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venerdì 5 Dicembre 2025

Bonus Case Green 2026: come funziona la detrazione del 50% sull’IVA per chi acquista immobili ad alta efficienza

Acquistare una casa nuova e sostenibile sta per diventare ancora più vantaggioso. Con l’arrivo della Legge di Bilancio 2026, il Governo si prepara a rilanciare uno degli incentivi più attesi: il Bonus Case Green, una detrazione fiscale che permette di recuperare il 50% dell’IVA pagata sull’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Un’opportunità concreta per risparmiare migliaia di euro e, al tempo stesso, investire in una casa moderna, sicura e rispettosa dell’ambiente.

In un mercato immobiliare sempre più orientato alla sostenibilità e in un’Europa che impone obiettivi ambiziosi sul fronte dell’efficienza energetica, questo bonus si inserisce come leva strategica per stimolare l’edilizia green e supportare i cittadini nelle scelte più importanti della vita. Ma come funziona esattamente la detrazione? Chi potrà beneficiarne? Quali requisiti bisogna rispettare? E quali altre misure, come il Bonus Under 36, potrebbero affiancarlo nei prossimi anni?

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa aspettarsi dal Bonus Case Green 2026, come ottenere il massimo risparmio possibile in modo legale e quali sono le novità fiscali e normative da tenere d’occhio nei prossimi mesi.

Bonus Case Green 2026

Negli ultimi anni, la transizione ecologica ha avuto un ruolo centrale anche nel settore immobiliare. Proprio in questo contesto si inserisce il Bonus Acquisto Case Green, una misura fiscale che ha lo scopo di incentivare l’acquisto di immobili di nuova costruzione ad alta efficienza energetica. Introdotto inizialmente dalla Legge di Bilancio 2023, il bonus è attivo fino al 31 dicembre 2023, ma l’intenzione del Governo è quella di prorogarlo almeno fino al 2026, allineandosi così agli obiettivi del PNRR e del Green Deal europeo.

Ma cosa prevede esattamente questa agevolazione? In breve: consente di detrarre il 50% dell’IVA pagata sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B direttamente in dichiarazione dei redditi, in dieci rate annuali di pari importo. Una detrazione che può tradursi in un risparmio effettivo molto significativo, specie in un periodo di rialzo dei tassi di interesse e con un mercato immobiliare in trasformazione.

Questo incentivo rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole acquistare casa e al contempo fare una scelta sostenibile. Ma attenzione: ci sono requisiti precisi da rispettare, sia in termini di caratteristiche dell’immobile sia in termini di soggetti beneficiari. Inoltre, come sempre accade con le detrazioni fiscali, bisogna prestare attenzione alle modalità di fruizione, ai documenti da conservare e ai tempi previsti dalla norma.

Come funziona e a chi spetta

Il Bonus Case Green 2026 è una detrazione fiscale che consentirebbe ai contribuenti di recuperare il 50% dell’IVA pagata sull’acquisto di un’abitazione di nuova costruzione a elevata efficienza energetica, nello specifico in classe energetica A o B. La misura riprende il meccanismo già previsto in passato, in particolare nel biennio 2016-2017, e successivamente reintrodotto con la Legge di Bilancio 2023.

Secondo l’emendamento in fase di discussione parlamentare, il nuovo bonus verrebbe ufficialmente inserito all’interno dell’articolo 9-bis della Legge di Bilancio 2026, con un orizzonte temporale piuttosto ampio: la detrazione si applicherebbe, infatti, per gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2028.

Per poter beneficiare del bonus, l’acquirente dovrà acquistare l’immobile da imprese costruttrici o da OICR immobiliari (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) e dovrà trattarsi di un’abitazione di nuova realizzazione o riqualificata energeticamente secondo i criteri previsti.

L’importo detraibile, pari appunto alla metà dell’IVA pagata sull’acquisto, verrà ripartito in 10 quote annuali di pari importo da indicare nella propria dichiarazione dei redditi. Non è prevista la cessione del credito o lo sconto in fattura, come accade invece con altri bonus edilizi, ma il beneficio resta comunque molto rilevante in termini di risparmio fiscale complessivo, soprattutto per immobili acquistati con IVA ordinaria al 10% o al 22%.

Requisiti e impatto sul mercato

Il Bonus Case Green 2026 sarà destinato esclusivamente ai contribuenti soggetti a IRPEF, ovvero principalmente a persone fisiche che acquistano un immobile ad alta efficienza energetica, come abitazione principale. Sono esclusi dalla platea dei beneficiari gli enti non commerciali e le società di capitali, in quanto soggetti a IRES: si tratta quindi di un’agevolazione pensata per i privati cittadini, e non per le imprese o gli investitori istituzionali.

Questa impostazione riflette la volontà del legislatore di favorire l’accesso alla prima casa sostenibile, in un momento storico in cui il comparto delle nuove costruzioni risente di numerosi fattori critici: costi di produzione elevati, margini sempre più ridotti per le imprese costruttrici e, soprattutto, obblighi normativi stringenti imposti dall’Unione Europea in tema di transizione ecologica ed efficientamento energetico degli edifici.

In questo contesto, la possibilità di detrarre il 50% dell’IVA pagata sull’acquisto si traduce in una leva concreta per abbattere il costo effettivo dell’investimento immobiliare, rendendo le case green più accessibili e competitive rispetto a immobili con standard energetici più bassi ma potenzialmente meno costosi all’acquisto.

È importante ricordare che l’IVA, nel caso di acquisto da impresa costruttrice, può arrivare fino al 10% o addirittura al 22%, e quindi la detrazione del 50% di tale imposta può significare un risparmio anche di decine di migliaia di euro, a seconda del valore dell’immobile acquistato.

Bonus Case Green 2026 - Commercialista.it

Bonus Under 36

Accanto alla reintroduzione del Bonus Case Green, tra le novità più rilevanti in discussione nella Legge di Bilancio 2026 c’è anche la possibile proroga del Bonus Prima Casa Under 36, una misura molto apprezzata negli anni passati e destinata a facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare per i più giovani. La proroga, se approvata, estenderebbe l’agevolazione fino al 31 dicembre 2028.

Il bonus è rivolto ai giovani under 36 con un ISEE inferiore a 40.000 euro annui, e prevede una serie di vantaggi fiscali significativi:

  • Esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale in caso di acquisto da privati;

  • Credito d’imposta pari all’IVA pagata in caso di acquisto di immobili da imprese costruttrici;

  • Esenzione dall’imposta sostitutiva sui finanziamenti ipotecari per l’acquisto della prima casa.

Si tratta, quindi, di un pacchetto di incentivi che, se combinato con il Bonus Case Green, può rappresentare una riduzione sostanziale del costo di acquisto per un’abitazione nuova ed energeticamente efficiente. È anche grazie a questa misura se, negli scorsi anni, si è registrato un forte aumento dei mutui accesi da giovani, con ricadute positive su tutto il comparto edilizio.

Il futuro di entrambi i bonus dipenderà dall’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2026, ma le premesse vanno nella direzione di un rafforzamento delle politiche per la casa, in linea con le strategie europee di decarbonizzazione e sostenibilità energetica.

Vantaggi fiscali 

Uno degli aspetti più interessanti del Bonus Case Green 2026 riguarda l’impatto economico diretto sul prezzo finale dell’abitazione. Considerando che l’acquisto di un immobile da impresa costruttrice è soggetto ad IVA al 10% o al 22%, il fatto di poter recuperare il 50% di questa imposta tramite detrazione IRPEF significa abbattere significativamente il costo effettivo dell’investimento.

Facciamo un esempio pratico: su un immobile del valore di 300.000 euro + IVA al 10%, l’IVA ammonta a 30.000 euro. Con il Bonus Case Green, il contribuente potrà detrarre 15.000 euro in 10 anni, ovvero 1.500 euro all’anno. Se l’IVA fosse al 22%, come accade per seconde case o per alcune categorie catastali, il beneficio fiscale salirebbe a 33.000 euro di IVA e 16.500 euro di detrazione totale.

Si tratta di un vantaggio economico reale, che aumenta il potere d’acquisto del contribuente e consente di orientarsi verso immobili più moderni, sicuri e a basso impatto energetico, senza dover sostenere costi aggiuntivi eccessivi.

Inoltre, la detrazione decennale consente una pianificazione fiscale stabile nel tempo, contribuendo ad alleggerire il carico tributario IRPEF per diversi anni. Per chi ha altri redditi da lavoro o da locazione, è un’occasione per ottimizzare il proprio profilo fiscale in modo del tutto legale e trasparente.

Il bonus si configura, dunque, non solo come una leva ambientale, ma anche come uno strumento di risparmio fiscale strategico.

Bonus Case Green 2026 - Commercialista.it

Effetti sul mercato immobiliare 

Il Bonus Case Green 2026, se confermato, potrebbe rappresentare un motore di rilancio per il comparto edilizio, da tempo in difficoltà a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, della stretta sul credito e delle normative europee sempre più severe in tema di efficienza energetica. L’incentivo fiscale, infatti, agisce direttamente sulla leva della domanda, incentivando l’acquisto di immobili nuovi ed efficienti e stimolando così la produzione edilizia.

Secondo le stime degli operatori di settore, uno dei maggiori ostacoli all’acquisto di nuove abitazioni è il divario di prezzo tra immobili nuovi e usati. Le case di nuova costruzione, costruite secondo standard NZEB (Nearly Zero Energy Building), comportano costi maggiori in fase di realizzazione, ma offrono vantaggi notevoli in termini di risparmio energetico, comfort abitativo e minore impatto ambientale. Tuttavia, senza incentivi, i potenziali acquirenti spesso si orientano verso soluzioni meno performanti dal punto di vista energetico.

Con la detrazione del 50% sull’IVA, il gap economico si riduce, rendendo le case green più accessibili e interessanti anche per le fasce di reddito medio. Questo non solo favorisce la vendita degli immobili invenduti, ma consente alle imprese di sbloccare nuovi cantieri, contribuendo all’occupazione e alla crescita del PIL.

Inoltre, in linea con gli obiettivi del PNRR e delle direttive europee sul clima, la misura rappresenta un passaggio strategico verso la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, oggi in gran parte obsoleto.

Direttive europee e case green

Il Bonus Case Green 2026 non nasce solo da esigenze fiscali o di politica economica interna, ma è inserito in un quadro normativo europeo sempre più stringente. La recente approvazione della nuova Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), parte del pacchetto “Fit for 55”, impone agli Stati membri obiettivi ambiziosi: tra questi, la decarbonizzazione completa del patrimonio edilizio entro il 2050 e il progressivo adeguamento energetico degli edifici residenziali e non.

Nello specifico, la direttiva prevede che, a partire dai prossimi anni, gli edifici residenziali raggiungano almeno la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, con l’obiettivo finale di arrivare a zero emissioni entro metà secolo. Un traguardo che, per l’Italia, rappresenta una vera e propria sfida strutturale, considerando che oltre il 60% del patrimonio immobiliare attuale è in classe energetica F o G.

In questo contesto, il Bonus Case Green si inserisce come uno strumento di accompagnamento alla transizione, premiando chi sceglie fin da ora immobili ad alte prestazioni (classe A o B) e contribuendo così al rinnovo del parco edilizio italiano.

Non si tratta più, quindi, di una semplice “opportunità”, ma di una necessità normativa che nei prossimi anni diventerà vincolante. Agevolare da subito l’acquisto di case green significa anticipare l’obbligo, risparmiando oggi su imposte e bollette e evitando costose ristrutturazioni domani.

Conclusioni

Il Bonus Case Green 2026 rappresenta molto più di una semplice agevolazione fiscale: è un vero e proprio strumento strategico per favorire la transizione ecologica nel settore immobiliare, stimolare il mercato edilizio e supportare i cittadini che vogliono acquistare una casa nuova, efficiente e in linea con le normative future.

Grazie alla detrazione del 50% sull’IVA, sarà possibile ottenere un risparmio significativo sull’acquisto di immobili in classe energetica A o B, incentivando la domanda verso abitazioni sostenibili e più performanti. Se a questo si aggiungerà anche la proroga del Bonus Under 36, l’impatto potrebbe essere ancora più rilevante, soprattutto per i giovani e le famiglie con reddito medio o basso.

Tuttavia, è fondamentale che gli acquirenti siano informati e preparati: conoscere i requisiti, le tempistiche, e le modalità operative è essenziale per non perdere il diritto alla detrazione. È inoltre importante monitorare l’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2026, da cui dipenderà la conferma definitiva del bonus.

In sintesi, investire oggi in una casa green non è solo una scelta etica o ecologica, ma una scelta finanziariamente intelligente, che consente di risparmiare ora e tutelarsi in vista delle future normative UE sull’efficienza energetica degli edifici.

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