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mercoledì 30 Aprile 2025

Bonus Colonnine Domestiche 2025: come richiedere il contributo fino all’80% per privati e condomini

Dal 29 aprile 2025 è nuovamente operativo lo sportello per la richiesta del Bonus colonnine domestiche, l’incentivo dedicato a privati cittadini e condomini che installano infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Si tratta di una misura importante a supporto della mobilità sostenibile, volta a favorire la diffusione dei veicoli elettrici e a promuovere una riduzione significativa delle emissioni inquinanti.

Questa nuova finestra di presentazione domande è valida fino al 27 maggio 2025 e riguarda le spese sostenute nel corso di quest’anno. Il contributo, erogato sotto forma di fondo perduto, rappresenta un aiuto concreto per chi desidera dotarsi di soluzioni di ricarica direttamente a casa propria o nelle aree comuni condominiali.

In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come funziona il bonus, chi può beneficiarne, quali sono le spese ammesse, e come presentare correttamente la domanda per ottenere il contributo. Tratteremo anche gli errori più comuni da evitare e i principali documenti richiesti.

Cos’è

Il Bonus colonnine domestiche 2025 è un’agevolazione dedicata a privati cittadini e condomini, finalizzata a incentivare l’installazione di infrastrutture di ricarica di potenza standard per veicoli alimentati ad energia elettrica. L’intervento normativo nasce in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del DPCM 4 agosto 2022, che ha definito le modalità operative per la concessione e l’erogazione del contributo, modificando a sua volta il DPCM 6 aprile 2022 (articolo 2, comma 1, lettera f-bis).

Nello specifico, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha stanziato per la misura un plafond complessivo di 20 milioni di euro riferito all’annualità 2024, che rappresenta il limite massimo di spesa per la concessione dei contributi.

Il contributo si concretizza in una copertura dell’80% delle spese ammissibili, con i seguenti limiti:

  • Massimo 1.500 euro per ogni persona fisica richiedente, nel caso di installazione privata;

  • Massimo 8.000 euro qualora l’intervento riguardi la posa su parti comuni di edifici condominiali ai sensi degli articoli 1117 e 1117-bis del Codice Civile.

Questa agevolazione rappresenta un’occasione concreta per chi desidera attrezzare il proprio immobile con sistemi di ricarica domestici, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica e mobilità sostenibile indicati dalle strategie europee e nazionali.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili al Bonus colonnine domestiche 2025 tutte le spese sostenute dai beneficiari tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, riferite quindi all’annualità 2024. È fondamentale che l’acquisto e la posa in opera delle infrastrutture siano eseguiti a regola d’arte, rispettando le normative vigenti.

Tra le spese che possono essere coperte dal contributo rientrano:

  • Acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica, comprese – ove necessario – le opere correlate come impianti elettrici, opere edili strettamente necessarie, impianti di monitoraggio e dispositivi di controllo;

  • Spese tecniche, come la progettazione, la direzione lavori, le attività di sicurezza e il collaudo delle infrastrutture;

  • Costi di connessione alla rete elettrica, inclusi quelli per l’eventuale attivazione di un nuovo POD (Point of Delivery).

Va ricordato che il Bonus viene concesso tramite procedura a sportello, secondo il principio di priorità cronologica di presentazione delle domande.
L’attivazione dello sportello e le tempistiche precise (apertura e chiusura) sono comunicate ufficialmente attraverso appositi avvisi pubblicati sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e sul portale dedicato alla misura.

Per poter accedere al contributo, è fondamentale conservare tutta la documentazione fiscale relativa alle spese (fatture, bonifici parlanti, certificazioni di conformità), poiché sarà oggetto di controllo in fase di verifica e rendicontazione.

Come presentare domanda

La domanda per accedere al Bonus colonnine domestiche 2025 deve essere presentata esclusivamente online, attraverso la piattaforma gestita da Invitalia. Il portale è accessibile dalle ore 12:00 del 29 aprile 2025 fino alle ore 12:00 del 27 maggio 2025.

Per iniziare la procedura, il richiedente deve:

  • Accedere alla nuova Area Personale tramite Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • Una volta entrato nella propria area riservata, scegliere l’incentivo corretto selezionando “Colonnine domestiche” dall’apposito menu a discesa;

  • Compilare attentamente la domanda in ogni sua parte, allegando la documentazione richiesta.

In caso di dubbi o necessità di assistenza, è disponibile il servizio dedicato “Parla con me” direttamente all’interno della piattaforma, che offre supporto personalizzato.

Importante: per completare validamente l’invio della domanda è obbligatorio disporre di una Posta Elettronica Certificata (PEC) attiva, che verrà utilizzata per tutte le comunicazioni ufficiali relative alla pratica.

La procedura è gestita a sportello, perciò l’ordine cronologico di arrivo delle domande può incidere sull’assegnazione del contributo, considerato il limite di risorse disponibili. È quindi consigliato presentare l’istanza il prima possibile per aumentare le possibilità di accoglimento.

Bonus Colonnine Domestiche 2025 - Commercialista.it

Documentazione e ammissibilità

Per ottenere il Bonus colonnine domestiche 2025, oltre alla corretta compilazione della domanda, è essenziale predisporre una serie di documenti obbligatori da allegare durante l’invio della pratica.
La mancanza o l’incompletezza anche di uno solo di questi elementi può comportare la non ammissibilità della richiesta.

I principali documenti richiesti sono:

  • Documento d’identità valido del richiedente;

  • Codice fiscale;

  • Certificato di residenza o documentazione che attesti la titolarità o disponibilità dell’immobile oggetto di intervento;

  • Fatture relative all’acquisto e alla posa dell’infrastruttura di ricarica;

  • Bonifici parlanti o documentazione bancaria attestante il pagamento delle spese;

  • Dichiarazione di conformità degli impianti installati, rilasciata dall’impresa esecutrice;

  • In caso di installazione su parti comuni condominiali, delibera assembleare autorizzativa e dichiarazione dell’amministratore di condominio.

Per quanto riguarda i criteri di ammissibilità, ricordiamo che:

  • Le spese devono essere sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024;

  • L’infrastruttura deve essere di potenza standard e destinata a uso privato o condominiale;

  • Il beneficiario deve essere una persona fisica residente in Italia o rappresentare un condominio regolarmente costituito.

Inoltre, l’impianto realizzato deve rispettare tutte le normative tecniche vigenti in materia di sicurezza elettrica e di installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

L’erogazione del Bonus

Una volta presentata correttamente la domanda e completata la fase di verifica da parte di Invitalia, il Bonus colonnine domestiche 2025 viene erogato direttamente al beneficiario, a seguito di un processo ben definito.

In particolare, l’erogazione avviene:

  • A saldo, ovvero dopo la completa esecuzione dell’intervento di installazione e il relativo pagamento delle spese;

  • Tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato dal richiedente in fase di domanda.

Dopo la chiusura dello sportello (27 maggio 2025), Invitalia avvia l’istruttoria sulle domande ricevute, verificando la completezza della documentazione e la coerenza delle spese dichiarate rispetto ai criteri di ammissibilità previsti dal decreto.

In caso di esito positivo, viene emanato un provvedimento di concessione che autorizza l’erogazione del contributo spettante. I tempi tecnici possono variare, ma generalmente il pagamento avviene entro alcuni mesi dalla chiusura dello sportello, compatibilmente con i tempi di verifica e liquidazione.

È importante sapere che Invitalia si riserva la facoltà di effettuare controlli successivi, anche a campione, per accertare la veridicità delle dichiarazioni rese e delle spese sostenute. In caso di irregolarità o difformità, il contributo può essere revocato, con obbligo di restituzione degli importi percepiti.

Per questo motivo è fondamentale conservare tutta la documentazione per almeno cinque anni dall’erogazione del contributo.

Differenze tra Bonus privato e Bonus imprese

Sebbene il Bonus colonnine domestiche 2025 sia rivolto esclusivamente a privati cittadini e condomini, è importante distinguere questa misura da altre agevolazioni simili riservate invece a imprese e partite IVA.

Le principali differenze sono:

  • Destinatari:

    • Il Bonus colonnine domestiche riguarda solo persone fisiche e condomini per installazioni ad uso personale o condominiale.

    • I bonus destinati alle imprese si rivolgono a aziende, professionisti e enti che installano infrastrutture di ricarica a uso pubblico o privato legato all’attività economica.

  • Tipologia di infrastruttura:

    • Per i privati è richiesta la potenza standard (solitamente fino a 22 kW).

    • Per le imprese sono ammesse anche infrastrutture di potenza elevata (fast charge o ultra-fast) destinate a una pluralità di utenti o a finalità produttive.

  • Contributo previsto:

    • Per i privati il contributo copre fino all’80% delle spese ammissibili.

    • Per le imprese, i contributi sono proporzionati alla potenza installata e talvolta sono legati a regimi di aiuti di Stato (come de minimis o Temporary Framework UE).

  • Procedure di accesso:

    • Per i privati la procedura è semplificata tramite Invitalia e l’uso di SPID, CIE o CNS.

    • Per le imprese sono previste procedure più articolate, spesso con progetti dettagliati e vincoli temporali più stringenti.

Conoscere queste differenze è fondamentale per capire quale misura si adatta meglio alle proprie esigenze, ed evitare errori nella fase di presentazione delle domande.

Bonus Colonnine Domestiche 2025 - Commercialista.it

Vantaggi fiscali

Oltre al beneficio diretto offerto dal Bonus colonnine domestiche 2025, chi sceglie di investire in un’auto elettrica può usufruire di ulteriori vantaggi fiscali che rendono ancora più interessante questa scelta green.

Ecco i principali benefici fiscali collegati alla mobilità elettrica:

  • Esenzione bollo auto: in molte regioni italiane le auto elettriche sono esentate dal pagamento del bollo auto per un periodo che può variare da 5 anni fino all’esenzione permanente. Dopo i primi anni, in alcune aree è previsto un pagamento ridotto.

  • Detrazioni fiscali: le spese relative all’acquisto e all’installazione delle colonnine di ricarica, se non coperte dal contributo, possono in alcuni casi rientrare tra quelle detraibili nell’ambito delle agevolazioni per ristrutturazioni edilizie (50% in dieci anni), se inquadrate correttamente nel quadro normativo.

  • Incentivi sull’acquisto di auto elettriche: il Governo continua a promuovere l’acquisto di veicoli a basse emissioni con piani di incentivi statali (come l’Ecobonus auto) che prevedono contributi fino a 5.000 euro in caso di rottamazione di un vecchio veicolo.

  • Agevolazioni sui parcheggi: molte amministrazioni comunali riservano parcheggi gratuiti o a tariffa agevolata alle auto elettriche, oltre alla possibilità di accesso gratuito o preferenziale nelle zone a traffico limitato (ZTL).

La combinazione di questi vantaggi rende l’adozione dell’auto elettrica una scelta economicamente vincente oltre che ambientalmente responsabile. Installare una colonnina domestica rappresenta quindi non solo un’opportunità di accesso ai contributi, ma anche un tassello fondamentale in una strategia più ampia di risparmio fiscale e di mobilità sostenibile.

Le domande più frequenti

Per concludere, rispondiamo brevemente ad alcune delle domande più frequenti sul Bonus colonnine domestiche 2025, utili per chiarire dubbi comuni e guidare meglio i cittadini nella richiesta dell’incentivo.

Chi può richiedere il bonus?

Tutte le persone fisiche maggiorenni residenti in Italia e i condomini (rappresentati dall’amministratore) che abbiano sostenuto spese per installazioni dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

È obbligatorio possedere un’auto elettrica per accedere al bonus?

No, non è obbligatorio. Il bonus può essere richiesto anche prima dell’acquisto del veicolo, purché l’infrastruttura sia conforme alle specifiche previste e venga installata correttamente.

Serve la connessione a internet per usare la colonnina?

No, non è una condizione richiesta dal decreto. Tuttavia, per alcune funzionalità di monitoraggio o gestione smart, la connessione può essere utile.

Cosa succede se i fondi terminano?

Il contributo viene assegnato in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Chi presenta tardi, rischia di non riceverlo se i fondi sono esauriti.

Posso cumulare il bonus colonnina con altri incentivi?

In generale non è cumulabile con altri contributi pubblici ricevuti per le stesse spese. Tuttavia, è sempre consigliato verificare le specifiche del singolo bando o contattare Invitalia.

Considerazioni finali

Il Bonus colonnine domestiche 2025 rappresenta un’occasione concreta per contribuire alla transizione ecologica, risparmiando fino all’80% sui costi di installazione di un’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici. Che si tratti di un’abitazione privata o di un condominio, l’incentivo consente di valorizzare l’immobile, ridurre i costi futuri di mobilità e prepararsi a un futuro sempre più sostenibile e tecnologico.

Grazie alla riapertura dello sportello dal 29 aprile al 27 maggio 2025, ogni cittadino ha la possibilità di beneficiare di un contributo concreto, semplice da richiedere tramite la piattaforma Invitalia.
Naturalmente, occorre prestare attenzione alla corretta documentazione, ai tempi di presentazione e ai requisiti tecnici previsti dalla normativa.

Con l’aumento delle vendite di veicoli elettrici e l’evoluzione normativa verso una mobilità più pulita, dotarsi oggi di una colonnina di ricarica domestica non è più un lusso, ma un investimento strategico. Agire subito significa non solo risparmiare, ma anche anticipare il cambiamento.

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