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giovedì 16 Maggio 2024

Perdite fiscali: riportabilità e utilizzo

Le perdite fiscali rappresentano un saldo negativo del reddito d’impresa, generato da costi e spese che superano i ricavi conseguiti in un determinato periodo d’imposta. In regime fiscale ordinario, tali perdite possono essere compensate con i redditi futuri, secondo precise regole e limiti previsti dalla normativa fiscale.

Quando le perdite fiscali sono riportabili

Le perdite fiscali sono generalmente riportabili nei periodi d’imposta successivi a quello in cui sono state generate, a condizione che l’impresa sia imputata al regime di redditività ordinaria e che non si verifichi alcuna delle cause di interruzione della riportabilità.

Cause di interruzione della riportabilità

La riportabilità delle perdite fiscali cessa in presenza di specifiche condizioni, tra cui:

  • Cessione d’azienda o ramo d’azienda: se l’impresa cede l’azienda o un ramo d’azienda, le perdite riportabili non si trasmettono all’acquirente, a meno che non vi sia una continuità sostanziale tra le due attività.
  • Trasformazione, fusione o scissione: in caso di trasformazione, fusione o scissione di società, le perdite riportabili possono essere trasmesse alle società risultanti solo se sussistono determinati requisiti di continuità.
  • Mutamento dell’attività: se l’impresa modifica radicalmente la sua attività, le perdite riportabili relative all’attività cessata non sono più utilizzabili.
  • Riduzione volontaria o coattiva della partecipazione: se la partecipazione in una società controllata o partecipata scende al di sotto di determinate soglie, le perdite riportabili relative a tale società non sono più utilizzabili.
  • Sopravvenuti motivi di incapienza: in casi eccezionali, l’Amministrazione Finanziaria può negare la riportabilità delle perdite se ritiene che l’impresa non abbia la capacità di generare redditi futuri sufficienti per utilizzarle.

 

Limiti alla riportabilità

L’ammontare delle perdite fiscali riportabili è soggetto a limiti quantitativi stabiliti dalla legge. In generale, le perdite possono essere compensate con i redditi futuri fino a concorrenza del loro ammontare originario. Tuttavia, per alcune categorie di imprese o per specifiche tipologie di perdite, possono essere previsti limiti più restrittivi.

Modalità di utilizzo delle perdite fiscali

Le perdite fiscali riportabili possono essere utilizzate per compensare i redditi imponibili dei periodi d’imposta successivi a quello in cui sono state generate. In particolare, le perdite possono essere:

  • imputate direttamente al reddito imponibile dell’anno in cui si verifica la compensazione;
  • utilizzate in compensazione con altri redditi derivanti da operazioni diverse da quella che ha generato la perdita (ad esempio, dividendi, plusvalenze da cessione di partecipazioni).

 

Aspetti procedurali

Per fruire della riportabilità delle perdite fiscali, l’impresa deve compilare correttamente la dichiarazione dei redditi e conservare la documentazione che comprova il sostenimento delle spese e dei costi che hanno generato la perdita. In caso di controllo da parte dell’Amministrazione Finanziaria, l’impresa dovrà essere in grado di dimostrare la sussistenza delle condizioni per la riportabilità e il corretto utilizzo delle perdite.

Conclusioni

La riportabilità delle perdite fiscali rappresenta un importante strumento per le imprese, che consente di attenuare l’impatto negativo di periodi di crisi o di avvio dell’attività. Tuttavia, è fondamentale conoscere le regole e i limiti che disciplinano tale istituto, al fine di utilizzarlo correttamente e in modo conforme alla normativa vigente.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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