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giovedì 30 Ottobre 2025

La rottamazione quater: scadenze, regole e modalità di pagamento aggiornate al 2025

Il 30 novembre 2025 rappresenta una data chiave per milioni di contribuenti italiani: è l’ultimo giorno utile per effettuare il secondo (o unico, se non è stato pagato in precedenza) versamento previsto dalla Rottamazione quater, la misura di definizione agevolata dei debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione prevista dalla Legge di Bilancio 2023.

Questa scadenza riguarda tutti coloro che hanno aderito entro il 30 giugno 2023 al piano di saldo agevolato dei carichi affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Si tratta di una grande occasione per regolarizzare la propria posizione fiscale evitando sanzioni e interessi, usufruendo di uno sconto significativo sull’importo originario del debito.

Molti contribuenti, però, rischiano di perdere il beneficio per semplice disattenzione o per non conoscere le regole fondamentali della misura. Per questo motivo, in questo articolo analizzeremo tutte le regole della Rottamazione quater, le scadenze, i metodi di pagamento, cosa succede in caso di mancato versamento e le ultime novità.

Scadenze e tolleranza 

Per mantenere i benefici della Definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione, prevista dalla Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023), è indispensabile rispettare rigorosamente le scadenze indicate nel proprio piano di pagamento. In particolare, la prossima rata è in scadenza il 30 novembre 2025, ma grazie ai 5 giorni di tolleranza previsti dalla legge (art. 3, comma 15-bis del DL n. 119/2018), saranno considerati validi i pagamenti effettuati entro martedì 9 dicembre 2025, anche in caso di festività.

Questa scadenza vale sia per i contribuenti ordinari sia per coloro che sono stati riammessi alla definizione agevolata dopo aver perso il diritto per mancato pagamento della prima o seconda rata, come previsto dal Decreto-legge n. 69/2024. I soggetti riammessi dovranno comunque seguire il nuovo piano di pagamento indicato nella Comunicazione delle somme dovute.

È fondamentale sapere che il mancato pagamento, un pagamento parziale, o il pagamento oltre i termini fa decadere automaticamente i benefici della rottamazione. In tal caso, l’intero debito residuo torna esigibile nella sua forma originaria, comprensivo di sanzioni, interessi di mora e aggi di riscossione, e le somme eventualmente già versate saranno considerate acconti sul totale dovuto, senza possibilità di recuperare la definizione agevolata.

Per verificare le scadenze e scaricare i moduli di pagamento, è possibile accedere alla propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dove è sempre disponibile una copia della Comunicazione delle somme dovute.

Cos’è 

La Rottamazione quater è una misura di definizione agevolata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) che consente ai contribuenti di regolarizzare i debiti fiscali affidati all’Agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, beneficiando di una significativa riduzione dell’importo complessivo dovuto. La misura consente di versare solo il capitale residuo, escludendo interessi di mora, sanzioni, aggio e interessi iscritti a ruolo, rendendo quindi il pagamento molto più sostenibile rispetto alle somme originarie.

Rientrano nella rottamazione anche i debiti relativi a cartelle non ancora notificate, quelli in corso di rateizzazione o sospesi, nonché quelli già oggetto di precedenti rottamazioni o Saldo e Stralcio, anche se decadute. Per i debiti relativi a violazioni del Codice della strada o altre sanzioni amministrative non tributarie, lo sconto è più limitato: vengono esclusi solo gli interessi e le maggiorazioni previste da specifiche norme.

La misura riguarda anche i carichi affidati da alcune casse previdenziali private, ma solo se queste hanno deliberato l’adesione alla rottamazione entro il 31 gennaio 2023, pubblicando il provvedimento sui propri siti. Tra le casse aderenti figurano la Cassa Forense, ENPAB, CNPR, ENPAV e INPGI.

Questo strumento offre quindi un’opportunità concreta per azzerare le pendenze fiscali in modo sostenibile, evitando l’aggravio dei costi accessori e delle procedure esecutive. Per i contribuenti in difficoltà o con carichi arretrati, può rappresentare una vera e propria via d’uscita dal debito fiscale, in modo legale e conveniente.

Rottamazione Quater: Prossime scadenze- Commercialista.it

Modalità di pagamento disponibili

Una volta ricevuta la Comunicazione delle somme dovute dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, contenente il dettaglio del piano rateale e i relativi moduli di pagamento, il contribuente può scegliere tra diverse modalità per effettuare i versamenti previsti dalla Rottamazione quater. Le opzioni sono pensate per offrire massima flessibilità, sia per chi preferisce operare online, sia per chi desidera recarsi fisicamente presso uno sportello.

1. Pagamento online

Il metodo più rapido e sicuro è attraverso il servizio “Paga online” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questo consente di saldare le rate usando carte di credito, debito o altri strumenti digitali abilitati.

2. Canali bancari e PagoPA

È possibile effettuare il pagamento anche tramite i canali telematici delle banche, Poste Italiane o attraverso tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al circuito pagoPA. L’elenco completo dei PSP abilitati e le istruzioni sono disponibili sul sito ufficiale di pagoPA.it.

3. Domiciliazione bancaria (SDD)

Un’importante novità è il servizio di domiciliazione bancaria attivabile tramite l’area riservata online. Questa opzione consente l’addebito diretto sul conto corrente – anche se intestato a un’altra persona (purché autorizzata). Per attivarla, è necessario inserire l’IBAN, fornire il consenso al trattamento dei dati e attendere la conferma da parte dell’Agenzia, che invierà una mail di presa in carico e successivamente l’esito della richiesta.

4. Sportelli e canali fisici

Infine, i moduli di pagamento allegati possono essere utilizzati anche presso banche, uffici postali, tabaccai, ricevitorie e altri punti autorizzati. Inoltre, gli sportelli fisici dell’Agenzia restano attivi per l’assistenza, previa prenotazione online di un appuntamento.

Grazie a questa varietà di soluzioni, il contribuente ha la possibilità di scegliere la modalità più comoda e adatta alle proprie esigenze, semplificando l’adempimento e riducendo il rischio di dimenticanze o ritardi.

Servizio “ContiTu”

Una delle novità più rilevanti della Rottamazione quater è la possibilità per i contribuenti di scegliere quali debiti saldare, anche nel caso in cui si sia ricevuto un piano di pagamento completo (accoglimento totale) o parziale. Grazie al servizio telematico “ContiTu”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, è infatti possibile personalizzare il piano di pagamento, decidendo di versare solo alcune delle cartelle esattoriali incluse nella Comunicazione delle somme dovute.

Il funzionamento è semplice: il contribuente accede al servizio e seleziona manualmente le cartelle o gli avvisi che intende pagare, inserendo il numero identificativo di ciascun documento. Il sistema calcola automaticamente l’importo aggiornato, le relative rate da versare, e consente di stampare nuovi moduli di pagamento personalizzati, che verranno anche inviati via e-mail. L’unica condizione è che, anche nel nuovo piano parziale, ogni rata selezionata venga pagata per intero e nei tempi stabiliti dalla normativa, altrimenti si decade dai benefici della definizione agevolata.

È importante ricordare che eventuali pagamenti tardivi o incompleti verranno comunque acquisiti a titolo di acconto sul carico originario, ma non estingueranno il debito e riattiveranno le azioni di recupero forzato. Il servizio “ContiTu” può essere utilizzato fino a un massimo di 3 volte per ciascuna Comunicazione, offrendo così una certa flessibilità a chi si trova in difficoltà economiche ma non vuole rinunciare del tutto alla rottamazione.

Domiciliazione bancaria

Per semplificare ulteriormente il pagamento delle rate previste dalla Rottamazione quater, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione consente ai contribuenti di attivare l’addebito diretto sul conto corrente bancario (SDD). Si tratta di una modalità altamente consigliata, soprattutto per chi ha scelto il pagamento rateale, poiché riduce il rischio di dimenticare una scadenza e, di conseguenza, decadere dai benefici della definizione agevolata.

L’attivazione dell’addebito può avvenire in due modi:

  1. Presso gli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (su appuntamento);

  2. Online, tramite l’area riservata del sito ufficiale agenziaentrateriscossione.gov.it, utilizzando il servizio digitale “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata”.

Una volta selezionato il piano di pagamento su cui si intende attivare la domiciliazione bancaria, sarà necessario compilare i campi richiesti, inclusi i dati del conto corrente (IBAN), e autorizzare il mandato SDD. Al termine della procedura, il sistema invierà al contribuente una prima e-mail di presa in carico della richiesta e, in seguito, una seconda e-mail di conferma, contenente anche l’indicazione della prima rata che verrà addebitata.

Attenzione: se la conferma dell’attivazione non viene ricevuta almeno 10 giorni lavorativi prima della scadenza della rata, il contribuente dovrà provvedere autonomamente al pagamento con le altre modalità disponibili (moduli, sportelli, pagoPA, ecc.), per non perdere i benefici della Rottamazione.

Attivare l’addebito è quindi un modo intelligente e sicuro per rispettare le scadenze, soprattutto in caso di piani lunghi o complessi.

Rottamazione Quater: Prossime scadenze- Commercialista.it

Calendario completo

Il rispetto puntuale delle scadenze è essenziale per non decadere dai benefici della Rottamazione quater. Il piano di pagamento, stabilito in fase di adesione, può essere in un’unica soluzione oppure rateale, con la possibilità di suddividere l’importo dovuto fino a 18 rate (in 5 anni). Di seguito riepiloghiamo le principali date da segnare in calendario, compresi i termini di tolleranza previsti dalla legge.

Scadenze originarie (per chi ha aderito entro il 30 giugno 2023):

  • 31 ottobre 2023 → Prima o unica rata

  • 30 novembre 2023 → Seconda rata

Scadenze successive per i piani rateali:

Dal 2024 in poi, le rate sono state fissate con cadenza trimestrale (febbraio, maggio, luglio e novembre). Ecco il calendario completo:

  • 28 febbraio 2024 → Terza rata

  • 31 maggio 2024 → Quarta rata

  • 31 luglio 2024 → Quinta rata

  • 30 novembre 2024 → Sesta rata

  • 28 febbraio 2025 → Settima rata

  • 31 maggio 2025 → Ottava rata

  • 31 luglio 2025 → Nona rata

  • 30 novembre 2025 → Decima rata (Prossimo appuntamento importante!)

  • 28 febbraio 2026 → Undicesima rata

  • 31 maggio 2026 → Dodicesima rata

  • 31 luglio 2026 → Tredicesima rata

  • 30 novembre 2026 → Quattordicesima rata

  • 28 febbraio 2027 → Quindicesima rata

  • 31 maggio 2027 → Sedicesima rata

  • 31 luglio 2027 → Diciassettesima rata

  • 30 novembre 2027 → Diciottesima e ultima rata

Tolleranza di 5 giorni

È importante sapere che la normativa prevede una tolleranza di 5 giorni rispetto alla data di scadenza ufficiale. Questo significa che, ad esempio, la rata in scadenza il 30 novembre 2025 potrà essere considerata regolare se versata entro il 5 dicembre 2025 (o entro il 9 dicembre, considerando il fine settimana e i giorni festivi, come indicato dalla Riscossione).

Attenzione: anche con la tolleranza, il pagamento deve essere completo, altrimenti si decade dalla definizione agevolata, perdendo tutti i vantaggi fiscali e agevolativi.

Conclusione

La Rottamazione quater rappresenta un’opportunità concreta per regolarizzare i propri debiti fiscali in modo agevolato, riducendo drasticamente gli importi da pagare e alleggerendo la pressione economica su famiglie, professionisti e imprese. Tuttavia, si tratta di una misura che impone scadenze precise e regole rigide: anche un piccolo errore può costare la decadenza dal piano, con la conseguente riattivazione dell’intero debito originario.

Chi ha aderito entro i termini e intende proseguire, deve monitorare attentamente le prossime rate (la prossima in scadenza è il 30 novembre 2025), valutare se è il caso di ridurre il piano con il servizio ContiTu, oppure di attivare la domiciliazione bancaria per evitare dimenticanze. È inoltre fondamentale consultare la propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per scaricare i moduli di pagamento aggiornati e tenere sotto controllo la propria situazione debitoria.

In caso di dubbi o difficoltà, è sempre consigliabile rivolgersi a un commercialista esperto in fiscalità e contenzioso tributario, che possa valutare la strategia più conveniente e supportarti nella gestione corretta del piano.

Non perdere questa occasione: pagare meno è possibile, ma solo rispettando le regole fino all’ultima rata.

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