a venire.

Per imprese, professionisti e società che vogliono operare in un contesto di stabilità fiscale, questa è una misura da cogliere al volo. Il consiglio è di valutare subito con il proprio commercialista l’adesione al CPB e predisporre ogni documento utile per beneficiare, fin dal 1° gennaio 2026, del ravvedimento speciale previsto dall’Agenzia delle Entrate.

Agire oggi significa evitare problemi domani. Il Fisco offre una finestra di regolarizzazione vantaggiosa e chi la sfrutta potrà affrontare il biennio 2025-2026 con maggiore tranquillità, chiarezza e solidità finanziaria.

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