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FAC SIMILE DI RICORSO ACCOLTO AVVERSO AVVISO DI ACCERTAMENTO DA STUDI DI SETTORE MOD. TM20U (COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ARTICOLI DI CARTOLERIA, CANCELLERIA E FORNITURA PER UFFICI)

Fac simile di ricorso accolto avverso avviso di accertamento da studi di settore mod. Tm20u (commercio al dettaglio di articoli di cartoleria, cancelleria e fornitura per uffici) il fac simile dai noi redatto ed accolto in commissione tributaria si riferisce ad un accertamento da studi di settore mod. Tm20u (commercio al dettaglio di articoli di cartoleria, cancelleria e fornitura per uffici). L’avviso n. _________________________ riguardava l’accertamento di maggiori ricavi di €. ________

Regime premiale 2017 per studi di settore: le istruzioni per ottenerlo.

Avv. Giorgia Ardia - Data di Pubblicazione: 29/05/2017 - 28979 visualizzazioni.
Regime premiale 2017 per studi di settore: le istruzioni per ottenerlo.

L’Agenzia delle Entrate con il recente provvedimento protocollo n°99553/2017 del 23 maggio 2017, ha precisato quali sono i requisiti di accesso al regime premiale applicabile ai contribuenti “virtuosi” soggetti agli studi di settore, modificando la modulistica approvata con provvedimento del 31 gennaio 2017. Vediamo insieme come funzionano gli studi di settore e chi può godere attualmente delle agevolazioni fiscali premiali.

Come funzionano gli studi di settore

Gli studi di settore (introdotti nell’ordinamento dall’articolo 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n°331) sono strumenti diretti a facilitare la ricostruzione induttiva dei redditi d’impresa e di lavoro autonomo, mediante la determinazione di funzioni di ricavo e compenso differenziate per gruppi omogenei di contribuenti operanti nello stesso settore di attività (cluster).

Gli accertamenti basati sugli studi di settore sono effettuati nei confronti dei contribuenti i quali abbiano dichiarato un ammontare di ricavi o compensi inferiore a quello determinabile sulla scorta degli studi stessi (articolo 10, comma 1 della legge n°146 del 1998 come modificato dall’articolo 1, comma 23, lettera b) della legge finanziaria 2007) ed in sostanza essi consentono di valutare la potenziale capacità di produrre ricavi e compensi delle varie attività economiche nonché la coerenza economica dei dati dichiarati dal contribuente.

Essi si fondano su un metodo informatizzato, elaborato su base statistica, che consente ai contribuenti il calcolo dei ricavi o dei compensi presunti dall’attività di ogni singola impresa o professionista (c. D. Procedura di calcolo). In particolare viene effettuata una raccolta sistematica di dati: sia quelli di carattere fiscale, sia quelli di tipo “strutturale” che caratterizzano l’attività e il contesto economico in cui questa si svolge. Gli studi di settore sono realizzati rilevando, per ogni singola attività economica, le relazioni esistenti tra le variabili contabili e quelle strutturali, sia interne (processo produttivo, area di vendita, ecc. ) che esterne all’azienda o all’attività professionale. Essi tengono infatti conto delle caratteristiche dell’area territoriale e del contesto economico in cui opera l’azienda.

N. B. A fronte della presunzione operante in punto di determinazione del quantum con riferimento al caso concreto è consentita al contribuente la possibilità di fornire la prova contraria volta a dimostrare l’inapplicabilità nei suoi confronti della ricostruzione induttiva in tal modo operata a motivo delle peculiarità delle condizioni di esercizio.

Regime premiale per i contribuenti virtuosi soggetti agli studi di settore

I contribuenti soggetti agli studi di settore che siano stati “virtuosi”, i quali abbiano cioè dichiarato ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi, possono optare per il regime premiale previsto dall’articolo 10 del Dl n°201/2011 che prevede controlli fiscali ridotti.

In particolare i benefici fiscali attribuibili ai contribuenti che hanno regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati e risultano congrui, coerenti e normali con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione sono:

esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi;
riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento effettuata ai fini delle imposte dirette e dell’IVA;
redditometro solo se il reddito eccede di un terzo quello dichiarato (invece che un quinto).

Requisiti di accesso al regime premiale 2017

L’Agenzia delle Entrate con il recente provvedimento protocollo n° 99553/2017 del 23 maggio 2017,  ha precisato quali sono i requisiti di accesso al regime premiale previsto dall’articolo 10 del decreto legge n°201/2011 convertito, con modificazioni, dalla legge n°214/2011, modificando la modulistica degli studi di settore approvata con provvedimento del 31 gennaio 2017.

N. B. All’interno del provvedimento l’Amministrazione Finanziaria elenca 155 studi (l’80% del totale) che consentono di accedere alla disciplina premiale per gli studi di settore relativi al periodo d’imposta 2016.

Si tratta degli studi per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno 4 diverse tipologie tra:

1) efficienza e produttività del fattore lavoro;

2) efficienza e produttività del fattore capitale;

3) efficienza di gestione delle scorte;

4) redditività;

5) struttura.

Attenzione: gli indicatori possono essere altresì riferibili a tre di queste tipologie e, contemporaneamente, prevedere l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”.

Per approfondimenti sulle istruzioni 2017 per l’accesso al regime premiale e le modifiche ai modelli 2017 scaricate il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n°99553 del 23 maggio 2017 cliccando qui.

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