Guida fiscale e vademecum per comprendere e capire come fare ad usufruire in dichiarazione dei redditi delle detrazioni fiscali 36% – 50% per risparmio energetico.
Bonus Elettrodomestici 2025: guida completa a sconto in fattura, contributi e risparmio energetico

Il 2025 porta grandi novità per chi desidera rinnovare casa risparmiando: il “Bonus Elettrodomestici” è stato prorogato e reso ancora più conveniente grazie all’introduzione dello sconto diretto in fattura. Una vera rivoluzione per le famiglie italiane che vogliono cambiare frigorifero, forno, lavatrice o altri grandi elettrodomestici, approfittando di vantaggi fiscali immediati. Non più, quindi, solo una detrazione fiscale spalmata in dieci anni, ma uno sconto immediato al momento dell’acquisto, che può alleggerire fin da subito la spesa.
Sommario
In questo articolo ti spiegheremo come funziona il Bonus 2025, chi può usufruirne, quali sono gli elettrodomestici ammessi, quali sono i limiti di spesa e quali documenti conservare per non perdere l’agevolazione.
Cos’è
Il Bonus Elettrodomestici 2025 è una misura fiscale che consente ai contribuenti italiani di ottenere un incentivo per l’acquisto di nuovi grandi elettrodomestici destinati ad immobili oggetto di ristrutturazione.
La grande novità di quest’anno è rappresentata dall’introduzione dello sconto immediato in fattura: non sarà più necessario attendere dieci anni per recuperare il credito fiscale tramite la dichiarazione dei redditi. Invece, il venditore potrà applicare subito uno sconto pari al valore della detrazione spettante, mentre a lui spetterà il compito di recuperare l’importo come credito d’imposta.
Il beneficio fiscale resta strettamente collegato ad interventi di ristrutturazione edilizia (manutenzione straordinaria, ristrutturazione vera e propria, restauro o risanamento conservativo) e non può essere richiesto autonomamente. In altre parole, per poter accedere al bonus è indispensabile dimostrare che l’acquisto degli elettrodomestici è legato a lavori edilizi avviati non prima del 1° gennaio dell’anno precedente.
Inoltre, il limite di spesa massimo su cui calcolare il bonus resta confermato: 5.000 euro per unità immobiliare, anche se rispetto agli anni precedenti c’è una maggiore attenzione alla classe energetica dei beni acquistati, che deve rispettare standard minimi per rientrare nell’agevolazione.
In sintesi, il Bonus Elettrodomestici 2025 si presenta come un’opportunità ancora più concreta e accessibile per chi vuole migliorare la qualità della propria casa risparmiando fin da subito.
Incentivo economico
Oltre al classico Bonus Elettrodomestici, il 2025 introduce anche un contributo economico diretto, regolato dall’articolo 1, commi da 107 a 111 della legge di bilancio.
Questo incentivo mira a favorire l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica — cioè di classe non inferiore alla B, secondo la nuova etichettatura europea — prodotti all’interno dell’Unione Europea. Gli obiettivi principali sono chiari: ridurre i consumi elettrici domestici, sostenere l’industria europea e promuovere il riciclo corretto degli apparecchi obsoleti.
Il contributo copre fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico, con un massimale di 100 euro per ciascun acquisto. Tuttavia, per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, il limite sale a 200 euro per elettrodomestico, offrendo così un aiuto più sostanzioso a chi si trova in condizioni economiche più svantaggiate.
È importante sottolineare che ogni nucleo familiare potrà beneficiare del contributo per un solo elettrodomestico nell’anno 2025.
Il finanziamento di questa misura è garantito da un fondo dedicato di 50 milioni di euro, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l’obiettivo di sostenere una transizione energetica più rapida e inclusiva.
Quali elettrodomestici rientrano nel bonus
Non tutti gli apparecchi sono ammessi al Bonus Elettrodomestici 2025 e al nuovo contributo per l’acquisto. È fondamentale conoscere quali categorie di prodotti possono beneficiare delle agevolazioni, per evitare errori che potrebbero comportare la perdita del beneficio.
Tra gli elettrodomestici agevolabili troviamo:
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Frigoriferi e congelatori: Devono essere di classe energetica non inferiore alla B.
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Forni: Anche per i forni è richiesta una classe energetica elevata, in linea con la normativa europea vigente.
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Lavastoviglie: Idonee se ad alta efficienza e con basso consumo idrico ed elettrico.
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Piani cottura a induzione: Sempre più richiesti per il risparmio energetico rispetto ai fornelli a gas tradizionali.
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Lavatrici e asciugatrici: Necessaria l’alta efficienza e un ridotto consumo sia di acqua che di energia.
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Cappe da cucina e forni a microonde (solo se ad alta efficienza energetica e dichiarati espressamente nei regolamenti di attuazione).
Inoltre, per beneficiare del contributo, gli elettrodomestici devono essere nuovi di fabbrica (non è ammesso l’acquisto di beni usati o ricondizionati) e prodotti in Europa.
Un altro aspetto fondamentale è il corretto smaltimento del vecchio elettrodomestico: in fase di acquisto è necessario consegnare il rifiuto elettronico (RAEE) per garantirne il corretto riciclo, come previsto dalla normativa ambientale.
Acquistare prodotti conformi non solo consente di ottenere l’incentivo, ma permette anche di ridurre sensibilmente i consumi domestici, con un risparmio annuo in bolletta che può superare i 200 euro.
Documenti e procedure
Per poter beneficiare del Bonus Elettrodomestici 2025 o del contributo per alta efficienza, è fondamentale seguire alcune precise procedure e conservare la documentazione richiesta.
Ecco i passaggi principali:
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Collegamento ai lavori di ristrutturazione: L’acquisto degli elettrodomestici deve essere collegato a interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente. È obbligatorio poter dimostrare l’inizio lavori tramite CILA, SCIA o altre pratiche edilizie regolarmente presentate.
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Pagamento tracciabile: I pagamenti devono essere effettuati con bonifico parlante (specificando causale, codice fiscale dell’acquirente e partita IVA o codice fiscale del venditore) oppure con carte di credito o debito. Sono esclusi i pagamenti in contanti.
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Conservazione dei documenti: È necessario conservare:
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La ricevuta del pagamento.
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La fattura di acquisto o lo scontrino parlante (che indichi natura, qualità e quantità dei beni acquistati).
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La documentazione che attesta il collegamento ai lavori edilizi.
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L’attestazione della classe energetica dell’elettrodomestico.
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Domanda di contributo: Per accedere al contributo diretto (fino a 100 o 200 euro), sarà pubblicato un bando ufficiale da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sarà necessario presentare richiesta tramite piattaforma dedicata, allegando copia dei documenti sopra elencati e l’attestazione ISEE (se si vuole accedere al contributo maggiorato).
Seguire correttamente tutte le procedure è essenziale per non perdere il diritto al bonus, anche in caso di futuri controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Limiti, cumulabilità e regole
Un aspetto fondamentale da conoscere è quello dei limiti di spesa e della cumulabilità del Bonus Elettrodomestici 2025 con altre agevolazioni fiscali.
Come già anticipato, il tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione è fissato in 5.000 euro per unità immobiliare.
Questo significa che si potrà detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di elettrodomestici, fino a un massimo di 2.500 euro di beneficio fiscale, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (in caso di detrazione tradizionale).
Nel caso in cui si scelga invece lo sconto immediato in fattura, il venditore applicherà direttamente il beneficio, anticipando il valore corrispondente al cliente, e successivamente recupererà il credito d’imposta.
Tuttavia, occorre sapere che:
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Lo sconto non può superare l’importo della detrazione spettante.
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L’eventuale parte eccedente rimane a carico del contribuente.
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È necessario che il venditore abbia aderito al meccanismo dello sconto in fattura.
Il Bonus è cumulabile con altri incentivi, come il Bonus Ristrutturazioni o il Superbonus (se applicabile alle stesse unità immobiliari), ma non si può ottenere due volte per lo stesso bene o spesa.
Infine, attenzione: l’agevolazione è personale e riferita al singolo contribuente. Se si ristrutturano più immobili distinti, si può usufruire del bonus più volte, sempre rispettando il limite dei 5.000 euro per ciascun immobile.
Efficienza energetica
La scelta dell’elettrodomestico giusto è cruciale non solo per accedere al Bonus Elettrodomestici 2025, ma anche per ottenere reali risparmi in bolletta nel medio-lungo periodo.
Con le nuove regole, infatti, per beneficiare del contributo economico è necessario acquistare apparecchi di classe energetica pari o superiore alla B, secondo la nuova etichetta energetica europea (introdotta nel 2021), che va dalla A (più efficiente) alla G (meno efficiente).
Ecco alcuni consigli pratici per scegliere correttamente:
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Controllare l’etichetta energetica: Deve essere ben visibile sul prodotto e riportare l’indicazione della classe e il consumo annuo stimato di energia.
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Preferire modelli recenti: I modelli più nuovi, oltre a essere più efficienti, sono spesso progettati per durare più a lungo e per facilitare la manutenzione.
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Verificare la provenienza: L’elettrodomestico deve essere prodotto nell’Unione Europea. È importante chiedere conferma al venditore o controllare i dati di produzione riportati.
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Optare per funzioni smart: Molti elettrodomestici intelligenti ottimizzano automaticamente i consumi sulla base delle abitudini di utilizzo, riducendo ulteriormente le spese.
Un frigorifero di classe B, ad esempio, può consumare fino al 50% in meno di energia rispetto a uno di classe D o E, garantendo un risparmio annuo anche superiore ai 100 euro in bolletta.
Scegliere prodotti efficienti non solo aiuta a ottenere l’incentivo, ma consente di contribuire concretamente alla transizione energetica e alla tutela dell’ambiente.
Vantaggi economici
Approfittare del Bonus Elettrodomestici 2025 non significa solo ottenere uno sconto immediato o una detrazione fiscale: rappresenta anche un vero e proprio investimento sul risparmio energetico e sulla qualità della vita domestica.
Gli elettrodomestici di nuova generazione, infatti, offrono consumi molto più ridotti rispetto ai modelli di qualche anno fa.
Per esempio:
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Una lavatrice moderna di classe B consuma in media il 35% in meno di energia rispetto a un vecchio modello di classe D.
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Un frigorifero efficiente può far risparmiare fino a 150 kWh/anno, corrispondenti a circa 60-70 euro annui in bolletta.
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Le lavastoviglie più performanti utilizzano meno acqua e energia, riducendo anche i costi ambientali.
Il risparmio complessivo, nel corso della vita utile dell’elettrodomestico (spesso oltre 10 anni), può arrivare a migliaia di euro.
A questo si aggiunge il vantaggio di dispositivi più silenziosi, più sicuri e più rispettosi dell’ambiente.
Sfruttare oggi gli incentivi disponibili significa anche anticipare le future normative: sempre più spesso l’Europa impone standard minimi di efficienza per ridurre l’impatto ambientale, e adeguarsi in anticipo può evitare costi aggiuntivi in futuro.
Come richiedere il contributo
Per non perdere l’opportunità del Bonus Elettrodomestici 2025 e del contributo economico statale, è fondamentale rispettare con precisione tutte le scadenze previste.
Per il Bonus tradizionale o sconto in fattura, i tempi principali da rispettare sono:
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Periodo di validità: gli acquisti devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025.
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Documentazione: è necessario conservare le fatture, i pagamenti tracciabili e la documentazione dei lavori edilizi fino ad almeno 5 anni, per eventuali controlli fiscali.
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Dichiarazione dei redditi: chi opta per la detrazione deve inserire la spesa nella dichiarazione (730 o Redditi PF) relativa all’anno 2025, da presentare nel 2026.
Per il contributo diretto per alta efficienza energetica:
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Domanda: sarà aperta una finestra temporale stabilita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (indicativamente nei primi mesi del 2025). Sarà fondamentale monitorare il sito ufficiale per non perdere l’avviso pubblico.
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Modalità di presentazione: esclusivamente online, tramite piattaforma digitale ministeriale, allegando tutti i documenti richiesti (ISEE, prova di acquisto, dati del prodotto).
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Graduatoria: se i fondi stanziati (50 milioni di euro) si esauriscono prima della scadenza naturale, verrà formata una graduatoria cronologica basata sulla data di presentazione della domanda.
Essere tempestivi e organizzati è fondamentale per massimizzare il risparmio e assicurarsi il contributo.
Errori da evitare
Anche se il Bonus Elettrodomestici 2025 e il contributo statale rappresentano opportunità concrete, è importante prestare attenzione ad alcuni errori comuni che potrebbero far perdere l’incentivo.
Ecco gli sbagli più frequenti:
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Acquisto non collegato a lavori di ristrutturazione: ricordati che il Bonus Elettrodomestici è valido solo se l’acquisto è legato a un intervento edilizio ammesso alla detrazione fiscale.
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Pagamento errato: il pagamento in contanti o senza modalità tracciabile (come bonifico parlante o carta) rende inammissibile la detrazione.
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Classe energetica insufficiente: se il prodotto acquistato non raggiunge almeno la classe B (secondo la nuova etichetta), non si potrà accedere al contributo statale.
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Mancata consegna RAEE: in caso di contributo, è obbligatorio smaltire correttamente l’elettrodomestico vecchio tramite il sistema RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
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Domanda tardiva: per il contributo diretto, le risorse sono limitate. Una domanda inoltrata tardi rischia di essere esclusa per esaurimento fondi.
Essere preparati ed evitare questi errori significa garantirsi il massimo risparmio, senza brutte sorprese né rischi fiscali in futuro.
Considerazioni finali
Il Bonus Elettrodomestici 2025, arricchito dallo sconto in fattura e dal contributo statale per gli elettrodomestici ad alta efficienza, rappresenta una straordinaria occasione per rinnovare la propria casa, risparmiare subito e guardare al futuro con una gestione domestica più sostenibile ed efficiente.
Grazie a questa misura, ogni famiglia italiana può ridurre concretamente i consumi energetici, contribuire alla tutela dell’ambiente e al contempo supportare il sistema produttivo europeo.
Tuttavia, per sfruttare pienamente i vantaggi offerti, è essenziale informarsi con attenzione, rispettare le procedure previste e agire tempestivamente, soprattutto per quanto riguarda la richiesta del contributo.
Chi saprà cogliere al volo questa opportunità potrà non solo alleggerire le spese domestiche, ma anche migliorare sensibilmente il comfort abitativo, investendo nella qualità e nell’efficienza.
Il momento di agire è adesso: il Bonus 2025 non è solo un incentivo, ma un investimento intelligente per una casa più moderna, sostenibile ed economica.
Detrazioni fiscali per il risparmio energetico dei pannelli fotovoltaici: guida completa e aggiornata 2024

Investire in pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è una scelta vantaggiosa non solo per l'ambiente, ma anche per il proprio portafoglio. In Italia, infatti, esistono diverse detrazioni fiscali che permettono di ridurre significativamente il costo dell'impianto e di ammortizzare l'investimento in tempi brevi.
In questo articolo, forniremo una guida completa e aggiornata al 2024 su come ottenere le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici, illustrando i benefici, i requisiti e le procedure da seguire.
Quali sono i benefici delle detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici?
Le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici rappresentano un incentivo concreto per favorire la diffusione dell'energia rinnovabile in Italia. I principali vantaggi di queste agevolazioni includono:
- Riduzione del costo dell'impianto: è possibile detrarre una percentuale della spesa sostenuta per l'acquisto e l'installazione dei pannelli fotovoltaici, alleggerendo così l'investimento iniziale.
- Recupero dell'importo detratto: le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici possono essere recuperate in 10 anni in quote annuali di pari importo, riducendo l'impatto economico dell'investimento.
- Aumento del valore dell'immobile: un immobile dotato di un impianto fotovoltaico ha un valore maggiore sul mercato immobiliare.
Quali sono i requisiti per ottenere le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici?
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- L'impianto deve essere installato su un immobile residenziale ubicato in Italia.
- L'impianto deve essere realizzato da ditte abilitate e in possesso della relativa certificazione.
- La potenza dell'impianto non deve superare i 20 kW.
- L'impianto deve rispettare i requisiti tecnici stabiliti dalla normativa vigente.
- La documentazione relativa all'impianto deve essere conservata e presentata in caso di controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Quali sono le detrazioni fiscali previste per i pannelli fotovoltaici nel 2024?
Al 2024, le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici sono le seguenti:
- Ecobonus al 50%: questa detrazione permette di detrarre il 50% della spesa sostenuta per l'acquisto e l'installazione dei pannelli fotovoltaici, con un limite di spesa massimo di 96.000 euro per immobile.
- Superbonus al 110% (solo in alcuni casi): in alcuni casi specifici, è possibile beneficiare del Superbonus al 110% per l'installazione di pannelli fotovoltaici abbinata ad altri interventi di riqualificazione energetica dell'immobile.
Come richiedere le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici?
Per richiedere le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici, è necessario seguire questa procedura:
- Presentare la Dichiarazione dei Redditi compilando il Quadro F.
- Allegare la documentazione relativa all'impianto, tra cui la fattura della ditta che ha eseguito i lavori, la certificazione energetica dell'impianto e la copia del bonifico bancario o postale con cui è stato effettuato il pagamento.
Esempio concreto
Ipotizziamo di voler installare un impianto fotovoltaico con una potenza di 6 kWp, per un costo complessivo di 10.000 euro. In questo caso, avremo diritto a una detrazione fiscale del 50%, pari a 5.000 euro, che potremo recuperare in 10 anni in quote annuali di 500 euro.
Conclusione
Le detrazioni fiscali per i pannelli fotovoltaici rappresentano un'opportunità imperdibile per chi desidera risparmiare sulle bollette di luce, ridurre l'impatto ambientale e aumentare il valore del proprio immobile. Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico, ti consigliamo di informarti sulle detrazioni fiscali a cui potresti avere diritto e di rivolgerti a un professionista per avere una consulenza personalizzata.
Detrazioni fiscali per il risparmio energetico del camino a legna: guida completa e aggiornata 2024

Risparmiare sulle bollette e ridurre l'impatto ambientale è possibile anche grazie al proprio camino a legna, sfruttando le detrazioni fiscali dedicate al miglioramento dell'efficienza energetica. In questo articolo, forniremo una guida completa e aggiornata al 2024 su come ottenere le detrazioni per il tuo camino a legna.
Quali interventi sono agevolabili?
La legge italiana prevede diverse tipologie di interventi che possono beneficiare delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico del camino a legna:
- Sostituzione del camino a legna esistente con un nuovo modello a più alta classe energetica: in particolare, è possibile detrarre il 65% della spesa per l'acquisto e l'installazione di un camino a legna con classe energetica A+ o superiore.
- Installazione di un inserto a pellet in un camino a legna esistente: anche in questo caso, è possibile detrarre il 65% della spesa per l'acquisto e l'installazione dell'inserto a pellet.
- Integrazione di un sistema di accumulo per lo stoccaggio del calore prodotto dal camino a legna: la detrazione in questo caso è pari al 50% della spesa sostenuta.
- Installazione di una canna fumaria coibentata: per questo intervento è prevista una detrazione del 50% della spesa.
- Altri interventi di efficientamento energetico: è possibile detrarre anche altre tipologie di interventi, come l'installazione di valvole termostatiche, la coibentazione della canna fumaria o l'adozione di sistemi di controllo della combustione.
Quali sono i requisiti per ottenere le detrazioni?
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico del camino a legna, è necessario rispettare alcuni requisiti:
- Gli interventi devono essere effettuati su un'immobile residenziale ubicato in Italia.
- Gli interventi devono essere realizzati da ditte abilitate e in possesso della relativa certificazione.
- La documentazione relativa agli interventi deve essere conservata e presentata in caso di controllo da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Come richiedere le detrazioni?
Per richiedere le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del camino a legna, è necessario seguire questa procedura:
- Presentare la Dichiarazione dei Redditi compilando il Quadro F.
- Allegare la documentazione relativa agli interventi, tra cui la fattura della ditta che ha eseguito i lavori, la certificazione energetica del nuovo camino a legna e la copia del bonifico bancario o postale con cui è stato effettuato il pagamento.
Esempio concreto:
Ipotizziamo di voler sostituire il nostro vecchio camino a legna con un nuovo modello di classe energetica A+. La spesa per l'acquisto e l'installazione del nuovo camino ammonta a 3.000 euro. In questo caso, avremo diritto a una detrazione fiscale del 65%, pari a 1.950 euro, che potremo recuperare in 10 anni in quote annuali di pari importo.
Vantaggi delle detrazioni fiscali
Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del camino a legna rappresentano un'importante opportunità per:
- Ridurre i costi di riscaldamento: un camino a legna ad alta efficienza energetica permette di consumare meno legna e di conseguenza di risparmiare sulle bollette.
- Migliorare l'impatto ambientale: i camini a legna ad alta efficienza energetica producono meno emissioni inquinanti.
- Aumentare il valore dell'immobile: un immobile dotato di un camino a legna ad alta efficienza energetica ha un valore maggiore sul mercato.
Conclusione
Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del camino a legna rappresentano un incentivo concreto per migliorare l'efficienza energetica delle nostre case e ridurre l'impatto ambientale. Se stai pensando di sostituire il tuo vecchio camino a legna o di installare un nuovo modello, ti consigliamo di informarti sulle detrazioni fiscali a cui potresti avere diritto.
FOTOVOLTAICO: DETRAZIONI DEL 36 O 50 PER CENTO SE INSTALLATO SU ABITAZIONI

DETRAZIONI FISCALI PER RISPARMIO ENERGETICO: CASO DEL CAMINO A LEGNA “FRANCESE”
