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lunedì 15 Aprile 2024

Legge di bilancio 2023 e i crediti per il Mezzogiorno

Bonus investimenti Sud: la proroga per il 2023.

Cos’è

Il Bonus investimenti Sud è un credito d’imposta introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 (art.1 comma 98 e seguenti) per l’imprenditore che acquista beni strumentali nuovi per la propria struttura produttiva ubicata in una delle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sardegna).

La Legge di Bilancio 2023 (art.1 comma 265-266) ha prorogato il bonus Mezzogiorno sino al 31 dicembre 2023, confermando tutti gli altri requisiti per poterne fruire. Vediamoli insieme.

Le imprese destinatarie

Per accedere all’agevolazione fiscale è necessario verificare:

  • il requisito della dimensione dell’impresa. Il credito di imposta è riconosciuto alle piccole, medie e grandi imprese;
  • la tipologia di beni oggetto di investimento. L’impresa acquista beni materiali strumentali nuovi (classificati nelle voci B.II.2 e II.3 dell’attivo di Stato patrimoniale) che sono destinati alla creazione/ampliamento della struttura produttiva;
  • l’ubicazione della struttura produttiva, sita nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo (oltre che nella zona Sisma e nelle ZES).

La Raccomandazione dell’Unione Europa n. 2003/361/CE, indica i criteri per distinguere la piccola, medio e grande impresa:

  • le piccole imprese  hanno meno di 50 dipendenti e fatturato, annuo o totale, di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
  • le medie imprese hanno meno di 250 dipendenti e fatturato annuo non superiore ad euro 50 milioni, ovvero totale di bilancio annuo non superiore ad euro 43 milioni;
  • le grandi imprese hanno più di 250 dipendenti e fatturato annuo superiore ad euro 50 milioni o totale di bilancio annuo superiore ad euro 43 milioni.

Le imprese escluse

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei seguenti settori:

  • industria siderurgica e carbonifera;
  • costruzione navale;
  • fibre sintetiche;
  • trasporti e delle relative infrastrutture;
  • produzione e della distribuzione di energia;
  • infrastrutture energetiche;
  • creditizio, finanziario e assicurativo.

L’agevolazione, inoltre, non si applica alle imprese in difficoltà.

A quanto ammonta il bonus Mezzogiorno.

Il credito d’imposta per gli investimenti Sud 2023 spetta in misure massime differenti a seconda del tipo di impresa che presenta richiesta. Più precisamente gli aiuti si calcolano in riferimento alla Carta degli aiuti di finalità regionale 2022 2027, elaborata dalla Commissione europea e che individua le zone per le quali sarà possibile fruire del credito d’imposta in misura maggiorata.

Per le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna il bonus è pari al:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.

Invece in Molise:

  • per i beni acquisiti fino al 31 dicembre 2021 le percentuali del credito d’imposta sono pari al 30% per le piccole imprese, 20% per le medie imprese e 10% per le grandi imprese;
  • nel caso di i beni acquisiti nel 2022 e nel 2023le percentuali del credito d’imposta sono pari al 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese.

Infine, in Abruzzo scendono al 30% per le piccole imprese, 20% e 10% rispettivamente per medie e grandi imprese.

In generale, l’ammontare dell’incentivo si determina su valori massimi rispettivi per i limiti dimensionali delle imprese di 3 milioni, di 10 milioni e di 15 milioni di euro.

Come si usa il Bonus investimenti Sud.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione nel modello F24 tramite il codice tributo “6869” a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta. A tal fine è necessario inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate l’apposita comunicazione (modello CIM17).

Gli altri crediti per il Mezzogiorno.

La legge di bilancio 2023 (art. 1, commi 267-270, L. n. 197/2022) proroga al 2023 anche i seguenti altri crediti per il Mezzogiorno:

  • il credito d’imposta per le ZES ex art. 5 comma 2 del DL 91/2017;
  • il credito d’imposta “maggiorato” per le attività di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno ex art. 1 comma 185 della L. 178/2020;
  • il credito d’imposta per l’installazione degli impianti di compostaggio ex art. 1 comma 831 della L. 234/2021.

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