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mercoledì 2 Ottobre 2024

📌📰 ASSEGNO UNICO: PER NUCLEI FAMILIARI CON FIGLI A CARICO 📰📌

Di seguito le novità e gli adempimenti previsti dal decreto.

DECRETO LEGISLATIVO 21 DICEMBRE 2021, N. 230

ISTITUZIONE DELL’ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE PER FIGLI A CARICO

(G. U. N. 309 DEL 30. 12. 2021)

Vigente al 31. 12. 2021.

 

Gentile Utente,

La presente per informarLa che dal prossimo 1° marzo 2022 gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF) saranno sostituiti dall’Assegno Unico e Universale per nuclei familiari con figli a carico,

la cui gestione sarà esclusiva dell’INPS e non più del datore di lavoro.

Di seguito le novità e gli adempimenti previsti dal decreto.

DECRETO LEGISLATIVO 21 DICEMBRE 2021, N. 230

ISTITUZIONE DELL’ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE PER FIGLI A CARICO

(G. U. N. 309 DEL 30. 12. 2021)

Vigente al 31. 12. 2021.

 

Definizione e caratteristiche principali

Creato in sostituzione degli attuali Assegni per il nucleo familiare (ANF), l’Assegno Unico e Universale per figli a carico (AUU) è una misura di sostegno al reddito delle famiglie, istituito in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46.

Rispetto a quanto previsto dalla normativa per il godimento degli ANF, l’Assegno Unico e Universale si differenzia per due principali aspetti: il primo, nonché più rilevante, è quello di essere rivolto ad una più ampia platea di utilizzatori: infatti, il nuovo Assegno unico è destinato a tutte le famiglie che:

Abbiano genitori lavoratori sia dipendenti che autonomi, inoccupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o pensionati, purché ne facciano domanda;
Abbiano figli a carico di età compresa tra il settimo mese di gravidanza fino al 18° anno di età (limite elevato a 21 anni, in casi specifici);
Senza limiti di reddito: l’importo dell’assegno unico varia in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Tanto più alto sarà il suo valore, minore sarà l’importo erogato a titolo di Assegno unico, fino a stabilizzarsi per redditi superiori a 40mila euro o in caso di mancata presentazione dell’ISEE entro i termini stabiliti.

In ragione dell’ampliamento della platea dei beneficiari dell’Assegno Unico, il secondo e rilevante aspetto riguarda la sua gestione che sarà di esclusiva competenza dell’INPS, senza il coinvolgimento del datore di lavoro.

La validità dell’Assegno Unico e Universale è annuale: da marzo di ciascun anno a febbraio dell’anno successivo. L’erogazione, invece, avviene su base mensile.

 

Requisiti per beneficiare dell’assegno

REQUISITI DI CITTADINANZA – il richiedente deve essere in possesso di:

Cittadinanza italiana;
Cittadinanza comunitaria (cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea) con diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente;
Cittadinanza extra comunitaria, con titoli che consentano la permanenza sul territorio dello Stato italiano:

Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure
Permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi oppure
Permesso di soggiorno per motivi di ricerca, autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi

REQUISITI DI RESIDENZA – il richiedente deve:

essere residente e domiciliato in Italia o, in alternativa,
essere o essere stato residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi oppure
essere titolare di un contratto di lavoro con una durata minima di sei mesi

REQUISITI FISCALI – il richiedente deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia (IRPEF)

REQUISITI ANAGRAFICI DEI FIGLI A CARICO – si considerano figli a carico quelli facenti parte del nucleo familiare indicato nell’ISEE che:

Abbiano un’età compresa tra il 7° mese di gravidanza al 18° anno di età
Abbiano un’età compresa tra il 18° e il 21° anno di età, purché:

Frequentino un corso di formazione scolastica, professionale o di un corso di laurea
Svolgano tirocinio o di un’attività lavorativa che produca un reddito complessivo annuo inferiore a € 8. 000,00
Siano registrati come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
Svolgano servizio civile universale

Siano considerati disabili: misura concessa indipendentemente dal requisito anagrafico.

 

Misura dell’assegno

Gli importi percepiti tengono conto dell’ISEE presentato: tanto più basso sarà il suo valore, maggiore sarà l’ammontare del sussidio e viceversa.

Per determinare dell’importo del sussidio, il decreto sull’Assegno unico prende in considerazione tre fasce limite. Poiché è una misura rivolta a ogni nucleo familiare, lo stesso sarà corrisposto anche alle famiglie che non dichiarano la propria situazione economica equivalente. In questo ultimo caso, la composizione del nucleo familiare verrà ricavata, e in seguito verificata dall’INPS, da quanto auto-dichiarato in sede di presentazione della domanda:

Soglia minima: nucleo familiare con reddito fino a 15mila euro
Soglia massima: nucleo familiare con redditi oltre 40mila euro
ISEE non presentato

Tra la soglia minima e la soglia massima, gli importi erogati variano in base alla fascia di reddito dichiarata.

Le soglie ISEE sono adeguate annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Per questo motivo, gli importi dell’assegno di seguito elencati possono subire delle variazioni di anno in anno.

 

Di seguito, gli importi per fasce di reddito:

FIGLI MINORENNI

FASCIA MINIMA € 175,00 per ogni figlio
FASCIA MASSIMA € 50,00 per ogni figlio
ISEE NON PRESENTATO €50,00 per ogni figlio

Sono riservate ai figli minori le seguenti maggiorazioni:

ENTRAMBE I GENITORI TITOLARI DI REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE: €30. 00 per ogni figlio, che spettano in misura piena per un ISEE fino a 15mila euro e si azzerano al raggiungimento di un ISEE da 40mila euro. MADRI FINO A 21 ANNI – maggiorazione di €20,00 per ogni figlio, indipendentemente dalla fascia di reddito di appartenenza.

 

FIGLI MAGGIORENNI

I figli maggiorenni che rispettino le condizioni per poter accedere al beneficio possono presentare la domanda di Assegno Unico in sostituzione dei genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante:

FASCIA MINIMA € 85,00 per ogni figlio
FASCIA MASSIMA € 25,00 per ogni figlio
ISEE NON PRESENTATO €25,00 per ogni figlio

FIGLI DISABILI

Fino al 18° anno di età – maggiorazione, sulla base della condizione di disabilità definita ai fini ISEE, pari a

Non autosufficienza €105,00
Disabilità grave €95,00
Disabilità media €85,00

Dal 18° al 21° anno di età €80,00
Dal 21° anno di età

FASCIA MINIMA 85,00
FASCIA MASSIMA € 15,00
ISEE NON PRESENTATO € 15,00

MAGGIORAZIONI PER FAMIGLIE NUMEROSE (N°FIGLI SUPERIORE A 2) –

FASCIA MINIMA € 85,00 di maggiorazione per ogni figlio successivo al secondo
FASCIA MASSIMA € 15,00 di maggiorazione per ogni figlio successivo al secondo
ISEE NON PRESENTATO € 15,00 di maggiorazione per ogni figlio successivo al secondo

Per nuclei familiari numerosi, con un numero di figli pari o superiore a 4 è prevista una maggiorazione forfettaria, pari a €100,00 mensili.

 

Ulteriore maggiorazione

Il decreto che introduce l’Assegno Unico ha previsto un ulteriore bonus, di natura transitoria e con durata triennale, con lo scopo principale di favorire le famiglie che potrebbero trovarsi svantaggiate dall’assenza delle detrazioni per figli a carico e degli ANF.

L’ulteriore bonus previsto dal decreto ha natura transitoria e durata triennale: l’importo diminuirà di anno in anno, fino ad azzerarsi a partire dal 1° marzo 2025.

L’importo varia in base all’ISEE e verrà erogato:

In misura piena, per l’anno 2022
Ridotto a 2/3 per l’anno 2023
Ridotto a 1/3 per l’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio 2025.

Le condizioni che devono sussistere contestualmente per l’erogazione dell’ulteriore maggiorazione sono principalmente due: il nucleo familiare deve avere un ISEE non superiore a 25mila euro e deve aver percepito effettivamente l’ANF nel corso del 2022.

L’importo viene calcolato sulla base di due componenti:

Componente familiare – si distinguono

Nuclei familiari con due genitori, siano anche separati, divorziati o non conviventi
Nuclei familiari con un solo genitore

Componente fiscale – si distinguono

Entrambe i genitori abbiano un reddito superiore a €2. 840. 51
Casi diversi da quello descritto

Una volta determinate le due componenti in cui rientra il nucleo familiare, si può calcolare la maggiorazione che sarà pari alla somma dell’ammontare mensile della componente familiare e della componente fiscale, al netto dell’ammontare mensile dell’assegno.

 

Decorrenza dell’assegno

La domanda può essere presentata dal 1° gennaio di ogni anno. Ha validità annuale e deve riguardare tutti i figli, integrandola in caso di nascite e ricordando che l’assegno unico spetta a partire dal settimo mese di gravidanza. è importante ricordare che:

Le domande presentate fino al 30 giugno di ogni anno danno diritto agli arretrati da marzo
Le domande presentate dal 1° luglio di ogni anno faranno perdere i mesi pregressi
La domanda presentata fino al 30 giugno copre un arco temporale che va da marzo a febbraio dell’anno successivo

Modalità di presentazione della domanda

Può presentare la domanda:

Uno dei due genitori;
Chi ne esercita la responsabilità genitoriale, indipendentemente dalla convivenza con il figlio;
Il figlio maggiorenne per sé stesso;
Un affidatario del figlio;
Un tutore del figlio, nell’interesse esclusivo del minore affidato o tutelato

La domanda può essere presentata attraverso i seguenti canali:

Sito INPS, tramite SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica 3. 0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
Contact Center integrato
Istituti di Patronato

Modalità erogazione

Ai sensi dell’art. 6 comma 4 del decreto legislativo in commento, l’assegno è corrisposto:

Al genitore richiedente, al 100%
A coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, in pari misura
Al figlio maggiorenne richiedente

L’accredito avviene con le seguenti modalità:

Su IBAN tramite uno degli strumenti di seguito elencati, intestati o cointestati al richiedente:

conto corrente bancario
conto corrente postale
carta di credito o di debito dotata di codice IBAN
libretto di risparmio dotato di codice IBAN

Accredito su carta per i percipienti Reddito di Cittadinanza
In contati, tramite sportello postale

 

Compatibilità con altre misure a sostegno del reddito

A partire da marzo 2022, l’Assegno unico sostituirà le seguenti misure di sostengo al reddito:

Bonus bebè – se maturato entro il 31. 01. 2022 verrà percepito fino alla data di scadenza della prestazione nel 2022
Premio nascita o adozione
Assegni per il nucleo familiare
Detrazioni fiscali per figli a carico sotto i 21 anni

Diversamente, l’erogazione dell’Assegno unico per figli a carico è compatibile anche con il Reddito di cittadinanza e con il Bonus Asilo Nido.

Nel caso di percettori di Reddito di Cittadinanza, questi non dovranno presentare domanda all’Inps: infatti, l’Assegno unico e universale verrà corrisposto d’ufficio, da parte dell’INPS, congiuntamente al RdC e con le modalità di erogazione di quest’ultimo, fino a concorrenza dell’importo dell’assegno spettante in ciascuna mensilità.

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Dott.ssa Silvia Picca

Dott.ssa Silvia Picca
Manager Nord Italia - Senior Consultant
Addetta alla Consulenza del Lavoro e alla gestione dei Tax Credit

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