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martedì 16 Aprile 2024

Patent Box nella tecnologia senza “Ruling”: come fare per ottenere i bonus fiscali anche per software non registrati

L’agevolazione fiscale del Patent Box ex art 1 commi da 37 a 43 L. 190/2014 risulta particolarmente interessante  per quei produttori che commercializzano i loro software tramite la licenza d’uso.  Con questa guida pratica vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi ottenibili con tale opzione fiscale agevolativa nel settore  della tecnologia, i suggerimenti pratici per ottenerli ed i chiarimenti sul punto forniti dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 11/E del 7 aprile 2016 e con la risoluzione 28/E del 9 marzo 2017.  

I vantaggi fiscali del Patent Box nella tecnologia

L’agevolazione del Patent Box ex articolo 1 commi da 37 a 43 L. 190/2014 (regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo diretto e diretto di beni intangibili espressamente previsti), risulta davvero molto interessante per quei produttori che commercializzano i loro software tramite la licenza d’uso. In tal caso infatti, l’accesso ai bonus fiscali non sarebbe  subordinato al ruling con l’Agenzia delle Entrate, quindi la sua applicazione avverrebbe direttamente con la presentazione dell’istanza seguendo la corretta procedura e previe opportune valutazioni di natura fiscale-tributaria.

I quattro benefits rilevanti che il Patent Box attribuisce al settore IT sono:

1) il dimezzamento delle imposte sulle entrate ottenute in cambio della concessione in licenza del software (cd software license) se si investe in ricerca e sviluppo del bene intangibile;

2) l’ottenimento di vantaggi fiscali da investimenti che sono già stati effettuati nel corso del tempo oltre a quelli che saranno successivamente effettuati;

3) la cumulabilità con il credito d’imposta per ricerca e sviluppo (R&S);

4) l’applicabilità dell’agevolazione fiscale al software coperto da copyright restando solo opzionale la registrazione presso gli enti competenti. In questo modo è sufficiente un’autocertificazione da dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte del legale rappresentante dell’azienda, o meglio validata da un esperto esterno, dove viene attestata la titolarità dei diritti e la presenza dei requisiti di creatività e originalità.

Ma a quanto ammonta realmente il risparmio fiscale ottenibile con il Patent Box? Scoprilo subito leggendo la divulgazione dedicata a come si calcola il bonus fiscale per detassare royalty e plusvalenze sulla proprietà intellettuale!

Per attivare i bonus fiscali nel settore IT, occorre sottolineare i punti cardine fissati sotto il profilo tecnico dall’Agenzia delle Entrate anche alla luce dei chiarimenti forniti recentemente.

la circolare 11/E del 7 aprile 2016 ha specificato che per software protetto da copyright si intendono i programmi per elaboratore in qualunque forma espressi purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell’autore. Il termine programma comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del programma stesso. La prova deve risultare da una dichiarazione sostitutiva, ai sensi del d. P. R. 28 dicembre 2000, n°445, da trasmettere all’Agenzia delle Entrate attestante della titolarità dei diritti esclusivi su di esso in capo al richiedente, a titolo originario o derivativo (in questo secondo caso specificando il negozio da cui deriva l’acquisto) e la sussistenza dei requisiti di tutela sopra individuati di originalità e creatività tali da poter essere identificati come opere dell’ingegno;

con la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 28/E del 9 marzo 2017 è stato precisato che sono ammesse al Patet Box le attività di sviluppo, mantenimento e accrescimento del software protetto da copyright che si concretizzano nelle attività di implementazione, aggiornamento, personalizzazione e customizzazione del software. Nella determinazione del reddito agevolabile dei programmi per elaboratore, purché originali e frutto di creazione intellettuale dell’autore, rientrano anche i canoni riferibili alla remunerazione delle attività di implementazione, aggiornamento, personalizzazione e customizzazione del software. Tali prestazioni rappresentano l’espressione di quelle attività di ricerca e sviluppo obbligatorie in base alla norma.

NB Nonostante non sussista l’obbligo di registrazione del software, l’Azienda che opta per il Patent Box dovrà comunque predisporre per esso (e per ognuno dei software oggetto di interesse) una contabilità analitica che tenga traccia dei ricavi e dei costi da cui derivano i redditi agevolabili al fine di poter conservare la documentazione da presentare in caso di controlli.

Attenzione: sebbene sia solo facoltativa per attivare i bonus fiscali del Patent Box, la registrazione del software risulta comunque altamente consigliabile ed utile nel medio lungo periodo perché essa consentirebbe di:

a) attribuire una data certa alla creazione del software e di avere una tracciatura nel tempo relativa alla sua evoluzione anche con riferimento a tutti gli investimenti realizzati sul  bene immateriale;

b) evitare future possibili contestazioni, con la conseguente revoca dell’agevolazione Patent Box, fatte da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Se operate nel settore IT e desiderate ottenere gli imperdibili bonus fiscali del Patent Box, essere assistiti nella redazione dei contratti di licenza d’uso e ricevere consulenza specifica nelle fasi di registrazione del vostro software,

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