Ogni anno, il deposito del bilancio rappresenta una tappa cruciale per migliaia di società italiane, non solo come adempimento civilistico, ma anche per evitare sanzioni e inadempienze che possono compromettere la trasparenza e la regolarità dell’impresa. La campagna bilanci 2025 porta con sé alcune novità operative introdotte da Unioncamere, che ha pubblicato la nuova guida ufficiale per orientare imprese e professionisti nel corretto deposito presso il Registro delle Imprese. Tra scadenze confermate, nuovi modelli da adottare e strumenti digitali evoluti, diventa fondamentale pianificare con attenzione questo adempimento.
Sommario
Il focus principale riguarda le società di capitali – come S.r.l., S.p.A. e cooperative – tenute al deposito del bilancio d’esercizio entro i termini previsti dalla normativa vigente. Il mancato rispetto delle tempistiche o degli standard tecnici di invio può comportare, oltre a sanzioni pecuniarie, anche responsabilità per gli organi sociali. Per questo motivo è essenziale conoscere fin da ora la finestra temporale per l’approvazione e il deposito, le specifiche tecniche richieste dai sistemi camerali, e le possibili semplificazioni digitali introdotte nel 2025.
In questo articolo vedremo passo dopo passo quali sono le scadenze chiave, le modalità operative previste dalla guida Unioncamere, gli errori più comuni da evitare e le opportunità per risparmiare tempo e costi grazie alla digitalizzazione del processo.
Scadenze ufficiali 2025
Il termine generale per il deposito del bilancio d’esercizio al Registro delle Imprese è fissato dall’art. 2435 del Codice Civile in 30 giorni dalla data di approvazione da parte dell’assemblea dei soci. Questo significa che, per le società con esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, il bilancio dovrà essere approvato entro il 30 aprile 2025, salvo casi specifici in cui sussistano particolari esigenze, documentate e previste statutariamente, che giustifichino una proroga a 180 giorni, ovvero entro il 28 giugno 2025. Tuttavia, per l’anno in corso non è stata riproposta la proroga automatica a 180 giorni, prevista in anni precedenti in via eccezionale: quindi l’approvazione ordinaria resta fissata entro aprile.
Per altre tipologie di soggetti, invece, sono previsti termini di deposito differenti, sempre presso il Registro delle Imprese:
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Consorzi e Contratti di Rete: deposito della situazione patrimoniale entro 2 mesi dalla chiusura dell’esercizio;
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Consorzi tra Enti Locali e Aziende Speciali Consortili: deposito entro il 31 maggio 2025;
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G.E.I.E. (Gruppo Europeo di Interesse Economico): termine entro 4 mesi dalla chiusura;
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Impresa Sociale e Enti del Terzo Settore (ETS): deposito del bilancio sociale entro 60 giorni dall’approvazione;
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Società di mutuo soccorso: documento rappresentativo da depositare entro 60 giorni.
Non sono invece previsti termini obbligatori per il deposito del bilancio consolidato della controllante, né per quello delle società estere con sede secondaria in Italia, tranne se si tratta di soggetti finanziari o creditizi.
Scadenze operative
Per rispettare tutti gli adempimenti relativi al bilancio d’esercizio 2024, le società devono seguire con attenzione un calendario ben definito. La campagna bilanci 2025 prevede due percorsi temporali: uno ordinario e uno prorogato a 180 giorni solo in presenza di motivate esigenze. In entrambi i casi è fondamentale programmare le attività con precisione per evitare ritardi e sanzioni.
Nel termine ordinario (120 giorni dalla chiusura dell’esercizio), le date da rispettare sono le seguenti:
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Entro il 31 marzo 2025: redazione del progetto di bilancio e della relazione sulla gestione da parte degli amministratori, nonché trasmissione del pacchetto all’organo di revisione;
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Entro il 15 aprile 2025: l’organo di revisione e/o collegio sindacale deve restituire la propria relazione agli amministratori;
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Entro il 15 aprile 2025: deposito del bilancio, delle relazioni e dei documenti presso la sede sociale;
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Entro il 30 aprile 2025: approvazione del bilancio da parte dell’assemblea dei soci;
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Entro il 30 maggio 2025: deposito del bilancio approvato presso il Registro delle Imprese.
Nel caso invece di approvazione prorogata a 180 giorni, le nuove scadenze sono:
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30 maggio 2025: redazione e trasmissione progetto di bilancio;
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15 giugno 2025: relazione del collegio sindacale e deposito presso la sede;
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30 giugno 2025: approvazione da parte dell’assemblea;
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30 luglio 2025: termine ultimo per il deposito ufficiale al Registro delle Imprese.
Questa pianificazione è indispensabile per organizzare il lavoro tra amministratori, revisori e professionisti esterni. Non rispettare le date può comportare sanzioni pecuniarie e conseguenze amministrative rilevanti.
Novità 2025
Uno degli aspetti più significativi del bilancio 2024 (da depositare nel 2025) riguarda l’introduzione del nuovo principio contabile OIC 34, dedicato ai ricavi da contratti con clienti. Questa novità colma un vuoto normativo importante, offrendo indicazioni operative per i cosiddetti ricavi misti, ovvero quelli derivanti dalla vendita di beni abbinata a prestazioni di servizi. Il principio consente una maggiore chiarezza nel trattamento contabile, specialmente nei casi in cui i ricavi non siano riferibili a una singola operazione, ma a fasi successive o prestazioni continuative.
Tra le innovazioni, assume rilievo anche la possibilità di utilizzare il criterio dello “stato di avanzamento” per l’imputazione temporale dei ricavi da servizi, a patto che siano soddisfatte determinate condizioni contrattuali e operative. A supporto dell’OIC 34, la Fondazione OIC ha revisionato anche altri principi contabili, tra cui OIC 11, 12, 13, 15, 16, 19, 23, 31 e 33, al fine di armonizzare il quadro normativo e correggere eventuali incoerenze.
Sul piano normativo, il DLgs. 125/2024 ha ampliato i limiti dimensionali per la redazione del bilancio in forma semplificata, permettendo a un numero maggiore di PMI di accedere a regimi contabili agevolati. Parallelamente, il DLgs. 192/2024, parte della riforma fiscale Irpef/Ires, mira a ridurre il divario tra valore contabile e fiscale, semplificando le operazioni di riconciliazione.
Infine, la nuova normativa sulla rendicontazione di sostenibilità – sempre contenuta nel DLgs. 125/2024 – introduce obblighi di disclosure nella Relazione sulla Gestione, anticipando l’applicazione della direttiva CSRD europea per le imprese di maggiori dimensioni.
Sanzioni per l’omesso o tardivo deposito
Ignorare o ritardare il deposito del bilancio d’esercizio può avere conseguenze rilevanti non solo per la società, ma anche per gli amministratori personalmente responsabili dell’adempimento. A disciplinare la materia è l’art. 2630 del Codice Civile, che prevede sanzioni amministrative pecuniarie per chi non adempie nei tempi prescritti agli obblighi di comunicazione, denuncia o deposito presso il Registro delle Imprese.
In dettaglio, l’articolo recita:
“Chiunque, essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni rivestite in una società o in un Consorzio, omette di eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o deposito presso il Registro delle Imprese, […] è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 103 a 1.032 euro.”
Tuttavia, la normativa prevede anche una riduzione della sanzione nel caso in cui il deposito venga comunque effettuato, seppur in ritardo. Se il deposito avviene entro 30 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta a un terzo. Ma attenzione: se si tratta del bilancio, la sanzione è aumentata di un terzo, proprio per la sua rilevanza pubblicistica e civilistica.
Questo significa che il mancato rispetto delle scadenze può comportare un esborso anche significativo, soprattutto per chi gestisce più società. Inoltre, le Camere di Commercio applicano con rigore le disposizioni, spesso avviando automaticamente la procedura sanzionatoria tramite il sistema telematico.
Per questo motivo, è fondamentale calendarizzare con attenzione le scadenze interne ed esterne del processo di approvazione e deposito, coinvolgendo in tempo utile organi di controllo e professionisti incaricati.
Guida Unioncamere
Per supportare le società nella corretta gestione della campagna bilanci 2025, Unioncamere ha pubblicato l’aggiornamento della Guida al deposito bilanci. Si tratta di un documento essenziale, che ogni professionista e impresa dovrebbe consultare per orientarsi tra adempimenti obbligatori, modelli da utilizzare, specifiche tecniche aggiornate e modalità telematiche di invio. La guida è stata pensata proprio per ridurre gli errori formali, che spesso bloccano la pratica di deposito, allungando i tempi e generando spiacevoli rigetti o sospensioni.
Il deposito avviene infatti esclusivamente per via telematica, tramite l’applicativo “Bilanci on line” o con il supporto di software gestionali accreditati. La pratica deve contenere, in formato XBRL o PDF/A, i documenti obbligatori: bilancio, nota integrativa, verbale di approvazione, relazione degli amministratori e degli organi di controllo, oltre alla modulistica specifica compilata correttamente (modello B, distinta S3, ecc.).
Tra le novità più rilevanti della guida 2025 si segnala una maggiore attenzione ai controlli automatici effettuati dal sistema camerale: ogni errore o incongruenza nei file trasmessi può generare l’automatica sospensione della pratica, con obbligo di rettifica entro 10 giorni. Per questo, la guida raccomanda di verificare preventivamente la correttezza e la coerenza di tutti i file prima dell’invio definitivo.
Infine, Unioncamere ricorda che il servizio è disponibile anche tramite procura a un professionista abilitato, come commercialisti o consulenti, che potranno accedere ai sistemi di deposito mediante firma digitale.
Vantaggi
Oltre all’obbligatorietà normativa, depositare il bilancio nei tempi e con le modalità previste comporta una serie di vantaggi strategici per l’impresa, spesso sottovalutati. Innanzitutto, una gestione ordinata e tempestiva del processo di bilancio rafforza l’immagine di serietà e affidabilità della società, sia verso istituzioni che stakeholder privati come fornitori, banche e partner commerciali. Infatti, l’accessibilità e la trasparenza dei dati contabili nel Registro delle Imprese costituiscono un importante biglietto da visita per la reputazione aziendale.
Dal punto di vista fiscale, inoltre, un bilancio depositato regolarmente e coerente con la dichiarazione dei redditi facilita l’elaborazione degli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) e riduce il rischio di incorrere in controlli fiscali o accertamenti. Questo è ancora più vero nel contesto della riforma fiscale introdotta con il DLgs. 192/2024, che mira a semplificare e armonizzare la rilevazione dei valori contabili e fiscali, premiando chi adotta comportamenti trasparenti e puntuali.
Sotto il profilo organizzativo, una corretta pianificazione delle scadenze consente di evitare l’accumulo di adempimenti nell’ultimo periodo utile, distribuendo il carico di lavoro tra amministratori, revisori e consulenti. Questo si traduce in maggiore efficienza operativa e minori costi di gestione. Inoltre, permette di affrontare con anticipo eventuali problematiche tecniche o interpretative, evitando sospensioni o rigetti da parte del Registro delle Imprese.
Un’impresa che dimostra puntualità e precisione nella gestione del bilancio trasmette un segnale positivo al mercato e si posiziona meglio anche nei confronti degli istituti di credito in fase di valutazione per l’accesso al credito.
Considerazioni finali
La campagna bilanci 2025 si presenta con un quadro normativo rinnovato e una crescente attenzione alla trasparenza contabile, alla sostenibilità e alla digitalizzazione degli adempimenti. Tra novità contabili come l’OIC 34, aggiornamenti ai principi OIC preesistenti, l’ampliamento dei criteri per accedere alle semplificazioni e l’introduzione di obblighi di rendicontazione ESG per alcune categorie di imprese, il deposito del bilancio non è più un semplice atto formale, ma un vero e proprio strumento di compliance e reputazione aziendale.
Per affrontare con successo questa fase cruciale, è fondamentale che amministratori, responsabili amministrativi e consulenti si coordinino con largo anticipo, rispettando le tempistiche operative e utilizzando strumenti digitali ufficiali come quelli messi a disposizione da Unioncamere. L’adozione di un approccio organizzato, preventivo e trasparente non solo riduce il rischio di sanzioni, ma consente anche di valorizzare al massimo il bilancio come documento strategico.
Infine, ricordiamo che l’assistenza di un commercialista esperto può fare la differenza, soprattutto in presenza di bilanci complessi, consolidati o con elementi straordinari. Affidarsi a figure professionali qualificate è il modo migliore per garantire non solo la correttezza formale del deposito, ma anche la piena aderenza agli aggiornamenti normativi e l’ottimizzazione del bilancio in ottica fiscale e gestionale.