Mentre si avvicina la discussione sulla prossima Legge di Bilancio, il panorama delle misure fiscali per il 2025 inizia a delinearsi con maggiore chiarezza.
Sommario
Tra le proposte in valutazione, emerge la possibilità di una proroga del maxi bonus assunzioni, che prevede un’agevolazione fino al 130% per le aziende che assumono a tempo indeterminato, in particolare persone appartenenti a categorie svantaggiate.
Verso la Conferma del Maxi Bonus Assunzioni per il 2025
Con l’inizio dei lavori post-pausa estiva, il Governo dovrà affrontare la complessa costruzione della Legge di Bilancio 2025. Tra le misure che potrebbero essere confermate figura il maxi bonus assunzioni, introdotto inizialmente come incentivo transitorio nell’ambito della riforma fiscale del 2024. Questa agevolazione, prevista dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 216 del 2023, consente alle imprese di usufruire di una super deduzione fino al 130% sui costi del personale per nuove assunzioni a tempo indeterminato, con un’ulteriore maggiorazione per l’inserimento di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate.
Le Dichiarazioni di Marco Osnato e l’Incertezza sulla Revisione Fiscale
A sostenere l’ipotesi di una proroga del maxi bonus è stato Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, che ha lasciato intendere che il Governo potrebbe estendere questa misura anche al 2025. Tuttavia, il contesto più ampio delle agevolazioni fiscali rimane incerto, soprattutto in seguito alle dichiarazioni del viceministro all’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo, che a luglio ha annunciato un temporaneo stop alla revisione del sistema tributario, in attesa di nuove risorse.
La proroga del maxi bonus potrebbe quindi rappresentare un compromesso in attesa di una riforma fiscale più completa e strutturata. Al contempo, le aspettative sono rivolte anche ai risultati che potrebbero emergere dal concordato preventivo biennale, e alla possibile conferma dell’IRPEF a tre aliquote.
Il Maxi Bonus Come Risposta all’Abolizione dell’ACE
Il maxi bonus assunzioni è stato introdotto anche per compensare l’abolizione dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), una misura che aveva sostenuto molte imprese fino al 2024. Tuttavia, secondo le stime dell’ISTAT, solo il 5,6% delle aziende ha beneficiato del maxi bonus, mentre il 25,3% delle imprese ha subito effetti negativi dalla soppressione dell’ACE.
Nonostante ciò, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che oltre al maxi bonus, il Governo ha previsto altri incentivi per sostenere le imprese, come il credito d’imposta per gli investimenti innovativi e per la transizione ecologica, attraverso i programmi Transizione 4.0 e Transizione 5.0.
Questi crediti d’imposta, del valore di 7,7 miliardi di euro per il 2024 e 8 miliardi per il 2025, insieme ai 6,3 miliardi previsti per Transizione 5.0, mirano a incentivare gli investimenti delle aziende in innovazione e sostenibilità.
Conclusioni
La proroga del maxi bonus assunzioni fino al 130% potrebbe diventare realtà nel 2025, offrendo alle aziende un ulteriore strumento per sostenere l’occupazione, soprattutto in un contesto economico complesso. Tuttavia, la decisione finale dipenderà dai futuri sviluppi della Legge di Bilancio e dalla capacità del Governo di trovare un equilibrio tra le diverse esigenze fiscali e di bilancio.