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lunedì 15 Aprile 2024

Petizione per la tutela dei soggetti in condizioni di inesigibilità rispetto al debito esattoriale

Tutte le normative che abbiamo vissuto in questi anni, sull’indebitamento, la tutela delle piccole imprese individuali e molte altre, erano tutte interessanti e con un alto potenziale aggiunto, ma non le vedevamo poi finanziate in modo adeguato dallo stato.

Questo perché per poter avere accesso a quel percorso, dovevi avere una copertura finanziaria dalla cassa deposito e prestiti, ma non c’era copertura finanziaria, perciò era un bluff.

Tanté che lo stesso direttore nazionale dell’Agenzia delle Entrate, Rufini, che è molto ingamba, più volte ha riconosciuto che il miliardo e due/tre di crediti vantati dall’AE attraverso l’esattoria, non sono esigibili per almeno sei o settecento milioni di euro.

Questo è il quadro.

A latere di questo, la legge di bilancio per il 2023, contiene una scintilla di diritto importantissima, perché il legislatore, per andare a disciplinare un rapporto critico tra ente di accertamento che vanta il credito (AE) ed ente di riscossione (l’esattoria, ex Equitalia e attualmente Agenzia delle Entrate e riscossione) ha normato, e poi è accaduto che nel disciplinare del rapporto tra questi due soggetti, sintetizzando: conferendo incarico alla ex Equitalia Agenzia delle Entrate – Riscossione, di verificare all’interno del parco crediti, quei crediti che fossero totalmente inesigibili e di proporli all’ente di accertamento (AE), per la cancellazione, indicando anche dei criteri di massima. Il credito di massima è che lì dove il debito fosse inferiore al cinque percento del patrimonio dell’indebitato, potesse verificare su sua discrezione alla cancellazione.

Poiché noi siamo però nel paese Italia, e c’è un Diritto sovrano a tutela del cittadino, a me non interessa nulla che si sono gestiti i loro comodi tra Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate e Riscossione, puoi riconoscere che ho il diritto alla cancellazione del debito? Se si, allora, tu, Agenzia delle Entrate e Riscossione, fai il tuo lavoro e lo cancelli.

Ma non solo, all’interno di questo, devi verificare anche l’elemento della indisponibilità, perché siamo nel paese Italia, perché ci sono una moltitudine di famiglie che hanno dei debiti nei confronti di questo sistema, e non possono pagarli, perché per pagarli: il patrimonio è composto dagli immobili, ma io per comprare quell’immobile ho stipulato un contratto di mutuo; l’abitudine delle banche è quella di iscrivere ipoteca, e quindi se chiedi centomila euro, la banca di ipoteca ti chiede il doppio o il triplo. Se ho settantamila euro di debiti con l’esattoria, come faccio a vendere un immobile e pagarli? Non posso venderlo l’immobile, oggettivamente non sono nelle condizioni per poterlo fare! Perché chi compra un immobile con centomila euro di ipoteca?

Ma questa è anche una situazione non compromessa; mettetevi nei panni dei soggetti padri di famiglia, ex imprenditori, ecc, che sono falliti perché magari non hanno operato bene, o magari perché hanno subito a loro volta un mancato incasso dai loro clienti. Ma come fa la sinistra a parlare di elusori ed evasori? Ma io non posso avere il diritto di sbagliare? Non posso avere diritto di essere truffato? Oggi è un attimo sbagliare, è un attimo andare lunghi con l’INPS o con l’Agenzia delle Entrate, è un attimo verificare che non posso vendere l’immobile, non puoi riempirmi di cartelle esattoriali, le devi invece cancellare.

Perché posso avere il diritto che il debito che tu mi chiedi, dove: se vado lungo con la denuncia dei redditi ricevo più quindici percento di esenzione più gli interessi legali, se vado lungo con l’avviso bonario, più cartella esattoriale, più trenta percento su quindici percento di esenzione, più interessi. Totalone: se passano cinque, sei, sette anni dalla denuncia dei redditi e io non ho pagato, l’esenzione degli interessi sovrastano la quota capitale. 

A fronte di questo, noi che cosa facciamo? Chiediamo che quella scintilla di diritto nella legge di bilancio per il 2023, venga consolidata e ampliata all’interno della legge di bilancio per il 2024, perché il legislatore, a tutela di quei padri di famiglia, deve andare a disciplinare il concetto di patrimonio indisponibile, perché quando ho un’ipoteca che è pari a due o tre volte il valore dell’immobile e del mutuo concesso, e quando ho criticità per cui ti dimostro che non posso disporre quel patrimonio, sei tenuto, entro novanta giorni, a cancellare il debito.

Caso reale

Un padre di famiglia in Sardegna, si è tolto la vita perché non poteva pagare i debiti con questo sistema.

Questa normativa, deve tutelare padri e madri di famiglia, non deve tutelare l’Agenzia delle Entrate.

Firma anche tu la petizione per la tutela dei soggetti in condizioni di inesigibilità rispetto al debito esattoriale

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Dott. Alessio Ferretti

Tributarista Qualificato Lapet ai sensi della Legge 4/2013, referente di Networkfiscale.com, Commercialista.it, Commercialista.com, amministratore e consigliere in varie società. Dottore Commercialista ODCEC di Roma nr di iscrizione AA12304

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