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domenica 8 Giugno 2025

Riduzione dei pedaggi per gli autotrasportatori 2025: requisiti, scadenze e vantaggi fiscali

Ogni anno lo Stato italiano offre una concreta opportunità di risparmio agli operatori del trasporto su strada: si tratta della riduzione compensata dei pedaggi autostradali, un beneficio economico riservato alle imprese di autotrasporto che operano regolarmente in ambito nazionale e internazionale. Con l’avvio della nuova finestra per l’invio delle domande — a partire dal 3 giugno 2025 — è fondamentale essere aggiornati su chi può accedere alla misura, quali condizioni deve rispettare e come inoltrare correttamente la richiesta.

Il meccanismo di rimborso, stabilito dal Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori, rappresenta un vantaggio economico non trascurabile, specialmente in un periodo di rincari energetici e aumento dei costi operativi. In questo articolo approfondiremo chi sono i beneficiari, quali sono le regole da rispettare, come e quando presentare le domande e quali strategie adottare per non perdere questa opportunità fiscale.

Vedremo inoltre le percentuali di sconto riconosciute, come dimostrare la regolarità dell’impresa e quali documenti tenere pronti per evitare errori nella compilazione. La guida è pensata per aiutare sia le grandi flotte aziendali che i singoli autotrasportatori a sfruttare pienamente questa misura — nel pieno rispetto delle regole e senza rischi di esclusione.

Come funziona

La misura agevolativa attivata per l’anno 2024 rappresenta un importante strumento di sostegno economico per il settore dell’autotrasporto. Essa consiste in un rimborso parziale dei pedaggi autostradali sostenuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, applicabile esclusivamente ai costi fatturati o da fatturare dai service provider convenzionati con il Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori. Questo significa che il beneficio non è valido per i pagamenti effettuati in contanti o tramite operatori non abilitati: la tracciabilità e la regolarità della spesa sono elementi imprescindibili per l’ammissibilità.

Il calcolo della riduzione si basa su due variabili principali: il volume complessivo del fatturato annuo relativo ai pedaggi autostradali sostenuti e la classe ecologica dei veicoli impiegati.

In particolare, sono ammessi al beneficio i veicoli che rientrano nelle seguenti categorie:

  • Veicoli Euro V, Euro VI o superiori, ovvero quelli con minore impatto ambientale;

  • Elettrici o a trazione alternativa (come metano o idrogeno);

  • Veicoli appartenenti alle classi B, 3, 4, 5 (in base ad assi e sagoma) oppure 2, 3, 4 (classificazione volumetrica).

Un’ulteriore riduzione è prevista per chi effettua transiti in orario notturno: se almeno il 10% del fatturato relativo ai pedaggi è generato da transiti con ingresso in autostrada tra le 22:00 e le 02:00 e uscita entro le 06:00, si applica una riduzione aggiuntiva pari al 10% della percentuale base spettante.

Questa formula premia le aziende più virtuose, sia in termini di efficienza ambientale che di ottimizzazione dei tempi di percorrenza, offrendo un incentivo concreto alla modernizzazione del parco veicoli e alla programmazione strategica dei viaggi.

Soggetti ammessi

La misura di riduzione dei pedaggi autostradali 2024 si rivolge a una platea ampia e articolata di soggetti operanti nel settore dei trasporti. Non si tratta di un’agevolazione riservata esclusivamente alle grandi imprese, ma anche a cooperative, consorzi e operatori esteri in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Il primo requisito essenziale è l’iscrizione all’Albo degli Autotrasportatori in conto terzi, che deve risultare attiva alla data del 31 dicembre 2023 oppure durante il 2024.

Ecco nel dettaglio i soggetti che possono presentare la domanda:

  • Imprese di autotrasporto di merci per conto terzi, iscritte regolarmente all’Albo nazionale;

  • Cooperative, consorzi e società consortili che, oltre all’iscrizione all’Albo, abbiano nello statuto l’esercizio dell’attività di autotrasporto;

  • Imprese stabilite nell’Unione Europea, in Svizzera o nel Regno Unito, purché titolari di licenza comunitaria per il trasporto internazionale di merci;

  • Imprese esercenti trasporto in conto proprio, sia italiane che straniere, se titolari di licenza per trasporto in conto proprio rilasciata dall’autorità competente del loro Paese.

Un’attenzione particolare è riservata alle imprese in conto proprio che partecipano a cooperative o consorzi: anche queste possono accedere alla riduzione, ma a una condizione ben precisa. Devono dimostrare di aver sostenuto direttamente almeno 200.000 euro di costi per pedaggi nel corso del 2024, documentati tramite fatture dei provider autorizzati. In assenza di questo requisito economico, l’accesso al beneficio è precluso.

L’obiettivo della normativa è quello di garantire un accesso equo al contributo, premiando sia l’efficienza organizzativa sia la capacità gestionale delle imprese di qualsiasi dimensione, purché operanti in modo trasparente e regolare nel settore del trasporto su strada.

Riduzione pedaggi per trasportatori 2025 - Commercialista.it

Procedura dal 3 giugno 2025

La procedura per richiedere la riduzione compensata dei pedaggi autostradali si articola in due fasi fondamentali e deve essere eseguita telematicamente sul portale dell’Albo degli Autotrasportatori, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A partire dal 3 giugno 2025, le imprese e i soggetti ammessi potranno accedere all’area riservata tramite SPID, CNS o CIE e compilare la domanda di prenotazione del contributo, la cosiddetta “fase 1”.

Questa prima fase serve a prenotare il diritto a ricevere il contributo, che sarà poi quantificato successivamente in base alla disponibilità delle risorse statali. La prenotazione non garantisce automaticamente l’erogazione, ma rappresenta un passaggio obbligato per poter accedere al beneficio. I termini per presentare la domanda sono scadenziati e tassativi, ed è fondamentale monitorare il sito ufficiale dell’Albo per eventuali proroghe, aggiornamenti o problemi tecnici.

Una volta conclusa la fase 1, si aprirà la fase 2, prevista solitamente dopo l’estate, durante la quale le imprese dovranno caricare i dati analitici delle spese sostenute per i pedaggi nell’anno 2024.

Sarà necessario allegare:

  • Fatture rilasciate dai service provider convenzionati;

  • Prospetti riepilogativi dei transiti effettuati;

  • Documentazione sui veicoli impiegati, comprese le classi ambientali e volumetriche.

La correttezza dei dati inseriti e la completezza della documentazione sono essenziali: errori, omissioni o difformità possono comportare l’esclusione totale o parziale dal beneficio. Le dichiarazioni devono inoltre essere rese ai sensi del DPR 445/2000, quindi con valore legale di autocertificazione.

Un errore comune da evitare è presentare la domanda senza aver verificato la regolarità contributiva (DURC): in caso di irregolarità, l’istanza sarà automaticamente esclusa, anche se formalmente corretta.

Procedura operativa

La presentazione della domanda per ottenere la riduzione dei pedaggi avviene esclusivamente online, tramite l’applicativo denominato “Pedaggi” accessibile sul portale ufficiale www.alboautotrasporto.it. La procedura è articolata in due fasi distinte, entrambe con scadenze precise e perentorie.

1. Prenotazione della domanda

Dal 3 giugno 2025 ore 9:00 al 9 giugno 2025 ore 14:00

In questa fase iniziale, l’impresa interessata deve accedere all’area riservata del portale e inserire i propri dati anagrafici, insieme ai codici cliente forniti dai service provider (Telepass, DKV, ecc.). Questa fase serve a registrare formalmente l’intenzione di richiedere l’agevolazione.

2. Inserimento e invio della domanda

Dal 23 giugno 2025 ore 9:00 al 22 luglio 2025 ore 14:00

Una volta terminata la prenotazione, il richiedente dovrà accedere nuovamente al portale per compilare la domanda completa, inserendo:

  • Targhe dei veicoli impiegati nei transiti;

  • Classe Euro di ogni mezzo (anche esteri);

  • Titolo di disponibilità (proprietà, leasing, noleggio, ecc.);

  • Eventuali transiti notturni, se si desidera accedere alla riduzione aggiuntiva.

La domanda deve essere firmata digitalmente tramite firma qualificata (non semplice SPID) e inviata entro il termine previsto. In mancanza, l’istanza sarà respinta senza possibilità di recupero.

Obblighi tecnici e controlli

Sono obbligatori anche:

  • Il pagamento dell’imposta di bollo tramite sistema PagoPA;

  • La conservazione della ricevuta di pagamento per eventuali verifiche;

  • L’utilizzo di firma digitale per ogni documento caricato.

Il Comitato Centrale dell’Albo calcolerà gli importi spettanti sulla base dei dati trasmessi dai provider autorizzati, e non da quanto dichiarato dall’impresa. L’importo rimborsabile sarà quindi riaccreditato dal service provider all’impresa beneficiaria, una volta ricevuti i fondi.

Sono previsti controlli a campione, in particolare sui veicoli esteri per i quali i dati siano stati inseriti manualmente. In caso di incongruenze, il beneficio può essere ridotto o revocato.

Riduzione pedaggi per trasportatori 2025 - Commercialista.it

Calcolo del contributo

Il meccanismo di calcolo per la riduzione dei pedaggi autostradali 2024 è basato su principi di proporzionalità e sostenibilità finanziaria, con l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione delle risorse disponibili tra tutti i richiedenti. Per accedere alla misura è necessario rispettare una soglia minima ben definita: il fatturato riferito ai pedaggi deve essere almeno pari a 200.000 euro annui, documentato con fatture emesse dai service provider convenzionati.

Il contributo spettante è determinato tenendo conto di tre parametri fondamentali:

  1. Scaglione di fatturato: il sistema prevede delle percentuali di riduzione crescenti o decrescenti in base all’entità del fatturato annuo per pedaggi. Ciò significa che il beneficio riconosciuto sarà proporzionale all’investimento effettivamente sostenuto dalle imprese.

  2. Classe ecologica del veicolo: maggiore è il livello di sostenibilità ambientale del mezzo impiegato (Euro VI, elettrici o a carburanti alternativi), più alta sarà la percentuale di riduzione applicata. Questo criterio è pensato per incentivare il rinnovo del parco veicolare in ottica green.

  3. Massimale del contributo: indipendentemente dal volume del fatturato o dalla categoria ambientale, il rimborso non potrà comunque superare il 13% del totale dei costi sostenuti per i pedaggi 2024. Questo tetto massimo è imposto per assicurare che le risorse statali siano sufficienti a coprire il maggior numero possibile di richieste.

Nel caso in cui le domande pervenute risultino eccedenti le risorse stanziate, il Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori applicherà un coefficiente di riparto, con lo scopo di ridurre proporzionalmente le percentuali di agevolazione previste. In sostanza, tutti riceveranno qualcosa, ma in misura ridotta rispetto alla percentuale teoricamente spettante.

Si tratta quindi di un contributo “a consuntivo”, che dipende sia dai requisiti del richiedente sia dalla disponibilità complessiva del fondo, con un sistema flessibile ma rigoroso, finalizzato a sostenere in modo meritocratico le imprese più virtuose e strutturate.

Vantaggi

Oltre al beneficio diretto rappresentato dal rimborso parziale dei costi per pedaggi autostradali, questa misura offre vantaggi concreti sia sul piano fiscale che operativo per le imprese del settore trasporti. In un contesto economico caratterizzato da margini sempre più ridotti e da una concorrenza internazionale crescente, ogni opportunità di ottimizzazione delle spese fisse è una leva strategica da non trascurare.

Dal punto di vista fiscale, il rimborso ha natura di contributo pubblico erogato in base a criteri oggettivi e trasparenti. Anche se non è automaticamente esente da tassazione, può essere gestito contabilmente come un provento d’esercizio, contribuendo a migliorare l’equilibrio economico-finanziario dell’impresa. È comunque consigliabile verificarne il trattamento con il proprio commercialista, in particolare in relazione al regime contabile adottato (semplificato o ordinario) e alla corretta imputazione IVA.

Ma i vantaggi non si fermano all’aspetto fiscale. L’intero meccanismo incentiva:

  • L’utilizzo di veicoli meno inquinanti, premiando l’adozione di flotte Euro VI, elettriche o a metano;

  • L’ottimizzazione logistica, grazie alla riduzione aggiuntiva per transiti notturni, che favorisce una migliore distribuzione dei flussi di traffico e tempi di percorrenza più rapidi;

  • La tracciabilità dei costi, tramite il pagamento esclusivo con provider autorizzati, utile anche ai fini della gestione aziendale e della rendicontazione interna.

Infine, la partecipazione al programma può diventare un elemento distintivo nei rapporti commerciali, dimostrando attenzione alla sostenibilità e all’efficienza, requisiti sempre più richiesti da partner e committenti pubblici o privati.

Come evitare errori

Uno degli errori più comuni che possono compromettere l’accesso al rimborso per la riduzione dei pedaggi è la mancanza di documentazione adeguata o la presentazione di dati incompleti o inesatti. Per questo è fondamentale preparare tutto con anticipo, organizzando in modo preciso le informazioni e verificando la regolarità di ogni elemento richiesto.

Ecco l’elenco dei principali documenti e controlli da effettuare:

Documenti obbligatori da predisporre

  • Fatture dei service provider: devono essere emesse o da emettere da soggetti convenzionati, riferite esclusivamente all’anno 2024, e riportare in modo chiaro i codici cliente associati al richiedente.

  • Prospetti di transito: ovvero i riepiloghi analitici dei pedaggi sostenuti, completi di data, tratte percorse e targa del veicolo.

  • Elenco veicoli impiegati: con specifica della classe ambientale Euro, numero di assi, categoria volumetrica, e titolo di disponibilità (proprietà, leasing, noleggio operativo o a lungo termine).

  • Licenze comunitarie o nazionali (in corso di validità): per le imprese italiane o estere operanti in conto proprio o conto terzi.

  • Eventuali certificazioni ambientali per i veicoli a trazione alternativa (es. elettrici, metano, LNG).

  • Ricevuta di pagamento dell’imposta di bollo eseguita via PagoPA, obbligatoria per validare la domanda.

Verifiche essenziali da effettuare prima dell’invio

  • DURC regolare (Documento Unico di Regolarità Contributiva): deve essere valido al momento dell’invio. In caso contrario, l’impresa verrà automaticamente esclusa.

  • Verifica della firma digitale qualificata: è l’unico tipo di firma ammessa; SPID o firma remota non sono sufficienti.

  • Controllo sui veicoli esteri: tutti i dati inseriti manualmente devono corrispondere a quanto riportato nei documenti ufficiali del Paese d’origine, pena l’esclusione in caso di controllo a campione.

  • Conservazione digitale della documentazione: è consigliabile archiviare tutto in formato PDF/A con marca temporale, per dimostrare la correttezza in caso di ispezioni.

Questo approccio preventivo è il modo migliore per tutelare il proprio diritto al beneficio e non rischiare esclusioni per errori formali. Un controllo accurato prima dell’invio è spesso più efficace di qualsiasi correzione successiva.

Conclusione

La riduzione dei pedaggi autostradali per il 2024 rappresenta una delle più importanti agevolazioni economiche per il settore dell’autotrasporto, capace di generare un impatto diretto sulla liquidità e sulla sostenibilità delle imprese. In un contesto di crescente pressione fiscale e rincari operativi, ottenere fino al 13% di rimborso sulle spese autostradali può fare davvero la differenza — soprattutto per le flotte più attive e strutturate.

Tuttavia, non basta essere in regola per ricevere il contributo: serve organizzazione, puntualità e precisione nella presentazione della domanda, nel rispetto delle scadenze e delle modalità stabilite. La digitalizzazione della procedura, l’uso obbligatorio della firma qualificata e i controlli a campione rendono indispensabile il supporto di professionisti esperti e l’adozione di buone pratiche interne.

Affidarsi a un consulente fiscale specializzato in autotrasporto, dotarsi di strumenti di gestione documentale avanzata e preparare tutto per tempo è il modo migliore per non perdere un’occasione concreta di risparmio legale e tracciabile.

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