7.3 C
Rome
giovedì 18 Dicembre 2025

Milleproroghe 2026: tutte le proroghe fiscali e normative per imprese, PMI e professionisti

Approvato dal Consiglio dei Ministri, il Decreto Milleproroghe 2026 introduce una lunga serie di slittamenti legislativi che interessano cittadini, imprese e professionisti. In attesa della sua conversione in legge, scopriamo nel dettaglio le proroghe più importanti che entreranno in vigore nei prossimi mesi.

Ogni anno, con la fine di dicembre, arriva puntualmente il cosiddetto “Decreto Milleproroghe”: un provvedimento omnibus con cui il Governo interviene per rinviare scadenze normative, autorizzare misure transitorie e garantire continuità amministrativa.

Anche per il 2026, il Consiglio dei Ministri ha approvato il DL Milleproroghe con una serie di disposizioni urgenti che andranno ad impattare su settori strategici come l’edilizia, il fisco, la pubblica amministrazione, il lavoro, l’ambiente e la giustizia. Si tratta, come sempre, di un decreto-legge che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni: il Parlamento avrà dunque il compito di approvare, modificare o eventualmente eliminare le proroghe inserite dal Governo.

Ma cosa contiene, nello specifico, il Milleproroghe 2026? E quali sono le scadenze che slittano e gli effetti concreti per imprese e contribuenti? In questo articolo analizzeremo le principali novità introdotte dal testo, segnalando gli aspetti di maggiore interesse fiscale, amministrativo e finanziario, con un occhio alle opportunità e ai vantaggi che potranno derivarne per chi saprà sfruttarle correttamente.

L’obbligo di polizze catastrofali 

Tra le proroghe più significative contenute nel Decreto Milleproroghe 2026 figura quella relativa all’obbligo di sottoscrizione delle polizze assicurative contro i rischi catastrofali per le imprese.

L’obbligo, inizialmente previsto dal DL n. 39/2025 con scadenza al 31 dicembre 2025, viene ora posticipato di un anno, fissando il nuovo termine al 31 dicembre 2026. Questo rinvio riguarda in particolare due categorie di soggetti: le imprese dell’acquacoltura e della pesca e le micro e piccole imprese, che operano in settori potenzialmente più vulnerabili a eventi calamitosi.

Il provvedimento tocca direttamente anche le attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonché le imprese turistico-ricettive, duramente colpite da eventi naturali estremi negli ultimi anni. L’introduzione dell’obbligo assicurativo, che rientra nelle misure di prevenzione e gestione dei disastri ambientali, è stata dunque rinviata per consentire una più ampia adesione da parte delle imprese e per permettere una maggiore diffusione delle coperture assicurative sul territorio.

Questa proroga può rappresentare un’opportunità per pianificare in anticipo le coperture assicurative, negoziando condizioni più favorevoli, evitando sanzioni e proteggendo il proprio patrimonio aziendale da eventi sempre più frequenti come alluvioni, terremoti o incendi. Tuttavia, nonostante la proroga, resta fondamentale valutare l’attivazione volontaria delle polizze, in un’ottica di gestione responsabile del rischio d’impresa.

Fondo di Garanzia PMI

Un’altra misura chiave prevista nel Decreto Milleproroghe 2026 è la proroga del regime straordinario del Fondo di Garanzia per le PMI, uno strumento che ha svolto un ruolo cruciale nel sostenere l’accesso al credito per piccole e medie imprese durante e dopo l’emergenza sanitaria da Covid-19. Il Governo ha deciso di estendere questa misura fino al 31 dicembre 2026, confermando sia l’operatività straordinaria del fondo sia le condizioni di favore per le imprese beneficiarie.

Il Fondo continuerà a rilasciare garanzie fino a 5 milioni di euro per singola impresa, con coperture differenziate a seconda della tipologia di richiesta.

In particolare:

  • fino all’80% dell’importo garantito per investimenti, start-up e imprese innovative;

  • fino al 50% per le esigenze di liquidità, indipendentemente dal rating aziendale.

Questa proroga mira a sostenere le PMI in una fase ancora complessa, in cui molte aziende devono far fronte a difficoltà finanziarie, necessità di consolidamento e nuove sfide legate all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale. L’accesso facilitato al credito, garantito dallo Stato, permette di ridurre il rischio per le banche e di agevolare i finanziamenti a tassi più favorevoli, contribuendo così alla crescita e alla tenuta del sistema produttivo italiano.

È importante che le imprese interessate si attivino per verificare i requisiti di accesso e valutino fin da subito la possibilità di utilizzare questo strumento per finanziare investimenti o rafforzare la propria posizione finanziaria.

Milleproroghe 2026: proroghe fiscali- Commercialista.it

Assemblee societarie da remoto 

Il Decreto Milleproroghe 2026 conferma la proroga di una misura introdotta durante la pandemia ma diventata ormai prassi consolidata per moltissime realtà imprenditoriali: la possibilità di svolgere assemblee societarie ed enti da remoto. Il termine per usufruire di questa modalità è stato esteso fino al 30 settembre 2026, senza necessità di modificare gli statuti societari.

La norma proroga quanto previsto dall’art. 106 del DL 18/2020, già oggetto di rinvii negli anni passati, e permette a società di capitali, cooperative, fondazioni ed enti del terzo settore di:

  • convocare e svolgere le assemblee totalmente in videoconferenza;

  • utilizzare il voto elettronico;

  • ricorrere al rappresentante designato per la raccolta delle deleghe;

  • non modificare lo statuto per adottare queste modalità.

Si tratta di un intervento che favorisce l’efficienza operativa e riduce i costi organizzativi, ma anche di una soluzione inclusiva che consente la partecipazione attiva dei soci o associati residenti in diverse aree geografiche, senza la necessità di spostamenti fisici.

La proroga può rappresentare una leva strategica soprattutto per le start-up, le PMI e le società innovative, che spesso operano con team distribuiti o soci internazionali. Tuttavia, è fondamentale assicurare la piena tracciabilità e sicurezza dei sistemi digitali adottati, nel rispetto della normativa vigente in materia di privacy e trasparenza societaria.

Milleproroghe 2026

Le proroghe contenute nel Milleproroghe 2026 rappresentano un’opportunità concreta per le imprese e i professionisti di pianificare al meglio strategie fiscali, operative e amministrative, evitando rincorse dell’ultimo minuto e sfruttando margini temporali estesi. Tuttavia, è fondamentale non cadere nell’illusione che “ci sia ancora tempo”, perché le scadenze rinviate sono comunque vincolanti e, spesso, richiedono preparazione anticipata.

Per esempio, la proroga al 2026 dell’obbligo di polizze catastrofali consente alle micro e piccole imprese di negoziare con calma contratti assicurativi più vantaggiosi, magari integrando le polizze nei piani di rischio aziendali già esistenti. Allo stesso modo, il prolungamento del Fondo di Garanzia PMI offre una finestra preziosa per finanziare nuovi investimenti con garanzie pubbliche elevate, riducendo il peso delle garanzie reali a carico dell’imprenditore.

Anche sul piano societario, la possibilità di convocare assemblee da remoto fino a settembre 2026 facilita la gestione amministrativa, specialmente per startup, gruppi con soci esteri o realtà con strutture complesse. I consulenti aziendali e fiscali dovrebbero guidare i clienti nell’organizzare correttamente queste opportunità, anticipando le operazioni e ottimizzando i tempi.

In sintesi, il Milleproroghe non è solo un “rinvio di obblighi”, ma può diventare una leva per fare strategia: prepararsi ora può significare risparmiare, essere più competitivi e affrontare il 2027 con una struttura più solida e organizzata.

Vantaggi e rischi

Il Decreto Milleproroghe, nato come strumento eccezionale per gestire urgenze e scadenze improrogabili, è ormai diventato un appuntamento fisso della legislazione italiana. Sebbene le proroghe rappresentino in molti casi una risposta a esigenze reali e concrete di imprese, famiglie e pubblica amministrazione, il ricorso sistematico a questo strumento pone seri interrogativi sul piano della certezza del diritto e della programmazione economica.

La continua dilazione di termini e obblighi legislativi, come nel caso delle polizze catastrofali, dei testi unici fiscali o delle assemblee da remoto, genera infatti un clima di incertezza normativa che penalizza chi vorrebbe investire, innovare o semplicemente rispettare le regole con chiarezza. A soffrirne di più sono proprio le PMI e i professionisti, che non sempre hanno risorse e strumenti per adeguarsi rapidamente ai continui cambi di rotta del legislatore.

Inoltre, il rischio è quello di trasmettere un messaggio sbagliato: che la legge può sempre essere rinviata, e che rispettare le scadenze sia un’opzione, non un dovere. Questo può indebolire la fiducia nelle istituzioni, alimentare comportamenti opportunistici e disincentivare l’adozione volontaria di buone pratiche (come le coperture assicurative o la digitalizzazione societaria).

Serve quindi un riequilibrio: il Milleproroghe dovrebbe tornare ad essere un eccezionale strumento di “manutenzione normativa”, e non la scorciatoia per evitare di affrontare riforme strutturali. In caso contrario, la flessibilità rischia di diventare instabilità, con effetti negativi sull’intero sistema economico e giuridico del Paese.

Milleproroghe 2026: proroghe fiscali- Commercialista.it

Testi Unici fiscali

Tra le proroghe meno appariscenti ma più significative sul piano sistemico, c’è il rinvio al 1° gennaio 2027 dell’entrata in vigore dei nuovi Testi Unici fiscali, già approvati nel 2025 nell’ambito della riforma del sistema tributario. Il Milleproroghe 2026 stabilisce dunque uno slittamento di un intero anno rispetto alla tabella di marcia originaria, rinviando l’applicazione delle nuove disposizioni che avrebbero dovuto razionalizzare e semplificare il complesso panorama normativo fiscale italiano.

Si tratta di un rinvio che ha un impatto diretto su contribuenti, professionisti e amministrazioni pubbliche, che ora vedono allontanarsi l’avvio di un sistema tributario più organico e leggibile. I Testi Unici rappresentano infatti uno sforzo importante per accorpare norme spesso frammentate e stratificate, con l’obiettivo di offrire maggiore chiarezza su IRPEF, IVA, IRES e tributi locali.

La proroga può avere due letture contrapposte: da un lato, potrebbe servire per migliorare ulteriormente i testi approvati, correggendo criticità tecniche e implementando misure attuative complesse; dall’altro lato, potrebbe indicare una difficoltà politica nel rendere operative riforme strutturali, rimandando ancora una volta l’atteso riordino fiscale.

Per i commercialisti e gli operatori del settore, questo significa un ulteriore anno di transizione, in cui dovranno gestire vecchie e nuove normative in parallelo, mantenendo alta l’attenzione sulle modifiche future. Ma per il sistema Paese, il rischio è che la semplificazione resti sulla carta, rallentando il processo di modernizzazione tributaria.

Conclusione 

Il Decreto Milleproroghe 2026 offre a imprese, professionisti e cittadini un importante margine di tempo per affrontare in modo più strutturato alcune delle scadenze e degli obblighi normativi più complessi. Le proroghe sulle polizze catastrofali, sul Fondo di garanzia PMI, sulle assemblee da remoto, così come il rinvio dei Testi Unici fiscali, rappresentano opportunità concrete per chi sa pianificare in anticipo, evitare sanzioni e sfruttare al meglio gli strumenti messi a disposizione.

Tuttavia, è fondamentale non interpretare il Milleproroghe come un semplice “via libera” al rinvio. Al contrario, il rinvio delle scadenze dovrebbe essere utilizzato in modo strategico: per mettersi in regola, valutare soluzioni più efficaci e costruire una gestione aziendale e fiscale più consapevole. In questo senso, il ruolo dei consulenti, dei commercialisti e dei professionisti del settore sarà decisivo per accompagnare imprese e contribuenti in questo percorso.

Infine, va ricordato che il decreto è ancora in fase di approvazione parlamentare, e potrebbe subire modifiche in sede di conversione in legge. Sarà quindi fondamentale seguire da vicino l’iter legislativo per non farsi trovare impreparati. La proroga è utile, ma il tempo guadagnato va gestito con competenza e visione.

RICHIEDI UNA CONSULENZA AI NOSTRI PROFESSIONISTI

Abbiamo tutte le risorse necessarie per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
Non esitare, contatta i nostri professionisti oggi stesso per vedere come possiamo aiutarti.
Oppure scrivici all'email info@commercialista.it

Altri Articoli

Iscriviti

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sul mondo delle normative e legge per il fisco e tributi!

No grazie!